La mostra, finanziata dal “Fondo per il Futuro” del Ministero degli Esteri della Repubblica Federale di Germania e curata dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II di Napoli in collaborazione con il Goethe-Institut di Napoli e l’Istituto Storico-Germanico di Roma, verrà presentata in un allestimento inedito, dopo il successo della prima tappa presso il Chiostro dei Marmi dell’Archivio di Stato di Napoli.
“Dopo aver celebrato l’80° Anniversario delle Quattro Giornate di Napoli con un programma di oltre 50 iniziative tra cerimonie, spettacoli musicali e teatrali, convegni e attività per le scuole, grazie alla collaborazione interistituzionale che rappresenta una cifra distintiva delle politiche culturali intraprese dall’Amministrazione comunale, torniamo a riflettere su uno dei periodi più bui della nostra storia, da cui è scaturita quell’incancellabile prova di resistenza civile e democrazia che ha portato alla liberazione della città dal giogo nazifascista” dichiara Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli.
Attraverso immagini fotografiche e documenti spesso inediti, provenienti da archivi pubblici e privati italiani e stranieri, sarà possibile ripercorrere le tappe più significative della relazione tra Italia e Germania a partire dal 1936: le visite di Hitler e dei gerarchi nazisti a Napoli, la presenza dei soldati tedeschi in città e la loro relazione con la popolazione, il drammatico cambio di prospettiva dell’8 settembre 1943, con il periodo di gravi violenze degli occupanti nazisti che condusse all’insurrezione popolare delle Quattro Giornate di Napoli.
Il progetto di mostra è stato ideato da Andrea D’Onofrio (coordinatore del Corso di Studi in Storia dell’Università di Napoli Federico II), Lutz Klinkhammer (vicedirettore dell’Istituto Storico Germanico di Roma) e Maria Carmen Morese (direttrice del Goethe-Institut di Napoli) che, con Candida Carrino, Paolo Fonzi, Carlo Gentile, Gabriella Gribaudi e Fabio Romano, compongono il comitato scientifico-organizzativo del progetto.
Tra i numerosi archivi coinvolti per le ricerche documentali: l’archivio fotografico Landwehr e le fonti fotografiche del Bundesarchiv (l’Archivio Federale tedesco), del Public Record Office (London), dei National Archives and Records Administration (NARA, Washington), dell’Air Force Historical Research Agency (AFHRA Maxwell, Alabama), dell’Archivio di Stato di Napoli, del Fondo Parisio-Troncone, dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell’Archivio Carbone e dell’Istituto Luce.
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