Vetrina Vesuvio

domenica 21 giugno 2020

Voce 'e notte

Voce 'e notte è una canzone in lingua napoletana composta nel 1903 e pubblicata nel 1904 dalle edizioni musicali Bideri. Il testo fu scritto da Edoardo Nicolardi, mentre la musica fu realizzata da Ernesto De Curtis.
Il testo del brano racconta di un uomo recatosi sotto il balcone della donna da lui amata per dichiararle il suo sentimento, sebbene lei sia già sposata a un altro uomo, che dorme al suo fianco. Non a caso, si tratta di un componimento dal contenuto puramente autobiografico: infatti Nicolardi, all'età di 25 anni, si era invaghito di Anna Rossi, la quale, per volere dei genitori, andò in sposa a Pompeo Corbara, un facoltoso commerciante settantacinquenne, ma dopo la morte di quest'ultimo, egli poté infine prendere la ragazza come moglie. Imponente la versione di Mario Abbate con una orchestra sinfonica da 90 elementi per la storica casa discografica napoletana Phonotaype record. Tra le tante versioni di Voce 'e notte, interpretata sia dai più grandi esponenti della musica partenopea (Roberto Murolo, Lina Sastri, Piero Valli) ed italiana (Claudio Villa), nonché da artisti stranieri, vi è quella cantata da Peppino di Capri, nel 45 giri At Capri you'll find the fortune/Voce 'e notte, inciso nel settembre 1959, che raggiunse le prime posizioni della hit parade dei dischi più venduti in Italia.
L'anno successivo la canzone fu incisa da Franco Franchi in un flexy disc allegato alla rivista il Musichiere. Nel 2010 il gruppo Homo Sapiens ha incisa una versione con arrangiamento personalizzato e che ripropone ad ogni concerto.
Voce 'e notte" il significato e la canzone di una storia vera
Si 'sta voce te canta dint''o core
chello ca nun te cerco e nun te dico;
tutt''o turmiento 'e nu luntano ammore,
tutto ll'ammore 'e nu turmiento antico...
Si te vène na smania 'e vulé bene, 
na smania 'e vase córrere p''e vvéne,
nu fuoco che t'abbrucia comm'a che,
vásate a chillo...che te 'mporta 'e me? 

martedì 16 giugno 2020

Enzo Gragnaniello ‎– Balìa

Enzo Gragnaniello ‎– Balìa
Etichetta: Multivision Entertainment ‎– MTS 503132 2
Formato:CD, Album
Uscita: 2001
Genere:Pop
Stile: Vocal
In “Balìa” Gragnaniello, che è anche produttore artistico ed esecutivo del disco, posa il suo mondo dentro a sonorità world, come si chiamano oggi. Tanto che compaiono, con ruoli per niente secondari, strumenti come chalumeau, oud, bouzouky, tamburi ad acqua, launeddas e così via. Questa scelta dà vitalità e spessore a tutte le tracce. Fra i vari ospiti da segnalare la presenza, in “La casa col cancello”, di Alessandro Haber.
E’ sicuramente un buon compromesso quest’album, un compromesso di quelli alti, tra una scrittura solida e tutto sommato classica e la tendenza, il bisogno di guardarsi attorno musicalmente, a non limitarsi alle coordinate della musica moderna occidentale. Potrebbe essere, questo lavoro, un modello per chi vorrà compiere questo percorso, senza rinunciare alla commerciabilità del prodotto. Tutte le canzoni hanno una loro bellezza, una loro coerenza. Inutile citare questo o quel pezzo. Basta prenderne un paio a caso per farsi un’idea del progetto e del valore dell’intero disco.
E’ chiaro che Napoli in vari modi è comunque al centro di questa musica. Ma con Gragnaniello questo è inevitabile. Però la scelta di aprirsi a mondi diversi partendo dal proprio pare un passaggio credibile e adeguato, un passo fatto consci della lunghezza della propria gamba.
Un album godibile e artisticamente serio.
Io sono venuto solo per amarti
in questa festa di illusioni
che ti fa dimenticare
come si può camminare
sopra il battito del mare
Passo dopo passo
e si chiudevano le porte
mentre mi avviavo verso
quella libertà.
Io nun tengo niente
brigadiè na sigaretta
non mi domandate quello
che succederà.
L'ultimo cancello diventava trasparente
mentre la mia ansia divorava la mia età.

Signori si nasce film del 1960 diretto da Mario Mattoli

Signori si nasce è un film del 1960 diretto da Mario Mattoli. Il Santo Ottone di cui si parla nel film è realmente esistito; si tratta del francescano Sant'Ottone.
Anno 1906, età giolittiana: il barone Ottone Spinelli degli Ulivi, detto Zazà, nonostante la sua nobile ascendenza, è sempre al verde, a causa di una vita dissoluta passata dietro le quinte dei teatri a corteggiare le soubrette. Nonostante l'indigenza economica, l'uomo continua a intrattenere una vita da nobile, vivendo in un albergo e servito dal fedele Battista. Incalzato da un creditore insoluto, tale Bernasconi, viene denunciato perché ha falsificato la garanzia su una cambiale in scadenza e ovviamente scoperta.
Messo alle strette, Zazà decide con riluttanza di accettare il consiglio di Battista, ossia chiedere un prestito al fratello Pio degli Ulivi, titolare di una sartoria frequentata principalmente da prelati e suore. Tra i due fratelli non corre buon sangue a causa dello stile di vita di Zazà, ritenuto immorale da Pio, uomo timorato di Dio, dedito al lavoro ed alla carità. Presentatosi a casa del fratello, Zazà viene scacciato e, per dispetto, fa credere al fratello di volersi suicidare. Rientrato in casa, riceve l'inaspettata visita della bella e spregiudicata soubrette Patrizia, che finge di sedurlo allo scopo di dimostrargli il suo talento recitativo e quindi chiedergli di farle ottenere la parte in una Rivista.
Zazà spiega alla ragazza che lo spettacolo era stato abbandonato dal produttore ma, nel mezzo della discussione, arriva Pio, spaventato dalle minacce suicide del fratello. Per spillare quattrini a Pio per la cambiale e per rilevare la Rivista, Zazà decide di far credere al fratello che Patrizia è sua figlia. Valutata la situazione, Pio decide di invitare fratello, presunta nipote e presunto fidanzato di Patrizia a casa sua.
T102 FOTOBUSTA SIGNORI SI NASCE, TOTO', DE FILIPPO, DELIA SCALA ...
Il film è stato girato in Campania e precisamente presso il centro di Grottaminarda (AV) in Irpinia dove nel centro sorge la Piazza Intitolata al principe della risata e dove è possibile ammirare il bassorilievo dello stesso scolpito sulle pareti della scalinata della piazza stessa Gli interni negli stabilimenti IN.CI.R. De Paolis di via Tiburtina a Roma .
Zazà : Ho notato, in data odierna, che siete una mappata di mozzarelle.

domenica 14 giugno 2020

Blue Stuff ‎– Roba Blues

Blue Stuff ‎– Roba Blues
Cheyenne Records
CD, Album 
1999 
Blues
Blue Stuff è una blues band napoletana, nata nel 1982.
Guitar – Vincenzo Caponetto
Guitar, Banjo, Mandolin – Lino Muoio
Guitar, Resonator Guitar – Guido Migliaro
Lead Vocals, Drums – Mario Insenga
Resonator Guitar – Alessandro Coppola
Saxophone – Luciano Nini