Vetrina Vesuvio

lunedì 9 ottobre 2023

Pianeta Mare Film Festival - Napoli, 4-8 ottobre 2023

La splendida isoletta africana che rischia di essere sepolta dal mare e le conseguenze traumatiche sulla popolazione del drammatico terremoto nell’Oceano Pacifico del 2011 che ha fatto oltre 20mila vittime in Giappone. Ci sono due esempi evidenti de “la natura che si ribella” al centro dei due film che hanno vinto il PMFF 2023, il Pianeta Mare Film Festival, che ha chiuso ieri sera a Napoli la prima parte della sua seconda edizione.

  • Una premiazione che testimonia la vocazione internazionale del Festival che quest’anno nelle sue due sezioni di concorso ha selezionato 20 opere su 120 film presentati provenienti da 31 diversi Paesi del mondo (dall’India al Brasile).
  • La giuria, composta da Marco Delogu, Giogiò Franchini e Florencia Santucho, nella sezione “Features film” dedicata ai lungometraggi ha assegnato la vittoria al film “All our heartbeats are connected through exploding stars” della regista svedese Jennifer Rainsford a pari merito con “Aya”, una co-produzione franco-belga del regista di origini bulgare Simon Coulibaly Gillard. 
  • Il primo posto nella sezione “Short movies” riservata ai cortometraggi è andato a “Water cooler war”, una produzione francese della regista Lisa Sallustio, premiato per “l’inventiva e la sapienza cinefila con cui si inscena un combattimento tra gli esseri umani alla conquista di un bene di prima necessità come l’acqua”. 
  • Menzione speciale della Giuria anche al cortometraggio Caiçara del regista brasiliano Oskar Metsavaht che racconta una suggestiva storia per la salvaguardia della pesca artigianale.
    Una delle novità della seconda edizione del Pianeta Mare Film Festival è stato il Premio assegnato dalla Giuria Giovani, presieduta da Gina Annunziata, nella sezione lungometraggi dedicato alla memoria di Massimo Milone, giornalista Rai di lungo corso, già direttore di Rai Vaticano, tra i padri fondatori del PMFF. Un premio che è andato al film “Into the ice” del regista danese Lars Ostenfeld, tra i registi più apprezzati al mondo nel genere documentario scientifico e naturalistico. 

La stessa Giuria Giovani, composta da giovani registi e filmmaker già affermati e studenti di cinema e scienze naturali provenienti da alcune delle principali Università italiane, ha assegnato per il miglior cortometraggio al film greco “Nothing holier than a dolphin” della regista-medico Isabella Margara.

  • Tra i Premi speciali assegnati dalla direzione del Pianeta Mare Film Festival il premio alla memoria della giovane filmmaker Chiara Rigione assegnato al cortometraggio “Dive” di Aldo Iuliano, 
  • il Premio “Partner” assegnato alla Cineteca Nazionale della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia per il restauro in 4k de “Il terrore nello spazio” e 
  • il Premio “Divulgazione scientifica” a Jeffrey Sachs che ha fortemente voluto che il Pianeta Mare Film Festival fosse il primo Festival italiano a divenire partner dell’SDSN, il Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite, fondato nel 2012 con il compito di mobilitare il mondo scientifico e culturale alla ricerca di nuove soluzioni per lo sviluppo sostenibile.

“Questo Festival - ha spiegato nel suo intervento il presidente dell’SDSN delle Nazioni Unite Jeffrey Sachs - rappresenta una straordinaria occasione per sensibilizzare, attraverso il cinema di qualità, le generazioni più giovani di tutto il mondo sulla relazione tra gli esseri umani, gli oceani e il resto della natura e delle creature viventi. Temi fondamentali per il futuro e la salute del nostro pianeta. In particolare il laboratorio creativo di produzione di super corti con smartphone rappresenta un format originale da portare nelle scuole di tutto il mondo per raccontare gli obiettivi dello sviluppo sostenibile”.

Da Napoli a Bruxelles: i super corti del Pianeta Mare Film Festival iniziano un viaggio itineranti in giro per il mondo

Anche quest’anno, infatti, tra i momenti più significativi del PMFF, organizzato dall’Associazione culturale Pianeta Mare Darwin Dohrn, fondata dal giornalista Max Mizzau Perczel, insieme con scienziati di fama mondiale, come il biologo marino Ferdinando Boero (presidente del PMFF e della Fondazione Dohrn) e il genetista Franco Salvatore, c’è stato il Laboratorio di “Cinema Mobile” diretto dal giovane regista Valerio Ferrara, Premio La Cinef al Festival di Cannes, che ha ospitato studenti universitari provenienti da tutta Italia (da Udine a Lecce) che hanno prodotto nel corso delle quattro giornate del Festival cinque ‘cortissimi’ da 2 minuti ciascuno. Proprio questi super corti sui temi della biodiversità, della salvaguardia degli oceani e dello sviluppo sostenibile nella vita di tutti i giorni già da domani (e fino a domenica) saranno proiettati a Milano al Museo d’impresa MM della Centrale dell’acqua. Poi il 30 ottobre ci sarà una proiezione speciale a Roma in “Europa experience - David Sassoli” e infine a Bruxelles al Millennium Film Festival diretto da Zlatina Rousseva, inizierà il viaggio in tutto il mondo dei super corti del PMFF che durerà fino alla prossima edizione del Festival.

Grande successo di pubblico nelle sale napoletane del PMFF anche per i film fuori concorsi come “Open Arms: la legge del Mare” di Marcel Barrena sulla storia della nascita di Open Arms e “Gli oceani sono i veri continenti” (sezione Panorama oltremare) del giovanissimo regista Tommaso Santambrogio selezionato alle Giornate degli Autori del Festival del Cinema di Venezia.

“Non deve essere il presidente di un Festival a certificarne il successo - sottolinea il presidente del Pianeta Mare Film Festiva, Ferdinando Boero - ma la nostra percezione è che siano state riconosciute da più parti l’accresciuta quantità e qualità dei film in concorso. Le due più grandi soddisfazioni sono arrivate in particolare dall’affluenza di pubblico nelle sale, un segno fondamentale del ritorno del pubblico al cinema in senso fisico, e dalla straordinaria sensibilità con cui tantissimi giovani di poco più di 20 anni hanno saputo riversare nei loro cortometraggi, realizzati durante il Festival, temi ambientali nevralgici per il futuro del pianeta. Un dato, anche generazionale, che ci lascia speranza per affrontare le gravissime crisi ambientali a cui siamo esposti”.

Film in concorso triplicati e Paesi rappresentati da tutto il mondo aumentati del 50%. Sono i due dati di questa seconda edizione che testimoniano in modo evidente la crescita del PMFF, il Pianeta Mare Film Festival che torna anche quest’anno dal 4 all’8 ottobre a Napoli, nella città in cui sono nati il cinema ad opera di Étienne-Jules Marey e la moderna biologia marina ad opera di Anton Dohrn (programma completo del Festival su www.pianetamarefilmfestival.it). “Siamo passati da 40 a 120 film in concorso che quest’anno provengono da 31 Paesi del mondo (dall’India al Brasile) rispetto ai 20 Paesi rappresentati nella prima edizione”. Ferdinando Boero, presidente del PMFF e presidente della Fondazione Dohrn, presenta nel dettaglio i dati della seconda edizione del primo Festival italiano che racconta, attraverso il cinema, la relazione tra gli esseri umani e il mare, la biodiversità e gli ecosistemi e può vantare (per la prima volta in assoluto per un Festival italiano) la partnership di SDSN - Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite, presieduto dal professor Jeffrey Sachs con il compito di mobilitare il mondo scientifico e culturale alla ricerca di nuove soluzioni per lo sviluppo sostenibile. - Fondazione Dohrn


Un compito che rappresenta uno degli obiettivi costituenti del Pianeta Mare Film Festival che quest’anno avrà anche una maratona di monster movies intitolata “La natura si ribella”. “La transizione ecologica che siamo chiamati ad intraprendere - evidenzia Boero - non potrà aver luogo senza che avvenga innanzitutto un cambiamento culturale come quello chiesto ormai da anni da Papa Francesco che, con la sua celebre enciclica “Laudato Si’”, ha coniato la necessità di una ‘conversione ecologica’. La Stazione Zoologica Anton Dohrn con le sue strutture aperte al pubblico (l’Acquario, il Centro Tartarughe di Portici e il Museo Darwin Dohrn, affidati in gestione alla Fondazione Dohrn) ha proprio lo scopo di generare cultura in campo marino e questo Festival fa parte di questa strategia”.

 

Da Napoli a Bruxelles: il viaggio itinerante del PMFF

 

Anche quest’anno il PMFF, organizzato dall’Associazione culturale Pianeta Mare Darwin Dohrn, fondata dal giornalista Max Mizzau Perczel, insieme con numerosi scienziati di fama mondiale, come lo stesso Boero e il genetista Franco Salvatore, avrà una formula itinerante per aumentare la partecipazione in più luoghi e città. Si parte a Napoli dal 4 all’8 ottobre con proiezioni suddivise tra il cinema Academy Astra dell’Università di Napoli Federico II nel centro storico, il Museo Darwin-Dohrn in Villa Comunale sul lungomare, la sala Saffo alla Città della Scienza a Bagnoli. E poi i cortometraggi in concorso e i ‘cortissimi’ con smartphone del Laboratorio creativo under 30 del Festival, diretto dal 26enne regista Valerio Ferrara, Premio Le Cinef al Festival de Cannes, arriveranno a Milano alla Centrale dell’acqua MM, a Roma in “Europa experience - David Sassoli”, lo spazio espositivo dedicato all'UE cogestito dagli uffici italiani del Parlamento e della Commissione europea e intitolato all'ex presidente del Parlamento europeo, e poi a Bruxelles al Millennium Film Festival diretto da Zlatina Rousseva.

“Il mare, elemento identitario di questa città e patrimonio prezioso da tutelare - sottolinea il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi - è il grande protagonista della rassegna internazionale Film Festival Pianeta Mare che torna anche quest'anno a Napoli con film e corti in grado di accendere i riflettori sulla natura per raccontare attraverso il cinema l'affascinante mondo marino, la sua biodiversità, gli ecosistemi: un patrimonio immenso, di importanza vitale, che va salvaguardato. Insieme a registi di successo, il Festival vede la partecipazione di videomaker di talento che affrontano tematiche ambientali con le moderne tecnologie dell’audiovisivo, è un elemento di grande interesse perché crea fra i giovani occasioni di condivisione e collaborazione per la costruzione di un futuro sostenibile”.

Da Cannes a Locarno: al Pianeta Mare Film Festival di Napoli arrivano alcuni dei migliori film presentati quest’anno in tutto il mondo

  • Due sono le sezioni di concorso del PMFF: “Features film” dedicata ai lungometraggi e “Short movies” riservata ai cortometraggi. In totale sono state selezionate 20 pellicole tra film e corti in competizione, scelti tra opere ricevute da registi e registe di 31 diverse nazioni, con età media under 40. “Una selezione composita - sottolinea Antonio Borrelli, portavoce del Comitato artistico del Festival - fatta di opere con impostazioni differenti e realizzate adoperando modalità narrative e artistiche sorprendenti, varietà di generi, dal documentario all’animazione passando per la videoarte fino alla finzione.

Nel concorso lungometraggi ci saranno, tra gli altri: “Zio Riz” di Raffaela Mariniello, prodotto da Angelo Curti con Teatri Uniti, “Kristos, the Last Child” di Giulia Amati, tra i film protagonisti alle Giornate degli autori a Venezia, “Whispers of Fire & Water” di Lubdhak Chatterjee, proveniente dal Festival di Locarno in anteprima italiana, “All of Our Heartbeats are Connected Through Exploding Stars” di Jennifer Rainsford, selezionato ad Hot Docs Toronto e vincitore del Premio del pubblico alla Mostra del Cinema di Pesaro, e “Aya” di Simon Coulibaly Gillard, proveniente dalla sezione indipendente “Acid” del Festival di Cannes.

Tra i cortometraggi, da segnalare, in anteprima campana, “Dive” di Aldo Iuliano in concorso ad Orizzonti all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, “Nothing Holier Than a Dolphin” di Isabella Margara, Premio del pubblico al prestigioso Festival di Clermont-Ferrand, “Ivalu” di Anders Walter e Pipaluk K. Jørgensen, in nomination agli Oscar 2023, e “Lizzie and the Sea” di Mariacarla Norali, ultima produzione della Mad Entertainment di Luciano Stella.

La giuria del Film Festival Pianeta Mare quest’anno sarà composta dal fotografo Marco Delogu curatore di mostre e festival di fama mondiale, e presidente Palaexpo di Roma, dal Premio David di Donatello Giogiò Franchini, montatore di film di alcuni dei più importanti registi italiani, tra cui il Premio Oscar Paolo Sorrentino, e da Florencia Santucho, direttrice del Festival Internacional de Cine Ambiental di Buenos Aires e componente del direttivo Green Film Network.

Anche quest’anno il PMFF avrà numerose appuntamenti di proiezione e workshop dedicati alle scuole, vari talk e tavole rotonde con personalità scientifiche di fama mondiale sui temi dello sviluppo sostenibile, un concorso laboratoriale dedicato a mobile-videomaker under 30 e avrà l’ingresso libero a tutte le proiezioni grazie al sostegno di numerosi partner scientifici, accademici, culturali, istituzionali e del mondo delle imprese. Tra gli altri SDSN delle Nazioni Unite, Rappresentanza italiana della Commissione europea, Film Commission della Regione Campania, Comune di Napoli, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Fondazione Dohrn, Eni, ABC di Napoli, Fondazione Banco di Napoli, Università di Napoli Federico II e Università del Salento, Flag Pesca Flegrea. Fondazione Idis Città della scienza, Fondazione Centro sperimentale di cinematografia di Roma e Cineteca Nazionale, Marevivo, MM Società di ingegneria del Comune di Milano, Accademia Belle Arti di Napoli, ReGeneration Hub Friuli, Pigneto Film Festival di Roma, Tra i partner tecnici: BCC Napoli, Screenlight, Federazione del mare, Associazione Scugnizzi a vela, Lega Navale San Giovanni a Teduccio - San Giorgio Napoli, EPM, Tennis Club Napoli, Yamamay. Media partner: Radio Immaginaria.

 

Nessun commento:

Posta un commento