Assunta Spina è un dramma scritto da Salvatore Di Giacomo e tratto dall'omonima novella pubblicata nel 1888, successivamente portato sullo schermo, prima nel 1915 (come film muto con Francesca Bertini e Gustavo Serena),
poi nel 1948 sceneggiato da Eduardo De Filippo,
con Anna Magnani nel ruolo della protagonista.
L'opera, ambientata nella Napoli di inizio '900 (è stata scritta nel 1909), narra la storia di Assunta Spina, una ragazza proprietaria di una stireria ed il cui fascino attira l'attenzione di diversi uomini. Assunta ha una relazione con Michele Boccadifuoco che, per gelosia e possessione, la sfregia e viene processato. Assunta cerca di negare l'accaduto, ma è lo stesso Michele a confessare; viene condannato a due anni di galera e per Assunta sarà difficile rivederlo in questo periodo di tempo, anche perché non viene mandato al carcere di Napoli ma a quello di Avellino. A questo punto interviene Federico Funelli, il cancelliere, che può fare in modo che la destinazione resti Napoli. Assunta capisce, però, che in cambio Funelli vuole il suo corpo e così decide di concedersi per poter vedere due volte al mese Michele. Da chiarire è, però, il rapporto che c'è tra Assunta e Michele: non c'è amore, ma solo una relazione, per quanto passionale, che Assunta non vede come vincolante. Mentre Michele è in carcere, tra Assunta e Funelli nasce una relazione, senza che la prima però sappia che il secondo ha una famiglia. Col tempo il rapporto si logora e Funelli si allontana progressivamente, fino a non farsi più sentire. Una sera Assunta dà un ultimatum a Funelli e lo costringe ad andare da lei per parlare; nel frattempo, però, all'insaputa di tutti, Michele è stato scarcerato in anticipo e si reca da Assunta per farle una sorpresa. Quest'ultima, vedendolo, decide di confessare tutto e di dire a Michele della sua relazione con Funelli. Nonostante la sua disperazione all'idea di dover tornare in carcere per colpa di Assunta, Michele si arrende al suo orgoglio e, preso un coltello, esce in strada ed uccide Federico Funelli. All'arrivo delle guardie, però, Assunta decide di prendersi la colpa di tutto salvando così Michele. Salvatore Di Giacomo #1860#VentiVenti
Assunta Spina
Curatore: A. Bisicchia
Editore: Ugo Mursia Editore
Collana: Grande Universale Mursia
EAN: 9788842591344
Assunta Spina è un film del 1915 ed è considerato uno dei film di maggiore successo del cinema muto italiano. Fuori dall'Italia è conosciuto anche con il titolo di Sangue Napolitano.
Francesca Bertini, che aveva già recitato in teatro nel dramma di Salvatore Di Giacomo in una parte secondaria, indossa i panni della protagonista e interviene con una certa frequenza nella messa in scena, sì da essere considerata co-regista della pellicola. A testimoniarne il ruolo è lo stesso Gustavo Serena:
«E chi poteva fermarla? La Bertini era così esaltata dal fatto di interpretare la parte di Assunta Spina, che era diventata un vulcano di idee, di iniziative, di suggerimenti. In perfetto dialetto napoletano, organizzava, comandava, spostava le comparse, il punto di vista, l'angolazione della macchina da presa; e se non era convinta di una certa scena, pretendeva di rifarla secondo le sue vedute.»
Il film è stato restaurato dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con il Museo nazionale del cinema di Torino, questa edizione restaurata è disponibile in dvd dal 2015 come parte della collana "Cinemalibero" della Cineteca di Bologna
Assunta Spina è un film del 1948, diretto dal regista Mario Mattoli, sceneggiato da Eduardo De Filippo (che curò particolarmente i dialoghi) e Gino Capriolo sulla base del lavoro teatrale omonimo di Salvatore Di Giacomo.
La prima del film si ebbe l'11 marzo 1948.
Nella pellicola esordisce Giacomo Furia.
Nessun commento:
Posta un commento