Vetrina Vesuvio

venerdì 30 novembre 2018

#NAnarrazioneattiva. VESUVIO, VINO E TERRITORI

Enogastronomia Pubblicato: 18 Ottobre 2018
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Angelo Benedetti, Napoli
Lo hanno citato i poeti latini vissuti prima di Cristo, parlando dei prodotti della Campania Felix. Poseidone ed Efesto hanno tenuto a battesimo le prime bacche. Nettuno e Vulcano hanno visto scorrere il nettare primitivo dalle pendici del Vesuvio fino al mare. Lo immortalano le pitture dell’Arario negli scavi di Pompei. Le sue caratteristiche sono state descritte dal bottigliere di papa Farnese. Non c’è dubbio che i vini del Vesuvio siano straordinari per gusto, qualità e storia.
(TurismoItaliaNews) Bianco o rosso, rosato o spumante, Lacryma Christi o Caprettone, Piedirosso o Aglianico, i vigneti che crescono nell’area vesuviana assicurano straordinarie sensazioni al palato e all’olfatto. Una Doc ovviamente, la cui denominazione “Vesuvio” richiama e circoscrive immediatamente la zona di produzione: l’intero territorio dei comuni di Boscotrecase, Trecase e San Sebastiano al Vesuvio e parte dei comuni di Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Boscoreale, Torre Annunziata, Torre del Greco, Ercolano, Portici, Cercola, Massa di Somma, Pollena - Trocchia, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, tutti in provincia di Napoli. A fare la differenza sono i terreni su cui crescono le vigne: buona esposizione in declivio, di natura vulcanica e ricchi di potassio.
Che la viticoltura vesuviana sia antica, lo dimostra che tanti antichi poeti latini parlando dei prodotti della Campania Felix, raccontavano le preferenze che i Romani nutrivano per i vini del Vesuvio. Le antiche tradizioni enologiche dell’intera area vesuviana trovano origine con Aristotele (il filosofo greco vissuto fra il terzo ed il secondo secolo a.C.), il quale sostiene che i Tessali - antico popolo della Magna  Grecia - impiantarono le prime viti nella zona vesuviana allorché, nel quinto secolo a.C. si stabilirono in Campania. Fra i vitigni coltivati in questa zona hanno una loro origine storica sia il vitigno Coda di volpe che il Piedirosso (quest’ultimo, chiamato anche Palommina, veniva descritto da Plinio nella sua “Naturalis Historia”). Poseidone ed Efesto hanno tenuto a battesimo le prime bacche. Nettuno e Vulcano hanno visto scorrere il nettare primitivo dalle pendici del Vesuvio fino al mare. Gli dei greci prima e romani poi, del mare e del  fuoco, probabilmente sono stati i protettori, i numi tutelari dei  vitigni che affondano le radici nel cuore di una terra ribollente e allungano i loro tralci sulla costa tirrenica. Insomma i grandi bianchi baciati dal sole, i rossi annaffiati dalla lava  dello “sterminator vesevo”, non come appare oggi, ma quando era in piena attività.
Insomma una questione di archeologia, ma non solo evidentemente. Perché soprattutto i fattori naturali giocano un ruolo importante tenendo conto della presenza di due fulcri geologici di origine vulcanica fondamentali per comprendere l’origine, l’evoluzione e le caratteristiche della viticultura campana: il complesso Somma - Vesuvio e il sistema vulcanico dei Campi Flegrei. Proprio questi due nuclei rappresentano oggi gli ambienti ideali e più ricchi di varietà di viti e di tradizioni colturali associate. La  viticoltura attuale vesuviana comprende l’area che va dalle ultime falde fino a due terzi dell’altezza del Vesuvio. Le viti vesuviane sono coltivate in terreni che hanno una diversa giacitura, ricchi di declivi  naturali e ben esposti. Il territorio vitato è ripartito in due zone: quella comprendente l’Alto Colle Vesuviano oltre i 200 metri sul livello del mare, caratterizzata da terreni tutti più o meno in pendio;  l’altra è sul versante sud-orientale del Vesuvio, i cui terreni sono rivolti verso il mare.
Archeologia e natura, ma non si può dimenticare il fattore umano: l’areale del Lacryma Christi ha una  dimensione pittoresca, caratterizzata dai toni verdi dell’Appennino Campano fino all’azzurro mare Tirreno. In questa cornice domina la selvaggia bellezza del Vesuvio, cratere attivo di antichissima origine, da sempre conosciuto per sapori e aromi dei suoi vini, come testimoniano anche le pitture dell’Arario negli scavi di Pompei. Il Lacryma Christi del Vesuvio è il più famoso ed è tra quelli più citati nella letteratura enologica. Un vino circondato dalle numerose leggende: si narra che un pezzo di Paradiso precipitò nel golfo di Napoli quando Lucifero fu scacciato. Cristo, addolorato per la perdita di colui che era stato l’angelo più buono, pianse. Là dove caddero le sue lacrime, nacquero delle viti il cui  vino si chiamò appunto Lacryma Christi. Ma non è la sola leggenda: si narra infatti che Cristo, in una delle sue discese sulla Terra, per ringraziare un eremita redento gli trasformò una imbevibile bevanda in vino eccellentissimo.
I vitigni che costituiscono questo vino sono detti “di fuoco”, celebrati da Plinio il Vecchio e accreditati in età moderna tra i vini più prestigiosi d’Italia. 
Esempi di apprezzamenti sulle caratteristiche qualitative di questo vino sono state descritte dal bottigliere di papa Farnese, Sante Lancerio, che si preoccupava di controllare tutte le bottiglie che i nobili e potenti donavano al Pontefice.
 http://www.turismoitalianews.it/enogastronomia/9972-doc-vesuvio-il-vino-celebrato-dagli-antichi-poeti-latini-e-l-espressione-piu-autentica-del-territorio
 

domenica 18 novembre 2018

NOZZE IN FIERA 2018, I VESUVIO

Nozze in Fiera – Salone Mediterraneo della Sposa 2018
AIRAV
Associazione Imprenditori Ristoratori
Albergatori Vesuviani
STRADA DEL VINO VESUVIO E DEI PRODOTTI TIPICI VESUVIANI
Nozze in Fiera – Salone Mediterraneo della Sposa 
è l’evento dedicato alle coppie che si accingono a organizzare o perfezionare il giorno del loro “sì”. L’appuntamento è per i giorni 09-10-11 e 16-17-18 Novembre 2018 
nella Zona Industriale di San Marco Evangelista – Uscita Caserta Sud, 
a pochi passi dalla Reggia di Caserta.
Compila il form ed entra gratis a Nozze in Fiera
https://bit.ly/2JizaQ0
PROGRAMMA
6° Giorno
18 NOVEMBRE
10.00 Apertura Fiera
12.00 Laboratorio Wedding “La bomboniera”
13:00 “Gli accessori della sposa” Silk Flowers Handmade
15.00 Esibizioni live “Allestimenti floreali da favola”
15.30 Esibizioni live “CASARTIGIANI Caserta hair mode”
17.00 Make Up Live Show
18.00 Sfilata Moda Fiore
19.00 Sfilata di Moda Sposa Atelier Formichella
19:30 Ospite della serata Cecilia Rodriguez
22.00 Chiusura Fiera

1° Giorno
9 NOVEMBRE
17.00 Apertura Fiera
17.00 Seminario “Wedding destination” – Le principali regole per organizzare un perfetto matrimonio straniero in Italia
17:30 Show Cooking di Pasticceria classica “Prendi per la gola il tuo futuro sposo”
18.00 Inaugurazione e taglio del nastro
Ospiti della serata Jeremias Rodriguez, Cecilia Capriotti e Filippo Nardi
18.30  Sfilata Alta Moda Sposa Atelier Le Dive Houte Couture
2° Giorno
10 NOVEMBRE
11.00 Seminario “Wedding Dream” – L’importanza del dettaglio in ogni evento
12:00 Laboratorio Wedding “Tableau Mariage”
12:00 Seminario “Idee da proporre per la scelta del giusto intrattenimento per ogni tipo evento”
13:00 Demo “Un perfetto matrimonio Christmas Style”
14.30 Workshop: “La scelta del bouquet”
17.00 Workshop Laboratorio: Elegant style. Particolari di classe
per tavoli scenografici eleganti e preziosi
19.00  Sfilata Mondo Vip Agency
3° Giorno
11 NOVEMBRE
11:00 Show Cooking di dolci al cucchiaio “Note dolci”
12.00 Seminario “Wedding Style” –
Realizzare la giusta scenografia dell’evento: la scelta dello stile e la giusta ambientazione
16:00 Show Cooking “Un matrimonio vegetariano
17.00 Dimostrazione di trucco sposa fotografico
19:00 Sfilata Alta Moda Antonio Notaro
19:30 Ospite della serata Alfonso Signorini
4° Giorno
16 NOVEMBRE
17.00 Apertura Fiera
17.00 Seminario “Wedding destination” –
 Le principali regole per organizzare un perfetto matrimonio straniero in Italia
17:00 “Le plateux de Mariage
18.00 Workshop “Mise en place
5° Giorno
17 NOVEMBRE
10.00 Apertura Fiera
11:00 “Praline: dolci pensieri per gli innamorati
11.00 Seminario “Wedding Dream” – L’importanza del dettaglio in ogni evento
12.00 Laboratorio Wedding “La confettata
14.30 Esibizioni live “Scenografie da matrimonio
17.00 Workshop Laboratorio: Natural chic.
Riferimenti naturali nella realizzazione di tavoli scenografici e di tendenza
18.00 Hair stylist Live Show
19:00 Sfilata Alta Moda Sposi Atelier Alessandra Sposi
20.00 Live Show Giovansante Hair
20.00 Ospite della serata Francesca Cipriani
20.30 Sfilata Alta Moda Sartoria Mattia Pisano
Nozze in Fiera interessa un’area di oltre 5mila metri quadri e, grazie a una vasta offerta di prodotti e servizi, è il luogo ideale in cui trovare idee nuove e originali per il proprio matrimonio, un evento da sempre legato alla tradizione. Non solo: i visitatori hanno la possibilità di ottenere dagli espositori consigli e suggerimenti preziosi e, nel caso lo desiderino, possono anche effettuare prenotazioni direttamente presso gli stand.

lunedì 12 novembre 2018

#iVesuvio: Settimana UNESCO di Educazione alla Sostenibilità (CNESA) 2018



MOSTRA AL MUSEO DEL TESORO DI SAN GENNARO 
“ FUORI DALLA PLASTICA, UN PERCORSO DA COSTRUIRE”

Per la Settimana UNESCO di Educazione alla Sostenibilità (CNESA) 2018, 
organizzata dai Club per l’UNESCO di Bisceglie e Napoli,
la Puglia e la Campania sono rappresentate 
da artisti, geologi, storici, fotografi, pittori, scultori, poeti, scuole e Istituzioni che espongono 
a Napoli presso l’Appartamento Storico del Domenichino 
al Museo del Tesoro di San Gennaro situato a Via Duomo 149

Si inaugura a Napoli venerdì 16 novembre alle ore 16 presso l’Appartamento Storico del Domenichino, situato nel Museo del Tesoro di San Gennaro in via Duomo 149, 
la mostra d’arte dal titolo Fuori dalla plastica, 
percorso da costruire e riscoperta delle meraviglie della Terra. 
Organizzata dai Club per l’UNESCO di Napoli e di Bisceglie e visitabile fino al 23 novembre tutti i giorni dalle 9.30 fino alle 13.30 tranne il giorno di chiusura del Museo (ingresso libero), 
l’esposizione si inserisce nell’ambito delle attività e iniziative dell’Autunno in Cappella 2018 
e si avvale della direzione artistica del prof. Fortunato Danise,
 presidente del Club per l’UNESCO di Napoli.
Il tema dell’evento espositivo è di notevole attualità: 
tra telegiornali, documentari e campagne di sensibilizzazione sui media e in TV, 
si parla sempre più dell’eccessivo uso di plastica nella nostra vita quotidiana e della presenza pericolosa delle microplastiche in mare e in natura, 
dannose per la salute umana e per tutta la catena alimentare. 
L’iniziativa ha richiesto l’impegno comune di scuole, Istituzioni, geologi, scultori, pittori, fotografi, poeti, scrittori, musicisti e orafi. 
Il fine ultimo di questa operazione culturale sinergica è contribuire alla diffusione 
di valori e di comportamenti virtuosi, da parte di tutti, 
contribuendo alla formazione di una coscienza ambientale orientata ad uno sviluppo sostenibile.

Dalla Puglia espongono i seguenti artisti: 
Luigi Basile, Davide Bellaggi, Pina Catino, Vincenzo De Sario, Assunta Fino, Federica Francia, Giacomo Gesmundo, Giacomo Nello Stefano Miale, Luigi Palmiotti, Vitoronzo Pastore
Angelo Perrini, Amedeo Persi, Roberto Sibilano
2° C D “ CAPUTI” di Bisceglie - Scuola Associata UNESCO 
(elaborati scelti - classi IV A B sede via XXV Aprile, classi IV E F G H plesso via Fani). 
Mentre il contributo della Campania sarà dato dai seguenti partecipanti
Renato Aiello, Loretta Bartoli, Francisco Antonio Basile Pascale, Stefania Colizzi, Carlo Cottone, Fortunato Danise, Carmine De Gregorio, Giovanni Di Cecca, Raffaele Giustino, Pasquale Manzo, Luciana Mascia, Aurora Micieli De Biase, Sabrina Montuoro, Francesco Rosa, Roger Peeraerts, Dario Pegna, Silvia Schettino, Arturo Vastarelli.

Al vernissage del 16 novembre, dopo i Saluti delle Autorità, 
interverranno al simposio dal titolo “Viaggio nella TERRA...cotta” 
il prof. Danise con l’intervento sull’Arte della Terracotta a San Gregorio Armeno; 
il Cavalier Pina Catino, Presidente Club per l’UNESCO di Bisceglie con “Il RAPPORTO Bisceglia” sulla conoscenza storica dello stato della ceramica in Provincia di Bari di primo Ottocento. In questo rapporto Monsignor Bisceglia indica i principali centri di produzione della ceramica (Bisceglie, Terlizzi, Andria, Ruvo di Puglia, Fasano, Altamura, Poggiorsini, Noja, Noicattaro e Rutigliano), individuando chimicamente i vari tipi di argilla e gli smalti coprenti utilizzati e accompagnando lo scritto con notazioni igieniche e anche nocive 
dei vetri di piombo e antimonio, pericolosi per la vista; 
e la prof.ssa Margherita Calò, storico e critico dell’Arte con l’intervento Arte potere della rinascita. Si esibirà poi Giovanni Cigliano con“ I suoni della chitarra nell’incanto della natura”. 
Le Conclusioni saranno affidate al Vice Presidente Eccellentissimo della Deputazione alla Cappella del Tesoro, Don Riccardo Carafa Duca d’Andria e Castel del Monte, Conte di Ruvo.
La Mostra accoglie inoltre una sezione foto della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA), che racconta la pluralità dei paesaggi del territorio pugliese 
l’interazione con le attività umane della regione pugliese. 
Attraverso pannelli fotografici che rappresentano "Paesaggi geologici della Puglia", realizzati con il contributo del Parco Nazionale dell’Alta Murgia e del Parco Nazionale del Gargano, 
sotto il patrocinio dell’Ordine dei Geologi della Puglia, la mostra SIGEA Puglia 
intende contribuire alla diffusione della consapevolezza e conoscenza 
del patrimonio geologico come bene paesaggistico comune da salvaguardare. 
 La Regione Puglia è tra le poche regioni italiane che presenta i tre differenti ambiti geologici: 
di "avampaese" (Gargano, Murge e Salento), 
di "avanfossa" (Fossa bradanica) e di "catena" (monti Dauni). 
Questi ambiti, coinvolti nel processo di formazione della catena appenninica meridionale, 
con i loro differenti caratteri geologici, 
caratterizzano la geodiversità della regione che si riflette sui diversi tipi di paesaggio.