Vetrina Vesuvio

lunedì 30 giugno 2025

Estate a Napoli 2025. | Pickpocket Il cinema e le sue storie nel cortile del Maschio Angioino | 7 >22 luglio

Il grande cinema d’autore arriva nel cuore di Napoli. Nel cortile del Maschio Angioino, dal 7 al 22 luglio, va in scena Pickpocket, rassegna organizzata da Ladoc in collaborazione con ViVeTech, e promossa e supportata dal Comune di Napoli nell’ambito dell’Estate a Napoli 2025.

  • Sedici giorni dedicati al cinema e alle sue storie durante i quali saranno proiettati 24 film presentati da 12 registi e registe del panorama contemporaneo.

Ogni appuntamento vedrà alcune tra la partecipazione di alcuni tra gli autori e le attrici più interessanti della scena italiana che mostreranno al pubblico un proprio film abbinato a un classico del passato.

Una doppia proiezione che intreccerà visioni contemporanee e pietre miliari della storia del cinema, consentendo a ogni regista di raccontare al pubblico le relazioni nascoste del proprio immaginario. Un modo per esplicitare legami affettivi, debiti artistici, influenze più o meno dirette, che ogni autorialità porta nel suo lavoro quotidiano.

«L’Estate a Napoli si rinnova, e lo fa puntando con forza sulla qualità: teatro, musica e il grande cinema d’autore accompagnano i cittadini in un calendario ricco di appuntamenti pensati per tutte le età. Dopo le spiagge di Mergellina e San Giovanni a Teduccio, che hanno ospitato ‘Arena, il cinema si sposta al Maschio Angioino, monumento simbolo della nostra città, che con Pickpocket torna a essere uno spazio aperto, da vivere insieme ogni sera» dichiara il coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli Sergio Locoratolo. «La rassegna – prosegue – è realizzata grazie al primo bando pubblico per la promozione della cultura del cinema e dell’audiovisivo. Tra il 2024 e il 2025 sono già 16 i progetti realizzati con il sostegno dell’Amministrazione: festival, rassegne, laboratori e percorsi formativi, che testimoniano un impegno continuativo e strutturato nel tempo, capace di valorizzare il potenziale creativo locale e di mettere in rete le energie migliori del nostro territorio per dar vita a progetti di reale qualità e impatto».

Il format di Pickpocket, raccontano i curatori e la curatrice Armando Andria, Alessia Brandoni, Fabrizio Croce e Salvatore Iervolino, recupera le modalità della storica rassegna “Ladri di cinema” nata a Roma nel 1982 sotto l’egida di Renato Nicolini e curata tra gli altri da Marco Melani.

«Gli abbinamenti proposti dai registi che saranno chiamati a motivarli prima delle proiezioni al castello, aprono spazi di possibilità e di relazione», dichiarano i curatori. E aggiungono: «Si tratta di giocare con il cinema. Raddoppiare il piacere della visione, rintracciando ascendenze e nessi, attivando rimandi magari inattesi che corrono lungo i fili della cinefilia. Per dare alle immagini, dopo essere passate ancora una volta sullo schermo, nuove possibilità».

«Pickpocket invita alcuni dei registi più interessanti del nostro tempo a mettersi in gioco in prima persona, accostando un proprio film a un’opera che li ha ispirati, segnati o formati. Ne nasce un percorso unico, capace di raccontare non solo il cinema, ma anche il modo in cui il cinema si trasmette, si rigenera e continua a parlare attraverso le generazioni», aggiunge il delegato del sindaco di Napoli per l’industria musicale e l’audiovisivo Ferdinando Tozzi. «Valorizzare la cultura cinematografica significa anche questo: affiancare alla fruizione un momento di riflessione e consapevolezza. Un’educazione all’intrattenimento che fa crescere lo spettatore, oltre che lo sguardo».

Programma

  1. Si parte lunedì 7 luglio (ore 20.30) con Mario Martone, che incontrerà il pubblico prima della proiezione del suo ultimo lavoro Fuori. Il film è stato presentato al Festival di Cannes e vincitore di due Nastri d’argento per le sue tre protagoniste Valeria Golino, Matilda De Angelis ed Elodie. L’incontro con Martone sarà moderato da Anna Masecchia, docente di Storia del cinema all’Università degli Studi di Firenze, e sarà il primo momento della rassegna in cui si approfondiranno le influenze artistiche del regista ospite.
  2. Si prosegue il giorno successivo, l’8 luglio (ore 21), con Fuori orario, classico di Martin Scorsese scelto da Martone che condurrà il pubblico nella grottesca notte newyorkese disegnata dal regista italo-americano.
  3. Mercoledì 9 luglio, una doppia proiezione che collegherà le aree urbane di Napoli e Hong Kong. Alle ore 20.30 Edgardo Pistone, dopo la candidatura ai David di Donatello di quest’anno per la sua opera prima Ciao bambino, ritorna nella sua città natale con Le mosche, primo cortometraggio che nel 2020 si è aggiudicato il premio della Settimana internazionale della critica alla Mostra del Cinema di Venezia. A seguire, alle ore 21:30, Hong Kong Express, capolavoro di Wong Kar-wai.
  4. Giovedì 10 luglio, dalle ore 20.30, un’altra doppia proiezione guidata da Pietro Marcello. Il regista tornerà a proiettare il suo Martin Eden interpretato da Luca Marinelli (la cui interpretazione è stata premiata a Venezia con la Coppa Volpi) seguito, alle ore 23, da Diario di un ladro di Robert Bresson, opera cara a Marcello sin dai tempi delle prime esperienze giovanili nel centro sociale DAMM di Napoli.
  5. Venerdì 11 luglio sarà la volta di un altro autore particolarmente legato al territorio napoletano: Leonardo Di Costanzo. Una proiezione del suo Ariaferma (ore 20.30), con le monumentali performance di Silvio Orlando e Toni Servillo, sarà seguita da Viaggio in Italia (ore 23) di Roberto Rossellini.
  6. La giornata di sabato 12 luglio, che vedrà protagonista Emanuele Crialese, avrà come filo rosso il tema della migrazione. Crialese, infatti, presenterà alle ore 20.30 il suo Nuovo mondo, abbinato al classico da lui scelto, Charlot emigrante di Charlie Chaplin.
  7. Antonietta De Lillo paga il suo “debito” artistico con Elio Petri scegliendo di proiettare, domenica 13 alle ore 21, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. Reduce di una nomination ai David di Donatello per il suo documentario L’occhio della gallina, 
  8. la regista napoletana incontrerà il pubblico lunedì 14, alle ore 20.30, prima della proiezione de Il resto di niente, il suo ultimo film di finzione del 2004 tratto dall’omonimo romanzo di Enzo Striano.
  9. Martedì 15 luglio, alle ore 21, la proiezione di un grande classico, La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock scelto da Sara Fgaier. 
  10. La regista e montatrice italo-tunisina incontrerà il pubblico mercoledì 16 (ore 20.30) presentando il suo recente film d’esordio, Sulla terra leggeri, un delicato e poetico viaggio nei ricordi interpretato da Andrea Renzi potenziato dal commovente riuso di materiali d’archivio operato da Fgaier.
  11. Giovedì 17 luglio serata intensa con Marcello Sannino: dopo l’incontro con il pubblico alle 20.30, il regista presenterà il suo Rosa Pietra Stella a cui seguirà Rosetta, Palma d’oro a Cannes nel 1999 diretto da Jean-Pierre e Luc Dardenne. L’abbinamento proposto da Sannino, che unisce Portici alla periferia di Liegi, metterà in relazione vite ai margini simili, costrette a superare le difficoltà legate alla disoccupazione.
  12. Venerdì 18 luglio, per la prima volta a Napoli, sarà proiettato (ore 20.30) il documentario Amor di Virginia Eleuteri Serpieri. Vincitore del Unarchive Found Footage Fest 2024, il film di Eleuteri Serpieri offre un percorso biografico intimo e stratificato attraverso immagini d’archivio. A seguire, alle 22.45, Il verde prato dell’amore di Agnès Varda, Orso d’argento al Festival di Berlino del 1965, che con una regia pittorica stilizza e indaga le crepe di un idillio amoroso solo apparentemente immutabile.
  13. Sabato 19 luglio, alle ore 20.30, Saverio Costanzo incontrerà il pubblico presentando il suo Hungry Hearts, coraggiosa opera vincitrice nel 2014 di due Coppe Volpi a Venezia per le interpretazioni di Adam Driver e Alba Rohrwacher. Al film sarà abbinata, 
  14. il giorno successivo, domenica 20 luglio (ore 21), la proiezione di Una moglie di John Cassavetes. Un’accoppiata scelta da Costanzo che correrà lungo lo scandaglio delle ossessioni e delle intime nevrosi.
  15. Lunedì 21, alle 20.30, un abbinamento all’insegna del cinema del reale con Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. La coppia di registi, infatti, presenterà Vittoria, ultimo capitolo della loro esplorazione nell’umanità di Torre Annunziata prodotto proprio da Ladoc assieme a Zoe Film, Sacher Film e Rai Cinema. Tra i più acclamati alla 79a Mostra del Cinema di Venezia, il film sarà seguito da Silhouette, episodio tratto dal primo lavoro cinematografico di Matteo Garrone Terra di mezzo.
  16. Grande chiusura con la serata affidata a un maestro del cinema: Antonio Capuano. Martedì 22 luglio il regista incontrerà il pubblico alle 20.30 presentando il suo primo film Vito e gli altri. A seguire, alle 22.30, Capuano renderà omaggio a Pier Paolo Pasolini con la proiezione di Che cosa sono le nuvole?, episodio tratto da Capriccio all’italiana che mette in scena la rivisitazione dell’Otello shakesperiano in un gruppo di marionette formato da Totò, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Ninetto Davoli, Laura Betti e Adriana Asti.

Sera dopo sera, così, il caleidoscopio di visioni proposte dai registi e dalle registe offrirà una pluralità di storie del cinema. E se è vero che ogni grande cineasta alimenta una profonda cinefilia, Pickpocket raddoppia la posta in gioco esortando gli artisti a confessarsi mettendo a nudo i propri immaginari. Un’occasione di dialogo, di confronto, capace di restituire al pubblico un’idea di simultaneità del cinema, come un’arte continuamente dialogante tra passato, presente e futuro.

Ladoc è una società di produzione cinematografica nata nel 2011 e impegnata da alcuni anni nel lavoro di diffusione e promozione del cinema sul territorio napoletano attraverso rassegne, eventi e workshop di formazione.

I biglietti per Pickpocket avranno un costo di €4,50 (+ prevendita), valido anche per le serate con doppia proiezione. I posti non sono numerati e sarà possibile accedere anche soltanto al secondo film della serata, sempre allo stesso prezzo. Potranno essere acquistati online sul sito www.ladoc.it oppure, previa disponibilità, direttamente al Maschio Angioino a partire da un’ora prima dell’inizio delle proiezioni. 

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domenica 29 giugno 2025

Giugno lascia il testimone a luglio, ma non cambia lo schema vincente del Campania Teatro Festival 2025

 Con tre proposte teatrali, un concerto ricco di suggestioni e  un film tratto da una storia vera di femminicidio a comporre la proposta complessiva del 1° luglio.

  • Cinque quadri scenici e altrettante declinazioni diverse della verità, in un curioso sovrapporsi di immagini e parole. Questo è il gioco teatrale di “Confusioni” del drammaturgo britannico Alan Ayckbourn, lo spettacolo atteso al Sannazaro alle 21. “La vicina di casa ed il marito non rimproverano alla “Figura materna” il suo comportamento maternamente parossistico, ma anzi diventano essi stessi bambini. Harry, marito scontento in trasferta di lavoro, corteggia goffamente “Al bar”, laddove una immediata rivelazione delle sue intenzioni avrebbe avuto forse un successo immediato sulle due svagate e annoiate stagiste; due coppie di coniugi battibeccano furiosamente ad un ristorante, “Tra un boccone e l’altro”, incuranti di un imperturbabile maitre ed ancor di più dell’inutilità dell’essere altrove dalle proprie case; tutti i protagonisti della “Festa di Gosforth” continuano a dibattersi  per la  buona riuscita di un evento che sembra fondamentale per la loro vita mentre gli accadimenti farseschi lo rendono invece  progressivamente secondario, e poi insignificante, e poi ancora meno……  La verità fa capolino ed esplode poi fragorosa quando i protagonisti, scambiandosi, come da titolo del quadro finale, “Due chiacchiere al parco”, parlano con sincerità, ma nessuno, anche ora, ascolta l’altro.  Forse perché è ormai troppo tardi e sullo spettacolo (o sulla vita?) cala la tela. Peccato per la vita. Sarebbe stato sufficiente sentire e guardare per riconoscersi. Meglio per il teatro. Capire quasi mai fa rima con ridere”, scrive il regista Peppe Miale. In scena Angela de Matteo, Massimo de Matteo, Luciano Giugliano e Stefania Remino. Con la partecipazione di Ernesto Lama. Durata 120 minuti (con intervallo).
  • Un’invocazione all’amore come pratica rivoluzionaria contro l’ordine del mondo, all’arte come scelta di vita. Questo è invece “Il canto sulla polvere - Invocazione a Ingeborg Bachmann” di e con Alessandra Chieli, in scena il 1° luglio alle 22 al teatro Tedér.
    Un processo surreale in cui Dio è chiamato a rispondere del dolore e dell’amore, mentre due giovani — Jennifer e Jan — rivivono, tra flashback e visioni, la loro storia. Tra poesia, interrogatori, scoiattoli messaggeri e stanze d’albergo, si consuma un atto d’accusa contro l’oblio e l’indifferenza. Un tributo alla scrittura radicale e visionaria di Ingeborg Bachmann, dove la lingua è fuoco e ferita, sogno e resistenza. La regia è di Alessandra Chieli, il disegno coreografico di Julianne Ricciardi, le musiche originali di Michele Mandrelli e Toni Virgillito. Durata 55 minuti.
Al Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale alle ore 21 per la sezione SportOpera, scende in campo “Il gioco sacro”, liberamente tratto da “Reportage sul dio” di Pier Paolo Pasolini, con Riccardo Festa. Musiche eseguite dal vivo da Francesco Forni. Il testo è di Albert Ostermaier. Vesuvioteatro

Pasolini amava il calcio. Suona contraddittorio. Quasi blasfemo. Addirittura implausibile. Come se la levatura intellettuale del Poeta, il portato etico della sua scrittura e quello politico di un’azione artistica mai disgiunta da quella civile, non potessero abbassarsi ad un piacere così triviale.

Eppure a Pasolini il calcio piaceva proprio tanto. Giocava partite interminabili con un agonismo insospettabile, che fossero squadre di ragazzetti di borgata o sfide tra colleghi e amici. Era tifoso del Bologna. Commentava con competenza formazioni e moduli tattici.

E, soprattutto, ne ragionava e ne scriveva. Immaginava storie e scenari, cercava intorno al fatto sportivo il suo episteme, la ragione di uno spazio che ne creasse i presupposti e gli esiti.

Lo colpiva la dimensione collettiva e rituale, la danza tribale delle domeniche tra bar, stadio e radiocronache, l’eterna predisposizione del maschio a dividersi in tribù, a creare affiliazioni inattese e alleanze improbabili. Coglieva del calcio la dimensione sacra, inscindibile dal gioco stesso, quella partecipazione collettiva che portava ad isterismi e passioni destinate solitamente al culto, una moderna religione, con santi e miracoli annessi. Impossibile da snobbare. Impossibile per Pier Paolo non calarsi nel gioco totalmente, con quella furia di vivere che lo ha sempre segnato. La regia è di Riccardo Festa. Durata 75 minuti.

  • Sempre a Palazzo Reale, ma al Teatro di Corte, per la sezione Cinema sarà proiettato alle 21 “Io ti conosco” con la regia di Laura Angiulli che sarà presente all’evento. Due storie corrono parallele nello sviluppo della trama: la prima asseconda la vicenda di vita della protagonista Nina e si sviluppa parallelamente all’andamento del film. L’altra invece prende le mosse dal filmato che Nina va costruendo in qualità di montatrice, e che ha come tema un dramma della gelosia, con tragico epilogo. Durata 90 minuti.
  • Palazzo Reale continua a ospitare anche le serate del Dopofestival al Giardino Romantico, a cura di Drop Eventi. Alle 22.30 Fabrizio Bosso alla tromba e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, una delle più grandi coppie del jazz italiano di oggi, regaleranno emozioni musicali con “Il cielo è pieno di stelle”, un concerto interamente dedicato alle interpretazioni originali di brani del repertorio di Pino Daniele.

Il Campania Teatro Festival, realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania e un contributo annuo del Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.

La diciottesima edizione del Campania Teatro Festival con il Focus Now Med, Beyond Swana esplora il Mediterraneo come spazio vivo di scambio.

Una serie di incontri, masterclass e spettacoli, dal 30 giugno al 7 luglio indagano e perlustrano lo spazio Mediterraneo come spazio di identità condivise e resistenza culturale. In un tempo segnato da fratture e conflitti, artisti, operatori, ricercatori e comunità si ritrovano a Napoli per dare voce alle storie dell’area Swana attraverso il teatro, la musica e il dialogo. Il progetto della Fondazione Campania dei Festival si sviluppa coinvolgendo partner internazionali e si attiva in collaborazione con la Comunità Palestinese campana.

Oltre agli spettacoli inseriti nel programma del Campania Teatro Festival e visibili nelle serate, al mattino sarà possibile partecipare ad incontri aperti al pubblico con accesso libero fino ad esaurimento posti.

  • Si parte lunedì 30 giugno alle ore 11 alla Fondazione Premio Napoli a Palazzo Reale in Piazza del Plebiscito sul tema “Tessere Reti. Festival e mobilità culturale nel Mediterraneo”, interventi di Giacomo Pedini, Direttore Artistico di Mittelfest Cividale del Friuli e membro del consiglio direttivo di Italiafestival, Michele Punzi Presidente Fondazione Paolo Grassi e Festival della Valle d’Itria, Dubravka Vrgoc, General Manager and Artistic Director Croatian National Theatre Ivana pl. Zajca Rijeka, Gjergj Prevazi, general manager National Experimental Theater Tirana Albania, Nawel Skandrani, produttrice indipendente in Tunisia, Khaled Elayyan, Director of Ramallah Contemporary Dance Festival, in collegamento dai territori occupati palestinesi.
  • Nel pomeriggio alle ore 15 un incontro professionale su “Voci del Mediterraneo – Pratiche di resistenza culturale e testimonianza” con Pierre Thys, Directeur général et artistique presso Théâtre National Wallonie-Bruxelles, Eckhard Thiemann, independent curator, programmer and arts manager, London,UK, Hala Omran, attrice, Marsiglia, Francia/Siria, Bissane Al Cherif, regista autrice e scenografa, Wael Ali, autore e regista.
  • Il primo luglio alle ore 11 l’appuntamento e con “Voci dalla Palestina: pratiche di resistenza culturale e testimonianza”, alla Fondazione Premio Napoli, Palazzo Reale in Piazza del Plebiscito, Najwan Darwish in dialogo con Simone Sibilio e Omar Suleiman e la Comunità Palestinese Campana.
  • Nel pomeriggio alle ore 15 si terrà l’incontro professionale “Voce d’arte e Resistenza: Hanane Hajj Ali e il Teatro Arabo Contemporaneo”.
  • Mercoledì 2 luglio alle ore 11 alla Fondazione Premio Napoli, Palazzo Reale in Piazza del Plebiscito, l’incontro aperto al pubblico è dedicato al colloquio internazionale “Corridori di libertà: arte e cooperazione oltre i confini”. Interventi di Julie Kretzschmar, Charlotte Clary (Saison Méditerranée 2026 Institut Francais).
  • Nel pomeriggio alle ore 15 è la volta del colloquio internazionale “Corridori di libertà: arte e cooperazione oltre i confini” cui partecipano Benoit Bradel, Direttore artistico di Passages Transfestival, Metz, Francia, Mohammed Alqudwa, poeta et scrittore, Gaza, Palestine.
  • Il 3 luglio alle ore 11,30 al Teatro Mercadante in Piazza del Municipio, si terrà la Masterclass aperta al pubblico con Adrian Kohler & Basil Jones, fondatori di Handspring Puppet Company, Sudafrica.
  • Venerdì 4 luglio alle ore 11 alla Fondazione Premio Napoli, Palazzo Reale in Piazza del Plebiscito, l’appuntamento aperto al pubblico è con “Mediterraneo in Musica archivio sonoro contemporaneo” con la partecipazione di Elodie Le Breut, Directrice de l'association Aide Aux Musiques Innovatrices.
  • Domenica 6 luglio alle ore 11 alla Fondazione Premio Napoli, Palazzo Reale in Piazza del Plebiscito, si svolgerà l’incontro conclusivo del Focus Now Med, Beyond Swana “Creare ponti: pratiche artistiche e alleanze culturali per la Palestina” con la partecipazione di Lino Musella, attore, regista e drammaturgo, Omar Suleiman, Comunità Palestinese Campana, Velia Papa, direttrice del Teatro di Ateneo Università La Sapienza, Monica Ruocco, Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.

Nelle serate tra il 30 giugno e il 7 luglio, il Focus Now Med, Beyond Swana si sviluppa attraverso spettacoli e rappresentazioni inserite nel programma del Campania Teatro Festival. A cominciare il 30 giugno alla Sala Assoli è “La mer a changé de couleur” di Julie Kretzschmar, con due repliche nello stesso giorno alle ore 18 e alle ore 21. Un progetto che la regista francese ha avviato con il fotografo franco-algerino Bruno Boudjelal raccogliendo conversazioni con persone migranti dell’Africa subsahariana, attivisti e operatori a Napoli, Tangeri, Tunisi, Algeri, Barcellona e Atene. Durata 1H.

Hanane Hajj Ali, figura eminente della scena culturale e artistica libanese, sarà alla Sala Assoli il 2 luglio alle ore 21 (replica il 3 luglio ore 21) con “Jogging”, drammaturgia di Abdullah Alkafri. Una donna di 50 anni fa la sua corsa quotidiana per le strade di Beirut. Sola in scena, Hanane rivela la sua identità, incarnando differenti volti di Medea, le tante che vivono il loro percorso di dolore nella capitale libanese, intrecciandoli l’uno nell’altro come matrioske russe. Durata 1H e 30 minuti.

Giovedì 3 luglio ci sarà “Dressing room” al Teatro Nuovo, alle ore 19 (replica il 4 luglio alle ore 19). Esordio da regista di Bissane al Charif, drammaturgia di Wael Ali, con l’interpretazione della comica franco-siriana Hala Omran, in cui un appartamento ideale, con una stanza dedicata agli oggetti, ai vestiti e alle scarpe, dressing room per l’appunto, diventa il posto adatto per concentrare l’attenzione sul corpo femminile. Durata 1 ora.

Venerdì 4 luglio alle ore 21 la Sala Assoli ospita lo spettacolo musicale di Fabrizio Piepoli e Nabil Bey. ”Ghibli” è un concerto che unisce due delle voci più significative della world music italiana e del pop mediterraneo: l’italo-palestinese Nabil Bey e il pugliese Fabrizio Piepoli. Un incontro artistico che celebra unione e fratellanza oltre ogni divisione, dando voce a un dialogo di pace e convivenza. Durata 1H e 15 minuti.

Il 6 e 7 luglio, a concludere il Focus Now Med, Beyond Swana, è lo spettacolo “Reminiscenze” al Teatro Nuovo alle ore 21. Reminiscenze di e con Dalal Suleiman, accompagnato dalla voce di Alessandra Ravizza, dal tanbur e daf di Masih Karimi e dallo oud e dalla voce di Tareq Abu Salameh è un omaggio lirico alla memoria, alla speranza e alla forza delle donne della diaspora palestinese. Durata 1H e 10 minuti.

I biglietti per assistere agli spettacoli del Focus Now Med, Beyond Swana costano da 5 a 8 euro, con ingresso gratuito per le persone con disabilità con un accompagnatore e I pensionati titolari di assegno sociale. Le modalità della richiesta e della successiva conferma sono consultabili su campaniateatrofestival.it


venerdì 27 giugno 2025

Napoli | "La Notte della Tammorra" | Piazza Mercato - 1° > 5 Luglio 2025

Sulla scorta del successo dello scorso anno, con una presenza di oltre 30.000 persone, torna dal 1° al 5 Luglio 2025, nella suggestiva cornice di Piazza Mercato, la XXIII edizione de "La Notte della Tammorra". La grande festa popolare dedicata alla musica tradizionale campana è curata dal maestro concertatore Carlo Faiello ed è promossa e finanziata dal Comune di Napoli per “Napoli Città della Musica”, nell’ambito della macro rassegna “Estate a Napoli 2025”.

Un evento che esalta il patrimonio artistico e culturale del folk partenopeo, autentico simbolo della musica italiana nel mondo, capace di ispirare generazioni di musicisti e di affascinare un pubblico internazionale con il suo ritmo ancestrale e la sua potenza emotiva.

Cinque giorni di musica, danza e cultura, con due serate-concerto, laboratori e un convegno, per celebrare un’arte che vive nel presente guardando alle radici più profonde della tradizione. Un’occasione unica per immergersi nella cultura popolare campana, tra ritmi ipnotici, canti d’amore e di protesta, danze che parlano di libertà. Perché la tammurriata non è solo musica: è l’anima di Napoli che batte nel mondo.

«Piazza Mercato si conferma ancora una volta contenitore privilegiato di grandi eventi come ‘La Notte della Tammorra’, che rientra nella nuova edizione di Estate a Napoli. Un’Estate inaugurata con una formula rinnovata, in linea con la visione dell’Amministrazione guidata dal sindaco Gaetano Manfredi, che offre un calendario ricco di proposte inedite e iniziative di qualità consolidate come, appunto, ‘La Notte della Tammorra’, per promuovere un’immagine inclusiva e policentrica della cultura cittadina, valorizzando le sue diverse identità e i suoi luoghi simbolo», dichiara Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli.

«In linea con il progetto ‘Napoli Città della Musica’ - osserva Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco per l’industria musicale e l’audiovisivo – l’edizione 2025 de ‘La Notte della Tammorra’ offrirà un programma ricco di concerti e momenti formativi, promuovendo la conoscenza e la diffusione della tammurriata quale espressione artistica di radici profonde. È un evento che abbraccia non solo il passato e il presente della nostra musica, ma esplora anche le sue prospettive future. ‘La Notte della Tammorra’ è l’anima pulsante della nostra città che vibra e si diffonde nel mondo».

«Quest’anno celebriamo la danza, il canto antico, le lingue del Sud, in un viaggio tra passato e presente» – dichiara Carlo Faiello, maestro concertatore. «Piazza Mercato torna a essere lo spazio del "ritmo" perduto e ritrovato, dove artisti di fama e portatori di tradizione si incontrano per raccontare una musica che è storia, identità e innovazione».

I concerti: la magia della musica folk in scena

  • Venerdì 4 Luglio ad aprire la serata sarà Serena Rossi, straordinaria interprete della scena musicale e teatrale napoletana, preceduta dal suggestivo ‘Canto ‘a figliola’ dedicato alla Madonna del Carmine e dalla Tammurriata di Accoglienza. Sul palco si alterneranno grandi nomi della scena folk e nuove voci: Ars Nova Napoli; le voci del Nu-Folk come Irene Scarpato (Suonno d’ajere), Simona Boo (99 Posse, Bimbi di fumo), Denise Di Maria e la romana Lavinia Mancusi che presenta un progetto che unisce il folk, la classica e il pop d’autore.
  • E ancora lo storico quartetto femminile Assurd e la travolgente Bagarjia Orkestar si alterneranno con i maestri della Tammurriata: Antonio o’ Lione Matrone, Toto Toralbo, Dario Mogavero, Luigi Matrone.
  • Sabato 5 Luglio, protagonista sarà l’iconico Peppe Barra, insieme a Roberto Colella, voce storica de La Maschera. E ancora: Carlo Faiello in un omaggio alle danze e alle lingue del Sud, Mimmo Cavallaro (Tarantella calabrese), Piero Ricci (Saltarello molisano), Ugo Mazzei (canto siciliano), Officine Popolari Lucane di Pietro Cirillo (tarantella lucana). Il Canzoniere Grecanico Salentino, in tour internazionale, festeggerà i 50 anni di carriera con un’esplosione di pizziche salentine; le Tammurriate di Biagio De Prisco, custode dell’antichissima arte del ballo sul tamburo. Gran finale con il Ballo Notturno e, per i più coraggiosi, l’alba magica del 6 Luglio con le paranze spontanee.

Laboratori e convegno: approfondire la tradizione

Dall’1 al 5 Luglio, presso la Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato, si terranno: laboratori di danze popolari (a cura di Mariagrazia Altieri)

Laboratori di tamburi a cornice (a cura di Enzo Esposito – Tammurrièllo).

  • Giovedì 3 Luglio, il convegno "Tarantella in forma di rosa" (ore 19.00) vedrà interventi di: 
  • Paolo Apolito (antropologo), 
  • Pier Paolo De Giorgi (etnomusicologo), 
  • Enzo Amato (direttore d’orchestra). 
  • Modera Ugo Vuoso (docente universitario e divulgatore). 
  • A seguire, nel solco della tradizione viva, esibizioni di tarantella irpina, tammurriate vesuviane, pizzica tarantata e tarantella napoletana. La Notte della Tammorra

Campania Teatro Festival | Sabato 28 giugno 2025

Sabato si parte con un tema scottante narrato con estrema ironia, con musica e atmosfere surreali che ci riportano negli anni d’oro della televisione. Infatti al Teatro Mercadante alle ore 21 andrà in scena “Ragazze all’ingrosso” di Rossella Pugliese, con Euridice Axen, Giusy Frallonardo , Lia Zinno e la stessa Pugliese, per la regia di Nadia Baldi.

Sul palco le difficoltà delle donne in un mondo maschile, quello della televisione e dello spettacolo, provando a rispondere ad alcune domande: quanto siamo disposti a sporcarci per assecondare desideri e perversioni che vanno oltre la legalità e il buon senso? Quanto siamo disposti a fare e a farci male? Interrogativi che emergono ripercorrendo la storia vera di alcune donne, oggetti nelle mani di uomini di potere. In un contesto machista in cui il femminile non trova spazio e viene usato e schiacciato da pensieri opere e parole, dove il femminile non trova sbocco, anzi, a volte, derisione e sottomissione è ciò che bisogna affrontare per occupare un piccolo spazio all’interno dei luoghi in cui vengono prese decisioni societarie importanti, ma quali sono gli ostacoli, le complicazioni, gli scogli psico-fisici da affrontare pur di riuscire ad imporre, forte e chiara la propria voce di donna. I costumi sono di Carlo Poggioli, le musiche di Ivo Parlati, scenografi Paolo Iammarrone e Vincenzo Fiorillo. Produzione dell’Associazione Deneb. Durata 80 minuti.

  • Per la sezione internazionale del Festival, al Teatro Nuovo alle ore 20, andrà in scena la prima europea di “Un domingo”. Dopo 250 repliche a Buenos Aires, accoglienze trionfali in Uruguay, Brasile, Colombia, Messico e 15 sold out al Festival di Montreal, arriva finalmente in Europa, a Napoli, lo straordinario spettacolo di teatro-circo. Una produzione di Galpon de Guevara/Proyecto Migracon e diretto dal regista francese Florent Bergal. in scena Juan Fernadez, Sofia Galliano, Gabriela Parigi, Tomy Sokolowicz, Florencia Valeri e Tato Villanueva. Un’immersione nella vita di una famiglia sfrontata, dove tutto trabocca, eccessi e contraddizioni. Arriva un ospite: è la causa del disordine o ne è la vittima? Le domeniche possono essere un giorno di festa, ma questa. è decisamente speciale. Fondendo la scuola francese di circo contemporaneo con la tradizione argentina del circo “criollo”, il risultato è un fantastico mix di acrobazie, giocoleria, coreografie esotiche e teatro, nel quale i numeri e i virtuosismi circensi non sono fini a sé stessi, ma fanno parte di una vera e propria drammaturgia teatrale. Durata 70 minuti.
  • Speciale è il progetto prodotto da La Scugnizzeria, rappresentato al Trianon alle ore 21. Si tratta dello spettacolo “Eden Teatro”, drammaturgia di Rosario Esposito La Rossa, regia di Maddalena Stornaiuolo, è liberamente ispirato all’omonimo testo di Raffaele Viviani del 1919, ed è il frutto, dopo oltre un secolo, di un lavoro di 100 ragazzi dai 5 ai 25 anni dell’hinterland di Napoli nord, che, per dieci mesi, partendo dai versi e dalle musiche del grande commediografo stabiese, hanno dato vita a una compagnia sull’orlo del baratro, portando in scena dive, cantanti, ballerini e attori. Artisti senza talento che si vendono per un pizzico di popolarità. La mediocrità come punto di arrivo. La sopraffazione dell’altro pur di raggiungere l’obiettivo dei riflettori, il successo ad ogni costo. In un mondo governato dai social e dai follower, 100 ragazzi si mettono in discussione sulle tavole di un palcoscenico. Durata 90 minuti.
  • Daniele Ridolfi è invece il mattatore de “La vita di Vito”, in scena alle ore 22 al Teatro Tedér. Una performance nella quale il corpo diventa protagonista assoluto di un viaggio irriverente e profondo attraverso le tappe dell’esistenza. Dal momento della nascita fino alla sua morte, Vito affronta ogni fase della vita, interagendo con il pubblico e servendo un cocktail delicato e ironico, in uno show che alterna momenti di spensierata ilarità a spunti di riflessione. Testo dello stesso Ridolfi e di Roberto Costantini, che cura anche la regia. Durata 60 minuti.
  • Per la sezione Sportopera, sabato, al Cortile della Carrozze del Palazzo Reale di Napoli, si potrà assistere alle ore 21 a “Gli emerodromi”, frutto di un laboratorio a cura di Manuel di Martino e Claudio Di Palma, che si è tenuto a metà giugno.  

Gli emerodromi erano messaggeri addestrati per le lunghe corse, capaci di correre per un giorno intero. Filippide tra loro il più famoso e con lui la città di Maratona. Informazioni, dispacci, notizie avevano come corrieri questi atleti fenomenali. Quarantadue eventi in un giorno, lo stesso numero dei chilometri della maratona. Atleti, musicisti, attori, scrittori, semplici amatori saranno artefici di una staffetta ludico-culturale in cui letture, interviste, concerti, cortometraggi, performance d'arte varia tracceranno quarantadue segmenti narrativi in ognuno dei quali si racconterà un passo/chilometro di esistenza fatto a ritmo di corsa, di bracciata, di remo, di salto. Quarantadue chilometri di storie come sintesi ed apoteosi della conoscenza e sconoscenza di sé. In scena 10 giovani attrici ed attori. Vesuvioteatro

  • Il Teatro di Corte di Palazzo Reale per la sezione Cinema, ospiterà alle ore 21 la proiezione del film “Il tempo che ci vuole” con la regia di Francesca Comencini, interpretato da Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano che interverranno durante l’evento,  Anna Mangiocavallo, Luca Donini, Daniele Monterosi, Lallo Circosta, Luca Massaro, Giuseppe Lo Piccolo, Luigi Bindi, Laura Borrelli, Paolo Manozzi, Gianfranco Gallo, Massimiliano Di Vincenzo, Massimo Cimaglia, Aphrodite De Lorraine, Marco Bellocchi, Leonardo Giuliani. Soggetto e sceneggiatura Francesca Comencini. Un padre e sua figlia abitano le stanze dell’infanzia. La figlia diventa una ragazza, pensa che non sarà mai alla sua altezza e precipita apposta per non esserlo davvero. La figlia si droga e continua a tornare a casa cercando di fare finta di niente. Il padre all’inizio è disarmato, poi prende posizione e decide che non farà finta di niente. Smaschera la figlia, si affaccia su quell’abisso, con poche parole e molta presenza la porta via con sé, a Parigi. Durata 110 minuti.
  • Al Dopofestival a cura di Drop Eventi., nel Giardino Romantico di Palazzo Reale dalle 19 l’appuntamento con il Dj set di Zona di Frontera. 
  • Alle 22,30, Da Lucio a Lucio, tributo a Dalla e Battisti, un omaggio ai due Lucio che hanno cambiato la storia della musica italiana, con i musicisti Fabrizio e Aurelio Fierro jr.

Il Campania Teatro Festival, realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania e un contributo annuo del Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.

I biglietti per assistere agli spettacoli costano da 5 a 8 euro, con ingresso gratuito per i diversamente abili con un accompagnatore e I pensionati titolari di assegno sociale. Le modalità della richiesta e della successiva conferma sono consultabili su campaniateatrofestival.it

giovedì 26 giugno 2025

Napoli - Libreria Mondadori Bookstore | MA, Galleria Umberto I | 𝐄𝐥𝐞𝐧𝐚 𝐁𝐚𝐬𝐢𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚 “𝐈𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨”

𝘐𝘭 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘰 è 𝘭𝘰 𝘴𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯'𝘢𝘥𝘰𝘭𝘦𝘴𝘤𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘧𝘳𝘢𝘨𝘪𝘭𝘦 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘦 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘵𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘥𝘶𝘭𝘵𝘪, 𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢 𝘦𝘮𝘰𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘤𝘳𝘪𝘵𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘳𝘢𝘧𝘧𝘪𝘯𝘢𝘵𝘢

Ritorna in grande stile la nota scrittrice Elena Basile con il libro “Il mondo a piacimento”, pubblicato dalla casa editrice Giannini Editore, nella collana Romanzi dai Cinque Continenti. La prossima presentazione si terrà mercoledì 2 luglio alle ore 18 presso la libreria Mondadori Bookstore | MA, Galleria Umberto I di Napoli.  

  • Dopo i saluti di Giulia Giannini della Giannini Editore, 
  • dialoga con l’autrice Antonio Parlati direttore del centro produzioni Rai di Napoli. 
  • Modera la giornalista e la direttrice del Premio Elsa Morante Tiuna Notarbartolo.

Il romanzo realizzato con uno stile limpido e leggero, è la storia, raccontata in prima persona da una ragazzina canadese, di due visioni del mondo incarnate dai genitori: quella del padre, giocosa e leggermente disonesta, dominata da una sensibilità istintiva, e quella della madre fatta di moralismo e di una testarda lotta per il bene che alla fine diviene tenera nella sua ingenuità.  Ambientata a Toronto, la narrazione sottolinea anche i contrasti tra cultura anglosassone e italiana. Il testo è scritto con un linguaggio volutamente non compiuto tipico dell'adolescenza che sa anche divertire ed essere a volte poetico.  È la storia dell'educazione spirituale di una tredicenne malata che, nella breve vita che le è concessa, conoscerà amicizia, amore e prenderà consapevolezza del suo essere donna e femminista.

Elena Basile è nata a Napoli ma ha vissuto per motivi di lavoro in Madagascar, Canada, Ungheria e Portogallo. È stata Ambasciatrice d'Italia in Svezia ( dal 2013 al 2017) e in Belgio (dal 2017 al 2021). Oltre a Una vita altrove (Newton Compton, 2014), finalista al Premio Roma, ha scritto Miraggi (Castelvecchi 2018) e altre raccolte di raccon¬ti. Del 2022 In famiglia (La nave di Teseo) e del 2023 Un insolito trio (La Lepre edizioni). Nel 2024 Frammenti di Bruxelles con Sandro Teti Editore. Elena Basile ha spesso suscita¬to scalpore nei talk show televisivi italiani per le sue opinioni sul Medio Oriente e sul conflitto tra Israele e Hamas. La sua abilità nel suscitare dibattiti insieme alla sua vasta conoscenza delle questioni internazionali, l'ha resa una figura di riferimento per molti media e commentatori politici.  Giannini Editore

Napoli | Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III “Mostra Scarpetta 100”

Lunedì 30 giugno, presso la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli inaugura la “Mostra Scarpetta 100”, curata da Mariano d’Amora in collaborazione con Silvia Scipioni e Giovanni Bova, e dedicata a Eduardo Scarpetta. L’evento, realizzato grazie al sostegno della Regione Campania, della Fondazione Campania dei Festival, della Biblioteca Nazionale e dell’Istituto del Dramma Napoletano sarà disponibile al pubblico fino al 1° Dicembre 2025, nei giorni lunedì, martedì e venerdì dalle 9.30 alle 17.30. Info e prenotazioni: bn-na.urp@cultura.gov.it

Concepita per celebrare i cento anni dalla scomparsa di Eduardo Scarpetta (1853-1925), la Mostra trova il suo cardine espositivo attraverso una serie di materiali presentati al pubblico per la prima volta. In primis i manoscritti rinvenuti da Mariano d’Amora nell’archivio privato dell’Autore. “Si è dinanzi a stesure originali (in larga parte non ancora pubblicate) corredate di firma, data di inizio e fine composizione, lista interpreti, correzioni al testo, note di regia, nulla osta alla rappresentazione e riflessioni finali (talvolta anche tristemente profetiche, vedi Il figlio di Iorio). A questi s’aggiungono le cronache teatrali e le locandine dell’epoca (oggi conservate presso la Lucchesi Palli) permettendo, in tal modo, di spaziare dal 1870 (con la prima opera Pulcinella creduto moglie di un finto marito) al 1923 (con Nu disastro ferroviario scritto con Rovito). Altrettanto significative sono le prime edizioni. In particolar modo I vampiri Teatrali del 1871 (pubblicazione con dedica dell’Autore a Gennaro Falanga, suo primo impresario al Teatro Partenope) nonché le raccolte poetiche, Lo poeta napulitano del 1872 e Poesie di D. Felice Sciosciammocca del 1874” il commento di Mariano d’Amora. Il percorso espositivo trova ulteriori elementi di conoscenza nei diari privati dell’Autore. 

Oltre quelli domestici, nei quali Scarpetta amava annotare le piccole spese quotidiane, di particolare rilievo è il diario degli allestimenti dal 1898 al 1903. Quest’ultimo, se da un lato, ne testimonia l’intensissima attività teatrale, dall’altro mostra uno Scarpetta teorico del teatro che ben conosce le problematiche del palcoscenico declinate attraverso una serie di riflessioni (talvolta in rima) su comportamenti da tenere in scena, sui membri della sua Compagnia e sui familiari. Altro elemento cardine della Mostra sono le fotografie, i contratti teatrali ed i costumi di scena ritrovati che, al pari degli altri materiali ben ne espongono il vissuto artistico e privato di colui che, per temi e contenuti, può esser considerato il fondatore della drammaturgia napoletana moderna

Tutto i lavori esposti in Mostra sono consultabili integralmente mediante totem presenti in sala nonché nell’archivio digitale Eduardo Scarpetta su www.istitutodeldrammanapoletano.it Comunicato Stampa