Vetrina Vesuvio

venerdì 17 marzo 2023

#i… #Dischi - Daniele Sepe – Spiritus Mundi - 1997

  • Daniele Sepe – Spiritus Mundi
  • Etichetta: Polosud – PS/022
  • Formato: CD, Album
  • Paese: Italy
  • Uscita: 1997
  • Genere: Jazz, Reggae, Folk, World, & Country

Spiritus Mundi. In questo album Daniele Sepe, sassofonista napoletano si sofferma in particolare sulla musica folk del sud Italia, ma poi vola in Grecia, in Bulgaria, in Irlanda e in America Latina.

Il fil rouge, che lega fra loro i brani di Spiritus Mundi, é il fatto di essere tutte canzoni di protesta; in vari modi denunciano situazioni di povertà, di disagio o di oppressione subite dalla gente comune.

In “Deus ti salvet” Auli Kokko canta un’ Ave Maria del 1300 in dialetto sardo, accompagnata da un tumulto di suoni progressive jazz.

In queste scorribande etno musicali, ovviamente Daniele Sepe non é da solo, ma si fa accompagnare da una nutrita schiera di musicisti; quasi tutti di origini partenopee. C’é la sua vocalist preferita, Auli Kokko, che si destreggia abilmente tra inglese, portoghese, spagnolo, dialetto sardo, pugliese e napoletano.

La Banda Gennarino Capuozzo, composta da 16 elementi tra fiati e percussioni. La Art Ensemble of Soccavo, che comprende alcuni musicisti della Banda. La Società Corale Voci Ingrate che conta altri 20 coristi.

Registrazione interamente digitale che rasenta la perfezione del suono. Cosa tutt’altro che scontata, poiché nel 1997, anno di uscita dell’ album, i master digitali non sempre rappresentavano una valida alternativa a quelli analogici. “continua” - afdigitale.it

Produttore artistico: Daniele Sepe
Una curiosità: il cd era stato pubblicato due anni prima (’95) dalla Flying Records (etichetta Crime Squad) su licenza Polosud.
Qualche notizia Tecnica
Studio di registrazione: “Il Parco”, Napoli
Tecnico del suono: Carlo Gentiletti
Penso non ci sia nulla da aggiungere a quanto emerso dall’ascolto di “Spiritus Mundi”: il nuovo disco di Daniele Sepe è forse quanto di meglio, insieme ad un altro paio di dischi, quest’anno ci ha regalato e ci darà. Un’opera intensa e sincera, un viaggio complesso e vitale nei luoghi della memoria e della musica popolare, in tutte le sue accezioni, ma anche un’operazione di avanguardistica ricerca nel trattamento delle radici di un universo, sonoro e politico-umano. “Spiritus Mundi”non si avvarrà di trend dominanti, non rientra né nel rock italiano e neppure nella musica napoletana, meno che mai in quella rap-raga che sembra vivere un ritorno di fiamma. Ci bastino il disco e le parole che Daniele Sepe ci ha detto… Rockerilla – album dell’ anno - “continua - polosud.com” 

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