Vetrina Vesuvio

mercoledì 12 agosto 2020

Totò Sapore e la magica storia della pizza film d'animazione diretto da Maurizio Forestieri.

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Totò Sapore e la magica storia della pizza è un film d'animazione del 2003, realizzato dallo studio italiano Lanterna Magica e diretto da Maurizio Forestieri. Il film è uscito nelle sale italiane il 19 dicembre 2003 distribuito da Medusa Film e la stessa Lanterna Magica. È tratto liberamente dal racconto Il cuoco prigioniero di Roberto Piumini.
Napoli, XVIII secolo. Antonio Salvatore Sapore, detto Totò, è un giovane cantastorie squattrinato che gira per le strade della città cantando canzoni che parlano del piacere del buon cibo, adorato dai napoletani per la sua abilità nel distogliere la gente dalla fame e per mantenere tutti allegri.
Tuttavia Vesuvia, la perfida strega padrona del Vesuvio, fatta di magma incandescente, non sopporta l'allegria dei napoletani e dunque odia Totò, poiché ne ritiene l'artefice. La strega architetta quindi un piano diabolico: dato che Totò non ha nulla da perdere, Vesuvia decide di dargli qualcosa per poi improvvisamente togliergliela e fargli perdere la sua tanto apprezzata allegria. Vesuvia dunque invia a Napoli il suo inetto servo Vincenzone, che, presentandosi a Totò come un notaio americano, gli consegna quella che dice essere una eredità proveniente da un non ben identificato parente. Essa consiste in quattro vecchie pentole, che lasciano amareggiato e deluso Totò. Questi, al tramonto, va sulle scogliere di Napoli, e, parlando con la madre morta, rivolto verso il cielo, si lamenta che il destino gli è contro e poi, quasi ironicamente, pensa se quest'ultimo potesse almeno fargli trovare l'amore.
«...E io vado su, fermandomi un istante per sognare, ma vedo il mondo da rifare e allora torno giù...»
(Totò Sapore)
Vesuvia, venendo a sapere del desiderio di Totò di innamorarsi, dà istruzioni a Vincenzone di fare incontrare il giovane cantastorie con la bella Confiance, una bionda fanciulla, casualmente in giro per le scogliere. Vincenzone riesce a far imbizzarrire il cavallo che traina la carrozza della ragazza e Totò, attirato dalle urla della ragazza, riesce a fermare il cavallo prima che questi raggiunga la fine della scogliera. Confiance lo ringrazia e poi, dopo averlo riconosciuto, inizia a conversare con lui. I due personaggi vengono però richiamati dalla voce di Pulcinella Cetrulo, un simpatico ex attore teatrale napoletano, che vorrebbe gettarsi dalla scogliera. Totò gli salva la vita in una scena alquanto comica, mentre Confiance, cercata dal suo padre adottivo a gran voce, è costretta a tornare a corte, facendo in tempo a rivelare a Totò solo il suo nome.
«Io ti do tutto, io ti do tutto, e all'improvviso, ti tolgo tutto!!!»
(La canzone di Vesuvia)
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Totò e Pulcinella decidono di passare la notte bivaccando nei pressi dei vecchi ruderi vicini alla scogliera. I due, affamati, tentano di cucinare degli insetti trovati da Pulcinella nelle pentole di Totò e scoprono che le pentole sono magiche, in quanto sono in grado di parlare e di trasformare qualsiasi cosa venga messa all'interno in ogni cibo, cosicché Totò può realizzare il suo sogno di diventare un bravo cuoco. Questi decide inizialmente di usare le pentole per sfamare la povera gente di Napoli, e i napoletani, durante i festeggiamenti, chiedono a Totò se, nel caso in cui, a causa della sua popolarità, gli venisse chiesto di fare il cuoco a corte, lui si dimenticherebbe di loro lasciandoli allo sbando, ma il ragazzo li rassicura affermando di non voler mai diventare un cuoco di corte. Vesuvia, spiandolo, decide di adottare un astuto espediente per allontanare Totò dalla povera gente di Napoli.
Personaggi
Totò Sapore e la magica storia della pizza (2003)
  • Antonio Salvatore Sapore in arte Totò Sapore: è il protagonista del film. Sogna di essere un grande cuoco, ma non ha di che riempire lo stomaco. L'allegria però non gli manca, e così se ne va in giro ad intonare canzoni che narrano di pranzi principeschi. Ad ostacolarlo c'è la vecchia e malvagia strega Vesuvia che, dopo svariati tentativi, riesce a imprigionare Confiance e a scatenare una guerra tra la Francia e il regno di Napoli. Tuttavia Totò riesce a cavarsela inventando un nuovo piatto: la pizza.
  • Pulcinella Cetrulo: è la simpatica figura, tipica in ogni avventura napoletana. Incontra Totò mentre cerca di prendere delle uova per sfamarsi e in seguito ne diventa amico e collaboratore. Il suo aspetto è stato realizzato secondo il modello disegnato dallo scenografo Emanuele Luzzati.
  • Confiance: è il grande amore di Totò. Bionda, con occhi azzurri e la pelle chiara vive a palazzo, in quanto figlia adottiva del cinico cuoco francese Mestolon. Per colpa del patrigno, che nutre invidia nei confronti di Totò, viene sempre allontanata da questi. Ma infine l'amore trionferà dopo la sconfitta del vile patrigno.
  • Vesuvia: è la principale antagonista del film. È una strega malvagia, crudele, infida, spietata, diabolica, minacciosa, spregevole, intelligente, irascibile, odiosa, folle, squilibrata, assetata di potere e senza cuore, che vive nel Vesuvio; è fatta interamente di lava incandescente e sogna di sconfiggere Totò, e soprattutto l'allegria nel cuore dei Napoletani. Alla fine però Totò avrà la meglio nei confronti della peggiore nemica, che verrà solidificata dalla pioggia.
  • Vincenzone: è il tirapiedi di Vesuvia, nonché aspirante attore teatrale. Orco ingenuo ma di animo buono si alleerà con Totò dopo la sconfitta di Vesuvia e contribuirà all'invenzione della pizza, oltre che al salvataggio di Confiance.
  • Jacques Mestolon: è l'antagonista secondario del film. Un cuoco francese di corte e padre adottivo di Confiance. Prova grossi risentimenti nei confronti di Totò e questo provoca anche il contrasto con la figlia adottiva. Ha un carattere mostruosamente irascibile, cinico, infido, spregevole, vile, isterico, egoista e odioso ed ha un cagnolino di nome Dudù a cui capita spesso di fargli male.
  • Le quattro pentole magiche: sono il regalo per Totò all'inizio dell'avventura. Le pentole sono state create da Vesuvia con la sua lava magica per rendere Totò il miglior cuoco di Napoli per poi toglierle quando sarà arrivato all'apice della sua fama e farlo poi cadere in disgrazia e togliergli l'allegria con cui contagia tutti i napoletani. Hanno un ruolo principale nel film, in quanto non sono pentole qualsiasi: possono trasformare qualsiasi oggetto in un piatto principesco. I loro nomi sono Marmittone, Sora Pasta, Pentolito e Tegamino.
  • Gennaro: è il fabbro che restaura le pentole magiche, dopo che si erano sciolte nella lava bollente.
  • Re Filippo V di Spagna, Regina Elisabetta Farnese ed il "sadico " Principe Luigi I di Spagna (Fefè): sono i sovrani del Regno di Napoli. In seguito ad un banale litigio si scontreranno aspramente con i sovrani del Regno di Francia: il Re Luigi XIV, la sua amante Madame de Maintenon e la loro figlia, la brutta e capricciosa Principessa Luisa Francesca di Borbone (Scorfanette), ma durante la pioggia delle pizze deliziose, spuntati dal vulcano, si daranno finalmente tregua con tanta allegria.
Seppur con una trama ovviamente romanzata, “Totò Sapore” racconta la genesi della pizza non solo come importante piatto della tradizione culinaria partenopea, ma come elemento storico dalle caratteristiche uniche: essendo un piatto popolarissimo sia presso il popolo napoletano più povero e umile, che al tempo ne rappresentava la maggioranza, sia presso i più nobili, compresi i sovrani borbonici, la pizza fu capace di annullare le enormi distanze culturali e sociali tra popolo e regnanti.
La storia della pizza è caratterizzata comunque da datazioni incerte: la pellicola colloca la sua nascita nel Settecento, periodo in cui esistono notizie storiche di una prima unione tra pasta della pizza e pomodoro, abbinamento apprezzato, come già detto, dal “popolino” e dai nobili, tanto che Ferdinando IV sembri la facesse cuocere nei forni di Capodimonte. Tuttavia, esistono due importanti testimonianze storico-temporali della presenza della pizza sia prima che dopo il XVIII secolo. Nel Seicento vi sono notizie di una pizza soffice chiamata “mastunicola”, preparata con formaggio e basilico, mentre nel 1889 arriva la più importante e affermata approvazione, oltre che alla notizia storica più conosciuta: la nascita della “pizza margherita” in onore della principessa Margherita di Savoia in visita a Napoli. Il riconoscimento più prestigioso per la pizza napoletana come importante patrimonio culturale arriva nel dicembre del 2017, con l’ingresso della pizza nel patrimonio dell’Unesco.