Vetrina Vesuvio

#Palcoscenici


Mettere insieme cultura, spettacolo, e arte. Sarà ancora questo il filo conduttore della rassegna “Teatro in mostra al Museo” giunta alla sua sesta edizione. L’ormai canonico appuntamento settembrino di fine estate andrà in scena, come sempre, nella corte interna del Museo storico archeologico di Nola e si svilupperà su due settimane, in particolare nei giorni 15, 17, 21, 22, e 24 settembre. Gli spettacoli avranno inizio alle 20.30. 

Teatro in mostra al Museo #TeatroInMostra


Nella città di Giordano Bruno, da secoli culla di un folclore straordinario, quello della Festa dei Gigli, oggi patrimonio dell’umanità, ritorna un evento teatrale che pone al centro degli appassionati compagnie di grande valore che spaziano dal teatro sperimentale a quello classico seppur in una originale chiave interpretativa. “Cinque straordinarie serate di teatro e di cultura – dichiara Antonio Esposito Pipariello, direttore artistico della rassegna – in collaborazione con l’amministrazione Comunale nell’ambito di “Settembre, arte e cultura 2023” ed il Museo Archeologico di Nola – grazie alla disponibilità del direttore Giacomo Franzese – con il patrocinio della Proloco Città d’arte, FITA ( Federazione Italiana Teatro Amatoriale), FIDAPA sezione di Nola, M.U.S.A. ed AD2 Comunicazione che si occuperà della conduzione delle serate. Un grazie a tutti coloro che da anni sostengono questa iniziativa ed agli amici sponsor che credono in questo progetto che cresce di anno in anno”.

  • Si comincia venerdì 15 Settembre con il pluripremiato spettacolo “Burqa” di Rojo Mirisciotti portato in scena dalla compagnia “Camomilla a Colazione” di Visciano per la regia di Felice D’Onofrio; 
  • domenica 17 settembre è la volta di un grande classico del maestro Eduardo De Filippo: “Ditegli sempre di sì “ con la compagnia “A’ Fenesta d’a Torre” di Torre Annunziata; 
  • giovedì 21 settembre invece “L’ultimo scugnizzo” di Raffaele Viviani emozionerà grazie alla magistrale interpretazione degli attori della compagnia “30Allora” di Casagiove; 
  • venerdì 22 settembre assisteremo ad una pietra miliare del teatro partenopeo “Donna Chiarina pronto soccorso “ di Gaetano di Maio, con la navigata compagnia “Zerottantuno” di Napoli.
  • Infine gran serata finale – domenica 24 settembre -con il comicissimo spettacolo “Vieni avanti Cretino” con gli attori Giovanni Allocca ed Enzo Varone che precederà la cerimonia di premiazione nell’ambito del Premio Salvatore Esposito Pipariello.

  • Vestire gli ignudi – Luigi Pirandello. 1985. Mariangela Melato    

  • 1985. RAI. 
  • MARIANGELA MELATO: Ersilia Drei
  • DANIELE GRIGGIO: Franco Laspiga, già tenente di vascello
  • RENATO SCARPA: Il vecchio romanziere Ludovico Nota
  • LUIGI DIBERTI: Il console Grotti
  • CARLO COLOMBO: Il giornalista Alfredo Cantavalle
  • ANNA MENICHETTI: La signora Onoria, affittacamere
  • regia di GIANCARLO SEPE
Vestire gli ignudi è una commedia di Luigi Pirandello scritta tra l'aprile e il maggio del 1922. Fu rappresentata per la prima volta al Teatro Quirino di Roma il 14 novembre 1922 ad opera della Compagnia Maria Melato e Annibale Betrone.
È la storia di Ersilia che sentendosi niente, per essere qualcosa, accetta di essere quella che gli altri hanno voluto che fosse.
Quando era governante in casa del console Grotti, a Smirne, Ersilia si era fidanzata con il tenente di vascello Franco Laspiga che in seguito la lascerà. Il console approfitterà del suo desolato stato d'animo per avere un rapporto sessuale con lei che non si accorgerà che la figlia del console, non più sorvegliata, sale su una sedia e precipita da una terrazza morendo. La madre della bambina scaccerà Ersilia che si ritrova in strada, ossessionata dal rimorso per la morte della bimba, e, quasi per accentuare il ribrezzo che ha di se stessa, si concede al primo passante e quindi decide d'avvelenarsi.
Ricoverata in ospedale, sicura di morire, vuole lasciare di sé un ricordo romantico meno disonorevole della realtà da lei vissuta e racconta di essersi avvelenata perché abbandonata dal suo fidanzato. La sua storia finisce su un giornale suscitando commozione e partecipazione del pubblico alla sua tragedia.
Anche il tenente di vascello, che sta per sposarsi, lascia la sua fidanzata, come ella stessa, commossa dalla storia della povera abbandonata, gli chiede, per offrirsi ad Ersilia, rimasta viva, per riparare il torto fattole. Il console stesso, da una parte smentisce quello che raccontano i giornali, ma nello stesso tempo vorrebbe riaverla come amante.
Laspiga scopre che la giovane è stata l'amante del console e ora l'accusa di essere una prostituta facendole perdere il compatimento di chi provava pietà per lei: ora tutti la giudicano una poco di buono, colpevole della morte di una bambina. Nessuno più crede alla sua romantica storia ed anche Ersilia è stanca di condurre una vita secondo quello che gli altri pensano di lei.
Decide quindi di avvelenarsi una seconda volta per rimanere definitivamente nuda ma senza i vestiti di altri. Dirà rivolgendosi al Laspiga e al console:
«Andate, andatelo a dire, tu a tua moglie, tu alla tua fidanzata, che questa morta - ecco qua - non s'è potuta vestire» wikipedia.org

  • Si parte con lo spettacolo di prosa e musica Io sono l’altro con Gioia Miale e Alberico Lombardi, accompagnati dal polistrumentista Sergio Mautone. Il 27 maggio è la volta di Junk solo di e con Maurizio Capone, il 3 giugno si terrà il concerto Dal bel canto al jazz con Francesco Scelzo chitarra e il 17 giugno va in scena lo spettacolo Vito la sartorina di Antonio Mocciola, con Diego Sommaripa. «Il Teatro cerca casa – spiega Santanelli – è un mondo artistico animato che vuole conciliare l’“intimità” propria di un appartamento privato con il “teatro” nel suo significato più antico e veritiero, dando spazio anche alla musica (con o senza accompagnamento in prosa) e a nuovi autori che si apprestano per la prima volta a calcare le tavole di un palcoscenico». Negli anni questa rassegna itinerante ha raggiunto oltre 400 salotti privati, coinvolgendo più di 20.000 spettatori in Campania e nel resto d’Italia.  «La modalità scelta per realizzare “Il Teatro cerca casa” – spiega l’organizzatrice Livia Coletta – è quella di creare una rete, che negli anni si è allargata sempre di più, così da consentire agli spettacoli di andare in tournèe presso tanti e diversi appartamenti-teatro e agli attori di incontrare ogni volta un pubblico nuovo».
  • Parte sabato 13 maggio alle 21 la speciale rassegna “Il Teatro bussa alla porta”, organizzata a Cava de’ Tirreni nel salotto della Dimora Aganoor, da “Il Teatro cerca casa” di Manlio Santanelli.
  • 2 Giugno / Costruiamo Gentilezza Festival / Torre Annunziata (NA)  Luca Bassanese
  • Plastica Drastica
    Giuseppe Gismondi autore di testi e musiche, nato a Recanati nel 1963 e Luigi De Luca nato a Pompei nel 1962, entrambi residenti a Civitanova Marche hanno dato vita alla formazione. Gli altri componenti, Silvano Borgatta (fisarmonica), Roberto Melone (basso), Enzo Zirilli (batteria), Fabrizio Bosso (tromba), Simone Di Rosa (violino), provengono dalla band “Mundo Libre” fondata da Gismondi. Nel 1996 prendono parte, arrivando tra i vincitori, alla VII edizione del Premio Città di Recanati.
  • Sting + Carmen Consoli dal vivo al Cornetto free music festival (napoli, 25/6/06) -  
    E’ il 25 Giugno, seconda tappa del “Cornetto Free Music Festival”, evento sponsorizzato dal gelato come da Allmusic . Il clima è piuttosto torrido e l’aria di mare partenopea non fa che aumentare l’umidità che comunque rimane a livelli tutto sommato sopportabili.  Dopo un po’ di attesa ad aprire le danze è il primogenito di Sting che guida i Fiction Plane. La somiglianza vocale ma soprattutto scenica con il padre è abbastanza impressionante. “Little Sting” infatti non solo suona il basso (alternando in alcuni pezzi la chitarra) ma muove la testa avanti ed indietro tenendo spesso le labbra all’insù a mo’ di novello Paperino, come suo padre ha fatto per anni. Arriva il momento di Carmen Consoli che dopo aver accennato un canto popolare siciliano per sola voce canta “Il sorriso di Atlantide”, brano che chiude il suo intenso ed ultimo lavoro “Tutto su Eva”. Lo spettacolo della “cantantessa” è suggestivo ed a tratti molto emozionante: le vecchie canzoni sono arrangiate in una vesta più acustica e raffinata grazie all’innesto di un violino, un clarinetto, un mandolino, un banjo ed un buzouki greco.  Dopo "Maria Catena" ed i suoi “vizietti di provincia” a tempo di valzer è il momento di Sting che dopo una ventina di minuti infiamma la piazza (ora colma) con le note del “messaggio nella bottiglia” più famoso del mondo, seguita a ruota dalla potente "Sincronicity II". La formazione di Sting è essenziale: basso, batteria e due chitarre, per uno spettacolo molto rock e tirato dove le pause tra un brano e l’altro sono praticamente inesistenti e ci si perde in un continuo fluire di musica che alle volte un po’ disorienta. La scaletta è un vero e proprio compendio della carriera musicale del Pungiglione che alterna noti brani dei Police (i brani del terzetto la fanno da padrone) ad altri del proprio repertorio solista (particolarmente riuscite "Englishman in New York" ed "If you love somebody...") senza tralasciare inattesi e piacevolissimi ripescaggi come "Voices inside my head" (che poi sfocia in "When the world is running down…"), "Drive to Tears" da "Zenyatta Mondatta" e "Next to you" del primo disco dei poliziotti, che infiamma il pubblico dopo il classico "Every breath you take"....
  • Famiglia Salemme Show è stato un programma televisivo andato in onda su RaiUno dal 13 gennaio al 3 febbraio 2006, condotto da Vincenzo Salemme affiancato da alcune sue storiche spalle come Nando Paone, Carlo Buccirosso e Maurizio Casagrande. La presenza femminile del programma è stata Hoara Borselli e dalla partecipazione straordinaria di Gian.  Il programma si svolgeva secondo una strana situazione: sotto l'Auditorium Rai di Napoli si è insediata la famiglia di Salemme che non vuole saperne di andarsene. Il tutto era accompagnato da numerose gag comiche nuove e del repertorio di Salemme che talvolta si fingeva un mago, talvolta un tassista e talvolta un postino con un difetto di pronuncia causatogli da un incidente stradale (personaggio interpretato da Salemme già in Cose da pazzi), mentre Buccirosso è un funzionario della Rai, Paone è un fratello di Salemme che talvolta si crede svariati animali ed anche oggetti (e ricorda un po' il personaggio di Cico in ...e fuori nevica!), mentre Casagrande e la Borselli cercavano di mandare in scena un varietà proprio nell'auditorium. Il tutto contornato da vari ospiti come Sophia Loren, Mike Bongiorno, Max Pezzali, Biagio Izzo e tanti altri. wikipedia.org  

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