Vetrina Vesuvio

mercoledì 30 luglio 2025

Nel parco di Pianura l’atto finale del workshop EGG insieme agli attori-performer Roberto Caccioppoli ed Eugenio Castaldo

Evento curato dal Teatro Stabile delle Arti Medioevali guidato da Gian Maria Cervo nell’ambito del progetto “Affabulazione” del Comune di Napoli

  • sabato 2 agosto 2025 ore 18
  • Anfiteatro del Parco Attianese, Via Provinciale Napoli 125, IX Municipalità Napoli

ingresso gratuito su prenotazione

Dal Canada a Napoli. Bruce LaBruce, tra gli artisti più acclamati per la riflessione di genere, è protagonista in città del workshop EGG curato dal Teatro Stabile delle Arti Medioevali guidato da Gian Maria Cervo. L’evento finale, con appuntamento per sabato 2 agosto alle ore 18 presso il Parco Attianese di Pianura, è parte di “Pianura Opera House 3”, rassegna promossa dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Affabulazione” e finanziata a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura.

Quella del 2 agosto è l'ultima tappa del laboratorio EGG ospitato da Officine Periferiche e altre location del quartiere Pianura. Protagonisti Bruce LaBruce - regista, fotografo, scrittore e artista che vive a Toronto e lavora in tutto il mondo - e Gian Maria Cervo, drammaturgo italiano internazionalmente acclamato le cui opere sono state rappresentate presso prestigiose istituzioni culturali in dodici paesi di tre diversi continenti.

Insieme a loro gli attori-performer Roberto Caccioppoli ed Eugenio Castaldo che mettono in scena una breve performance. Il seminario teatro-filmico include gli spettatori, che saranno protagonisti delle riprese che il regista canadese internazionale sta realizzando a Napoli per una sua successiva produzione. Sarà dunque obbligatorio firmare una liberatoria per poter accedere all’iniziativa che è a ingresso gratuito. Prenotazione alla mail ufficiostampaquartieridellarte@gmail.com fino a esaurimento posti.

Biografie degli artisti

Bruce LaBruce è un regista, fotografo, scrittore e artista che vive a Toronto ma lavora a livello internazionale, vincitore di un Teddy Award alla Berlinale, il prestigioso Festival Internazionale del Cinema di Berlino, e presente nei maggiori Festival cinematografici del mondo - Venezia, Cannes, Toronto - e le cui opere sono esaltate dalle più importanti testate giornalistiche del mondo.

Oltre a numerosi cortometraggi, ha scritto e diretto tredici lungometraggi, tra cui "Gerontophilia", che ha vinto il Gran Premio al Festival du Nouveau Cinéma di Montreal nel 2013. Come fotografo ha esposto in numerose gallerie in tutto il mondo, tra cui una mostra fotografica intitolata "Obscenity" alla Galleria La Fresh di Madrid, che ha suscitato scalpore in Spagna. Il suo lungometraggio "L.A. Zombie" è stato presentato in concorso al Festival del cinema di Locarno nel 2010 ed è stato successivamente vietato in Australia.

LaBruce ha collaborato con diverse riviste, giornali e siti web internazionali, sia come scrittore che come fotografo, tra cui Index Magazine, per la quale è stato anche collaboratore editoriale, Vice, The National Post, The Guardian UK, Honcho, Purple Fashion, Numero, Dazed and Confused, Tank, BlackBook, Bon, Fantastic Man, Man About Town e molti altri.

Ha avuto diverse retrospettive cinematografiche di rilievo, tra cui una al TIFF/Bell Lighthouse sotto l'egida del Toronto International Film Festival nel 2014 e una al MoMA di New York nel 2015.

Gian Maria Cervo (Napoli 1970) è un drammaturgo italiano acclamato internazionalmente. Notato verso l’inizio degli anni Duemila per il suo stile personale al Festival Sitges Teatre Internacional in Spagna dal collega tedesco Roland Schimmelpfennig, è stato poi nominato da Andreas Beck autore in residenza della Deutsches Schauspielhaus in Hamburg, Teatro Nazionale della Città anseatica, per la stagione 2001-2002.

I suoi testi sono stati rappresentati in alcuni dei maggiori Teatri e Festival d'Europa, in vari prestigiosi teatri russi e sono stati messi in scena da noti registi inglesi e americani.

Nel 2013 Cervo è stato il primo autore italiano dopo Goldoni, Pirandello e Dario Fo ad essere messo in scena dalla Shanghai Theatre Academy, la più prestigiosa accademia teatrale in Cina.

Nel 1997 ha fondato il Festival di drammaturgia contemporanea "Quartieri dell'Arte", di cui mantiene ancora oggi la direzione artistica. Dal 2022 è direttore di CLASH, collana di drammaturgia contemporanea edita da Castelvecchi.


martedì 29 luglio 2025

"Chi tene ‘o mare: conoscere per proteggere”

𝗖𝗵𝗶 𝘁𝗲𝗻𝗲 𝗼' 𝗺𝗮𝗿𝗲, 𝗹𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮

 Al via la seconda edizione della campagna “Chi Tene ‘O Mare: conoscere per proteggere”, l’iniziativa di sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente marino-costiero promossa dall’Assessorato all’Istruzione e alle Famiglie, realizzata in collaborazione con l’Assessorato alle Infrastrutture e alla Protezione Civile e con Arpa Campania .Comune di Napoli

I nuovi spot, che forniscono informazioni e suggerimenti sui comportamenti sostenibili da adottare in spiaggia e in mare, sono stati presentati questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, nel corso di un incontro a cui hanno partecipato 

  • l’assessora all’Istruzione e alle Famiglie, Maura Striano, l’assessore alle Infrastrutture con delega al Mare, Edoardo Cosenza, 
  • la capo staff politico del Sindaco, Angela Cammarota
  • e il direttore generale di Arpa Campania, Stefano Sorvino. 
  • Con loro anche Vincenzo Comunale e Ciro Giustiniani, testimonial della campagna insieme a Marisa Laurito e a Franco Ricciardi, che già nella prima edizione ha prestato il proprio volto all’iniziativa. 

Novità di quest’anno è il coinvolgimento delle alunne e degli alunni delle sette scuole di Napoli che hanno aderito alla rete Blue Schools, un’iniziativa dell’Unione Europea supportata dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco: gli istituti comprensivi “Ferdinando Russo”, “Falcone”, “Nicolini - Di Giacomo”, “Madonna Assunta”, “Quarati”, “Villa Fleurent” e “Moscati - D’Acquisto”.

I ragazzi sono stati protagonisti di alcuni spot realizzati sulle spiagge cittadine.  

“Quest’anno abbiamo coinvolto le scuole che hanno fatto un percorso che ha dato anche loro la possibilità di avere la certificazione europea come Blue schools e quindi sono delle specialiste della tutela del mare – ha spiegato l’assessora Striano –. Abbiamo voluto i ragazzi come testimonial che hanno girato dei video sulle spiagge che abbiamo riaperto pubblico per promuovere la salvaguardia dell’ecosistema marino. Insieme all’Arpac, inoltre, stiamo portando avanti un discorso di sensibilizzazione sui temi ambientali”. 

“Stiamo tentando di restituire sempre di più il mare alla città, rendendo le spiagge fruibili dai Napoletani e dai turisti con pedane e servizi e anche con attrezzature sportive. Inoltre, registriamo anche un graduale miglioramento della balneabilità. Questa iniziativa voluta dall’assessora Striano è rivolta soprattutto ai giovani, ma coinvolge tutti”, ha sottolineato l’assessore Cosenza. 

“Il mare è una risorsa preziosa. L’Arpac, tra i suoi molteplici compiti si occupa del controllo delle acque. Accanto al nostro impegno, per garantire la qualità dell’ambiente e del suo mare è importante il pieno coinvolgimento della cittadinanza affinché siano adottati sempre comportamenti individuali e collettivi corretti”, ha concluso il direttore Sorvino.



“Estate a Napoli 2025” - Castel Nuovo | 4 > 9 agosto | Ridere 2025

 Da lunedì 4 a sabato 9 agosto, ore 21.30 | Castel Nuovo

Iniziativa a cura del Teatro Totò, promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell’ambito della rassegna “Estate a Napoli 2025”

A Napoli l’umorismo non va in ferie. Da lunedì 4 a sabato 9 agosto, ogni sera alle ore 21:30, tra le antiche mura di Castel Nuovo prende forma la 33ª edizione di “Ridere - Festival del teatro comico, della musica e del cabaret”. In programma sei spettacoli capaci di mettere d’accordo nel segno del buonumore e del divertimento i napoletani rimasti in città e i turisti provenienti dal resto d’Italia. L’iniziativa è promossa e finanziata dal Comune di Napoli, nell’ambito della rassegna “Estate a Napoli 2025”, ed è a cura del Teatro Totò, con la direzione artistica di Gaetano Liguori. L’ingresso è sempre gratuito, previa prenotazione via Eventbrite.

Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli, dichiara: «Napoli è una città che ride con l’anima e con il cuore e il nostro obiettivo, con la nuova edizione del festival “Ridere”, è semplice ma potente: offrire a tutti la possibilità di sbellicarsi di risate impunemente, senza limiti di età, provenienza o reddito. La scelta di mantenere l’ingresso libero non è solo un gesto simbolico, ma un manifesto politico-culturale: crediamo che la bellezza non debba essere un privilegio, ma un diritto. Quest’iniziativa è parte di una strategia che mette insieme l’iconicità di luoghi come Castel Nuovo e una nitida visione del futuro, coinvolgendo talenti, mescolando linguaggi, creando contaminazioni artistiche. Vogliamo dare voce alla creatività napoletana facendo del riso genuino, liberatorio, persino terapeutico, un motore di inclusione, rigenerazione urbana ed empowerment sociale. Immaginiamo una città dove, sotto le stelle e tra antiche mura, ogni cittadino e ogni visitatore possa abbandonarsi a un divertimento intelligente, trovando sollievo, connessione, comunità».

«Questa nuova edizione di “Ridere” – afferma il direttore artistico Gaetano Liguori – non è solo una rassegna di spettacoli, ma una dichiarazione d’amore per la città. Un presidio culturale che unisce divertimento e riflessione, arte e impegno sociale, accogliendo cittadini e viaggiatori nella magia di una Napoli che ride, canta e racconta se stessa. È un modo per restituire al nostro pubblico la fiducia che ci ha sempre accordato, costruendo anno dopo anno un’identità artistica solida, riconosciuta a livello nazionale, come dimostra la Medaglia d’Oro conferitaci dal Presidente della Repubblica al Quirinale. Il nostro lavoro si radica in un territorio che, tra mille contraddizioni, ha saputo rinascere e affermarsi, trasformando la cultura in un motore di crescita e aggregazione».

  • Il programma di “Ridere” si apre lunedì 4 agosto con la voce intensa e l’anima vibrante di Francesca Marini, interprete tra le più raffinate della scena musicale e teatrale partenopea. 
  • Martedì 5 agosto è la volta della satira intelligente e disincantata di Simone Schettino, mentre 
  • mercoledì 6 agosto è attesa sul palco la travolgente ironia di Rosalia Porcaro. Si prosegue 
  • giovedì 7 agosto con l’attore, autore e regista Paolo Caiazzo e con il suo inconfondibile universo comico. 
  • Venerdì 8 agosto tocca all’eclettico Ciro Ceruti, maestro nel reinventare il linguaggio della comicità contemporanea. Il gran finale della manifestazione, 
  • sabato 9 agosto, è affidato a Peppe Barra, autentico custode della tradizione teatrale e musicale napoletana, la cui presenza rappresenta un sigillo d’autore alla kermesse.

Prenotazioni al link https://culturacomunedinapoli.eventbrite.com/ a partire dal 28 luglio 2025.

Scheda degli spettacoli

  • Francesca Marini in "Mia cara città"

Dopo le produzioni targate Teatro Totò degli ultimi anni, che l’hanno vista interpretare repertori diversi come il musical o la canzone italiana d’autore, senza dimenticare lo spettacolo “Verso il mito”, dedicato a Edith Piaf, Francesca Marini ripercorre con il recital live “Mia cara città” una serie di canzoni, aneddoti e poesie della nostra grande tradizione, tra le più belle scritte nel Novecento. Brani e versi resi celebri da Di Giacomo, Bovio, E. A. Mario, Tagliaferri, Gambardella, tra gli altri, per risalire fino ai nostri tempi con canzoni di bravi autori contemporanei, che sulla scia dei loro predecessori hanno descritto il cambiamento e il linguaggio musicale della nostra bella e cara città. Al pianoforte: M° Luigi Tirozzi. Consulenza musicale: Roberto Criscuolo. Spettacolo diretto da Gaetano Liguori.

  • Simone Schettino in "La bella vita"

In una società come quella attuale, dove i giovani sono angosciati per un futuro sempre più incerto e dove quelli che hanno superato gli “anta” sono quasi tutti nostalgici del passato, ciò che risulta più difficile è vivere il presente. Eppure la stragrande maggioranza delle persone vorrebbe il meglio da questa vita, non solo se lo augura ma quasi lo pretende, come se fosse un diritto: per il semplice fatto di stare al mondo meritiamo di fare “la bella vita”, di vivere una realtà priva di qualsiasi sacrificio. In attesa che ciò avvenga quasi per magia, al momento viviamo in modalità stand by, disinteressandoci completamente della società civile e del benessere collettivo, non inteso esclusivamente dal punto di vista economico, e abbiamo come unico obiettivo il raggiungimento del bene personale senza sforzarci più di tanto. Ma quest’obiettivo è effettivamente realizzabile per come lo intendiamo noi? E soprattutto può prescindere dal benessere collettivo? Con un’analisi esilarante dei comportamenti e delle tendenze della società attuale, Simone Schettino esamina quali possono essere state le cause che hanno alzato vertiginosamente l’asticella delle nostre aspettative e dei nostri desideri, e se tutto ciò rappresenta il presupposto fondamentale per una vita migliore o se è il caso di augurarsi una inversione di tendenza. Ad accompagnarlo in questo percorso ci sarà la deliziosa voce di Roberta Nasti, che già in passato con le sue canzoni ha impreziosito gli spettacoli di Simone Schettino, e, come da consuetudine, l’ironica presentazione di Salvatore Turco. D’altronde, si sa, “squadra che vince, non si cambia”. Spettacolo scritto e diretto da Simone Schettino.

  • Rosalia Porcaro in "Semp'ess"

Lo spettacolo è incentrato sui preparativi del matrimonio di Veronica, operaia che lavora a nero in una fabbrica di borse nel napoletano. Attraverso Veronica e il mondo della fabbrica entriamo in una galleria di personaggi femminili dalle mille speranze e dai sogni infranti, rappresentativi di una Napoli pronta a trovare nella disperazione la forza di reagire e di inventarsi la vita. Natascia, cantante neomelodica, la commessa Creolina, la signora Carmela delusa dai politici, il bambino Gigino rassegnato a giocare tra i cassonetti, e persino la signora Assundham sfuggita ai missili americani, vivono con assoluto ottimismo la precarietà della loro vita da trasformare così la tragicità del loro mondo in un divertente paradosso. Alla chitarra: Ivan Del Vecchio.

  • Paolo Caiazzo in "Boomer - Un papà sul sofà"

Quando Daniele chiede alla sua famiglia di provincia di trasferirsi a Napoli per laurearsi in giurisprudenza, papà Paolo, avvocato sfigato, non batte ciglio e lo sistema in un suo piccolo appartamento nel centro della città. Attratto e distratto dalla movida, il ragazzo si arretra con gli esami e per sostenere il suo tenore di vita decide di dare una stanza in affitto a Nicola, coetaneo meno fortunato che sbarca il lunario con piccoli lavorioccasionali. La loro convivenza è complicata, visti i caratteri e le storie di vita, diametralmente opposti. L’unico punto in comune sono le difficoltà amorose: Nicola ha una sua fidanzata immaginaria e Daniele vive un amore non corrisposto con una dirimpettaia. In casa piomba spesso e volentieri Assunta, madre di Nicola. Troppo presto abbandonata dal marito, si mostra apprensiva e disponibile ma la sua personalità ambigua nasconde un rilevante scheletro nell’armadio. Il precario equilibrio casalingo viene messo ancora di più in pericolo con l’arrivo di Paolo che, messo alla porta dalla sua seconda compagna, chiede ospitalità al figlio, in casa sua. Quella che doveva essere, però, una sola notte di emergenza su un sofà diventa una convivenza a tre, generando scontri e incontri generazionali. Il “boomer”, dopo un primo momento di sconforto, decide di reagire e di vivere intensamente la sua nuova vita da single. I ragazzi, pur di liberarsi di quella presenza scomoda, le proveranno tutte per fargli trovare una nuova compagna: da escort a siti d’incontro. Tra nuovi equilibri e amori impossibili, c’è forse a portata di mano l’opportunità di creare una nuova famiglia? Chi verrà, vedrà! Commedia di Paolo Caiazzo e Daniele Ciniglio. Regia di Paolo Caiazzo

  • Ciro Ceruti in "Non tutti i mali vengono per nuocere"

Come raccontare gli ultimi vent’anni anni in un minuto? Semplice: raccontando gli ultimi cinque. Fino al 2011 c’era ancora tra la gente la percezione di benessere, ma non era altro che un finto benessere: in tanti non si erano ancora rassegnati all’idea che qualcosa stava cambiando, perfino le banche, che erogavano mutui anche ai parcheggiatori abusivi, finanziando la casa, il notaio, l’arredamento, la ristrutturazione, addirittura la prima spesa al supermercato. Poi, il botto: tutto il sistema implode, provocando la caduta di Spendilandia. Tutto quello che era normale, tutto quello che rappresentava certezza solidificata negli anni, sparisce, formando eserciti di nuovi poveri. Ma cos’è la povertà? La povertà è il mezzo di contrasto per scoprire quanta dignità c’è nell’animo di una persona. La povertà mette chiunque a nudo, non solo fisicamente. Commedia in due atti di Ciro Ceruti.

  • Peppe Barra in "Buonasera a tutti - Dai miei disordinati appunti"

Peppe Barra, maestro indiscusso del teatro musicale, si racconta in uno spettacolo emozionante nel quale ripercorre le tappe più importanti della sua straordinaria carriera, dai ricordi di infanzia e adolescenza nella Procida e nella Napoli degli anni Cinquanta alla memoria di giovanissimo attore con Zietta Liù, fino al successo della Nuova Compagnia di Canto Popolare, le esperienze con Roberto De Simone e i tanti anni di teatro insieme con l’indimenticabile Concetta Barra, madre e compagna di scena. “Buonasera a tutti” è un momento di intimità tra artista e spettatori, che oltrepassa la cosiddetta quarta parete in un continuo dialogo con la platea. Il modo di fare teatro di Peppe Barra è stato definito “le mille e una resurrezione dell’animo partenopeo”. Attraverso la sua maschera sarcastica e i tanti registri vocali, dai più gravi ai più acuti, Barra unisce da sempre gli elementi colti e popolari napoletani, mescolando con versatilità nei suoi spettacoli tradizione e innovazione. Questo spettacolo è un’occasione irripetibile per condividere insieme al maestro un viaggio nella vita dell’uomo e dell’artista, una passeggiata in oltre sessant’anni di carriera, tra teatro e canzone, attraversando la musica barocca e la tradizione popolare, il mondo magico di Basile, grandi autori come Petito e Viviani, il varietà, il cabaret, fino a giungere ai cantautori contemporanei. Barra è unico mattatore in scena, insieme con il maestro Luca Urciuolo, che lo accompagna al pianoforte, per divertire ed emozionare, con follia e poesia, con gioia e ironia. Regia di Francesco Esposito.

Suonne e Ammore | Rassegna di cinema all’aperto in Villa Floridiana, 29 giugno – 14 settembre 2025

Prosegue con nuove date la rassegna di cinema all’aperto in Villa Floridiana, “𝑺𝙪𝒐𝙣𝒏𝙚 𝙚 𝘼𝒎𝙢𝒐𝙧𝒆”! In programma stasera la proiezione di 𝐄𝐱 𝐌𝐚𝐜𝐡𝐢𝐧𝐚, annullata per maltempo, ma sono 𝗶𝗻 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗼 𝗾𝘂𝗮𝘁𝘁𝗿𝗼 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗮𝗽𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 con i capolavori del cinema internazionale, nella versione originale con sottotitoli in italiano.

✨ Dopo il successo della programmazione di 𝑺𝙪𝒐𝙣𝒏𝙚 𝙚 𝘼𝒎𝙢𝒐𝙧𝒆, la rassegna organizzata dai 𝗠𝘂𝘀𝗲𝗶 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗩𝗼𝗺𝗲𝗿𝗼, in collaborazione con l’associazione 𝗩𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗩𝗲𝘀𝘂𝘃𝗶𝗼 e il 𝗖𝗶𝗻𝗲𝗺𝗮 𝗣𝗹𝗮𝘇𝗮, prosegue dal 20 luglio al 14 settembre!

Le proiezioni avranno luogo alle ore 21:15, ma gli spettatori saranno accolti già dalle 20:30 per godere dell’atmosfera unica del parco al tramonto, accompagnata da una selezione musicale avvolgente ed evocativa e dalla presenza di un angolo bar, che curerà il servizio durante tutta la rassegna.

ℹ Scopri qui la nuova programmazione: https://museicampania.cultura.gov.it/suonne-e-ammore-2/

I Musei nazionali del Vomero, in collaborazione con l’associazione Visione Vesuvio e il Cinema Plaza, presentano“Suonne e Ammore”, rassegna di cinema all’aperto in Villa Floridiana.

Dopo il grande successo della precedente edizione del 2024, dedicata al Cinema Streetview, che esplorava tematiche sociali, la nuova rassegna vuole offrire uno sguardo diverso e personale su temi eterni: l’amore che resiste al tempo, la solitudine nell’era digitale, il desiderio che si fa macchina e memoria.

Dal 29 giugno al 13 luglio, nella suggestiva ambientazione del prato antistante il Museo Duca di Martina, saranno proiettati tre capolavori del cinema internazionale, nella versione originale con sottotitoli in italiano: 

Le proiezioni avranno luogo alle ore 21:00, ma il pubblico sarà accolto già dalle ore 20:00 per godere dell’atmosfera unica del parco al tramonto, accompagnata da una selezione musicale avvolgente ed evocativa e dalla presenza del Bug Cocktail Bar, che curerà il servizio bar durante tutta la rassegna.

Il biglietto d’ingresso ha un costo di € 7,50 ed è acquistabile tramite il link presente sulla pagina Instagram di Visione Vesuvio, o direttamente in loco, dall’ingresso di via Aniello Falcone 171, Napoli.

Saranno disponibili sedie, ma è consigliato di portarsi un telo per accomodarsi comodamente sul prato e godersi la proiezione all’aperto.

La manifestazione gode del patrocinio morale della V Municipalità Arenella – Vomero del Comune di Napoli, che sostiene l’iniziativa riconoscendone il valore culturale e il forte legame con il territorio.

Anche per questa edizione, il partner tecnico sarà Artled, nella persona di Sossio Pezzella, che curerà l’allestimento tecnico delle proiezioni, garantendo un’esperienza audiovisiva ottimale nel rispetto dell’ambiente storico e naturale della Villa Floridiana.

Altro partner culturale della rassegna sarà la Fondazione Ipogeo dei Cristallini ETS, che da anni opera con finalità di promozione del patrimonio archeologico e storico della città, sostenendo attività rivolte a giovani, imprenditori e commercianti, per rafforzare il progresso culturale ed economico del contesto territoriale della città partenopea.

Info

Museo Duca di Martina, Villa Floridiana

Visione Vesuvio

Cinema Plaza

domenica 27 luglio 2025

Andrea Sacco è stato un cantante e musicista italiano, interprete soprattutto di canti tradizionali carpinesi.

Andrea Sacco è stato un cantante e musicista italiano, interprete soprattutto di canti tradizionali carpinesi.

Andrea Sacco è nato in una famiglia di cantautori e suonatori di musica tradizionale: tali erano infatti gli zii e suo fratello Rocco Antonio. La sua occupazione primaria è stata quella di contadino, fino alla Guerra d'Etiopia a causa della quale fu chiamato al fronte.

Fatto prigioniero e trasferito in varie località, rimase assente dal suo paese natale e lontano dalla moglie per 13 anni. Rimpatriato, fu assunto come dipendente comunale con il ruolo di messo.

Il suo talento come cantautore e suonatore è unanimemente riconosciuto. Un ruolo altrettanto grande gli è riconosciuto per la sua memoria, che gli ha consentito, fino alla sua scomparsa, di essere depositario di centinaia di sonetti. Il più noto di questi è Accomë j'eia fa' p'ama 'sta donnë, impropriamente diffusa e conosciuta (grazie soprattutto alla versione della Nuova Compagnia di Canto Popolare) come Tarantella del Gargano.

La figura di Andrea Sacco è molto nota tra gli etnomusicologi che hanno operato negli anni Sessanta e Settanta.

Il suo particolare virtuosismo nel cantare e suonare la chitarra battente è stato oggetto di numerosi studi e pubblicazioni.

  • La prima ricerca documentata risale al 1966, ad opera di Roberto Leydi e Diego Carpitella. Tale ricerca si concluse con la pubblicazione di un suo brano sul disco "Folklore Musicale Italiano, vol.3" e con uno spettacolo di musica popolare (Sentite buona gente) al Teatro Piccolo di Milano.

Stando alle dichiarazioni di Roberto de Simone, Andrea Sacco fu anche oggetto di una ricerca da lui condotta nel 1965 che condusse alla nota "Tarantelle del Gargano", pubblicata sull'album "Lo Guarracino" dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare. Tuttavia, sebbene la copertina interna dell'album riporti che il brano è stato raccolto a Carpino, il nome di Andrea Sacco non è comunque citato.

Negli anni settanta, il gruppo Musicanova, di cui facevano, all'epoca, parte Eugenio Bennato, Teresa De Sio, Carlo d'Angiò e Robert Fix, si recò più volte a Carpino per documentare Andrea Sacco, Rocco Antonio Sacco, Rocco Di Mauro ed altri depositari della musica tradizionale carpinese. Molte di quelle registrazioni furono rielaborate e pubblicate tanto da Musicanova quanto dai singoli componenti nelle loro carriere da solisti.

Negli anni ottanta sono documentate una serie di ricerche. È del 1987 la ricerca di Ettore de Carolis depositata nel Centro Nazionale Studi di Musica Popolare di Roma, col numero 135. La raccolta, come spiega lo stesso De Carolis, contiene 23 brani registrati tutti a Carpino e si completa con 28 foto "che scattai personalmente. Non professionali, ma che raccontano...". 

Negli anni novanta è la volta di Salvatore Villani, autore di una ricerca confluita nel CD I cantatori e sunatori di Carpino, pubblicato dalla casa discografica Nota di Udine, e di Pino Gala confluita nel CD La Tarantella del Gargano, pubblicato dalla casa discografica Ethnica.

Una lunga intervista sulla sua vita è stata pubblicata nel 2005. Il libro contiene anche due cd audio, uno con stralci dell'intervista trascritta, e l'altro con una serie di sonetti suonati e cantati da Andrea, raccolti in diversi periodi storici (Andrea Sacco suona e canta, a cura di Enrico Noviello, edizioni Aramirè).

Il film di 50' di Maurizio Sciarra, Chi ruba donne (2000), prodotto da Fandango e Rai, mai mandato in onda dalla televisione pubblica, contiene lunghe interviste a tutti i Cantori di Carpino, ed in special modo ad Andrea Sacco. C'è la storia dei suoi inizi, i gruppi di cui ha fatto parte e quelli che lui ha fondato. C'è una serenata con la sua più famosa tarantella Donna che stai affacciata alla finestra, conosciuta anche come Garofano d'ammore, composta quando faceva la corte alla ragazza che sarebbe diventata sua moglie, serenata cantata davanti alla tomba di sua moglie. Lì lui indicava anche quello che sarebbe stato il loculo in cui voleva essere seppellito. Ma diceva anche "Io non morirò mai perché chi canta non muore mai". Il film si chiude con un suo saluto, ironico e favolistico insieme, come sapeva fare lui: "Buona notte a tutti quanti. Pure al lupo! it.wikipedia.org

San Giorgio a Cremano può contare su un nuovo, importante strumento di promozione e orientamento: la mappa turistica della città.

Cari concittadini, da qualche giorno San Giorgio a Cremano può contare su un nuovo, importante strumento di promozione e orientamento: la mappa turistica della città, pensata non solo per i visitatori ma anche per i cittadini, che desiderano conoscere e riscoprire i luoghi più rappresentativi del nostro territorio.

La mappa è frutto di un lavoro condiviso con Pietro De Martino, che durante la sua carica di vicesindaco e assessore alla cultura, ha sostenuto la volontà di offrire uno strumento culturale e turistico capace di raccontare la ricchezza del nostro patrimonio.

Sulla mappa sono rappresentati ed elencati i punti di interesse della città; le ville vesuviane, le chiese storiche, i murales e i luoghi dedicati a Massimo Troisi, le opere urbane simboli identitari della nostra comunità e naturalmente il Museo Civico, la Biblioteca Comunale, la Bibliobimbi, i parchi pubblici con le attrezzature a disposizione della comunità e tanto altro. 

Inoltre, per la prima volta, è possibile consultare anche le strutture ricettive del territorio, a partire dai B&B presenti in città.

Insomma, uno strumento utile, completo e facilmente fruibile. 

La mappa è gratuita e tra qualche giorno dovrebbe essere possibile ritirarla in Villa Bruno.

Intanto è già consultabile online sul sito istituzionale del Comune e per accedere direttamente alla versione digitale, basta inquadrare direttamente uno dei due QR code. 

L’altro invece consente di scaricare la app “San Giorgio a Cremano da Vivere”, per restare sempre aggiornati su eventi, iniziative e appuntamenti in città.

Questo strumento si inserisce all’interno di un più ampio percorso di valorizzazione culturale e turistica che abbiamo iniziato ormai da tempo con impegno e visione strategica. 

San Giorgio a Cremano si conferma oggi una realtà attrattiva, punto di riferimento per chi cerca una città dinamica, viva e capace di mettere in rete il proprio patrimonio ed offrire opportunità di conoscenza, cultura e svago.  

Un risultato che nasce da un lavoro di squadra e da una visione condivisa, proiettata verso un futuro in cui la cultura e l’identità locale continuano a essere leve di crescita e sviluppo.

sabato 26 luglio 2025

Progetto “GenerAzioni – Digitale senza età”

Approvazione dell’Avviso Pubblico finalizzato alla creazione di una masterclass di partecipanti “Senior” ad incontri di familiarizzazione con le nuove tecnologie e scambio intergenerazionale da tenersi presso il Real Albergo dei Poveri".
Nuova scadenza: i soggetti che intendono partecipare alle attività di cui al presente Avviso Pubblico, dovranno far pervenire, la documentazione di seguito elencata, debitamente sottoscritta con apposizione di firma entro e non oltre le ore 12:00 del 31 luglio 2025 al seguente indirizzo PEC: progettogiovani@pec.comune.napoli.it.
 
 
Progetto “GenerAzioni – Digitale senza età”
Approvazione dell’Avviso Pubblico finalizzato alla creazione di una masterclass di partecipanti “Tutor” ad incontri di familiarizzazione con le nuove tecnologie e scambio intergenerazionale da tenersi presso il Real Albergo dei Poveri.
Nuova scadenza: i soggetti che intendono partecipare alle attività di cui al presente Avviso Pubblico, dovranno far pervenire, la documentazione di seguito elencata, debitamente sottoscritta con apposizione di firma entro e non oltre le ore 12:00 del 31 luglio 2025 al seguente indirizzo PEC: progettogiovani@pec.comune.napoli.it.
 
 

giovedì 24 luglio 2025

Napoli | “Cinema al Poggio” | Sette serate gratuite tra film da Oscar e grandi successi

Torna a respirare uno dei polmoni verdi più amati di Napoli. In occasione della riapertura al pubblico del Parco del Poggio ai Colli Aminei, il Comune di Napoli punta su un forte segnale di rinascita culturale: una settimana di film da godersi sotto le stelle. S’intitola “Cinema al Poggio” la nuova rassegna in programma da giovedì 24 a mercoledì 30 luglio, con proiezioni ogni sera alle ore 21.00 e ingresso libero fino a esaurimento posti. Un maxischermo per cult intramontabili e pellicole da Oscar: sette opere di successo, sette modi differenti di raccontare emozioni, sogni e contraddizioni, tutti rivolti a una platea ampia e trasversale, dagli adulti ai bambini, dagli appassionati ai curiosi della settima arte.

L’iniziativa rientra nel cartellone di “Estate a Napoli” e abbraccia la visione policentrica dell’amministrazione guidata dal sindaco Gaetano Manfredi: una città che valorizza i suoi spazi pubblici, aprendoli alla comunità e promuovendone una fruizione condivisa, accessibile e partecipata. “Cinema al Poggio” saluta così un ritorno tanto atteso per un parco urbano di grande impatto panoramico, inaugurato nel 2001 su un’area di 40 mila metri quadrati come esempio di recupero di una cava di tufo, sottratta all’edificazione che ha modificato tra gli anni Sessanta e Settanta l’aspetto della zona.

“Il Parco del Poggio riapre sia come spazio verde che come arena per proiezioni. In questo contesto l'audiovisivo diventa una sorta di fotosintesi cinematografica, capace di trasformare la luce delle immagini in energia culturale e sociale. L’Estate a Napoli offre così alla città e ai suoi abitanti l’occasione perfetta per tornare a vivere un luogo molto amato, rilanciando l’appuntamento con il cinema all’aperto che per anni ha accompagnato le serate dei napoletani”, dichiara Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli.

“Quest’iniziativa – afferma Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco per l’audiovisivo e l’industria musicale – segna il ritorno del cinema nel cuore del Parco del Poggio e, attraverso la sua programmazione, abbraccia coerentemente la visione culturale dell’Amministrazione Manfredi. È un’occasione speciale per riscoprire la poesia della settima arte sotto le stelle e ribadirne il ruolo educativo per le nuove generazioni di spettatori. Ciascuno può godersi la visione di alcune pellicole cult, ma anche recuperare qualche titolo cinematografico recente”.

  • L’apertura della rassegna, giovedì 24 luglio, è affidata ad “Ammore e malavita” (2017) dei Manetti Bros., un mix di sceneggiata napoletana e musical all’americana sul rapporto sentimentale tra un’infermiera e un killer della camorra. Nella serata successiva, spazio a “Little Miss Sunshine” (2006), commedia di Jonathan Dayton e Valerie Faris su una sgangherata famiglia in viaggio verso il concorso di bellezza per bambine più famoso della California. 
  • Si prosegue sabato 26 luglio con il noir dei fratelli Coen “Fargo” (1996), storia di un fallimentare rapimento inscenato da un venditore d’auto tra le nevi del Minnesota per ottenere denaro dal suocero. Protagonisti dell’appuntamento di 
  • domenica 27 luglio, invece, sono alcuni operai inglesi che, dopo aver perso il lavoro, si improvvisano spogliarellisti in “Full Monty - Squattrinati organizzati” (1997) di Peter Cattaneo.
  • “Cinema al Poggio” continua nel segno di Napoli lunedì 28 luglio: in programma “Mixed by Erry” (2023) di Sydney Sibilia, che racconta in modo originale una storia di riscatto e creatività in chiave partenopea. 
  • Martedì 29 luglio tocca a “Shrek” (2001) di Andrew Adamson e Vicky Jenson, il primo dei cinque capitoli in cui è suddivisa la saga d’animazione dedicata alle avventure di un orco solitario e brontolone. 
  • La rassegna si conclude mercoledì 30 luglio con la commedia di Charles Crichton “Un pesce di nome Wanda” (1988), in cui un gruppo di ladri sui generis decide di svaligiare una gioielleria di Londra.

mercoledì 23 luglio 2025

A 'Venezia Classici – Documentari sul Cinema' | ELVIRA NOTARI. OLTRE IL SILENZIO | Film documentario scritto e diretto da Valerio Ciriaci

Appena tre lungometraggi, due brevi documentari e alcuni frammenti, 163 minuti in tutto, è ciò che resta della filmografia di Elvira Notari, la prima regista italiana. Se la sua vita rimane in parte un enigma – non ha lasciato lettere né diari, e poche sono le fotografie che la ritraggono – la sua opera è al centro di un rinnovato interesse, dopo decenni di oblio.

Protagonista dell’età d’oro del muto napoletano, Elvira realizzò circa 60 lungometraggi che, intrecciando cultura popolare e uno sguardo autentico sulla vita della città, conquistarono il pubblico da Napoli alle Little Italy degli Stati Uniti. Con l’avvento del sonoro, e colpita dalla censura fascista, abbandonò il cinema nel 1930. La sua opera cadde nel silenzio e gran parte dei suoi film andò perduta.

Oggi, a 150 anni dalla nascita, Elvira torna al centro della scena grazie al lavoro di studiosi e artiste che ne recuperano l’eredità e la reinterpretano attraverso la creazione di nuove opere. Intrecciando memoria storica e riscoperta contemporanea, Elvira Notari. Oltre il silenzio restituisce il ritratto vivo e articolato di una pioniera del cinema che torna a risuonare nel presente.

Racconta il regista Valerio Ciriaci: "Ho incontrato la storia di Elvira Notari qualche anno fa a New York, mentre completavo un documentario su un impresario italiano emigrato negli Stati Uniti e sul pubblico di connazionali che affollava le sale cinematografiche americane di inizio Novecento. Tra le pellicole più richieste dalla comunità italoamericana spiccavano le produzioni del cinema muto napoletano, in particolare quelle della Dora Film, una piccola società a gestione familiare diretta proprio da Elvira Notari. I suoi film-sceneggiata, con il loro linguaggio diretto e radicato nella cultura popolare, tenevano testa ai kolossal delle grandi case di produzione torinesi e romane.

Affascinato da questa figura, ho iniziato a scavare più a fondo. Ma più approfondivo, più il suo fascino cresceva, paradossalmente alimentato dalla sua elusività: della prima regista italiana restavano solo una fotografia, tre film sopravvissuti e poche testimonianze dirette. Mi colpì come fosse stata relegata ai margini, prima dal regime fascista che ne censurò i film, poi dalla storiografia ufficiale che ne ignorò il contributo, fino a quando, a partire dagli anni '70, studiosi come Giuliana Bruno, Vittorio Martinelli e Mario Franco ne hanno riportato alla luce l'importanza.

Le mie ricerche mi hanno condotto a Napoli dove, nel 2023, è avvenuto l'incontro decisivo con la produttrice Antonella Di Nocera, che da tempo desiderava realizzare un film su Elvira per restituirle il giusto valore. Da quel momento, il progetto ha preso forma lungo l'asse Napoli-New York, coinvolgendo le principali cineteche italiane e statunitensi alla ricerca dei frammenti mancanti della vita e dell'opera della regista.

Durante le riprese, abbiamo compreso che il nostro interesse per Elvira faceva parte di un fenomeno più ampio: numerose artiste stavano riscoprendo la sua eredità attraverso molteplici forme espressive, dal romanzo storico alla fotografia, dalla musica ai laboratori di ricamo collettivo. A poco a poco, il progetto si è trasformato, includendo queste voci contemporanee che vedono in Elvira una figura capace di stimolare nuove narrazioni. Le lacune della sua biografia, anziché un limite, sono diventate possibilità creative, occasioni per esplorare ciò che resta fuori dai documenti e dalle cronache ufficiali.

Attorno alla figura della regista si è formata una vera comunità, unita dalla passione per il suo lavoro e dalla sua riscoperta collettiva. Da fantasma ai margini della storia del cinema, Elvira è riemersa come una presenza viva che trascende i confini del cinema muto. Il nostro film vuole essere un catalizzatore di queste energie: un invito a riscoprire Elvira e a esplorare come la forza di una memoria condivisa possa non solo trasformare la percezione del passato, ma anche generare nuove possibilità espressive".

Parallelo 41 produzioni, Awen Films, Luce Cinecittà presentano

ELVIRA NOTARI. OLTRE IL SILENZIO

un film documentario scritto e diretto da Valerio Ciriaci

con Giuliana Bruno, Cristina Vatielli, Flavia Amabile, Francesca Consonni

e con Gian Luca Farinelli, Giuliana Muscio, Mario Franco, Simona Frasca, Pippo Santonastaso, Matteo Cirillo, Michele Signore, Antonella Monetti, Maria Assunta Pimpinelli, Lucio Senatore, Giuseppe Solla con la partecipazione straordinaria di Teresa Saponangelo

prodotto da Antonella Di Nocera

co-prodotto da Isaak Liptzin, Valerio Ciriaci

produttrice associata Mila Tenaglia

una produzione 

Parallelo 41 produzioni, Awen Films, Luce Cinecittà

con il fondamentale apporto di  Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Fondazione Cineteca di Bologna

con il contributo di  Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo

Regione Campania (ex Legge Regionale 30/16)

Fondazione Film Commission Regione Campania

Comune di Napoli

con il contributo allo sviluppo di  Casa Italiana Zerilli-Marimò at New York University

in collaborazione con  Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

con il patrocinio di  Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Elvira Coda Notari


Al Palazzo Reale di Napoli e al Museo Pignatelli una nuova estate di appuntamenti con l’iniziativa “Un Sabato da Re”

Dal 19 luglio riprendono gli appuntamenti con “Un Sabato da Re”, l’iniziativa che consente al pubblico di visitare il Palazzo Reale di Napoli e il Museo Pignatelli oltre il normale orario di apertura a tariffa ridotta. 

  • Nelle giornate interessate dal progetto, il Palazzo Reale di Napoli sarà straordinariamente aperto al pubblico dalle ore 20.00 alle ore 24.00 con ultimo ingresso alle 23.00 al costo di 5,00 euro 
  • mentre il Museo Pignatelli sarà straordinariamente aperto al pubblico dalle 19.30 alle 23.30 con ultimo ingresso alle ore 22.30 al costo di 3,00 euro.

  • Per l’occasione, oltre all’Appartamento di Etichetta, presso il Palazzo Reale di Napoli sarà possibile visitare fino al 15 agosto la mostra “Giambattista Pittoni e l’epoca di Casanova, viaggio nel ‘700 tra Venezia e Napoli”, allestita presso l’Alcova della Regina, mentre presso la Casa della Fotografia del Museo Pignatelli, fino al 26 luglio sarà possibile ammirare la mostra fotografica “Architetture di città”.

Come di consueto, sarà data agli utenti la possibilità di acquistare il biglietto cumulativo serale “Un Sabato da Re - Palazzo Reale + Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes” che consente di visitare entrambi i Musei durante gli orari di apertura serale al costo di 6,00 euro. La durata del cumulativo serale sarà di un mese dalla prima validazione.

Di seguito tutte le informazioni utili.

Un Sabato da Re al Palazzo Reale di Napoli

Date: sabato 19 e 26 luglio; 

           sabato 2, 9, 16, 23 e 30 agosto; 

           sabato 13 settembre. 

Orari: Dalle 20.00 alle 24.00 con ultimo ingresso alle ore 23.00. L'ultimo ingresso al Museo della Fabbrica è alle ore 22.30.

Durante le aperture serali non sono visitabili il Giardino Pensile e il Museo Caruso, che restano accessibili nei consueti giorni e orari di apertura.

La prenotazione non è prevista per i visitatori individuali, mentre è obbligatoria per i gruppi superiori alle 10 persone al seguente link: https://portale.museiitaliani.it/b2c/buyTicketless/4bad3b4a-f7ea-4b25-b00f-0a3a52e076c5  (ingresso gruppi ogni 20 minuti dalle ore 20.00 alle ore 23.00) oppure in biglietteria, in caso di disponibilità residua.

Costo: 5,00 euro intero (2 euro ridotto, gratuità secondo legge).

Possibilità di acquistare il titolo d’ingresso cumulativo serale “Un Sabato da Re - Palazzo Reale + Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes” al costo di 6,00 euro (escluse agevolazioni e gratuità secondo legge). Il cumulativo serale è utilizzabile esclusivamente per le aperture serali ed è valido un mese dal primo ingresso. 

Considerato che alcune sale potrebbero essere temporaneamente non accessibili, si invitano i visitatori a verificare sempre le informazioni fornite dalla biglietteria prima dell’accesso.

Un Sabato da Re al Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes

Villa Pignatelli si accende di musica e danza storica con “Note d’Amore – Passeggiate e Serenate”

26 luglio 2025, ore 20:00 – Napoli

Sabato 26 luglio 2025, alle ore 20:00, la splendida Villa Pignatelli diventa teatro di un viaggio tra musica lirica, tradizione e atmosfere ottocentesche con “Note d’Amore – Passeggiate e Serenate”, un raffinato recital che unisce arte e storia nella cornice suggestiva del museo partenopeo.

Protagonisti della serata saranno il soprano Olga De Maio, il tenore Luca Lupoli e l’arpista Cira Romano, interpreti di un programma che attraversa romanze e serenate del repertorio classico. A impreziosire l’esperienza, il gruppo di danza storica “Danzando nel Tempo”, diretto dai maestri Rosario Forestiere e Ione Spagnuolo, che con le loro coreografie rievocano i fasti e le eleganze dei salotti e giardini del XIX secolo.

«Con questo recital vogliamo trasportare il pubblico in un’epoca in cui la musica e la danza erano parte della vita sociale e sentimentale» – affermano i protagonisti vocale della serata – «Villa Pignatelli, con il suo fascino senza tempo, diventa il luogo ideale per unire il piacere dell’arte all’incanto della storia.»

L’evento si inserisce nel programma culturale “Un sabato da re”, che da luglio a settembre apre straordinariamente in orario serale il Palazzo Reale di Napoli e Villa Pignatelli, offrendo visite guidate e spettacoli a un costo ridotto.

  • Date: sabato 19 e 26 luglio; 

           sabato 2, 9, 16, 23 e 30 agosto; 

           sabato 6, 13 e 20 settembre. 

Orari: dalle 19.30 alle 23.30 con ultimo ingresso alle ore 22.30. 

La prenotazione non è prevista per i visitatori individuali, mentre è obbligatoria per i gruppi superiori alle 10 persone al seguente link: https://portale.museiitaliani.it/b2c/buyTicketless/4bad3b4a-f7ea-4b25-b00f-0a3a52e076c5  (ingresso gruppi ogni 20 minuti dalle ore 19.30 alle ore 22.30).

Costo: 3,00 euro intero (2 euro ridotto, gratuità secondo legge).

Possibilità di acquistare il titolo d’ingresso cumulativo serale “Un Sabato da Re - Palazzo Reale + Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes” al costo di 6,00 euro (escluse agevolazioni e gratuità secondo legge). Il cumulativo serale è utilizzabile esclusivamente per le aperture serali ed è valido un mese dal primo ingresso. 

Considerato che alcune sale potrebbero essere temporaneamente non accessibili, si invitano i visitatori a verificare sempre le informazioni fornite dal personale all’ingresso del Museo prima dell’accesso.