Vetrina Vesuvio

lunedì 30 marzo 2020

Don Rafele 'o trumbone - Cupido scherza... e spazza: Peppino De Filippo

Don Rafele 'o trumbone è una farsa tragi-comica napoletana in un atto scritta da Peppino De Filippo nel 1931.
Raffaele Chianese, compositore, maestro di trombone, vive in una casa-negozio di musica nella miseria più totale assieme alla moglie Amalia ed alla figlia Lisa: da due anni infatti è disoccupato, e tutto per il suo carattere visionario e refrattario a nuove visioni della vita che non siano le sue. Raffaele vive per la musica e non c'è verso di fargli cambiare idea: persino l'ultimo posto di lavoro offertogli dal suo migliore amico, il compare Giovanni, è stato da lui rifiutato. Quel giorno è un giorno importante: Raffaele deve andare a suonare ad un matrimonio nel pomeriggio, dopo un ennesimo insuccesso alla Federazione, dove gli hanno detto che non c'è lavoro per lui. Sembra andare tutto bene fino a quando non entra con fare minaccioso Nicola Belfiore, concertista e collega di Raffaele, che gli porta una cattiva notizia: lo sposo è morto per una paralisi cardiaca. Il concertista, che da tempo aveva il sospetto che Raffaele abbia qualche sorta di potere che lo porta a portare sfortuna a chiunque gli capiti a tiro, vuole smetterla di fare affari con il trombone e gli dice che da quel giorno ognuno se ne andrà per la propria strada. In quel momento, entra il compare Giovanni raggiante: ha trovato un'offerta di lavoro per Raffaele. Un'offerta veramente da prendere al volo: vigilante del personale nel lanificio di proprietà di un commendatore suo amico. Raffaele fa una smorfia: per lui, è un lavoro da "spione", come lui stesso definisce. Dopo che il compare gli ha spiegato in cosa consiste e le condizioni di stipendio, Raffaele ci pensa su: ha infatti in mente di andare, prendere lo stipendio d'anticipo che gli daranno al momento dell'assunzione e dileguarsi nel nulla. Al sentire questo, il compare se ne va. Prima però lo mette in guardia: se si farà sfuggire anche quest'occasione, lui non saprà più dove e a chi rivolgersi. Sembra che vada tutto per il meglio, quando ad un certo punto entrano in negozio alcune persone, molto ben vestite. Raffaele teme siano agenti delle imposte, ma subito il più ben vestito di loro dice di chiamarsi Alfredo Fioretti e di essere un compositore. Fioretti tenta Raffaele con delle proposte molto vantaggiose: da anni, infatti, egli è in Italia inoperoso e gli serve qualcuno che lo segua nei suoi concerti in giro per il mondo.
Personaggi
Raffaele Chianese
Amalia Chianese, sua moglie
Lisa Chianese, loro figlia
Nicola Belfiore, concertista e amico di Raffaele
Compare Giovanni, compare di Raffaele
Alfredo Fioretti
Luigi Fioretti
Attilio Gargiulo
Cupido scherza... e spazza - Peppino De Filippo
Cupido scherza e spazza è una farsa umoristica in un atto, rappresentata per la prima volta al teatro Kursaal di Napoli nel 1931. Racconta la storia di Vincenzo, uno spazzino premiato dal direttore della nettezza urbana per aver restituito una busta contenente molti soldi trovata per strada. La moglie Donna Stella, accetta la corte di Pascuttella, caporale dei netturbini e sua prima fiamma, mentre Rosina, la nipote non ricambia l'amore di Salvatore che trova troppo ignorante ed invadente. Il giovane, respinto, si vendica rivelando la tresca della moglie a Vincenzo. Pascuttella gli spiega che si tratta di un amore "plutonico", ma quando sta per convincerlo, entra in scena un suo vecchio creditore che lo picchia e lo minaccia con il martello. Vincenzo lo disarma e il creditore va via. Quando la gente del vicolo entra in casa, trova Vincenzo con il martello in mano e Pascuttella a terra malconcio. Farà quindi credere di averlo malmenato per aver insidiato la moglie, salvaguardando così il suo onore.
AMBIENTAZIONE: l'azione si svolge a Napoli nel 1930 in un basso, in uno dei tanti vicoli della città. In fondo, al centro, vi è la porta d'entrata da cui si vede la strada; a destra un tavolo con delle sedie e dei mobili, con una porta che funge da quinta laterale; a sinistra un cassettone sul quale è poggiata la statua della Madonna di Pompei.
PERSONAGGI: A proposito dei protagonisti di questo dramma Peppino è particolarmente meticoloso; infatti oltre a citare l'elenco dei personaggi, precisa per molti di loro anche l'età, quindi avremo: Vincenzo Esposito, spazzino di 45 anni; Salvatore, spazzino di 25 anni; Pascuttella, spazzino caporale di 50 anni; Donna Stella, moglie di Vincenzo di 40 anni; Rosina, nipote di Vincenzo di 20 anni; la "Diavola", soprannome della moglie di Pascuttella di 35 anni; Nicola La Croce, pugliese e spasimante di Rosina di 32 anni; infine Carmine e Gennarino altri due spazzini e Don Giovanni il cambiavalute. http://www.teatro.unisa.it

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