Vetrina Vesuvio

mercoledì 18 giugno 2025

Campania Teatro Festival 2025 è anche dialogo tra artisti internazionali e professionisti locali di teatro sociale con il Focus Quartieri di Vita

Un progetto di cooperazione territoriale ed europea che, dal 18 al 21 giugno, festeggia dieci anni con un programma interamente dedicato all’inclusione, al fare comunità, ai linguaggi e alle pratiche creative teatrali insieme ad ospiti internazionali. Quartieri di Vita, dalla sua nascita, dedica le attività e l’impegno al teatro civile e di inclusione. In un tempo che richiede nuovi modi di ascoltare, vedere e abitare il mondo, Quartieri di Vita dà spazio ad un teatro che diventa luogo di possibilità.

Cuore pulsante del programma di incontri e visioni di spettacoli saranno le associazioni e compagnie campane che, nel corso di questo decennio, hanno contribuito a costruire e trasformare Quartieri di Vita, portando in scena visioni radicali, esperienze di prossimità e pratiche artistiche che hanno saputo coniugare sperimentazione e impatto sociale, volgendo uno sguardo attento alla partecipazione culturale come diritto. Saranno proprio queste realtà, espressione di eccellenza e innovazione nei linguaggi del teatro civile e partecipato, a incontrarsi con operatori culturali internazionali, studiosi e professionisti, per dar vita a momenti di scambio, approfondimento e progettazione condivisa. Con l'obiettivo di internazionalizzare queste realtà che lavorano nelle periferie e nei margini, per far conoscere l'eccellenza delle pratiche e delle poetiche.

Due i giorni del programma dedicato ad incontri speciali aperti al pubblico con la partecipazione di ospiti internazionali.

  • Alla Fondazione Premio Napoli a Palazzo Reale, il 19 dalle ore 16 alle ore 18, un incontro che intende approfondire il rapporto tra arte e disabilità, dove si parlerà di pratiche, politiche e visioni per un teatro accessibile, vede la presenza di Susanna Caldonazzi, dal 2024 responsabile della comunicazione di Europe Beyond Access, un programma internazionale che unisce dieci istituzioni culturali europee per migliorare l'accesso alle arti performative per artisti e pubblico con disabilità, e di Filip Pawlak, creatore teatrale, sostenitore di artisti con disabilità, curatore e produttore indipendente, coinvolto nel progetto internazionale Europe Beyond Access come ambasciatore ed esperto.
  • Il 20 giugno dalle ore 11 alle ore 13 sempre alla Fondazione Premio Napoli a Palazzo Reale, si dialogherà di teatro e carcere, pratiche e visioni a confronto tra esperienze italiane ed europee. L’incontro si terrà con Damian Kalita, direttore artistico del Teatr Studio di Varsavia, una delle realtà teatrali indipendenti polacche più attive su temi sociali e politici, e Wojtek Kasinski, vice direttore della Dom Kultury Foundation di Varsavia, centro culturale che promuove partecipazione civica e inclusione sociale attraverso le arti performative. Nel pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18, saranno presentate le associazioni culturali e sociali che hanno partecipato a Quartieri di Vita per costruire future collaborazioni nazionali e internazionali, in compagnia di Anne Golard, consigliera artistica del Teatro nazionale di Barcellona con una lunga esperienza nella gestione di progetti culturali europei e nello sviluppo di reti di cooperazione internazionale, che seguirà, da osservatrice, l’intera programmazione di Quartieri di Vita. Alle ore 17 un workshop sul linguaggio del RAP nelle carceri minorili, aperto agli operatori delle associazioni coinvolte, concluderà la giornata.
  • Gli spettacoli di Quartieri di Vita si svolgeranno il 18 giugno alle ore 21 al Teatro Mercadante con (H)AMLETO, scritto ed interpretato da un gruppo di persone con e senza bisogni di accessibilità che si é cimentato con la tragedia per eccellenza, ne ha scandagliato i temi e le possibilità provando, attraverso di essa a rivendicare la propria esistenza, quel “to be” che ci fa aggrappare alla vita.
  • Il 19 giugno alle ore 22 al Teatro Teder - Teatro del Rimedio con SECONDI – Storie di chi la Storia ha dimenticato, una riflessione sul valore dell’invisibilità e sul significato profondo dell’essere “secondi” in una società che celebra solo chi arriva primo.
  • Il 20 giugno alle ore 19 è la volta del laboratorio FARE TEATRO OLTRE LO SGUARDO con persone non vedenti e ipovedenti al Teatro Colosimo di Napoli e alle ore 21,30 nel Cortile delle carrozze di Palazzo Reale, del concerto PORTAMI LA` FUORI – Musica dentro e fuori il carcere, progetto dell’associazione Crisi Come Opportunità, con giovani artisti dentro e fuori il carcere minorile.
  • La conclusione del programma del Focus Quartieri di Vita sarà il 21 giugno alle ore 20 al Teatro Pier Paolo Pasolini di Salerno con TEMPESTA E INCANTESIMI un lavoro nato da un laboratorio con i ragazzi ospiti del Centro La Tenda di Salerno.

lunedì 16 giugno 2025

Napoli, Cortile delle Carrozze – Palazzo Reale | CAMPANIA TEATRO FESTIVAL - "Portami là fuori. Musica dentro e fuori il carcere"

«La musica non redime, ma accende. Accende pensieri, possibilità, speranze. In carcere portiamo parole che fanno rumore dentro, per provare a cambiare il fuori». Nelle parole di Luca Caiazzo, in arte Lucariello, è riassunto lo scopo profondo dei laboratori di musica rap che l’associazione CCO - Crisi Come Opportunità - di cui il rapper è socio e coordinatore per la regione Campania - organizza nelle carceri minorili italiane.

Il 20 giugno dalle 21:30, a Palazzo Reale – Cortile delle Carrozze (Napoli), Giovanna Sannino e Gaetano Migliaccio - entrambi attori del cast di Mare Fuori - presenteranno la serata conclusiva dei laboratori degli IPM di Nisida e Airola, un concerto a coronamento di un altro anno di appuntamenti a cura di formatori e artisti professionisti che - due volte a settimana, per 12 mesi all’anno - guidano i minori detenuti nella scrittura e nella registrazione di musica rap, nella messa in scena di spettacoli teatrali e nelle sceneggiature di cortometraggi d’autore.

Portami là fuori è prima di tutto il racconto di un approccio, che scaturisce in un progetto, narrato con un concerto che vedrà coinvolti artisti dentro e fuori le sbarre in una serata dedicata alla musica, alle parole e alle storie da raccontare. La forza riabilitativa della musica come arma di riscatto sociale per i giovani in situazione di temporanea difficoltà è uno dei temi trattati dalla serie TV Mare Fuori, che racconta le storie di adolescenti detenuti in un istituto penale minorile di Napoli. Questa la premessa alla base del legame tra il Campania Teatro Festival e il Presidio Culturale Permanente, il progetto di CCO - Crisi Come Opportunità che vuole ridare speranza a ragazze e ragazzi che pensano di non averne più.  

Protagonisti della performance alcuni dei ragazzi (le cui identità sono protette dalla privacy,), residenti nei due istituti minorili, che canteranno pezzi rap inediti elaborati durante la loro permanenza in carcere, insieme a Carbonio, artista dal Centro Diurno Polifunzionale di Santa Maria Capua Vetere e Fandy, giovane rapper dalla comunità Kayrós in provincia di Milano.

Al loro fianco, tra featuring e singoli, gli artisti della scena napoletana Oyoshe e Shada San, e Lucariello e Federico di Napoli, i rapper professionisti che gestiscono i laboratori negli IPM di Nisida e Airola, «La musica unisce. Sono felice di insegnare, ma anche di imparare, che la musica può essere un ponte verso il cambiamento» commenta Federico, impegnato nell’Istituto di Nisida. «Sono orgoglioso di poter aiutare qualcuno (e anche me stesso) a trovare un modo nuovo per raccontarsi, immaginarsi ed emozionarsi».

Cco - Crisi Come Opportunita'

Aiutare i giovani ad immaginare un futuro diverso da quello a cui pensano di essere destinati: questo lo scopo di CCO - Crisi Come Opportunità -, una realtà che da oltre dieci anni realizza documentari, pubblicazioni, video testimonianze, spettacoli teatrali, campagne di sensibilizzazione e progetti formativi lavorando nelle periferie, nelle carceri minorili e nelle scuole del nostro Paese, trattando tematiche legate alla cittadinanza attiva, alla questione di genere e alla lotta alle mafie. 

Il Presidio Culturale Permanente negli Istituti Penali per Minorenni è un progetto di CCO nato da un’idea di Luca Caiazzo - in arte Lucariello, rapper e socio dell’Associazione -, che organizza, per i ragazzi detenuti in Istituti e Comunità Minorili italiani, incontri settimanali con artisti e formatori qualificati, guidando laboratori di scrittura e registrazione di musica rap. Nelle proposte del Presidio, anche nella messa in scena di spettacoli teatrali, cortometraggi d’autore e scrittura creativa. 

Un PRESIDIO nato per stimolare e supportare giovani in momentanea difficoltà; CULTURALE, perché sfrutta le enormi potenzialità dell’arte, della musica, del teatro e della cultura per concentrare le energie dei giovani nella costruzione di un significato concreto di realizzazione; PERMANENTE, non momentaneo o sporadico, perché solo il lavoro costante e tangibile può allontanare dal senso di abbandono. 

Il progetto è attualmente attivo in diverse realtà sul territorio italiano: IPM Ferrante Aporti (TO), l’IPM Casal del Marmo (RO), l’IPM di Airola (BN), l’IPM Quartucciu (CA), l’IPM Paternostro (CZ), l’IPM di Acireale (CT), la Cooperativa Sociale Prospettiva (CT) e nel Centro Diurno Polifunzionale di S. Maria Capua Vetere (CE). 

Il progetto a livello nazionale è sostenuto da: Fondazione Alta Mane Italia, Fondazione San Zeno, Fondazione CON IL SUD, IP - Gruppo api, Studio TISS, Ministero della Giustizia. - Campania Teatro Festival


Avere una musica in testa - presentazione del libro "Ciò che resta della Notte" di Francesco Giuliani (Marlin Editore)

Rileggere un libro facendosi guidare dalla musica che lo anima e lo ispira. Prende l’avvio, da questo particolarissimo angolo visuale, il tour di Ciò che resta della Notte (Marlin Editore) di Francesco Giuliani: il libro di Giuliani non è, infatti, la sceneggiatura di un racconto che suggerisce una colonna sonora, ma nasce - proprio nel suo preciso gesto creativo - proprio animato dalla suggestione di una serie di ascolti. Si può veramente dire che, mentre lo scriveva, Giuliani aveva sempre “una musica in testa”. Una vera e propria playlist che l’autore suggerisce all’inizio di ogni capitolo quasi a suggerire al lettore gli ascolti più adatti per la lettura di quelle pagine. “È proprio la playlist che apre ogni capitolo, il plus valore di questo romanzo - come ben spiega Renato Marengo che si sta occupando di questa sorta di tour musicale -. Una sorta di codice inverso, uno stravolgimento dell’ordine naturale delle cose. Non sono le situazioni, le emozioni, l’incalzare degli eventi che suggeriscono questa o quella musica di commento o sottofondo, ma il contrario”.

  • Prima tappa del tour giovedì 19 giugno alle ore 18.00 presso la Libreria Mondadori di Napoli (via Luca Giordano). A condurre l’incontro, dall’ emblematico titolo Avere una musica in testa, il produttore e giornalista Renato Marengo con la partecipazione dell’autore e con gli interventi di Carmine Aymone del Corriere della Sera e la partecipazione di Antonio Onorato con i magici suoni della sua chitarra.  Nel corso dell’incontro, organizzato da Suono Libero Music di Nando Misuraca, la proiezione di un filmato di Paolo Zefferi di RaiNews 24 e le letture di Antonella Scapin.

Julian Rose, cinquantenne di bell’aspetto, chirurgo plastico affermato, chitarrista blues dilettante, si è stabilito a Roma ormai da molti anni, da quando ha lasciato la sua città d'origine, Napoli, in cui torna di rado e sempre malvolentieri. Là continua a vivere suo padre, Chuck, un americano sbarcato in Italia dopo la guerra, un musicista che ha fatto fortuna prima come deejay e poi come impresario musicale. A Napoli lo lega anche il ricordo di sua madre Rosalyn, morta in modo tragico quando lui era bambino. E nella sua città deve tornare quando Chuck è ricoverato in ospedale privo di conoscenza, vittima di un attacco di cuore. Qui Julian farà i conti con il suo passato e con il suo presente, con il suo matrimonio con Francesca, una donna anaffettiva che tollera i suoi numerosi tradimenti a patto che torni da lei, e con la perdita misteriosa di White, l’unica donna che avrebbe potuto tirarlo fuori dalla sua vita disperata. I pochi giorni trascorsi a Napoli, in attesa che il padre si risvegli, gli consentiranno di elaborare, per la prima volta in modo così onesto, le tragedie che lo hanno colpito.

Esiste ancora abbastanza vita in lui per poter sperare di ricominciare? L’incontro con Frida, una donna dotata di un intuito sorprendente, sarà l’occasione per capirlo.

Francesco Giuliani, nato a Salerno, dove ha trascorso le estati della sua infanzia imparando le leggi della strada, è cresciuto a Napoli e vive da trent’anni a Roma, dove lavora come avvocato in un noto studio legale. Scrive in modo bulimico da quando era bambino, passando dal diario personale scolastico ai racconti, dai libri di Diritto a recensioni di dischi e concerti. Ha una grande curiosità per le dinamiche dei rapporti di coppia, che lo hanno ossessionato a tal punto da indurlo ad andare in analisi per quindici anni. Suona e canta in una band rock-blues e scrive canzoni. È un grande appassionato di musica rock, idolatra i Rolling Stones, ha lavorato in radio negli anni ’80 e nel 2002 ha fondato con alcuni amici la prima rivista italiana musicale on line, per la quale scrive saltuariamente. Questo è il suo primo romanzo.

Napoli - 21 giugno 2025 | Un palcoscenico a cielo aperto per regalare momenti di felicità ai viaggiatori delle stazioni della metropolitana della Linea 1 e delle funicolari del Vomero

Un palcoscenico a cielo aperto per regalare momenti di felicità ai viaggiatori delle stazioni della metropolitana della Linea 1 e delle funicolari del Vomero a Napoli: è la proposta, in occasione della Festa della Musica il 21 giugno, della Fondazione Roberto Murolo insieme con l’ANM (Azienda Napoletana Mobilità) in collaborazione con l’Associazione Napulitanata.
Si tratta di un calendario di eventi musicali che trasformerà le stazioni del metrò e delle funicolari in un palcoscenico inatteso, offrendo ai passeggeri un benvenuto musicale che renderà ogni viaggio un’esperienza speciale.
  • Alle 11 il Coro della Libreria IoCiSto, diretto dal maestro Francesca Curti Giardina, si esibirà nella Stazione della Metropolitana di Piazza Vanvitelli;
  • alle ore 12 l’ensemble di Napulitanata si esibirà in quartetto nella Stazione della Funicolare di Piazza Fuga;
  • alle 18 Fabrizio Mandara allieterà i passanti della Stazione della Funicolare di Chiaia a Via Cimarosa;
  • alle 19.30 il pianista Pasquale Cirillo emozionerà i viaggiatori della Stazione della Metropolitana di Piazza Vanvitelli.
Inoltre, all’esterno del MU - Casa Museo Murolo - sarà allestita un’esposizione artistica a cura dell’Associazione La Terra del Sole. Tra l’altro, in occasione degli eventi realizzati con ANM, i biglietti di funicolare e metro avranno impressa l’immagine del grande maestro Murolo.
La canzone napoletana costituisce un patrimonio culturale materiale e immateriale senza confini che non è solo testimonianza di un pezzo di storia della città, ma un volano in grado di generare valore sul territorio. Questi eventi musicali hanno come scopo quello di avvicinare cittadini e turisti all’immenso patrimonio musicale napoletano e trasformare un momento di attesa in un’esperienza indimenticabile.
"La festa della musica di cui Napoli è stata città capofila è un momento di condivisione diffusa della nostra cultura e dei nostri fermenti musicali ed avere un palcoscenico diffuso è uno dei tanti segni tangibili che Napoli sempre più è città della Musica!", afferma il Consigliere del Sindaco per l’industria musicale e dell’audiovisivo Ferdinando Tozzi.
Queste le parole di Mario Coppeto, presidente della Fondazione Murolo: "Vogliamo portare la musica nei luoghi pubblici della collina del Vomero per rinsaldare e riscoprire la vocazione territoriale dell’arte e della cultura. Il 21 giugno si celebra in tutto il mondo la musica come veicolo di emozioni e di benessere collettivo. La musica unisce e fa star bene le persone. Noi abbiamo scelto la Canzone Napoletana come saldatura intergenerazionale attraverso la poesia e la melodia; valori intramontabili. Frm, Mu, Anm".

L’aria è voce, il duetto di Lina Sastri e il tenore Pasquale Esposito

Esce oggi il duetto inedito “L’aria è voce”, con cui Lina Sastri, in coppia con il tenore Pasquale Esposito, ritorna sulla scena discografica mondiale. Due anime napoletane che omaggiano la tradizione napoletana con una traccia vibrante e appassionata. Le loro carriere, uniche e riconoscibili, sono accomunate dall’amore per Napoli, per la musica e per la verità dell’interpretazione. In questo intreccio di esperienze e sensibilità, si rinnova la bellezza di una lingua musicale, il napoletano, che continua ad emozionare, raccontare ed unire. È stato proprio Pasquale Esposito, ideatore ed autore del brano che, con la sua visione musicale ed un profondo rispetto per l’autenticità, ha rappresentato per la Sastri uno spunto per tornare ad incidere un inedito che strizza l’occhio al passato, “perchè è al passato che dobbiamo ispirarci per scrivere un futuro migliore”, spiega Esposito.

Composto dallo stesso Esposito insieme a Tony Aprile (quest’ultimo è anche arrangiatore del brano), e prodotto ed orchestrato da Ettore Gatta, “L’Aria è Voce” è una canzone interamente in lingua napoletana, nata dal desiderio di celebrare la voce come memoria viva, ponte tra passato e presente e simbolo di un’identità più profonda. Il videoclip, ambientato nello splendido Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, accompagna visivamente questo viaggio sonoro, arricchito dalla partecipazione del sassofonista Pasquale Di Nunzio, e trasporta lo spettatore in un’atmosfera sospesa tra poesia, emozione e radici.

Lina Sastri: “La musica napoletana rimane assolutamente un classico per veicolare emozioni in tutto il mondo. Lo è sempre stata, lo è attualmente e lo sarà, spero, ancora molto a lungo. Lo auguro alla mia terra ed alla sua musica che è, ovviamente, anche la mia. Le mode nascono e di conseguenza passano, ma la bellezza è eterna e non passa mai: è unica, inimitabile ed inarrivabile. Io ho la fortuna di essere nata in una città che, questa bellezza unica, questa energia straordinaria, questa contraddizione fra mare, cielo e terra, la possiede e sono certa che non passerà mai di moda. La mia classica, su tutte, è ‘Tutta pe ‘mme’ perché mi ricorda tanto la mia mamma che amava cantarla.”

Pasquale Esposito: “I classici di Bovio, Tosti, Di Giacomo o D’Annunzio, non moriranno mai. Sono usati anche a livello universitario in tutto il mondo; nelle scuole di belcanto si dice che se un cantante vuol cantare l’opera, deve prima imparare a cantare la canzone napoletana, e soltanto dopo potrà misurarsi con Puccini, Verdi o Rossini. La canzone classica napoletana, con le sue molteplici sfaccettature, è una palestra insostituibile per formare i migliori cantanti. Il grande Enrico Caruso, ad esempio, prendeva ispirazione per il suo stile, tra le strade del suo rione, San Giovanniello, per poi riportare questo bagaglio di musicalità della lingua napoletana fino al Metropolitan durante le sue magistrali performance su Puccini, Rossini, Verdi o Wagner. Ne abbiamo parlato in uno speciale tv con il maestro Placido Domingo che conveniva su tutto questo. Questa canzone, scritta a quattro mani con Tony Aprile, vuole essere un valido tributo a questi brani, che resti nel tempo, ed ho faticato molto a contenermi perché la lista era ben più lunga, lunghissima: i brani di tutta la mia vita. La Signora Sastri è un perno fondamentale perché lei vive questo territorio e questa lingua in modo veramente viscerale, passionale, profondo ed intenso. ‘’A Vucchella’ è la classica a cui sono più legato, scritta da Gabriele D’Annunzio su un fazzoletto al Bar Gambrinus, che rende omaggio alla bellezza di una donna, attraverso altra bellezza: la musicalità delle parole napoletane.” 

Lina Sastri: “Io penso che le nuove generazioni, così come in tutto il mondo, non abbiano un background legato alla storia della terra nella quale vivono. Hanno ereditato dai loro padri la lingua per cui, la loro produzione musicale segue il tempo presente, spesso condizionato da mode e costumi. Oggi più che mai, i social influenzano in tutti modi la creatività che, di conseguenza, stenta ad esprimersi con libertà. Penso che le nuove generazioni non esprimano del tutto la loro terra. Napoli è una città speciale, unica al mondo nel suo essere, perché ha passato, presente e futuro che coesistono, perché ha bellezza, miseria e nobiltà, come qualcuno ha scritto, che coesistono come la leggerezza, l’ironia, l’allegria, le risate e le lacrime. Ed è questo che i giovani spesso non sanno, non conoscono; non hanno più la possibilità di vivere lotte, combattimenti, speranze e ragioni come abbiamo potuto fare noi fortunati, motivi e cause per cui si sta insieme e si combatte. Restano i sentimenti perché quelli sono eterni per tutti e in tutto il mondo, quindi speriamo che prima o poi riescano a sentirli in questa loro attuale solitudine. Me lo auguro di vero cuore.”

Con L’Aria è Voce, Lina Sastri e Pasquale Esposito offrono al pubblico un’opera intensa e sincera, che rinnova la tradizione napoletana attraverso due voci diverse ma profondamente affini, in grado di emozionare e far vibrare corde profonde dell’anima

Scottojonno, Galleria Principe di Napoli | 17 giugno | Presentazione del libro “Le cinque navi” di Vincenzo Esposito

Ritorna in libreria un grande autore: Vincenzo Esposito, con il libro “Le cinque navi”, pubblicato dalla Giannini Editore nella collana Sorsi. Questa volta il noto medico non pubblica un libro scientifico ma una raccolta di poesie. 

La prima presentazione si terrà martedì 17 giugno alle ore 18,30 presso Scottojonno, Galleria Principe di Napoli. 

  • La direzione culturale del caffè letterario è curata da Alessandro Polidoro. 
  • Dialogherà con l’autore: Giulia Giannini della Giannini Editore e 
  • Tiuna Notarbartolo giornalista e direttrice del Premio Elsa Morante. 
  • La voce narrante sarà quella dell’attore Ferdinando Terrinoni.

“Le cinque navi” è una raccolta di versi, un viaggio emotivo e filosofico attraverso temi come l’amore, la perdita, la solitudine e la ricerca di senso nella vita quotidiana. Le poesie trattano argomenti personali con una profonda introspezione, alternando immagini potenti e sentimenti universali. Lo stile è caratterizzato da un uso frequente di metafore e simboli religiosi, richiamando un dialogo interiore con Dio e figure familiari scomparse. Il libro è ricco di metafore evocative, immagini fortemente simboliche, e figure retoriche spontanee come le anafore. L’enorme trasporto di una grande mente e un grande spirito affidato alle sue parole più immediate, risuonano esperenzialmente ed emotivamente con i lettori.

Vincenzo Esposito è medico chirurgo. Ha una lunga esperienza all’interno di ospedali napoletani, tra cui il Policlinico Universitario di Napoli, nelle divisioni di anestesia e rianimazione, cardiochirurgia pediatrica e chirurgia del cuore. Ha esercitato, dal 1979, come medico di medicina generale dell’Asl campana, continuando a perfezionarsi con specializzazioni in psicologia clinica e psicoterapia, osteopatia, omotossicologia, medicina integrata. Attualmente esercita attività di libero professionista come medico di medicina generale omeopatica, biopsicosomatica e terapia della biorisonanza. È seguito da migliaia di pazienti che, da tutta Italia, lo raggiungono in Campania. Ha pubblicato i libri “L’uomo elettromagnetico”, e “Le vibrazioni della buona salute”, per la stessa collana “Sorsi”, “Vaccinologia in-nata” e “Siamo quanti di luce”, tutti a cura di Tiuna Notarbartolo.

domenica 15 giugno 2025

Campania Teatro Festival 2025 | 16 giugno | “Wild. Chi ricorda Edward Snowden?” - Roberta Rossi - Euripides Laskaridis

Sarà un lunedì tra spy story teatrale e musica quello del 16 giugno al Campania Teatro Festival. 

  • Alle ore 20 il Teatro Filodrammatici di Milano porta in scena al teatro Nuovo “Wild. Chi ricorda Edward Snowden?” del drammaturgo britannico Mike Bartlett, traduzione e regia di Bruno Fornasari, con Marta Belloni, Michele Correra ed Enrico Pittaluga. Ispirato a fatti reali, lo spettacolo racconta la storia di un ex tecnico della Cia, ricercato numero uno al mondo dopo Julian Assange, accusato di aver svelato un sistema di sorveglianza di massa che permetteva alla Nsa americana di spiare chiunque. Andrew, il protagonista, ospitato in una stanza d’albergo dalla Russia di Putin, che cavalca una ghiotta occasione di apparire liberale e attento alla protezione della privacy dei cittadini di tutto il mondo, riceve la visita separata di due persone, nominate solo come Uomo e Donna, che gli offrono protezione. Nessuno può essere sicuro della loro onestà. L’opera teatrale, che ha in sé lievi echi kafkiani, esplora l’idea che l’identità individuale sia la prima vittima di un mondo pericolosamente incerto e controllato dalla tecnologia. E pensare che il testo di Bartlett è stato scritto nove anni fa…. Durata 100 minuti.
  • Un raffinato concerto acustico, con la voce di Roberta Rossi e il pianoforte di Sebastian Marino, è invece “Lisbona-Palermo A/R”, itinerario di andata e ritorno che alle 21.30 nel Cortile delle Carrozze del Palazzo Reale di Napoli (accesso da piazza Plebiscito) traccia il legame profondo che ha unito la musica portoghese a quella della grande tradizione popolare italiana. Un’elaborazione artistica che trae ispirazione dal genio letterario di due grandi personaggi, il poeta Fernando Pessoa e Luigi Pirandello, a disegnare le trame di culture che hanno insospettabili orizzonti di comunicazione e condivisione. Durata 80 minuti.
  • Al teatro Mercadante, si replica alle 19 “Lapis Lazuli”, spettacolo per cinque performer e un abbagliante cavalluccio marino, ideato e diretto da Euripides Laskaridis. Durata 75 minuti.

  • La serata di lunedì 16 al Dopofestival, nel Giardino Romantico di palazzo Reale (accesso da piazza del Plebiscito), avrà come protagonista alle 22.30 Irene Ferrara. L’ingresso è gratuito, ma su prenotazione attraverso il sito del Campania Teatro Festival e su Eventbrite. Dalle 19.00 opening Djset. A cura di Drop Eventi.

Il Campania Teatro Festival è realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania e un contributo annuo del Ministero della Cultura. L’organizzazione è della Fondazione Campania dei Festival, diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.

I biglietti costano da 5 a 8 euro, con ingresso gratuito per i diversamente abili con un accompagnatore e I pensionati titolari di assegno sociale.

  • WILD – CHI RICORDA EDWARD SNOWDEN?

DI MIKE BARTLETT

TRADUZIONE E REGIA BRUNO FORNASARI

UN PROGETTO DI AMADIO/FORNASARI

CON MARTA BELLONI, MICHELE CORRERA, ENRICO PITTALUGA

SCENE E COSTUMI ERIKA CARRETTA

LUCI FABRIZIO VISCONTI

ASSISTENTE ALLA REGIA ALBERTO DE GASPARI

PRODUZIONE TEATRO FILODRAMMATICI DI MILANO

CON IL SOSTEGNO DI FONDAZIONE CARIPLO – NEXT LABORATORIO DELLE IDEE PER LA PRODUZIONE E PROGRAMMAZIONE DELLO SPETTACOLO LOMBARDO 2024/2025

TEATRO NUOVO

16 GIUGNO 2025, ORE 20:00

DURATA 1H E 40 MINUTI

  • LISBONA PALERMO AR

ROBERTA ROSSI (VOCE) E SEBASTIAN MARINO (PIANOFORTE)

PRODUZIONE CAMPANIA TEATRO FESTIVAL – FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL

CORTILE DELLE CARROZZE DI PALAZZO REALE DI NAPOLI (accesso da piazza del Plebiscito)

16 GIUGNO 2025, ORE 21:30

DURATA 1 ORA E 20 MINUTI

  • LAPIS LAZULI

SPETTACOLO PER CINQUE PERFORMER E UN ABBAGLIANTE CAVALLUCCIO MARINO

IDEATO E DIRETTO DA EURIPIDES LASKARIDIS

CON ANGELOS ALAFOGIANNIS, MARIA BREGIANNI//EFTYCHIA STEFANOU, EURIPIDES LASKARIDIS, DIMITRIS MATSOUKAS E SPYROS NTOGAS

MUSICA ORIGINALE E SOUND DESIGN GIORGOS POULIOS

CONSULENTE ALLA DRAMMATURGIA ALEXANDROS MISTRIOTIS

SCENOGRAFIA SOTIRIS MELANOS

DISEGNO LUCI STEFANOS DROUSSIOTIS

CREAZIONI SONORE ACUSTICHE ED ELETTRONICHE, OGGETTI SONORI YORGOS STENOS

COLLABORATORI ARTISTICI – COSTUMI CHRISTOS DELIDIMOS & ALEGIA PAPAGEORGIOU

OGGETTI DI SCENA E COSTRUZIONI SPECIALI KONSTANTINOS CHALDAIOS

COLLABORATORE ARTISTICO – SCENOGRAFIA VAGELIS XENODOCHIDIS

CONSULENTE AL MOVIMENTO NIKOS DRAGONAS

ASSISTENTI ALLA REGIA CHARIKLEIA PETRAKI & YANNIS SAVOUIDAKIS

COLLABORAZIONE ARTISTICA PER LA TOURNÉE MARIANNA KAVALLIERATOS

COLLABORAZIONE ARTISTICA NELLE PROVE TELIS TELLAKIS 

DIRETTORE TECNICO KONSTANTINOS MARGKAS

INGEGNERI DEL SUONO GIORGOS CHANOS E KOSTIS PAVLOPOULOS

TECNICO LUCI E COSTRUZIONI LUMINOSE SPECIALI GIORGOS IERAPETRITIS

ASSISTENTE OGGETTI DI SCENA E COSTRUZIONI SPECIALI TIMOTHY LASKARATOS

FOTOGRAFIA PINELOPI GERASIMOU, ELINA GIOUNANLI E JULIAN MOMMERT

PRODUZIONE ESECUTIVA, GESTIONE TOURNÉE & PRODUZIONE POLYPLANITY PRODUCTIONS / YOLANDA MARKOPOULOU E VICKY STRATAKI

UN PROGETTO DI EURIPIDES LASKARIDIS & LA COMPAGNIA DI ARTI PERFORMATIVE OSMOSIS [GR]

PRODOTTO DA ONASSIS STEGI [GR]

PRIMA MONDIALE PRESSO ONASSIS STEGI, ATENE, APRILE 2024

SOSTENUTO DA FONDATION D’ENTREPRISE HERMÈS [FR]

COPRODOTTO DA THÉÂTRE DE LA VILLE [FR], THÉÂTRE DE LIÈGE [BE], ESPOO THEATRE FINLAND [FI], TEATROS DEL CANAL [ES], TEATRO DELLA PERGOLA FIRENZE [IT], FESTIVAL APERTO / FONDAZIONE I TEATRI REGGIO EMILIA [IT] & I FESTIVAL DELLA BIG PULSE DANCE ALLIANCE: JULIDANS [NL], TORINODANZA FESTIVAL / TEATRO STABILE DI TORINO – TEATRO NAZIONALE [IT] & ONE DANCE FESTIVAL [BG]

  • COFINANZIATO DAL PROGRAMMA EUROPA CREATIVA DELL’UNIONE EUROPEA
  • CON IL SUPPORTO DI NEON ORGANIZATION FOR CULTURE AND DEVELOPMENT [GR]
  • CON IL SUPPORTO DI MEGARON – THE ATHENS CONCERT HALL [GR]
  • CON IL SOSTEGNO FINANZIARIO DEL MINISTERO DELLA CULTURA GRECO

TEATRO MERCADANTE

15 GIUGNO 2025, ORE 21:00

16 GIUGNO 2025, ORE 19:00

DURATA 1H E 15 MINUTI  Campania Teatro Festival


Campania Teatro Festival. | 17 giugno 2025 | GIUSEPPE ZENO - ERIKA PAGAN (VOCE) E LUCIANO BIONDINI (FISARMONICA) - DISPERATO ERETICO SHOW

Sarà Giuseppe Zeno il personaggio più atteso della quinta giornata del Campania Teatro Festival. 

  • Alle 21 di martedì 17 giugno, con Stefano Messina e Giulia Ricciardi, è il protagonista al teatro Trianon Viviani di “Le ultime ore di Giordano Bruno”, atto unico di Stefano Reali. Lo scontro brillante, drammatico e feroce, ma a tratti anche comico, tra Giordano Bruno e il cardinale Roberto Bellarmino diventa infatti drammaturgia in uno spettacolo che, mettendo in scena l’ultimo, potente grido d’indignazione del filosofo nolano contro ogni forma di censura al libero pensiero, affronta argomenti sempre attuali. Il confronto serrato è sull’idea stessa di libertà: un duello verbale in cui non è sempre chiaro chi sia davvero libero — l’Inquisitore del Vaticano o il filosofo eretico — e chi, invece, sia prigioniero della propria immagine, disposto perfino a morire pur di diventare un’icona immortale del Pensiero. Durata 90 minuti.
  • Per chi, invece, ama la buona musica, l’appuntamento da non perdere è alle 21.30 nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale con “Harmonie”, il concerto con Erika Pagan (voce) e Luciano Biondini (fisarmonica). 
Il repertorio proposto sarà un vero e proprio “viaggio” attraverso le fascinose stratificazioni della forma-canzone, in cui le celebri arie della tradizione musicale classica, spaziando dal lirico al moderno, rivivranno di nuove sonorità e sperimentazioni, raccontando la bellezza dei mondi femminili e creando un dialogo tra passato e presente in un’innovativa chiave jazz. Accompagnando lo spettatore tra sensuali malinconie ed esplosioni vitalistiche, anche grazie a uno strumento capace di evocare atmosfere intime e allo stesso tempo energiche. Durata 60 minuti.
  • La Sezione Osservatorio, dedicata ai giovani talenti teatrali, propone al Teatro Teder-Teatro del Rimedio alle 22 “Disperato eretico show”, spettacolo diretto da Beatrice Mitruccio, drammaturgia di Paolo Perrone. Il soliloquio di un giovane attore, costretto dalla pandemia a reinventarsi rider, diventa una riflessione sul presente e sul futuro, sul lavoro, sulla politica e sulla famiglia, alla ricerca del coraggio per continuare a resistere. Titolo ispirato da una famosa canzone di Dalla, a conferma del tono ironico e invettivo, per raccontare la storia vera di un artista e di un’intera generazione di artisti. Con Ludovico Cinalli.  Durata 65 minuti.
  • L’appuntamento di martedì 17 al Dopofestival, nel Giardino Romantico di palazzo Reale (accesso da piazza del Plebiscito), è alle 22.30 con Astor Piazzolla Meets Ultimo Tango e due musicisti di rango come Giulio Martino (sassofono) e Rocco Zaccagnino (fisarmonica). L’ingresso è gratuito, ma su prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili, attraverso il sito del Campania Teatro Festival. Sarà però necessario convertire la prenotazione in un biglietto gratuito la sera dell’evento presso la biglietteria del Campania Teatro Festival a Palazzo Reale. Dalle 19:00 opening Djset. Un mix vibrante e cosmopolita di musica, drink d’autore e street food di qualità, a cura di Drop Eventi.

Il Campania Teatro Festival, realizzato con il sostegno concreto della Regione Campania e un contributo annuo del Ministero della Cultura, è organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival diretta da Ruggero Cappuccio e presieduta da Alessandro Barbano.

I biglietti costano da 5 a 8 euro, con ingresso gratuito per i diversamente abili con un accompagnatore e I pensionati titolari di assegno sociale. Le modalità della richiesta e della successiva conferma sono consultabili su campaniateatrofestival.it

  • LE ULTIME ORE

Prima dell’esecuzione di Giordano Bruno

ATTO UNICO DI STEFANO REALI

CON GIUSEPPE ZENO (GIORDANO BRUNO), STEFANO MESSINA (ROBERTO BELLARMINO) E GIULIA RICCIARDI  (SORELLA ELIDE)

PRODUZIONE L’ISOLA TROVATA

TEATRO TRIANON VIVIANI

17 GIUGNO 2025, ORE 21:00

DURATA 1H E 30 MINUTI

  • HARMONIE

CONCERTO DI ERIKA PAGAN (VOCE) E LUCIANO BIONDINI (FISARMONICA)

PRODUZIONE CAMPANIA TEATRO FESTIVAL – FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL

CORTILE DELLE CARROZZE DI PALAZZO REALE DI NAPOLI (accesso da piazza del Plebiscito)

17 GIUGNO 2025, ORE 21:30

DURATA 1H

  • DISPERATO ERETICO SHOW

REGIA BEATRICE MITRUCCIO

DRAMMATURGIA PAOLO PERRONE

IN SCENA LUDOVICO CINALLI

VIDEO E GRAFICHE MATTEO BERNABEI, BEATRICE MITRUCCIO

PRODUZIONE COLLETTIVO EST

PRODUZIONE ESECUTIVA PROGETTO GOLDSTEIN

CON IL SOSTEGNO DI TEATRO TRASTEVERE DI ROMA, EX MERCATO DI TORRE SPACCATA DI ROMA, SPIN TIME LABS, ROMA

  • FINALISTA PREMIO ATTILIO CORSINI – SALVIAMO I TALENTI 2022, TEATRO VITTORIA – ROMA
  • FINALISTA DOMINIO PUBBLICO 2022, TEATRO INDIA, ROMA
  • VINCITORE DI CATEGORIA VUOTI D’ARIA 2022, CINETEATRO SAN FILIPPO NERI, SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Napoli, libreria Feltrinelli di Piazza dei Martiri | Presentazione del libro "La magistratura rara" (De Nigris Editore) di Luigi de Magistris.

Lunedì 16 giugno alle ore 18:00, presso la libreria Feltrinelli di Piazza dei Martiri a Napoli, si terrà la presentazione del libro Giuseppe de Magistris. La magistratura rara (De Nigris Editore) di Luigi de Magistris. L’autore, ex magistrato e già sindaco di Napoli, racconta la figura di suo padre, Giuseppe de Magistris, magistrato esemplare e simbolo di una giustizia indipendente e coraggiosa. 

  • L’incontro vedrà la partecipazione di Dario Del Porto, Giovanni Melillo e Claudio Botti, che discuteranno insieme all’autore dell’eredità morale e civile della magistratura italiana.

Giuseppe de Magistris. La magistratura rara è un atto d’amore e di denuncia verso un’istituzione che ha perso, in parte, la propria autorevolezza morale. Luigi de Magistris racconta suo padre e, con lui, una magistratura oggi in via d’estinzione: etica, credibile, indipendente. Un modello di giustizia che non inseguiva il potere ma lo sfidava, cercando verità e uguaglianza in nome del popolo italiano, come vuole la Costituzione. Attraverso ricordi personali e riflessioni storiche, l’autore compone un viaggio nella memoria e nella coscienza civile, per ricordare che senza giustizia e verità, la democrazia resta solo una forma vuota. E che la toga, per essere degna, deve poggiare sulla credibilità di chi la indossa.

Luigi de Magistris è nato a Napoli nel 1967. Laureato in Giurisprudenza, ha scelto la carriera di magistrato, occupandosi principalmente di contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione. Le sue indagini hanno coinvolto politici e imprenditori locali e nazionali. È stato sottoposto ad attacchi, ispezioni e interrogazioni parlamentari, fino alla sottrazione delle inchieste. Spostato da Catanzaro a Napoli per “incompatibilità ambientale”, senza più la funzione del PM, nel 2009 si è dimesso dall’ordine giudiziario, ma è stato eletto parlamentare europeo nelle liste dell’Italia dei Valori. Il 20 luglio 2009 è stato designato Presidente della commissione del Parlamento Europeo preposta al controllo del bilancio comunitario. Il 30 maggio 2011 è stato eletto Sindaco di Napoli. Nel 2009 ha pubblicato con Editori Riuniti Giustizia e potere, nel 2010 con Chiarelettere Assalto al PM, nel 2011 con Loffredo La Costituzione e noi, nel 2017 con Chiarelettere La città ribelle, nel 2022 con Piemme Fuori dal sistema, nel 2024 con Ponte alle Grazie Voglia di sinistra, nel 2024 con Fazi Poteri occulti.

Roberto Fiore è stato un imprenditore e dirigente sportivo italiano.

Roberto Fiore (Portici, 2 ottobre 1924 – Napoli, 27 febbraio 2017) è stato un imprenditore e dirigente sportivo italiano.

Figlio del poeta napoletano Francesco Fiore, nacque a Portici nella frazione di Bellavista ma crebbe nel quartiere napoletano del Vasto. È morto nella sua casa di Posillipo all'età di 92 anni.

Fu presidente del Napoli dal 1964 al 1967. Il club partenopeo sotto la sua presidenza divenne una S.p.A., precisamente il 25 giugno 1964. 

Sotto la sua guida furono acquistati Omar Sívori e José Altafini e si registrarono 69.000 abbonati. 

  • Dal 1967 al 1968, chiamato dal presidente Umberto Lenzini, ricoprì il ruolo di direttore sportivo della Lazio. 
  • Dal 1986 al 1988 fu presidente dell'Ischia, 
  • mentre dal 1991 al 2001 fu presidente della Juve Stabia. 
  • Il 27 ottobre 2017 in occasione della partita di campionato di Serie C tra Juve Stabia e Rende (1-0), gli viene intitolata una parte della tribuna centrale dello Stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia.
  • Nel 1985 ricoprì l'incarico di presidente del Circolo Nautico Posillipo, anno in cui il sodalizio rosso-verde divenne campione d'Italia di pallanuoto.  it.wikipedia.org
  • Dalla Coppa delle Alpi a Corrado Ferlaino
  • Chi sono stato, il libro di Roberto Fiore. Ha portato a Napoli campioni come Omar Sivori e Josè Altafini, ha fondato nel 1964 la società sportiva calcio Napoli, ma il calcio non è stata la sua unica passione. Da imprenditore chimico a tycoon del calcio, per Roberto Fiore una vita costellata di successi: ora, anche editoriali. Roberto Fiore infatti è diventato scrittore, dando alle stampe la sua autobiografia. Chi sono stato? il titolo del libro presentato durante un incontro che si è svolto alla presenza dell'autore in una nota libreria di piazza Garibaldi. Fiore racconta anche gli altri successi ottenuti in campo sportivo con il Circolo Nautico Posillipo e nel calcio minore ad Ischia e, soprattutto a Castellammare di Stabia. Non mancano segreti e curiosità su uno dei periodi più belli del Calcio Napoli e racconti inediti che riguardano un altro grande discusso personaggio come Achille Lauro che ha segnato la vita politica e calcistica di Napoli.  (31.05.12)

Francesco Fiore (Napoli, 9 gennaio 1889 – Napoli, 14 dicembre 1954) è stato un poeta e cantautore italiano.
Diplomato ragioniere, lavorò prima al mercato ortofrutticolo di Napoli e in seguito fu proprietario e gestore di un bar nella popolare zona del Vasto, punto di ritrovo per gli artisti partenopei.
Interessato alla poesia fin dalla più giovane età, pubblicò le sue prime canzoni nel 1911 per l'editore Nobile. Lavorò per la casa editrice La Canzonetta per diversi anni e collaborò anche con la Bottega dei 4 e con Epifani. Raccolse le sue poesie prima in tre volumetti, poi in un unico grande volume dal titolo "Napule".
Fra i suoi maggiori successi ricordiamo: 'O piccerillo (1918), Vommero e Margellina (1922), Nun è chella ca dichi' (1923), Beneditto 'o mese austo (1924), 'O cchiù bello nomme! (1924), Te lasso (1924), 'A canzone 'e tutt''o munno (1925), Tre parole (1925), Nun è Carmela mia! (1926), Voglio a te! (1926), Abbracciate cu mme! (1927), 'A serena d''e cannzone (1927), Napule... e niente cchiù! (1928), Connola d'ammore (1929), Tutta pe me (1930), Voce 'e campagna (1931), 'E buscie (1935), Matalena (1936), Senza n'addio! (1936), Bellavista (1939).
Sposato con Anna Russo, ebbe dodici figli, tra cui Renato Fiore che continuò l'attività paterna nella tradizione della canzone napoletana e Roberto Fiore, dirigente sportivo e presidente di Napoli, Juve Stabia e Posillipo. it.wikipedia.org

sabato 14 giugno 2025

Radio May Day | Sedi operative a Casalnuovo e Striano - Direzione artistica Ignazio Scassillo

È stata presentata ufficialmente ieri, nella splendida cornice del Rama Palace Hotel di Casalnuovo di Napoli, Radio May Day, una nuova realtà radiofonica imprenditoriale che si propone di portare una ventata d’aria fresca nel panorama delle radio.

Con sedi operative a Casalnuovo e Striano, Radio May Day nasce da un’idea di Rosario Visone ed Eduardo Castaldo, due giovani imprenditori appassionati di comunicazione e innovazione. Alla guida della direzione artistica c’è il Maestro Ignazio Scassillo, compositore e cantautore di lunga esperienza, che firma il progetto editoriale della radio.

Radio May Day si distingue per il suo approccio dinamico e contemporaneo: un team giovane, competente e proveniente da tutta Italia – da Torino a Milano, passando, ovviamente, per Napoli – lavora ogni giorno per costruire contenuti originali, di qualità e pensati per un pubblico moderno e sempre connesso. Molti dei collaboratori vantano precedenti esperienze nel mondo radiofonico e portano con sé una forte passione per la comunicazione e l’innovazione digitale.

Il palinsesto prevede un mix di musica, talk, intrattenimento e approfondimenti culturali, con uno sguardo attento ai temi sociali, alle nuove generazioni e alle tendenze emergenti. 

Napoli2500

Napoli è… Giacomo Leopardi
Il 14 giugno 1837, a Napoli, si spegneva Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti della letteratura italiana dell'ottocento.
La città lo accolse negli ultimi anni della sua vita, tra fragilità fisica e straordinaria lucidità intellettuale, diventando il suo ultimo rifugio.
Oggi, il suo monumento sepolcrale si trova nel Parco delle tombe di Virgilio e Leopardi, un luogo dove riposano simbolicamente due voci immortali: Leopardi e Virgilio.
Tra il verde, la roccia e il mare, Napoli custodisce questo giardino della memoria, dove la poesia antica e quella moderna si intrecciano in un unico monumento alla poesia.  - Napoli 2500
Napoli è… ’a Pazziella
A Napoli i giochi dei bambini sono scenografie spontanee di ogni fotografia; le risate e gli schiamazzi fanno da colonna sonora in ogni vicolo. 'A Pazziella, in napoletano, è molto più di un semplice "giocattolo", è un gioco costruito alla buona, la scusa per correre in strada per bambini di ogni età, da sempre.
Tra le pazzielle più famose c’è lo strummolo, la trottola di legno che girava all'infinito su basoli e sanpietrini: l'infanzia di generazioni di napoletani è in un oggetto semplice: "poca cosa" che diventa tutto il divertimento possibile.
Il 28 maggio, nella Giornata Mondiale del Gioco, istituita per difendere il diritto dei bambini alla fantasia e al tempo libero, Napoli celebra la sua eredità più autentica: l'arte di trasformare il poco in festa.
Napoli è… il Real Bosco di Capodimonte
Sull'omonima collina che domina la città si estende il Real Bosco di Capodimonte, un parco urbano di circa 124 ettari, progettato nel 1743 per volere di Carlo di Borbone.
Nato come riserva di caccia reale, il Bosco è un vero scrigno di biodiversità, con oltre 400 specie vegetali e centinaia di specie animali. Un patrimonio naturale incredibile, tutelato e monitorato grazie alla presenza di una stazione di ricerca ambientale. Arricchito dell'imponente Reggia, che oggi è sede del Museo Nazionale di Capodimonte, ospita una collezione unica che spazia dall'arte medievale a quella contemporanea, con opere di Caravaggio, Tiziano, Bruegel, Warhol, Burri, Paladino.
Un luogo dove natura, storia e cultura si intrecciano, creando un'atmosfera unica, che in occasione del Maggio dei Monumenti 2025 accoglie seminari peripatetici di filosofia, per ricongiungere corpo e mente.
🌳 Napoli è tutela. Napoli è il Real Bosco di Capodimonte. Napoli 2500
Napoli è… Renato Carosone
Nel secondo dopoguerra Renato Carosone ha ridato nuova forza alla canzone napoletana e l’ha fatta volare in tutto mondo. Tra lo swing e il jazz, ritmo americano e ironia partenopea, ha reso Napoli contemporanea senza rinunciare alle proprie radici.
Da Tu vuò fa’ l’americano, a Maruzzella e Torero, Carosone ha cantato una città che si racconta globale in lingua locale.
Un maestro tra i maestri della canzone napoletana, che ci lasciava il 20 maggio del 2001.
Napoli è swing e melodia. Napoli è Renato Carosone. - Napoli 2500
Napoli è… - Mostra d'Oltremare
Il 9 maggio 1940 veniva inaugurata la Mostra d’Oltremare: uno spazio imponente, pensato per rappresentare visioni del futuro, oggi simbolo vivo della città.
In 85 anni di storia questo luogo si è trasformato insieme alla città, diventando parco urbano e spazio fieristico, oltre che palcoscenico per eventi, festival, congressi e fiere.
Oggi la Mostra d'Oltremare è un punto di riferimento per generazioni di napoletani, una testimonianza viva di urbanistica, un museo a cielo aperto dove architettura razionalista, paesaggio e memoria si intrecciano nel tempo.
Maggio è il mese della canzone napoletana. “Torna maggio e torna ‘ammore”, scriveva nel 1885 il poeta Salvatore Di Giacomo, versi struggenti poi musicati da Mario Costa per uno dei titoli più noti della nostra tradizione canora.
Forza universale delle parole popolari, poetica dolce e melodie, la canzone napoletana è celebre in tutto il mondo e ha visto autori e interpreti che hanno lasciato un’eredità artistica immensa.
Di Giacomo, Bovio, Caruso, Murolo, sono solo alcuni dei padri della canzone napoletana che attraversa il secolo scorso e arriva fino a oggi, ispirando nuovi amori e nuovi artisti, come Liberato che celebra ogni anno il 9 maggio. Napoli 2500 - #Napoli2500
“Napoli, cuore ardente, mente illuminata”: il Maggio dei Monumenti 2025 celebra il patrimonio e la storia della città, nell'anno delle celebrazioni per il 2500 anniversario.
Migliaia di gambe e braccia che si muovono all’unisono in Piazza del Plebiscito, trasformata in una spettacolare scuola di danza a cielo aperto.
Un'emozione incredibile, grazie a tutte e tutti!
Pranzo di Comunità al Real Albergo dei Poveri: cibo, storie e musiche abbracciano la città
Il primo pranzo di comunità al Real Albergo dei Poveri ha celebrato l'inclusione e l'accoglienza attraverso la storia dei cibi che è anche storia dei popoli, in un sabato di piena primavera.
Persone di diverse storie e culture si sono unite attorno alla stessa tavola, incarnando lo spirito millenario di Napoli come crocevia di lingue e tradizioni, integrazioni e accoglienza.
Una giornata speciale che rientra nelle celebrazioni di Napoli 2500 del Comune di Napoli in collaborazione con le attività del Progetto Suileia - coordinato dall'Università Unina Federico II in collaborazione con altri atenei del Sud Italia - insieme alle associazioni del territorio SpazioMediterraneo e Coop Lazzarelle.
Da 2500 anni, Napoli unisce e accoglie, e il Real Albergo dei Poveri ne rappresenta l'anima aperta. Napoli 2500
Napoli è… Eleonora Pimentel Fonseca
Intellettuale, patriota, rivoluzionaria e giornalista, Eleonora Pimentel Fonseca è il simbolo della Repubblica Napoletana, e ancora oggi incarna lo spirito del 1799, un momento storico cruciale della nostra città.
#Napoli2500. Un anno di celebrazioni, un programma di eventi aperto e partecipato.
A 80 anni dalla prima, il Teatro di San Carlo rende omaggio alla memoria del capolavoro senza tempo di Eduardo De Filippo.
Un’occasione imperdibile per rivivere la prima messa in onda televisiva, che vide protagonisti attori straordinari come Regina Bianchi, Antonio Casagrande, Angela Pagano e lo stesso Eduardo, autore e regista dell’opera.
L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti. Per ottenere un massimo di due biglietti a persona, è necessario recarsi da martedì 11 marzo alle ore 10:00 esclusivamente presso le biglietterie fisiche del Teatro di San Carlo.
Photo Credit Archivio fotografico Riccardo Carbone - Napoli 

Quest'anno la nostra amata città festeggia i 2500 anni dalla fondazione e lo fa con tanti eventi che celebrano la cultura, l’arte e le tradizioni che l'hanno resa unica al mondo.
Dalle tradizioni secolari alle meraviglie contemporanee, Napoli continua a incantare con il suo spirito senza tempo. Preparati a un anno speciale, ricco di eventi ed emozioni da vivere insieme! #napoli2500  Assessorato al Turismo - Comune di Napoli -  Laura Valente
"NAPULE È MILLENARIA (OFFICIAL SOUNDTRACK)” è l’inedita versione dell’iconico brano di PINO DANIELE per celebrare i 2500 anni dalla fondazione di Napoli!
Sarà la colonna sonora di un anno di celebrazioni, un’inedita versione del brano più celebre di uno degli artisti del cuore della nostra città. "NAPULE È MILLENARIA” è una rielaborazione che mescola tradizione e innovazione e dà nuova vita alla voce inconfondibile di Pino Daniele, a dieci anni dalla sua scomparsa. Pino Daniele