8 giugno al 10 luglio
spettacolo tratto liberamente dal romanzo di William Makepeace Thackeray
nella riduzione teatrale di Giancarlo Sepe
con gli attori della Compagnia del Teatro La Comunità (in o. a.):
nella riduzione teatrale di Giancarlo Sepe
con gli attori della Compagnia del Teatro La Comunità (in o. a.):
Massimiliano Auci, Sonia Bertin, Gisella Cesari, Silvia Como, Tatiana Dessi, Turi Moricca, Vladimir Randazzo, Federica Stefanelli, Giovanni Tacchella, Guido Targetti, Pino Tufillaro, Gianmarco Vettori
musiche a cura di Davide Mastrogiovanni e Harmonia Team
Scenografie e costumi Carlo De Marino
luci Guido Pizzuti
organizzazione Grazia Sgueglia
produzione Associazione Teatro La Comunità 1972 – Teatro di Roma/Teatro Nazionale
Teatro Nuovo
30 giugno ore 21.00
1 luglio ore 19.00
2 luglio ore 21.00
durata 1 ora e 30 min
musiche a cura di Davide Mastrogiovanni e Harmonia Team
Scenografie e costumi Carlo De Marino
luci Guido Pizzuti
organizzazione Grazia Sgueglia
produzione Associazione Teatro La Comunità 1972 – Teatro di Roma/Teatro Nazionale
Teatro Nuovo
30 giugno ore 21.00
1 luglio ore 19.00
2 luglio ore 21.00
durata 1 ora e 30 min
Enzo Gragnaniello & Solis String Quartet in POETICANTO TRA NOTE E VERSI
30 giugno ore 21.30
Enzo Gragnaniello e il Solis String Quartet compiono un viaggio in un territorio musicale di confine, sospeso tra sogno e realtà, in cui non conta la lingua che si adoperi, perché l’unico alfabeto ammesso è quello delle emozioni, dei sentimenti. Il loro progetto può essere, appunto, letto come un itinerario appassionato nella galassia dei cantautori di ogni paese
LA VOCE DEI VENTI SONORI
Concerto conclusivo del Laboratorio delle Alme
Quasi un Oratorio Musicale
29 giugno ore 21.30
30 giugno ore 21.30
Enzo Gragnaniello e il Solis String Quartet compiono un viaggio in un territorio musicale di confine, sospeso tra sogno e realtà, in cui non conta la lingua che si adoperi, perché l’unico alfabeto ammesso è quello delle emozioni, dei sentimenti. Il loro progetto può essere, appunto, letto come un itinerario appassionato nella galassia dei cantautori di ogni paese
LA VOCE DEI VENTI SONORI
Concerto conclusivo del Laboratorio delle Alme
Quasi un Oratorio Musicale
29 giugno ore 21.30
Concerto conclusivo del Laboratorio delle Alme
Quasi un Oratorio Musicale
solisti, coro e strumentisti del Laboratorio
musiche di Pergolesi, Piazzolla, Del Prete, Kusyakov, Iturralde
direttore Stefania Rinaldi
pianoforte Luigi Del Prete
fisarmoniche Giuseppe Bozzo, Fausto Crediddio, Eugenio De Rose, Luigi Gordano
sax soprano e contralto Ileana Termini
fagotto Christian Tartaglia
2° pianoforte Antonio Biancaniello
Soprani, Contralti Fiorenza Barsanti, Debora Petrone, Anna Ferraioli, Fortuna Landolfo, Michela Granata, Annachiara Simeone, Apollonia Vergolino, Antonella Petillo
Coro del Laboratorio delle Alme
Palazzo abbaziale di Loreto di Mercogliano
29 giugno ore 21.30
durata 1 ora
La forza coinvolgente dei versi della poesia I still Rise di Maya Angelou dà inizio a un viaggio musicale che si articola in 14 tappe, che, come una Via Crucis, diventa attraverso le voci del complesso mondo femminile, la scoperta della diversità culturale come espressione della creatività individuale e corale a sottolinearne la forza e la tenacia. Voci e suoni attraversano l’aria come Venti Sonori, stimolando la creatività di una continua rinascita.
Quasi un Oratorio Musicale
solisti, coro e strumentisti del Laboratorio
musiche di Pergolesi, Piazzolla, Del Prete, Kusyakov, Iturralde
direttore Stefania Rinaldi
pianoforte Luigi Del Prete
fisarmoniche Giuseppe Bozzo, Fausto Crediddio, Eugenio De Rose, Luigi Gordano
sax soprano e contralto Ileana Termini
fagotto Christian Tartaglia
2° pianoforte Antonio Biancaniello
Soprani, Contralti Fiorenza Barsanti, Debora Petrone, Anna Ferraioli, Fortuna Landolfo, Michela Granata, Annachiara Simeone, Apollonia Vergolino, Antonella Petillo
Coro del Laboratorio delle Alme
Palazzo abbaziale di Loreto di Mercogliano
29 giugno ore 21.30
durata 1 ora
La forza coinvolgente dei versi della poesia I still Rise di Maya Angelou dà inizio a un viaggio musicale che si articola in 14 tappe, che, come una Via Crucis, diventa attraverso le voci del complesso mondo femminile, la scoperta della diversità culturale come espressione della creatività individuale e corale a sottolinearne la forza e la tenacia. Voci e suoni attraversano l’aria come Venti Sonori, stimolando la creatività di una continua rinascita.
un progetto di Peppe Lanzetta
prova aperta 29 giugno ore 19.00Liceo Artistico Sabatini Menna (Salerno)
«Il mare. La speranza. L’estasi e il dolore.
Il ritorno e le lampare. I naufragi. L’odore. Hemingway e Licola.
La Sicilia e la pietra nera di Procida.
Il mare. Presente in tutti i miei libri, nei racconti e nei romanzi.
Dalla litoranea scalcinata di Torre del Greco presente nel racconto L’immensità in Figli di un Bronx minore fino al mare di Stromboli protagonista assoluto in Giugno Picasso, dove un ex marinaio apre una piccola pensione e lì ospita i suoi amici portatori di demoni e fantasmi.
Il mare della Rossa di Un Messico Napoletano fino ai racconti sul femminicidio, L’Isola delle Femmine. Il mare catramoso, sporco, gialloepatite, il mare nero ma anche azzurro verde profondo chiaro e cristallino visto e raccontato dagli occhi e dalle labbra di non eroi, ultimi che ad esso guardano come via di fuga o come portatore di ricchezze. Il mare raccontato da tanti scrittori e tra gli altri mi piace ricordare L’isola Riflessa della compianta Fabrizia Ramondino, splendido accanirsi e ostinarsi di ricerche delle curve dell’anima sull’isola di Ventotene.
Il mare di Melville e il mare nostrum. Il Mediterraneo giaciglio bagnato per figli di un sogno perduto tra squali e traghettatori che non hanno mai conosciuto un Caronte di immaginaria memoria.
Il mare che ho cantato nell’opera Non canto, non vedo, non sento usando la voce come strumento per acchiappare alghe e ritmi, chitarre bouzouki ed echi di flamenco, tra Gibilterra e l’Andalusia e “da Casablanca se ne fujeno a mille a mille mentre la città si tinge i capelli”.
A Lampedusa ‘o mare è ‘nfuso, lirica da me composta una quindicina d’anni orsono e tristemente oggi attuale.
Ho scritto, ho cantato, ho rappato, ho sognato, ho camminato, ho visto, ho toccato, tante volte sono affogato ma il mio mare della vita mi ha sempre restituito alla battigia, come risacca, tra siringhe, carte sporche, mozziconi, detriti, cocci di bottiglie, rena bianca e nera, rena che conserva tutti i camminamenti di un’umanità che spesso proprio al mare ha chiesto delle risposte altrimenti rimaste inevase.
Un progetto in cui l’autore cerca di contaminarsi con gli allievi che prenderanno parte al workshop. L’idea è quella di invogliare i partecipanti a tirare fuori attraverso la scrittura il mare che ognuno si porta dentro. Un mare reale e metaforico, un mare catalizzatore di sentimenti e stati d’animo, sensazioni e voglia di comunicare. Scrivere, scrivere e raccontarsi. Ascoltare la voce dei giovani e poi scegliere di volta in volta brani, frammenti, frasi, espressioni che poi serviranno a comporre un mosaico finale scelto dall’autore in compagnia dei partecipanti per una sorta di reading finale corale con voci che narrano e che si sovrappongono, che sussurrano o che declamano, che interpretano o che si lasciano interpretare dalla loro stessa narrazione.
Una sorta di oratorio laico che ha come protagonista quello che il mare sa, da’, quello che racconta, che stimola, che propone o solo quello che gli allievi attraverso la voce del mare vorranno comunicare. Per allargare un abbraccio, per riprendere a parlare e a confrontarsi».
Il mare che ho cantato nell’opera Non canto, non vedo, non sento usando la voce come strumento per acchiappare alghe e ritmi, chitarre bouzouki ed echi di flamenco, tra Gibilterra e l’Andalusia e “da Casablanca se ne fujeno a mille a mille mentre la città si tinge i capelli”.
A Lampedusa ‘o mare è ‘nfuso, lirica da me composta una quindicina d’anni orsono e tristemente oggi attuale.
Ho scritto, ho cantato, ho rappato, ho sognato, ho camminato, ho visto, ho toccato, tante volte sono affogato ma il mio mare della vita mi ha sempre restituito alla battigia, come risacca, tra siringhe, carte sporche, mozziconi, detriti, cocci di bottiglie, rena bianca e nera, rena che conserva tutti i camminamenti di un’umanità che spesso proprio al mare ha chiesto delle risposte altrimenti rimaste inevase.
Un progetto in cui l’autore cerca di contaminarsi con gli allievi che prenderanno parte al workshop. L’idea è quella di invogliare i partecipanti a tirare fuori attraverso la scrittura il mare che ognuno si porta dentro. Un mare reale e metaforico, un mare catalizzatore di sentimenti e stati d’animo, sensazioni e voglia di comunicare. Scrivere, scrivere e raccontarsi. Ascoltare la voce dei giovani e poi scegliere di volta in volta brani, frammenti, frasi, espressioni che poi serviranno a comporre un mosaico finale scelto dall’autore in compagnia dei partecipanti per una sorta di reading finale corale con voci che narrano e che si sovrappongono, che sussurrano o che declamano, che interpretano o che si lasciano interpretare dalla loro stessa narrazione.
Una sorta di oratorio laico che ha come protagonista quello che il mare sa, da’, quello che racconta, che stimola, che propone o solo quello che gli allievi attraverso la voce del mare vorranno comunicare. Per allargare un abbraccio, per riprendere a parlare e a confrontarsi».
Produzione Ura Teatro
Un progetto di Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno
In collaborazione con UIKI onlus rete – Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia
e GUS – Gruppo Umana Solidarietà “G.Puletti” onlus
Con Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno
Ideazione scene Denise Carnini
Realizzazione scene Cosimo Scorrano
Disegno luci e tecnica Angelo Piccinni
Consulenza storica e culturale Giovanni Giacopuzzi
Organizzazione e cura del progetto Giovanna Sasso
Con il sostegno di Festival Collinarea, Associazione Olinda Onlus
e Residenza artistica Teatro Comunale di Novoli – Factory Compagnia Transadriatica e Principio Attivo Teatro
Galleria Toledo
27, 28 giugno ore 19.00
durata 1 ora e 10 min
Abbiamo incontrato il “paese che non c’è”.
Abbiamo incontrato un popolo, quello curdo, che ha ricominciato a sognare. Sogna di poter essere popolo, senza diventare stato.
Di poter vivere in una terra di pace.
Dove la diversità delle religioni, delle etnie, non provochi massacri. Dove la gente possa decidere del proprio destino, autogovernandosi. Dove le donne possano uscire dalle proprie case,
scoprendo finalmente il volto e prendendo la parola.
Abbiamo sentito quella loro storia come una storia che parla a noi. È possibile un altro respiro? Un altro sentimento del vivere?
Della lotta, della battaglia, dell’amore, dell’incontro con il mondo?
Abbiamo infine seguito le storie di quel popolo da noi, in Italia
Un progetto di Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno
In collaborazione con UIKI onlus rete – Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia
e GUS – Gruppo Umana Solidarietà “G.Puletti” onlus
Con Gianluigi Gherzi e Fabrizio Saccomanno
Ideazione scene Denise Carnini
Realizzazione scene Cosimo Scorrano
Disegno luci e tecnica Angelo Piccinni
Consulenza storica e culturale Giovanni Giacopuzzi
Organizzazione e cura del progetto Giovanna Sasso
Con il sostegno di Festival Collinarea, Associazione Olinda Onlus
e Residenza artistica Teatro Comunale di Novoli – Factory Compagnia Transadriatica e Principio Attivo Teatro
Galleria Toledo
27, 28 giugno ore 19.00
durata 1 ora e 10 min
Abbiamo incontrato il “paese che non c’è”.
Abbiamo incontrato un popolo, quello curdo, che ha ricominciato a sognare. Sogna di poter essere popolo, senza diventare stato.
Di poter vivere in una terra di pace.
Dove la diversità delle religioni, delle etnie, non provochi massacri. Dove la gente possa decidere del proprio destino, autogovernandosi. Dove le donne possano uscire dalle proprie case,
scoprendo finalmente il volto e prendendo la parola.
Abbiamo sentito quella loro storia come una storia che parla a noi. È possibile un altro respiro? Un altro sentimento del vivere?
Della lotta, della battaglia, dell’amore, dell’incontro con il mondo?
Abbiamo infine seguito le storie di quel popolo da noi, in Italia
Giovanni Esposito dà volto e voce a Shostakovich, uno dei più grandi compositori del 900 e insospettabile appassionato di calcio. Al Napoli Teatro Festival Italia | sezione SportOpera, il nuovo lavoro di Stefano Valanzuolo,
con la partecipazione in voce di Neri Marcorè
e le musiche eseguite dal Quintetto di Ottoni del Teatro San Carlo.
giovedì 21.06.2018 21:30📍 Teatro Sannazaro | biglietto 5€
Nel prezzo del biglietto è incluso il vernissage de Il gioco celeste | mostra di Riccardo Dalisi ore 19:30 e il film 'Cronaca di una fuga - Buenos Aires 1977' ore 22:30
MUHAMMAD ALI
📅 20 giugno ore 21.30
Teatro Sannazaro
20 > 27 giugno 2018
Biglietto 5 € | valido per tutti gli appuntamenti della giornata.
Ci piace immaginare lo sport come una sorta di variante tutta fisica dell’arte: proprio come l’arte, sperimentando continuamente la conoscenza del limite, esso si occupa nel modo più estremo – anche se, forse, meno consapevole – delle scaturigini profonde dell’essere umano.
SportOpera nasce come un osservatorio attivo in cui recuperare quest’originale relazione tra arte e sport. Propone e provoca esercizi di stile sulle connivenze tra lo sport e le varie declinazioni dell’arte. L’edizione 2018
Il tuffatore preso al ralentiDisegna un arabesco ragniforme
e in quella cifra forse si identifica
la sua vita. Chi sta sul trampolino
è ancora morto, morto chi ritorna
a nuoto alla scaletta dopo il tuffo,
morto chi lo fotografa, mai nato
chi celebra l’impresa.
Ed è poi vivo
lo spazio di cui vive ogni movente?
Pietà per le pupille, per l’obiettivo,
pietà per tutto che si manifesta,
pietà per il partente e per chi arriva,
pietà per chi raggiunge o ha raggiunto,
pietà per chi non sa che il nulla e il tutto
sono due veli dell’Impronunciabile,
pietà per chi lo sa, per chi lo dice,
per chi lo ignora e brancola nel buio
delle parole!
Eugenio MontaleIl tuffatore. La sua esistenza si manifesta solo nell’attimo del volo. Il resto è niente. L’azione è il tutto. Il resto non è. Non è neppure il tuffatore stesso prima e dopo il volo. E non è certamente la parola che glorifica l’impresa. Solo l’azione certifica la vita. Il resto non è!
Il tuffatore di Montale è l’ideale manifesto di questa edizione di SportOpera. Un’edizione che si concentra sul rapporto tra sport e letteratura e, dunque, su quel non essere delle parole che ambisce alla vita dell’azione che si compie. È nel conflitto di essere e non essere, fra azione e racconto, che la parola détta tenta il salto conciliatore. La parola détta è azione: impulso fisico dell’attore, pulsione musicale, incisione emotiva. La parola détta ricita l’atto e ne ripassa il tratto. Inventa nell’hic et nunc un’altra vita a quel racconto morto, ricompone i segni per una nuova drammaturgia (dramma = azione ed ergon = opera o lavoro) ovvero per un nuovo lavoro delle azioni: la vita ancora.
Claudio Di Palma
PROGRAMMA
SPORTOPERA | MERCOLEDÌ 20 GIUGNO
20:45 CORPO B – LE MANI di Benedetta Palmieri con Lara Sansone
21:30 MUHAMMAD ALI con Francesco Di Leva regia Pino Carbone
SPORTOPERA | GIOVEDÌ 21 GIUGNO
20:45 Inaugurazione della mostra IL GIOCO CELESTE di Riccardo Dalisi
21:30 SE SPARTAK PIANGE… di Stefano Valanzuolo con Giovanni Esposito
22:30 Film CRONACA DI UNA FUGA – BUENOS AIRES 1977 di Israel Adrián Caetano
SPORTOPERA | VENERDÌ 22 GIUGNO
20:45 Corpo B - i piedi di Benedetta Palmieri con Lara Sansone.
21:30 CANTO POR EL ‘CHE’ DEPORTISTA
lettura – concerto di e con Claudio Di Palma, al pianoforte Danilo Rea
Il pianoforte di Danilo Rea e le parole di Claudio Di Palma
dedicate a Ernesto Che Guevara
dedicate a Ernesto Che Guevara
e alla sua passione per il rugby, sport rivoluzionario in cui solo l’azione conta
e solo il momento in cui si compie.
biglietto 5€ bit.ly/Acquista_CheDeportista
22:30 Film I CINGHIALI DI PORTICI di Diego Olivares
SPORTOPERA | SABATO 23 GIUGNO
20:45 TRIBUNE – DISCORSO SU DUE PIEDI
da Carmelo Bene ed Enrico Ghezzi con Michelangelo Dalisi
21:30 PENTATHLON MODERNO –
Cinque storie di corpi perduti testi di Antonio Franchini, Wanda Marasco, Valeria Parrella, Silvio Perrella, Manlio Santanelli –
con Alessandro Cepollaro, Andrea de Goyzueta, Francesca De Nicolais,
Renato De Simone, Ettore Nigro, Lucia Rocco
SPORTOPERA | DOMENICA 24 GIUGNO
20:45 LENI, IL TRIONFO DELLA BELLEZZA
un progetto di Irene Alison, con Valentina Acca, collaborazione alla drammaturgia Marcello Cotugno
22:00 PENTATHLON MODERNO –
22:00 PENTATHLON MODERNO –
Cinque storie di corpi perduti testi di Antonio Franchini, Wanda Marasco, Valeria Parrella, Silvio Perrella, Manlio Santanelli –
con Alessandro Cepollaro, Andrea de Goyzueta, Francesca De Nicolais, Renato De Simone, Ettore Nigro, Lucia Rocco
SPORTOPERA | LUNEDÌ 25 GIUGNO
20:45 TRIBUNE – LO SPORT E GLI UOMINI da Roland Barthes con Annalisa Madonna (voce), Gianluca Rovinello (arpa), Massimiliano Sacchi (clarinetti), Luca Urciuolo (fisarmonica)
21:30 LA NUOTATRICE reading con Pamela Villoresi, regia Gigi Di Luca
22:30 Film UN UOMO A NUDO di Frank Perry
SPORTOPERA | MARTEDÌ 26 GIUGNO
20:45 TRIBUNE – TIFO E I SUOI EFFETTI – SPORT ED EUGENETICA da Antonio Piromalli e Nino Pino con Annalisa Madonna (voce), Gianluca Rovinello (arpa), Massimiliano Sacchi (clarinetti), Luca Urciuolo (fisarmonica)
21:30 PATRIZIO VS OLIVA drammaturgia di Fabio Rocco Oliva con Patrizio Oliva e Rossella Pugliese regia Alfonso Postiglione
SPORTOPERA | MERCOLEDÌ 27 GIUGNO
21:00 ROGER con Emilio Solfrizzi, scritto e diretto da Umberto Marino
I concerti del Dopofestival iniziano alle ore 23.00, il bar apre alle ore 20.00.
Ingresso 2 € (gratuito per i possessori del biglietto di uno degli spettacoli della stessa giornata)
Alan Wurzburger #canzonedautore
18 giugno
Compositore: Lino Cannavacciuolo
Autore: Alan Wurzburger
Anno di pubblicazione: 2018
19 giugno
Mustafov quartet #esteuropa
20 giugno
Mujura #folk
Sul palco
Mujura: voce, chitarra acustica
Marcello Giannini: chitarra elettrica
Vincenzo Lamagna: basso, contrabbasso
Riccardo Villari: violino
Marcello Smigliante Gentile: mandola
Salvatore Rainone: batteria
ingresso gratuito/2 euro
21 > 22 > 23 giugno
Così lontani, così vicini
di Pier Luigi Razzano con Valentina Curatoli e Giovanni Ludeno.
di Pier Luigi Razzano con Valentina Curatoli e Giovanni Ludeno.
Un unico spettacolo suddiviso in tre momenti dedicati a dei grandi scrittori stranieri del passato – Fedor Dostoevskij, Walter Benjamin e Francis Scott Fitzgerald -,
per raccontare le loro storie d’amore e il loro viaggio a Napoli.
Storie tratte dal libro Così lontana, così vicina (di Razzano) edito da Intra Moenia.
24 giugno
Lelio Morra #nuovacanzoneitaliana
25 giugno
Guappecartò #rocambolesco
26 giugno
Willy Balkan Travel Agency #balcanica
27 giugno
Giovanni Block #canzonedautore
30 giugno
Scattgatt Orchestra #mescla
1 luglio
Ernesto Nobili e Monica Pinto #canzoneclassica
2 luglio
ore 19.00 Presentazione del libro di Maurizio De Giovanni
Il purgatorio dell’angelo – Confessioni per il Commissario Ricciardi
4 luglio
Voyago feat. Maurizio Capone #etnoworld
5 luglio
Corde oblique #ethereal
6 luglio
Canio Loguercio #urbanfolk
7 luglio
Uanema Swing Orchestra #swingdancehall
8 luglio
Flo in trio #LaMentirosa
9 luglio
Sandro Joyeux #afrofolkreggae
10 luglio
Fitness forever #popsupernova
Installazione a cura di Domenico Mennillo
produzione lunGrabbe
Palazzo Fondi
dal 16 giugno al 8 luglio da mercoledì a domenica ore 17.00 – 20.00
inaugurazione 16 giugno ore 17.00
Ingresso gratuito
«Abrégé d’Histoire Figurative è un’installazione-expo di Domenico Mennillo mirante all’individuazione di tre concetti-figure (l’automa spirituale, l’atlante e la Wunderkammer) legati alla filosofia e alla cultura moderna occidentale per la creazione di un compendio (Abrégé) di figurazione visuale e poetica (Histoire Figurative).
Tina Pica 1884 - 1968 a cura di Giulio Baffi
con la proiezione in anteprima del docufilm Fratello
ricordati di Tina Pica di Lucilla Parlato e Federico Hermann
prodotto da Identità Insorgenti
allestimento Luigi Ferrigno
collaborazione all’allestimento Sara Palmieri e Laura Simonet
coordinamento Angioletta Delli Paoli
ricerche Velia Basso
organizzazione Vesuvioteatro.org
Quartieri Airots – Chiesa dei 63 sacerdoti (via Carlo De Cesare 30)
15 giugno – 8 luglio da mercoledì a domenica ore 17.00 – 20.00
inaugurazione 15 giugno ore 18.00
La mostra è a ingresso gratuito
Tina Pica, grande caratterista, attrice di teatro e di cinema, nacque a Napoli il 31 marzo del 1884. Morì cinquant’anni or sono. Aveva 84 anni. Ha lasciato il segno della sua forte personalità nella memoria di generazioni di spettatori e di attori. Le rendiamo omaggio ricordandola con una mostra ed un docufilm. In mostra 84 testimonianze, tra fotografie “di famiglia” e foto scattate sui set cinematografici, ritratti, locandine, articoli, copioni, oggetti appartenuti alla grande, popolare ed amata donna-personaggio. Materiali messi a disposizione dai “nipoti Franco Pica”, da Gioconda Marinelli, dalla “Libreria del cinema e del teatro/Napoli” e da altri collezionisti che si ringraziano per la cortese collaborazione. La mostra, curata da Giulio Baffi, è allestita dallo scenografo Luigi Ferrigno.
Il docufilm Fratello ricordati di Tina Pica di Lucilla Parlato e Federico Hermann, prodotto da Identità Insorgenti, vuole essere una ricostruzione, attraverso le testimonianze di studiosi e protagonisti della città, per capire cosa resta nel teatro e nel cinema di oggi di Tina Pica, capocomica, inventrice di un linguaggio unico, e compagna di lavoro di Eduardo De Filippo.
FRATELLO RICORDATI DI TINA PICA
prodotto da Identità Insorgenti
regia Lucilla Parlato
direttore della fotografia Federico Hermann
riprese e montaggio Federico Hermann
aiuto regia Eddy Ferro
durata 45 minuti
“Fratello ricordati di Tina Pica” è il terzo “documento video” sulla memoria della città di Napoli prodotto dal quotidiano on line Identità Insorgenti, dopo Sangue di un popolo, dedicato alla mobilitazione del 2016 per il tesoro di San Gennaro (che un decreto, poi ritirato per le proteste dei partenopei, voleva sottrarre alla città di Napoli) e dopo l’eternità di Partenope, dedicato a Matilde Serao per i 90 anni dalla scomparsa. Il docu è dedicato all’attrice Tina Pica a cinquant’anni dalla scomparsa (che cade il 15 agosto 2018) e raccoglie le testimonianze critiche di esperti quali Giulio Baffi, Mario Franco, Ruggero Cappuccio, insieme alle memorie dei nipoti attori di Tina, Franco e Franco.
13/23 giugno 2018
Villa Pignatelli
Lo si dice e mentre lo si dice si muove il corpo; con un dito s’indica un luogo.
Qui, eccoci, siamo qui, per il secondo anno, a Villa Pignatelli.
Qui con i poeti e la poesia.
Qui insieme a chi ascolta e guarda e si emoziona e ragiona.
I grammatici definiscono il nostro avverbio un deittico.
Un celebre linguista individuò nella funzione deittica una delle funzioni della lingua.
Si parla e si tocca insieme. Si dice e si indica.
Ai poeti la lingua così com’è sta stretta.
Loro preferisco abiti linguistici fatti su misura, ogni volta tagliati ad hoc nella infinita possibilità dei suoni che il mondo offre.
Quello dei poeti è un alfabeto-ponte.
Le loro parole, anche quelle che sembrano più oscure, sono sempre un qui.
Presuppongono un patto sancito con una stretta di mano.
Un patto variabile ma antico, antichissimo.
Eccoli qui, a Villa Pignatelli, i poeti.
Sia quelli alfabetici sia quelli sonori e visivi.
E sia gli antologizzatori che apriranno con le loro scelte le serate.
Qui è un punto, un luogo circoscritto, uno scorcio.
Da qui si emigra nell’altrove.
Nell’altrove del rimuginio immaginativo, dove linguaggio e mondo non sono estranei l’uno all’altro e si respirano vicini.
La voce dice qui e la mano si muove e un dito indica una porzione di spazio.
Qui, proprio qui: accomodatevi.
Silvio Perrella
QUI | 13 GIUGNO
VITTORIO BODINI/CARLO BETOCCHI
letture di Edoardo Winspeare e Celeste Casciaro
Film LA VITA IN COMUNE di Edoardo Winspeare
QUI | 14 GIUGNO
Un’antologia fatta qui a cura di Daniela Marcheschi
NANNI CAGNONE
Film ANDREA ZANZOTTO di Carlo Mazzacurati e Marco Paolini
QUI | 15 GIUGNO
LIVIA CHANDRA CANDIANI
MARIA PIA DE VITO
The circle game con omaggio a Demetrio Stratos
QUI | 16 GIUGNO
MARIA ATTANASIO/UMBERTO FIORI
ALESSANDRO ACHILLI racconta ROBERT WYATT
QUI | 17 GIUGNO
Un’antologia fatta qui di e con Claudio Di Palma
EUGENIO LUCREZI/MILO DE ANGELIS
QUI |
19 GIUGNO PAOLO ISOTTA/PEPPE BARRA
Il canto degli animali
Ph Guglielmo Verrienti
QUI | 20 GIUGNO
Entrai na vida a cantar di e con Caterina Pontrandolfo
VIVIAN LAMARQUE/PATRIZIA CAVALLI
QUI | 21 GIUGNO
Un’antologia fatta qui a cura di Daniele Piccini
ADAM ZAGAJEWSKI
(in collaborazione con Istituto Polacco di Cultura a Roma)
QUI | 22 GIUGNO
Un’antologia fatta qui a cura di Paolo Febbraro
DURS GRUNBEIN
(in collaborazione con Università degli studi di Napoli “L’Orientale” e Goethe Institut di Napoli)
QUI | 23 GIUGNO
A cosa serve la poesia di e con Gianluigi Gherzi e Giuseppe Semeraro
IZET SARAJLIC/NAZIM HIKMET
Gli abbracciatori del mondo
Musica con LAUTARI DIN ROSIORI
IL MERCATO DELL'ARTE E DELLA CIVILTÀ di domenica 17 giugno si svolgerà sotto i porticati del Cortile d`Onore di Palazzo Reale dalle 11.00 alle 23.30
L'ingresso è libero per tutta la giornata. C'è un biglietto solo per i reading
Perché leggere i classici di Italo Calvino
Con le musiche dal vivo di Laura Mastrominico e Fabio Espasiano
Palazzo Reale ore 20.30
Lo spettacolo sarà al coperto, quindi si svolgerà anche in caso di pioggia
Biglietti €8.00 intero €5.00 ridotto Napoli Teatro Festival Italia
CITIZEN ROSI: L’IMPEGNO DI UN MAESTRO TRA CINEMA E TEATRO
a cura di Arci Movie
12 > 17 giugno 2018 h 22.30
Cortile d’onore di Palazzo Reale Napoli
Martedì 12 giugno 2018, h 22.30
Citizen Rosi: omaggio ad un grande maestgro di cinema (Italia, 2015, 15’) di Giovanni Bellotti
Il cineasta e il labirinto (Italia, 2002, 55’) di Roberto Andò
Introducono Carolina Rosi, Roberto Andò e Roberto D’Avascio
Partecipano alla serata Ruggero Cappuccio, Mariangela D’Abbraccio, Antonella Morea, Gigi Savoia, Massimo De Matteo, Marco Manchisi, Nicola Di Pinto e Giovanni Allocca
Mercoledì 13 giugno 2018, h 22.30
Napoli milionaria! (Italia, 2003, 149’) per la regia teatrale di Francesco Rosi
Introduce Roberto D’Avascio
Giovedì 14 giugno 2018, h. 22.30
Filomena Marturano (Italia, 2008, 116’) per la regia teatrale di Francesco Rosi
Introduce Antonella Di Nocera
ANNULLATA LA PROIEZIONE DEL FILM FILUMENA MARTURANO
Si comunica che martedì 19 giugno – nel Cortile d’Onore di Palazzo
Reale, a partire dalle 22.30 – sarà recuperata la proiezione
di Filumena
Marturano (per la regia teatrale di Francesco Rosi),
Sarà presente l’attrice Lina Sastri, quale protagonista dello spettacolo proiettato.
Venerdì 15 giugno 2018, h 23.00
Le voci di dentro (Italia, 2006, 100’) per la regia teatrale di Francesco Rosi
Sabato 16 giugno 2018, h 22.30
Lucky Luciano (Italia/Francia, 1973, 105’) di Francesco Rosi
Introduce Antonio Borrelli
Domenica 17 giugno 2018, h 22.30
I magliari (Italia/Francia, 1959, 121’) di Francesco Rosi
Introduce Imma Colonna
La rassegna cinematografica, curata da Arci Movie per il Napoli Teatro Festival, è dedicata alla figura e all’opera di Francesco Rosi. Ad oltre tre anni dalla morte, si vuole ricordare la memoria del grande regista attraverso una breve, ma densa rassegna, che vuole indagare la sua opera. È stato un maestro dell’immagine, alla cui costruzione si è dedicato in maniera forte e originale.
La rassegna intende raccontare un’esperienza artistica lunga e complessa che ha segnato la storia e la cultura del suo tempo, ma che ancora parla con determinazione alla nostra contemporaneità: il percorso artistico di Rosi ha definito a ogni tappa un’estetica ben precisa, tra distinti linguaggi audiovisivi, passando dai film di impegno di civile, capaci di raccontare il reale dopo la grande stagione neorealista, per arrivare ad una forma molto personale di documentario ed infine a filmare il “suo” teatro di Eduardo.
La rassegna si propone di sottolineare il suo sguardo originale e soprattutto l’eterogeneità della sua ricerca artistica, in grado di muoversi con disinvoltura tra cinema e teatro.
Roberto D’Avascio
CANTO DEGLI ESCLUSI, CONCERTATO A DUE
16 giugno ore 21.30 ➡️ http://bit.ly/2MkpDJs
Lo spettacolo di e con Alessio Boni previsto presso il Teatro Naturale di Pietrelcina (BN), si terrà presso la Chiesa Madre di Pietrelcina, ovvero la Chiesa della S.S. Annunziata in via San Paolo n. 6 Pietrelcina.
Ph Sabrina Cirillo — presso Pietrelcina.
COME I PIANETI CON IL SOLE
28 giugno ore 21.30 ➡️ http://bit.ly/2Mffu0x
🔸 IL CANTICO DEI CANTICI E ALTRE STORIE
3, 4 luglio ore 21.30 ➡️ http://bit.ly/2JPSLJ
TOMORROWLAND
creazione e interpretazione Annabelle Chambon, Cédric Charron, Jean-Emmanuel Belot
regia Jean-Yves Pillone
coproduzione MA scène nationale de Montbéliard
supporto alla residenza Les Marches de l’Été
in partnership con IDDAC
con il supporto di La Manufacture CDCN d’Aquitaine
Sala Assoli
13 giugno ore 19.00
14 giugno ore 19.00 e ore 22.00
15 giugno ore 19.00
durata 50 min
Un’energia vitale esplosiva, un rock elettronico suonato dal vivo su sintetizzatori vintage. Corpi che vibrano a un’intensità dirompente, una visione grezza della creazione.
Animati da un’energia punk-rock, Chambon-Charron-Belot danno vita a uno spettacolo che è un campo di battaglia. Attingendo dal retro-futurismo, il low-cost e l’attivismo politico, Tomorrowland non è una promessa di domani, ma una realtà di oggi.
Il trio ha creato questa performance come un album rock.
La loro ricerca ruota attorno alla questione di Jean Baudrillard: «What are you doing after the orgy?».
«Prima di tutto si mette il corpo sulla scena: organi, cervello, sesso, sistema nervoso. Lo si getta nello spazio aspettando le prime associazioni di idee; si cerca la frizione, l’attrito, la scomodità. Non proiettiamo il corpo nella forma, sperimentiamo degli stati di corpo; carichiamo l’immaginario e il corpo agisce e reagisce… la sensazione è vibrazione, il corpo si veste di interiorità per generare lui stesso un contenuto».
Da diciotto anni Annabelle Chambon e Cédric Charron lavorano insieme e hanno principalmente collaborato con Jan fabre su molti progetti come Je suis Sang o Mount Olympus fanno parte di quei rari performers a cui ha dedicato un solo, Preparatio Mortis et Attends Attends Attends (pour mon père), e sono tra i membri del Jan Fabre Teaching Group.
L’ AMANT
di Marguerite Duras
lettura di Isabelle Huppert
produzione Les Visiteurs du Soir
Teatro di San Carlo
11 giugno ore 21.30
durata 1 ora e 10 min
Indocina, 1930. Una quindicenne bianca, figlia di poveri coloni, e un ricco ereditiere cinese. Un incontro impossibile che tuttavia accade. La loro passione segreta è destinata a ossessionare l’opera di una delle più grandi scrittrici del secolo scorso. Nel 1984 Marguerite Duras pubblica L’Amante e oggi Isabelle Huppert ridà vita a questa storia.
UN ATTIMO PRIMA
Un’esperienza poetica
di Gabriella Salvaterra – Teatro de los Sentidos
con la collaborazione di Nelson Jara
paesaggio olfattivo Giovanna Pezzullo e Nelson Jara
organizzazione Claudio Ponzana
Palazzo Fondi
performance 8, 9, 10, 11, 12 giugno
ore 18.00, 19.30, 21.00
durata 50 min
C’è gente che dice che nella vita a tutto c’è rimedio; e tu cosa ne pensi?
Nel Teatro de los Sentidos, con cui lavoro da 18 anni, usiamo un lessico diverso per parlare degli elementi fondamentali della nostra produzione. L’attore è abitante dello spazio in cui lavora, non rappresenta ma agisce e vive (abita) in quello spazio, lo spettatore è viaggiatore, che crea il proprio percorso con l’abitante; lo spettacolo per noi è esperienza, che vive attraverso una drammaturgia sensoriale, non solo verbale ma fatta anche di silenzi, oscurità, evocazione di tutti i nostri sensi, che cerca di incontrare e far risuonare la memoria del corpo attraverso l’arte dell’ascolto
Il manoscritto de #IlGattopardo e altro ancora alla mostra 'GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA (1896 - 1957):