Vetrina Vesuvio

giovedì 17 luglio 2025

Francesco Donadio “Rinnegato – Vita e canzonette di Edoardo Bennato”

“Rinnegato – Vita e canzonette di Edoardo Bennato” è il titolo della più recente e aggiornata biografia su Edoardo Bennato firmata da Francesco Donadio. Il volume è in uscita  per Il Castello collana Chinaski in tutte le librerie e digital store.

Una storia lunga e complessa, quella di Edoardo Bennato. Una carriera ricostruita con dovizia di particolari, dall’infanzia fino ai giorni nostri. Le vicissitudini che hanno coinvolto l’uomo, il fratello, l’artista, dai primi passi nella musica, fino al successo di massa, passando per momenti di difficoltà, con cadute e risalite. Sullo sfondo di un'Italia che cambia, Donadio passa in rassegna la politica e la discografia, la comunicazione e molti scorci di vita privata. Attraverso un articolato lavoro, quasi filologico, unisce i fili tra documenti audiovisivi, estratti delle interviste al protagonista rilasciate negli anni, e testimonianze dirette. In primis i fratelli Giorgio e Eugenio, figure imprescindibili della sua formazione, che lo accompagneranno a vario titolo nell’evoluzione del suo personaggio eccentrico e poliedrico. Passando al setaccio le radici artistiche di Bennato, dal folk dylaniano al rock’n’roll Made in USA, Donadio restituisce una figura indispensabile per la storia della musica italiana. Se il rapporto e il confronto con i colleghi - su tutti Battisti - si rivela un passaggio indispensabile del suo percorso, nel libro emergono aneddoti come un affettuoso De André che si prende cura di lui in Sardegna preparandogli il tè con il miele. Oppure il processo intentato sul palco da alcuni giovani di Autonomia Operaia contro Francesco De Gregori, l’arresto di Edoardo per aver pubblicamente insultato un Questore, e tanti cazzotti durante i concerti degli Anni Settanta.

La biografia affronta l’intera discografia soffermandosi anche sulle raccolte e sulle versioni dal vivo, mettendo a confronto perfino le variazioni di arrangiamento e i cambi di musicisti. La narrazione si sviluppa partendo dai primi concertini nella Bagnoli degli Anni Cinquanta, passando per il trionfo di San Siro del 1980 di fronte a 80mila persone, fino ai recenti tour nei teatri alla soglia degli 80 anni.

Da “Viva la mamma” e “Un’estate italiana” Edoardo -racconta l’autore- ottiene soldi e successo, ma il suo status di rocker/cantautore, all’alba degli Anni Novanta, si appanna drasticamente. Come se album monumentali quali “I buoni e i cattivi” o “Io che non sono l’imperatore” fossero spariti. La critica non gli perdona queste “deviazioni” e lo esclude dal pantheon dei cantautori immortali degli Anni Settanta.

Se la musica è naturalmente il fulcro su cui ruota tutta la storia, grande spazio è dato anche agli aspetti che legano Bennato alla politica. Un excursus che parte dagli Anni Settanta con la vicinanza al mondo della sinistra extraparlamentare, fino allo smarcamento da posizioni politiche nette. Significativo quando, con il kazoo, intona prima “Faccetta nera” e quindi “L’Internazionale”, dalle liaison con Beppe Grillo e il M5S fino alla partecipazione alla festa dei giovani di Alleanza Nazionale Atreju.

Un’opera omnia che soddisferà i più accaniti fan del cantautore partenopeo, scritta con la passione del fan ma con le necessarie valutazioni del critico musicale. Emerge tra le pagine tutta la devozione di Donadio verso Bennato, sostenuta da una conoscenza millimetrica della sua storia e di ciò che gli ruota attorno. Questa passione, tuttavia, lo porta in più di un’occasione a giudicare anche duramente scelte personali e artistiche. L’ammirazione dell’autore non scende a compromessi con la reverenza del biografo medio, ma prova in qualche modo a spronarlo per migliorarsi, dunque ricevere il giusto riconoscimento.  Rinnegato. Vita e canzonette di Edoardo Bennato

Suonne e Ammore | Rassegna di cinema all’aperto in Villa Floridiana, 29 giugno – 13 luglio 2025

Prosegue con nuove date la rassegna di cinema all’aperto in Villa Floridiana, “𝑺𝙪𝒐𝙣𝒏𝙚 𝙚 𝘼𝒎𝙢𝒐𝙧𝒆”! In programma stasera la proiezione di 𝐄𝐱 𝐌𝐚𝐜𝐡𝐢𝐧𝐚, annullata per maltempo, ma sono 𝗶𝗻 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗼 𝗾𝘂𝗮𝘁𝘁𝗿𝗼 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗮𝗽𝗽𝘂𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 con i capolavori del cinema internazionale, nella versione originale con sottotitoli in italiano.

✨ Dopo il successo della programmazione di 𝑺𝙪𝒐𝙣𝒏𝙚 𝙚 𝘼𝒎𝙢𝒐𝙧𝒆, la rassegna organizzata dai 𝗠𝘂𝘀𝗲𝗶 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗩𝗼𝗺𝗲𝗿𝗼, in collaborazione con l’associazione 𝗩𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗩𝗲𝘀𝘂𝘃𝗶𝗼 e il 𝗖𝗶𝗻𝗲𝗺𝗮 𝗣𝗹𝗮𝘇𝗮, prosegue dal 20 luglio al 14 settembre!

Le proiezioni avranno luogo alle ore 21:15, ma gli spettatori saranno accolti già dalle 20:30 per godere dell’atmosfera unica del parco al tramonto, accompagnata da una selezione musicale avvolgente ed evocativa e dalla presenza di un angolo bar, che curerà il servizio durante tutta la rassegna.

ℹ Scopri qui la nuova programmazione: https://museicampania.cultura.gov.it/suonne-e-ammore-2/

I Musei nazionali del Vomero, in collaborazione con l’associazione Visione Vesuvio e il Cinema Plaza, presentano“Suonne e Ammore”, rassegna di cinema all’aperto in Villa Floridiana.

Dopo il grande successo della precedente edizione del 2024, dedicata al Cinema Streetview, che esplorava tematiche sociali, la nuova rassegna vuole offrire uno sguardo diverso e personale su temi eterni: l’amore che resiste al tempo, la solitudine nell’era digitale, il desiderio che si fa macchina e memoria.

Dal 29 giugno al 13 luglio, nella suggestiva ambientazione del prato antistante il Museo Duca di Martina, saranno proiettati tre capolavori del cinema internazionale, nella versione originale con sottotitoli in italiano: 

Le proiezioni avranno luogo alle ore 21:00, ma il pubblico sarà accolto già dalle ore 20:00 per godere dell’atmosfera unica del parco al tramonto, accompagnata da una selezione musicale avvolgente ed evocativa e dalla presenza del Bug Cocktail Bar, che curerà il servizio bar durante tutta la rassegna.

Il biglietto d’ingresso ha un costo di € 7,50 ed è acquistabile tramite il link presente sulla pagina Instagram di Visione Vesuvio, o direttamente in loco, dall’ingresso di via Aniello Falcone 171, Napoli.

Saranno disponibili sedie, ma è consigliato di portarsi un telo per accomodarsi comodamente sul prato e godersi la proiezione all’aperto.

La manifestazione gode del patrocinio morale della V Municipalità Arenella – Vomero del Comune di Napoli, che sostiene l’iniziativa riconoscendone il valore culturale e il forte legame con il territorio.

Anche per questa edizione, il partner tecnico sarà Artled, nella persona di Sossio Pezzella, che curerà l’allestimento tecnico delle proiezioni, garantendo un’esperienza audiovisiva ottimale nel rispetto dell’ambiente storico e naturale della Villa Floridiana.

Altro partner culturale della rassegna sarà la Fondazione Ipogeo dei Cristallini ETS, che da anni opera con finalità di promozione del patrimonio archeologico e storico della città, sostenendo attività rivolte a giovani, imprenditori e commercianti, per rafforzare il progresso culturale ed economico del contesto territoriale della città partenopea.

Info

Museo Duca di Martina, Villa Floridiana

Visione Vesuvio

Cinema Plaza

mercoledì 16 luglio 2025

Musica al Castello 2025 | Napoli, crocevia di suoni e storie | 25 luglio - 3 agosto

Con Calibro35, A Toys Orchestra, Roy Paci, Après La Classe,Rumba de Bodas, Il Mago del Gelato, La Municipal, Daniele Sepe e il teatro-musicale di Moni Ovadia e Gianfranco Gallo.

L’iniziativa è promossa e finanziata dal Comune di Napoli per “Napoli Città della Musica”, nell’ambito della rassegna “Estate a Napoli 2025”.

Jazz, funk, ritmi caraibici e teatro d’autore: ecco i principali ingredienti di “Musica al Castello”, in programma dal 25 luglio al 3 agosto nel cortile monumentale di Castel Nuovo, noto anche come Maschio Angioino.
L’iniziativa è promossa e finanziata dal Comune di Napoli per “Napoli Città della Musica”, nell’ambito della rassegna “Estate a Napoli 2025”, ed è organizzata dalla società Arealive.
I concerti iniziano ogni sera alle ore 21:00.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
“‘Musica al Castello’ – dichiara Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli – rappresenta uno dei grandi eventi della programmazione di ‘Estate a Napoli’, che si è rinnovata quest’anno puntando con decisione sulla qualità delle proposte offerte alla città e ai suoi visitatori.
È un segnale forte di come Napoli continui a investire sulla cultura come motore di aggregazione e identità. Così il Maschio Angioino, monumento simbolo della nostra storia, diventa ogni sera un punto di incontro per chi ama ascoltare, riflettere e lasciarsi coinvolgere da suoni e narrazioni che parlano di passato e presente, di radici e innovazione”.
“Al centro della rassegna – osserva Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco per l’industria musicale e l’audiovisivo – c’è il concetto di contaminazione, che è una delle parole chiave di ‘Napoli Città della Musica’: l’incontro e la fusione di generi, stili e tradizioni diverse, che rendono unica un’identità sonora. Sposando questa visione, l’Amministrazione comunale continua a impegnarsi nella valorizzazione della musica come linguaggio universale, in grado di unire culture e generazioni differenti”.
Il cartellone, che abbraccia influenze provenienti dal Mediterraneo, dal Centro America e dalla scena jazz internazionale, celebra la varietà e la ricchezza delle caratteristiche sonore e culturali della città: Napoli non è solo un luogo ma un suono, una vibrazione, un racconto che da secoli si mescola con le voci del mondo.
  • È questa la sfida raccolta da “Musica al Castello”, che inizia il 25 luglio con i pugliesi Après La Classe in “Casa di Legno Tour”: il gruppo salentino porta sul palco un mix esplosivo di ska, reggae, rock e ritmi balcanici.
  • Il 26 luglio è la volta dei bolognesi Rumba de Bodas con il loro viaggio senza confini tra funk, jazz, latin e swing, pronti a far ballare il pubblico tra assoli di tromba e testi che parlano di libertà. 
  • Il 27 luglio tocca a Daniele Sepe con “Sepè le Mokò”: il sax ribelle di Napoli incontra il cinema con una sonorizzazione dal vivo del cult “Totò le Mokò”, per un omaggio in chiave jazz alla città e alla sua capacità di far ridere e pensare allo stesso tempo.
  • Il 28 luglio è il turno dei milanesi Calibro 35 in “Exploration Tour”: funk, effetti psichedelici e atmosfere da film anni Settanta, in un concerto tanto atteso poiché la band, dopo l’exploit internazionale, non è mai tornata asuonare in città.
  • Si cambia registro il 29 luglio con Roy Paci in “Live Love & Dance Tour”: il trombettista siciliano offre un jazz colto e popolare con un ensemble di eccellenza, formato da Jimmy Straniero al basso, Paolo Vicari alla batteria e Roberto De Nittis al pianoforte.
  • Una serata di musica e parole è in programma il 30 luglio con Gianfranco Gallo, che con “Captivo” propone uno spettacolo in grado di unire teatro e canzone d’autore, con testi che scavano nell’animo umano.
  • In scena, il 31 luglio, Moni Ovadia con “Rotte Mediterranee”: un viaggio tra canti ebraici, ballate greche e racconti di migrazioni, per ricordare che il Mediterraneo è sempre stato un mare di incontri, non di muri.
  • Per il 1° agosto è prevista la performance de La Municipal: il duo salentino intreccia versi d’amore e melodie indie pop in “Dopo Tutto Questo Tempo Tour”.
  • Il 2 agosto il palco è per i salernitani A Toys Orchestra e il loro “Midnight Again Tour”: rock ipnotico e tracce viscerali per una delle band più amate della scena alternativa italiana.
  • Gran finale, il 3 agosto, con i milanesi Il Mago del Gelato, che propongono il loro jazz-funk irriverente con brani estratti dall’album “Chi è Nicola Felpieri?”.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.
Apertura cancelli ore 20:00.
Inizio concerti ore 21:00.

lunedì 14 luglio 2025

Pomigliano Jazz | Joe Lovano e Nubya Garcia | 19 e 20 luglio 2025 alle Basiliche Paleocristiane di Cimitile

Grande protagonista, sabato 19 luglio, sarà Joe Lovano, uno dei più acclamati sassofonisti della storia del jazz contemporaneo. Il musicista originario di Cleveland torna sul palco di Pomigliano Jazz dopo il concerto del 2009 con l’Orchestra Napoletana di Jazz diretta da Mario Raja. Stavolta presenta dal vivo il suo nuovo album con il Marcin Wasilewski Trio, pubblicato ad aprile per ECM.  Il sassofonista e compositore statunitense vincitore del Grammy Award e i suoi dinamici musicisti polacchi daranno vita ad una sintesi musicale unica, in cui lirismo e forza si bilanciano alla perfezione.  

Marcin Wasilewski, Slawomir Kurkiewicz e Michal Miskiewicz sono i compagni ideali per le meditazioni sonore di Lovano, che in questo progetto sono esaltate al massimo. La perfetta alchimia del quartetto è più evidente che mai nel loro nuovo album “Homage”,  prodotto da Manfred Eicher. Dopo l’acclamato disco d’esordio “Arctic Riff” (ECM Records, 2020),  con “Homage” Joe Lovano e il Marcin Wasilewski Trio ampliano ulteriormente l’interazione fluida e gli ampi passaggi d’improvvisazione che sono diventati il loro marchio di fabbrica. Il risultato è un disco che dal post-bop si espande verso il jazz cameristico europeo e il free jazz, dando vita a scambi brillanti e spontanei.

Ad introdurre alle ore 21 l’ esibizione di Joe Lovano featuring the Marcin Wasilewski Trio sarà il sassofonista Luigi Di Nunzio con il progetto Eudaimonia.

  • Domenica 20 luglio, invece, spazio alla nuova star del jazz europeo: Nubya Garcia. La sassofonista, compositrice e bandleader londinese si esibirà in quartetto con Lyle Barton al pianoforte e tastiere, Max Luthert al contrabbasso e Sam Jones alla batteria. Riconosciuta come una delle principali esponenti dell’innovativa scena jazz inglese, Nubya Garcia è un’artista difficile da classificare, capace di esplorare diversi stili musicali con grande disinvoltura. Ha studiato jazz al Camden Music con la pianista Nikki Yeoh, ma la sua musica va oltre ogni genere. Nei suoi concerti come nei suoi due album - “Source” (2020) e “Odyssey” (2024)  - fonde jazz, musica classica, dub, r&b, sonorità afro-caraibiche e broken beat, senza porsi limiti. 

Il suo lavoro più recente, Odyssey (pubblicato a  settembre dello scorso anno da Concord Jazz), è un’opera maestosa che mescola arrangiamenti orchestrali con groove e sonorità eteree, raccontando il suo ritorno all’amore per la composizione.

Acclamata per i suo concerti - si è esibita dal vivo in America Latina, Asia, Europa, Australia e Stati Uniti - ha ricevuto recensioni eccellenti su Pitchfork e Rolling Stone, una nomination al Mercury Prize, ha vinto il Critics Poll Rising Star Award di Downbeat e ha partecipando a festival come Glastonbury, Love Supreme e Newport Jazz.

Il concerto di Nubya Garcia sarà introdotto dalle “Interferenze sonore” del dj e producer Marco De Falco che accompagnerà gli spettatori in un'esperienza sensoriale.

  • Il festival Pomigliano Jazz 2025 proseguirà le celebrazioni del trentennale con tre appuntamenti sul Vesuvio al tramonto. 
  • Il 26 luglio l’atteso evento sul cratere del gran cono con Al Di Meola (sold out in prevendita), 
  • il 27 luglio l’incontro tra Gianluca Petrella, Pasquale Mirra e il polistrumentista maliano Kalifa Kone all’Osservatorio Vesuviano, 
  • il 2 agosto il dialogo tra Javier Girotto e Francesco Nastro sull’Antica Strada Matrone del Vesuvio.

Promossa e finanziata dalla Regione Campania attraverso Scabec  - con Fondi di Coesione Italia 21–27, nell’ambito delle azioni di valorizzazione del patrimonio culturale e creativo territoriale  - sostenuta dal Ministero della Cultura e dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, la XXX edizione del festival è organizzata dalla Fondazione Pomigliano Jazz in partenariato con i Comuni di Pomigliano d’Arco, Avella e Cimitile, EAV e Instituto Cervantes di Napoli.

domenica 13 luglio 2025

Vittorio Annona è stato un paroliere italiano.

Impiegato al Comune di Napoli con mansioni di dirigente, iniziò a comporre nel 1954, sotto la guida di Mario Cosentino (autore di Signorinella), con lui partecipò nel 1957, alla "Prima Rassegna Canora" organizzata dal Comune, risultando vincitore con Doppo n'anno, brano interpretato da Marisa Del Frate.

Colse la prima importante affermazione nel 1960 all'ottavo Festival di Napoli tenuto al Teatro Mediterraneo alla Mostra d'Oltremare con Segretamente. Musicata dal maestro A. Romeo, edita dalla Dino De Laurentiis, fu interpretata da Luciano Virgili e in seconda versione, per sola orchestra diretta dal maestro Carlo Esposito. Dopo il forfait di Sergio Bruni cui era stata affidata l'interpretazione, vinse il terzo premio e la coppa messa in palio dall'Associazione Nazionale della Stampa.

Nel 1961 partecipava al "Giugno Canoro" con T'aspettavo. Musicata da Vincenzo Acampora (Edizione VIS RADIO), fu interpretata da Mario Abbate e Luciano Glori, accompagnati dall'orchestra diretta dal maestro Ennio Morricone.

Per quasi un ventennio fu l'autore più rappresentativo della casa discografica fondata da Aurelio Fierro, la KING UNIVERSAL (distribuzione FONIT CETRA), che per otto anni curò i maggiori successi di Vittorio Annona.

Partecipò alla quattordicesima edizione del Festival di Napoli nel 1966, con Che chiagne a ffà musicata da Acampora e Donadio, interpretata da Tony Astarita e in seconda versione da Mario Trevi. La canzone, anche nota come 'O bacio ‘e Giuda, titolo censurato dall'ente organizzatore, vinse il terzo premio.

La diciottesima edizione del Festival, nel 1970, lo vide partecipare con Ricorde ‘e nnammurate, musicata dal maestro Emilio Campassi, fu interpretata da Nino Fiore e Mario Trevi.

Dopo l'assenza al Festival del 1971, partecipò nel 1972 a Un disco per l'estate. Quell'edizione rappresentò un evento storico, poiché per la prima volta ci fu la partecipazione di un brano in lingua napoletana, Passione eterna. Musicata da Enzo di Domenico, pur non arrivando alla finale si rivelò un successo anche grazie all'interpretazione di Mario Merola.

Il 1973 si rivelò per Vittorio Annona prolifico. In autunno riscrisse il testo de La paloma su musica originale del compositore spagnolo Sebastián Iradier, conquistando la finale di Canzonissima e ancora, con Eternamente tua.

Nel 1974 e 1975, partecipò alla fase eliminatoria di Un disco per l'estate rispettivamente con Stanotte ‘mbraccio a te musicata da Di Domenico e Compostella, interpretata da Tony Astarita, e Innamorata mai, portata al successo da Mario Musella.

Alle canzoni citate occorre aggiungere Medaglia d'Oro, poesia scritta nel 1976. Musicata e interpretata da Enzo di Domenico, era dedicata al fratello Salvatore, tenente pilota dell'Aeronautica Militare deceduto, durante la battaglia nei cieli del Mediterraneo, nel 1942.

Nel 2004 e nel 2005 con il suo nome viene intitolato uno spettacolo musicale a cui hanno partecipato tanti artisti nazionali, il Premio Vittorio Annona  it.wikipedia.org

sabato 12 luglio 2025

Napoli - Sala Assoli | THAT DAY, opera coreografica e teatrale ideata, diretta e interpretata da Chiara Alborino e Fabrizio Varriale,

Un uomo e una donna che ritornano in vita per raccontarsi attraverso il linguaggio universale del corpo e della danza, una performance sospesa tra sogno e memoria firmata Akerusia Danza. È THAT DAY, opera coreografica e teatrale ideata, diretta e interpretata da Chiara Alborino e Fabrizio Varriale, performers e coreografi napoletani, dal 1999 impegnati in un’intensa attività di ricerca sui linguaggi contemporanei della scena nazionale e internazionale. Lo spettacolo andrà in scena il 19 e 20 luglio, ore 19.00 nella Sala Assoli, Vico Lungo Teatro Nuovo, 110.  

Prodotto da Akerusia Danza, compagnia diretta da Elena D’Aguanno, THAT DAY è una creazione poetica e visionaria nata nel cuore d’Europa, a Zdar, in Repubblica Ceca, e ora riscritta in una forma nuova e originale per il pubblico partenopeo. Un banchetto di nozze come varco per l’aldilà. Un tavolo che è altare, soglia e simbolo di ciò che fu. La storia ruota attorno a due amanti che ritornano dal passato per rivivere la loro relazione davanti agli occhi degli spettatori, rendendoli testimoni di un viaggio nell’anima e nella memoria.

In un tempo sospeso e in uno spazio essenziale, gesti lenti e carichi di significato, canti popolari, suggestioni sonore e luci evocative firmate da Libero De Martino compongono un affresco emozionale ispirato liberamente alle leggende e alle presenze della Napoli più misteriosa. Con i testi drammaturgici di Giuseppe Pompameo ed Enrico Manzo, le sonorità e il canto dal vivo di Eleonora Ricciardi, e le voci narranti di Kalina Georgieva e dello stesso Fabrizio Varriale, la performance invita ciascuno a riconoscersi in un frammento, in uno sguardo, in una carezza interrotta, a riscoprire nei corpi in scena l’eco delle proprie relazioni e malinconie. Una danza che è rito e memoria, amore e separazione, sogno e realtà: THAT DAY non è solo uno spettacolo, è un incontro.

Lo spettacolo si inserisce nel programma Napoli 2500, direzione artistica di Laura Valente, che celebra i 2500 anni di Neapolis. Il 2025 è un anno speciale per Napoli, che festeggia la sua lunga storia con un ricco calendario di eventi, mostre, spettacoli e iniziative culturali pensate per raccontare l’identità profonda della città, intrecciando passato, presente e futuro.

Napoli 2500 è un viaggio lungo un anno, promosso dal Comune di Napoli in collaborazione con oltre 80 enti, istituzioni culturali, università e realtà del territorio, insieme a importanti partner internazionali. Il Napoli Fringe Festival si distingue come una manifestazione multidisciplinare di arti performative, ispirata al modello del Fringe di Edimburgo e realizzata in partnership con i festival di Milano e Torino.


Il Fringe, che accompagnerà le celebrazioni fino a dicembre, porta teatro, danza, musica, letteratura, street art e arti digitali in strada, nei parchi, nei teatri, nei cortili e in spazi non convenzionali, trasformando Napoli in un palcoscenico diffuso.





Campania Teatro Festival - 13 luglio 2025

Un poker di donne, due film e un grande finale al Dopofestival con Claudio Cecchetto. È quello che promette l'ultima giornata della diciottesima edizione del Campania Teatro Festival

  • “Non ce la faccio più a sentir parlare di patria: un trogolo dove tutti ci mettono il muso per non ascoltare la propria coscienza”. È questa una delle battute più efficaci e più attuali di “Sissi l’imperatrice”, scritto e diretto da Roberto Cavosi, protagonista Federica Luna Vincenti con Marco Manca, Claudia A. Marsicano, Miana Merisi e Maria Giulia Scarcella. Lo spettacolo, che si potrà vedere al teatro Nuovo di Napoli il 13 luglio alle 20, è il racconto dell’inquieta e tormentata vita di Elisabetta d’Austria, nota al grande pubblico per la fortunata trilogia cinematografica con Romy Schneider. Attenta alle questioni sociali, antimperialista e disgustata dalle atrocità delle guerre che divampano, in eterno lutto per la scomparsa assurda di due dei suoi figli, Sissi si dedica maniacalmente alla cura del suo corpo, alla scelta della sua acconciatura e delle scarpe, forse proprio per creare una barriera al senso di morte che le aleggia intorno. Profetessa dell’imminente crollo dell’Impero Asburgico, ci mostra quel mondo come paradigma del nostro mondo, di un presente in cui le piaghe della sopraffazione, del razzismo e della guerra sono più virulente che mai. La sua sensibilità ferita parla a tutti noi, alle nostre ferite. “Vi prego, dottore: ordinatemi di vivere”.  Durata 85 minuti. 

    Campania Teatro Festival | Sissi l’imperatrice con Federica Luna Vincenti

  • I momenti più incisivi della vita di Felicia Bartolotta, la madre di Peppino Impastato, il giovane giornalista assassinato dalla mafia nel 1978, fanno da trama, sul filo dei ricordi e attraverso dialoghi emozionanti, a “Solo una donna, Felicia Impastato”, lo spettacolo di Vita Villi in scena il 13 luglio alle 22 al Tedér. Il pubblico segue la protagonista da ragazzina fino alla sua morte, accompagnata da un Coro che ci restituisce la dimensione tragica del teatro greco. Storia di una Sicilia tremante di dolore, e quella di Felicia, che, prima di diventare “moglie”, “madre”, “simbolo”, era “Solo una donna”. Con Vita Villi, Davide Diamanti, e con il Solito Dandy e la partecipazione dei Germana Erba’s Talent. La regia è di Miriam Mesturino. Durata 60 minuti.
  • Due le repliche teatrali nell'ultima giornata del Campania Teatro Festival. Al teatro Politeama alle 19 va in scena “Julia” della regista brasiliana Christiane Jatahy, applaudito adattamento de “La signorina Julie” di Strindberg, mentre 
  • alla stessa ora al Mercadante si potrà vedere “Quando la finirai con Pina Bausch?”, regia e drammaturgia di Giuseppe Sollazzo, movimenti coreografici di Beatrice Libonati
  • A Palazzo Coppola di Valle Cilento (Sa) si proietta invece alle 21 “Il tesoro nascosto”, soggetto, sceneggiatura, regia e musiche di Renato Salvetti, actor coach e aiuto regia Franca Abategiovanni e Marina Sorrenti.
  • Nella specifica sezione dedicata al Cinema, l'ultima proposta, alle 21 nel Teatro di Corte di Palazzo Reale, è “Shakespea re di Napoli” di Nadia Baldi e Ruggero Cappuccio. Trasposizione del pluripremiato testo teatrale del 1994 di Ruggero Cappuccio, pubblicato da Einaudi nel 2002, è il racconto, chi sa quanto immaginario, di Shakespeare in visita a Napoli e Re in incognito per una notte, si intreccia «con gli oggetti materici o ideali, reali o sognati, da cui nasce la storia narrata» a Zoroastro dal suo amico Desiderio, trascinato sulla riva dopo il naufragio della nave proveniente dall’Inghilterra. Con Alessandro Preziosi, Giovanni Esposito, Jacopo Rampini Emanuele Zappariello, Elio De Capitani, Peppe Servillo, Nando Paone. Intervengono i registi e l’attore Giovanni Esposito. Durata 90 minuti.
  • Al Dopofestival, il gran finale alle 22.30, nel Giardino Romantico di Palazzo Reale, è con Claudio Cecchetto. “Il Big Bang dei DJ” torna ad indossare le cuffie e prendere il controllo della consolle per portare in tutta Italia il suo “Deejay Show”: un coinvolgente viaggio sonoro che traccia un fil rouge nella sua incredibile ed eclettica carriera. Disc jockey, produttore discografico, conduttore radiofonico e televisivo – dal Discoring al Festival di Sanremo, da Premiatissima al Festivalbar – talent scout di artisti di successo quali Gerry Scotti, Jovanotti, Fiorello, Amadeus, 883, Sabrina Salerno, Sandy Marton, Fabio Volo, Leonardo Pieraccioni e Dj Francesco, nel corso della sua carriera ha fondato e portato al successo Radio Deejay e Radio Capital, fino a lanciare nel 2023 la sua Radio Cecchetto.

Il Campania Teatro Festival, realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania e un contributo annuo del Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.

I biglietti per assistere agli spettacoli costano da 5 a 8 euro, con ingresso gratuito per i diversamente abili con un accompagnatore e I pensionati titolari di assegno sociale. Le modalità della richiesta e della successiva conferma sono consultabili su campaniateatrofestival.it - Campania Teatro Festival