Due serate di dialogo tra filosofia e musica, pensiero e interpretazione, per il primo evento del Napoli Fringe Festival curato da Laura Valente, un calendario di incontri diffusi in tutta la città nell’anno dei festeggiamenti per Napoli 2500. Il 29 e 30 maggio, lo splendido Salone degli Specchi dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Via Monte Di Dio 14) ospiterà un confronto che vede protagonisti Massimo Cacciari, tra i maggiori filosofi italiani, e Dario Candela, pianista e studioso del repertorio romantico europeo. Al centro dell’evento, il Romanticismo come chiave di lettura per esplorare la tensione – antica ma mai risolta – tra l’assolutezza del pensiero filosofico e l’ineffabilità della musica. Una relazione complessa: la filosofia ha spesso avuto riserve nei confronti dell’emozione musicale, ma allo stesso tempo ne ha riconosciuto il potere evocativo e la capacità di esprimere ciò che il linguaggio concettuale non riesce a dire. Filosofia e musica si incontrano così su un terreno comune, riannodando i fili di una partita ancora aperta, con al centro la storia e la società, dal Romanticismo ai nostri giorni. L’iniziativa è prodotta dal Centro Italiano di Musica da Camera per il programma Napoli 2500. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, ma la prenotazione è obbligatoria al numero 081 7642652. PROGRAMMA
Filosofia e musica: l’estetica musicale tra idealismo e romanticismo
I romanticismi in Europa
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Si è tenuta presso il Teatro Mercadante, la conferenza stampa di presentazione del Napoli Fringe Festival, rassegna diffusa dedicata ai linguaggi contemporanei dello spettacolo dal vivo, uno degli appuntamenti di punta del programma Napoli 2500, il calendario di eventi con cui la città celebra i 2500 anni dalla fondazione.
Alla conferenza hanno preso parte
- il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi,
- l'Assessora al Turismo, alle Attività produttive e con delega alle celebrazioni per Napoli 2500 Teresa Armato, e
- la direttrice artistica di Napoli 2500 Laura Valente.
"Il Napoli Fringe Festival rappresenta un’opportunità straordinaria per mettere in luce l’energia creativa del nostro territorio, valorizzando l’identità dei quartieri in modo da confermare la nostra vocazione policentrica – ha dichiarato il Sindaco Gaetano Manfredi –. Un festival capace di trasformare l’intera città in un palcoscenico diffuso, accogliendo progetti che fondono tradizione e innovazione, in piena sintonia con lo spirito delle celebrazioni per Napoli 2500, traendo ispirazione dal bellissimo Fringe Festival di Edimburgo".
Il bando lanciato nei mesi scorsi dal Comune di Napoli ha registrato oltre 350 proposte progettuali, provenienti anche dall’estero, a testimonianza della forte attrattività culturale di Napoli e dell’interesse suscitato dal format.
"È stata una risposta entusiasta, che conferma quanto la scena artistica indipendente sia viva e pronta a raccontare la città da nuovi punti di vista – ha commentato l’Assessora Teresa Armato –. Il Fringe sarà una festa di creatività, che coinvolgerà residenti e visitatori, generando un impatto positivo sul tessuto culturale e produttivo cittadino".
La direttrice artistica Laura Valente ha illustrato la visione e i contenuti del festival, sottolineandone il carattere inclusivo, modulare e multidisciplinare: "La libertà della formula Fringe ha attivato reti di artisti anche dall’estero. La risposta è andata oltre ogni aspettativa e ci sono tutte le premesse perché diventi un appuntamento stabile. Il gemellaggio, con i Fringe di Milano e Torino, che hanno scelto di affiancarci fin da questa prima edizione, è un segnale importante. Il format a capitoli diffusi su più mesi, ci consente di sperimentare una modalità originale, con creazioni che puntano su residenze artistiche e numerosi laboratori sul territorio, anima e motore dell’intero Progetto”.
Il territorio sarà protagonista: teatro, danza, musica, street art, letteratura, arti visive e digitali animeranno strade, parchi, teatri, cortili, spiagge e spazi non convenzionali. Il Napoli Fringe Festival si ispira alla grande tradizione del Fringe di Edimburgo, nato negli anni ’50 ma vuole da subito riaffermare una declinazione modulare e adattabile che permetta di andare oltre il recinto di un unico periodo, abbracciando tutto l’anno. Il Napoli Fringe Festival, in partnership con i Fringe Festival storici di Milano e Torino, darà spazio a spettacoli di teatro, danza, musica, letteratura, arti visive e digitali, street art e drammaturgia contemporanea, con una forte radice identitaria fondata sulla contaminazione tra linguaggi, generi e generazioni.
IL PROGRAMMA E I NUMERI DEL FESTIVAL
- 72 alzate di sipario,
- 8 mesi di laboratori,
- 280 creativi, oltre 330 operatori (tecnici, amministrativi, staff e team) coinvolti.
- Gli appuntamenti animeranno luoghi simbolo come
- il Real Albergo dei Poveri (laboratorio creativo delle Celebrazioni),
- Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco,
- la fermata della metropolitana dell’arte di Toledo,
- il Parco Vergiliano a Piedigrotta,
- Palazzo Donn’Anna e Monte Echia.
- E ancora i quartieri di Forcella, Porta Capuana e Piazza Garibaldi, Bagnoli, Secondigliano, San Giovanni a Teduccio, solo per citarne alcuni.
- L’obiettivo è trasformare la città in un palcoscenico itinerante tra strade e parchi, teatri e spazi non convenzionali, con progetti che puntano sull’innovazione, la sperimentazione e la contaminazione tra linguaggi. Il festival partirà il 28 maggio 2025, proseguirà con numerosi eventi nel mese di luglio e - a seguire - con dei progetti Extra Fringe fino al capitolo finale nei giorni precedenti al 21 dicembre, data simbolica del “compleanno” di Neapolis. Il manifesto è firmato dall’artista Resli Tale. Resli disegna. Si occupa di illustrazione editoriale e collabora con agenzie di comunicazione visiva, accademie e istituti di formazione. I suoi lavori appaiono su testate come Il Corriere della Sera, La Stampa, Napoli Monitor e per case editrici come Penguin Books.
- Napoli 2500
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