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Commento di Pino Daniele sull'album: "Finalmente il primo disco registrato e mixato nel mio studio a Formia. Sono molto legato al pezzo Quaccosa e ricordo che il mio amico Paolo Raffone, portò gli amici del conservatorio di Napoli per suonarlo in diretta ... ed ero fiero che il mio studio suonasse così bene! Cantai quel pezzo stravaccato su una poltrona all'entrata dello studio... perché ero distrutto! Doveva essere una voce guida (un demo) ma era piena di emozioni che lasciai tutto così"
Ca nun po' accuminciàE nuje ca capa dint'e scelleE 'a vocca chiena 'e guerraLasciammo areto 'e spalle
Collaborarono Rino Zurzolo, Juan Pablo Torres, Steve Gadd, Larry Nocella, Richard Tee e Paolo Raffone.
Pino Daniele rinasce sul Ferry Boat - archiviolastampa.it - E' vita nuova' per Pino Daniele. Quello che esce in questi giorni, 'Ferry Boat', è il primo disco dopo 11 divorzio, anche un poco traumatico, da Willy David, suo impresario e manager per tanti anni. Mentre Willy continua ad occuparsi di Toni Esposito e Tullio De Piscopo, fra atmosfere esotiche e pittoreschi cantori africani. Pino Daniele si è messo in proprio, ed ha realizzato con la sua etichetta «Sciò» un lavoro internazionale di gran-' de spessore: come sempre, dichiarando di tenere 1 piedi ben piantati dentro Napoli, che è la culla della sua musica e la sua ragione di esser artista; ma, da buon manager di se stesso, ha pure incominciato a tener d'occhio le sonorità del nuovi giovani, con un paio di pezzi elettronici (fra i quali quello che dà il titolo all'album) che inizialmente destano un certo sconcerto. La concezione della musica come emozione lo ha spinto, in questa nuova fase di lavoro, a cercare rapporti sempre più dilatati e internazionali, in una catena di Sant'Antonio che pesca nel giro dei' «sesslon men» più richiesti e si alimenta di vecchie amicizie e relazioni sconosciute agli altri artisti italiani, nate certo per «voglia 'e sima», ma anche per l'esigenza di dilatare i confini del mercato: • Cerco — dice Daniele — di rispettare i canoni della musica italianizzata, ma rivolta all'estero. La mia esigenza, adesso, è di far conoscere l'I¬ talia che non-è solo pizza e Sanremo'. Lo dicono in tanti, ma lui lo fa. •Ferry Boat; uno del dischi migliori della sua produzione, ha brani straordinari per voce e feeling di tradizione napoletana (Sarà), e blues e funky, in un cocktail che contagia anche il linguaggio. La «solita» formula, ma al meglio.
Teatro Area Nord
𝗙𝗔𝗥𝗦𝗜 𝗦𝗜𝗟𝗘𝗡𝗭𝗜𝗢
progetto e interpretazione Marco Cacciola
drammaturgia Tindaro Granata e Marco Cacciola
suono Marco Mantovani
produzione Elsinor Centro di produzione Teatrale
"Dio o la Natura, a seconda di ciò in cui si crede, ci hanno dato una bocca e due orecchie: evidentemente perché ascoltassimo il doppio e parlassimo la metà!"
Farsi Silenzio, per fare spazio e prendersi tempo. Il progetto nasce da un pellegrinaggio artistico, alla ricerca del sacro in ogni dove. Uscire dai propri luoghi e predisporsi ad accogliere l'inaspettato è un gesto semplice e potente, così come ogni volta che si inizia un viaggio nell'ascolto dell'altro da sé.
Lo spettacolo sarà un viaggio alla riscoperta della lentezza, del silenzio attraverso la quotidianità della vita.
Gli spettatori verranno dotati di cuffie, in modo da cercare e attivare nuove relazioni tra lo spazio esterno/pubblico e quello interno/privato.
In questo spettacolo si prova – dice lo storico Guido D’Agostino – come Istituto campano per la storia della resistenza e dell’antifascismo “Vera Lombardi” e grazie all’Accademia vesuviana del teatro e del cinema di Gianni Sallustro, a proiettare la straordinaria, epica vicenda delle Quattro Giornate di Napoli, sulla scena teatrale allestita al Teatro Instabile Napoli (Tin). In occasione del 79˚ anniversario del formidabile evento, e con la mente e il cuore protesi verso l’80˚ anniversario del prossimo anno, non c’è dubbio che lo meriti il coraggio popolare di allora nell’osare di cambiare l’orribile presente, tra tedeschi, fascisti e in attesa dell’arrivo degli Alleati. Ma lo merita anche il Tin, riportato a nuova vita, rifiorito nel bel mezzo del cuore antico della città, nello snodo tra decumani e cardini, in vico Fico Purgatorio ad Arco. È dunque vero che bellezza e salute di una pianta dipendono dalla qualità delle radici: la grande città del mezzogiorno che per prima ha scelto la libertà ed indicato al Paese tutto il modello e la via da seguire, si ripropone all’attenzione di tutti noi nelle forme dello spettacolo teatrale: Orgoglio ’43 e ci invita, in pratica, a ricordare sempre che il mondo si può cambiare. Basta avere il coraggio di provare a farlo.
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Iniziano domenica 18 settembre i Riti Solenni per la festività di San Gennaro, Patrono di Napoli e della Campania.
Alle ore 18.30, in Cattedrale, avrà luogo il Rito Vigiliare con la Celebrazione della Santa Messa, presieduta dal nuovo parroco della Cattedrale don Vittorio Sommella, alla presenza dell’Arcivescovo Metropolita di Napoli, don Mimmo Battaglia. A cura del Comitato Diocesano San Gennaro, si procederà all’inizio della Santa Messa all’offerta dell’olio per la lampada votiva al Santo Martire. Alla processione introitale prenderanno parte, oltre i canonici del Capitolo Metropolitano e i Prelati della Cappella del Tesoro di San Gennaro, una delegazione del Comitato, con il presidente Carmineantonio Esposito, e i tedofori delle “staffette della fede”, promosse dal Centro Sportivo Italiano. Le fiaccole saranno accese, dopo una breve preghiera, nei tre luoghi di riferimento della vita del Santo Martire (Santuario di San Gennaro a Pozzuoli, Catacombe di San Gennaro a Capodimonte e Basilica di San Gennaro ad Antignano) e giungeranno in Cattedrale per l’accensione della lampada votiva posta davanti alle Reliquie di San Gennaro all’inizio dei Primi Vespri.
LUNEDÌ 19 SETTEMBRE – SOLENNITÀ DI SAN GENNARO
Lunedì 19 settembre, la Cattedrale aprirà alle ore 7.30 e resterà aperta per l’intera giornata.
Alle ore 9.15, l’Arcivescovo Domenico Battaglia si recherà nella Cappella del Tesoro. Con l’Abate, monsignor Vincenzo de Gregorio, e il Sindaco Gaetano Manfredi, provvederà all’apertura della cassaforte dove sono custodite le ampolle con il Sangue. Porterà, quindi, le ampolle sull’altare maggiore della Cattedrale dove presiederà la Solenne Concelebrazione Eucaristica nel corso della quale, se ci sarà il prodigioso evento della liquefazione del Sangue, darà l’annuncio ai presenti e, percorrendo la navata centrale, si porterà all’esterno della Cattedrale, per esporre ai fedeli e alla Città le ampolle con il Sangue.
Altre celebrazioni eucaristiche nella giornata di lunedì 19 settembre sono previste per le ore 12.30 e 18.30, quest’ultima presieduta da un Vescovo ausiliare e preceduta da preghiere e venerazione che inizieranno alle ore 16.30.
Fino al 27 settembre, si svolgerà l’Ottavario di ringraziamento. Alle ore 9 ci sarà la celebrazione della Santa Messa nella Cappella del Tesoro, presieduta da un Prelato. Al termine l’ampolla con il Sangue verrà portata sull’altare maggiore, affidata ad un Canonico per la venerazione del popolo fino alle 12.30. Le preghiere e la venerazione riprenderanno alle 16.30 fino alle 18.30, allorquando ci sarà la celebrazione della Santa Messa.
Giornalisti e foto-cineoperatori sono pregati di attenersi alle norme qui riportate
I giornalisti e i foto-cineoperatori che dovranno seguire la celebrazione liturgica su incarico della Direzione della Testata giornalistica di riferimento, sono pregati di far pervenire a Nuova Stagione o a don Doriano Vincenzo De Luca o a Enzo Piscopo (nuovastagione@iol.it; padredoriano@gmail.com; e.piscopo@chiesadinapoli.it) apposita richiesta di accredito. Una volta accreditati potranno accedere alla Cattedrale a partire dalle ore 8.30 e, percorrendo la navata laterale destra, si porteranno sulla tribuna allestita davanti all’altare maggiore, dove troveranno posto esclusivamente per la loro attività professionale. Non sarà consentito spostarsi da tale tribuna.
Non viene assolutamente consentito l’allestimento di set televisivi e/o cinematografici all’interno della Chiesa Cattedrale e della Cappella, né sulla tribuna. Per ogni adempimento burocratico, relativo a esigenze logistiche, tecniche ed operative esterne alla Cattedrale, la Testata giornalistica interessata dovrà rivolgersi alle competenti sedi istituzionali pubbliche per la necessaria autorizzazione.
Potranno trovare posto in banchi appositamente riservati i giornalisti accreditati che non hanno motivo di stare sulla tribuna, non avendo per l’occasione incarico di operatore o fotoreporter.
Non è consentito né ai giornalisti né ai foto-cineoperatori di seguire il corteo processionale lungo la navata centrale, onde preservare il carattere strettamente liturgico del rito.
Giornalisti e foto-cineoperatori che hanno eventuale esigenza di stare nella Cappella del Santo sono pregati di chiederne autorizzazione alla Deputazione.
La celebrazione sarà trasmessa in diretta televisiva e in streaming, grazie alla generosa disponibilità di Canale 21 e di MariaTv Provider Streaming di Beinette/Cuneo, che permetterà un’ampia diffusione in tutto il mondo via web. La celebrazione sarà trasmessa anche su Telecapri. Infine, l’evento potrà essere seguito sul portale dell’Arcidiocesi www.chiesadinapoli.it.
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