Dopo l’ottimo risultato del primo ciclo di Città cantante, che ha visto la partecipazione di circa 1000 persone, in prevalenza studenti, docenti e appassionati di musica, per la stagione 2022-23, si propone il progetto Città cantante 2, Lezioni-concerto ideate e condotte da Pasquale Scialò.
Il format di quest’anno ha come tema L’arcipelago della canzone napoletana, una ricognizione parlata, cantata, suonata dal vivo con proiezioni di documenti, filmati, immagini inedite,
sull’evoluzione della canzone e le sue continue interferenze tra passato e presente nel costante dialogo tra matrici di diversa provenienza.
Città cantante 2 ha lo scopo di divulgare, con un approccio interdisciplinare, questa multiforme letteratura di musica vocale, a partire dalla pubblicazione in due volumi della Storia della canzone di Pasquale Scialò per l’editore Neri Pozza.
Le lezioni della durata di poco più di un’ora prevedono con la partecipazione di esperti, musicisti e cantanti dediti con rigore allo studio e all’interpretazione delle diverse forme di questo repertorio.
- Sanzioni, passioni e tammurriate in bianco e nero
Dagli anni Venti del Novecento, nel periodo che vede la nascita e l’affermazione del fascismo e poi la guerra, ci si trova immersi in una scena musicale che registra la convivenza di più correnti. Accanto a creazioni dal timbro classico – come Napule è na canzone, Silenzio cantatore, Canzone appassiunata, Chiove, Passione, L’addio – si trovano brani dai colori esotici, coloniali e di regime come La danza Ma-ka-bù, Serenata a Hitler, ‘E ssanzione, Evviva ’a tessera, quest’ultima composta per promuovere l’istituzione della carta annonaria.
A fine guerra è ancora la canzone, più di ogni altro mezzo, a fissare il doloroso mutamento sociale e culturale con brani che alludono alla miscegenation, ossia ai rapporti sessuali tra giovani napoletane e soldati di colore presenti in città nel corso della cosiddetta liberazione, come in Tammurriata nera.
Le lezioni si avvalgono della partecipazione dal vivo di diversi interpreti tra cui il trio Suonno d’ajere e Antonio Siano.
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