Vetrina Vesuvio

giovedì 5 dicembre 2019

La provincia addormentata - Michele Prisco

La provincia addormentata è una raccolta di racconti di Michele Prisco, pubblicata nel 1949. Si tratta dell'opera di esordio di questo scrittore. Nel 1969 ne uscì la seconda edizione, riveduta ed ampliata, con un saggio introduttivo di Giorgio Petrocchi.
I racconti si svolgono tutti nella campagna napoletana, 
tra il Vesuvio e il Mar Tirreno
Marchio: Bur
Collana: Contemporanea
Prezzo: 8.20 €
Pagine: 288
Formato libro: 20.0x13.0x1.7
Tipologia: BROSSURA
Data di uscita: 28/09/2005
ISBN carta: 9788817007726
Nell'edizione del 1969 de La provincia addormentata, riveduta e ampliata, sono presenti dieci racconti:
La sorella gialla
Gli uccelli notturni
I morti moriranno
Il capriolo ferito
Le segrete consegne
Fuochi nella sera
Viaggio all'isola
Santa Locusta
Donna in poltrona
L'altalena
Risultato immagini per la provincia addormentata di michele prisco"
Rispetto alla prima edizione del 1949, sono stati aggiunti Il capriolo ferito e Le segrete consegne. Altri racconti sono stati ampliati.
Come scrive l'autore, i racconti aggiunti sono coevi di quelli dell'edizione 1949, solo, allungavano un po' il periodo della realizzazione, portando leggermente più indietro l'inizio di quest'opera.
In tutti i racconti, i protagonisti vivono in campagna, oppure vi si trovano in vacanza, ponendo un confine con l'ambiente cittadino, sentito come in lontananza. Nella città ci sono, oltre a certi affari, soprattutto i collegi dove vanno a studiare (o hanno studiato) i membri di queste famiglie agiate. Qui si preferisce ancora prendere il calessino, piuttosto che l'automobile; il telefono sembra non esistere; è invece quasi onnipresente il suono del pianoforte, suonato a buon livello da uno o più personaggi, quasi a voler sottolineare l'ovattata mondanità del luogo.
Equilibrate misure di racconto, nitidi e ricchi paesaggi, precisi e commossi ritratti dei personaggi. Giorgio Petrocchi
In netto contrasto con l'ambiente bucolico e le dimore opulente, in quasi ogni racconto c'è lo svelamento di morti volute, procurate, o anche solo desiderate, ma ben radicate nelle coscienze dei protagonisti. Il vivere pacioso e conforme a regole civili e affettuose cela nodi esistenziali complessi, incentrati sulle più varie ragioni, dall'attaccamento maniaco e cieco per persone o cose, alla diversità di amore che ci si comunica.
Poi, ogni dramma trova la sua ricomposizione, come se l'aria afosa o nebbiosa di questa provincia avesse il potere di riportare i cuori a rassegnarsi, a riassorbire il male fatto e ricevuto. Ma, poiché non si dimentica e solo ci si abitua, sul dramma compiuto cade il silenzio: non taceranno i grilli o la civetta, non smetterà di soffiare il vento tra le cime degli alberi, ma il pianoforte, come le conversazioni e le risate, resterà nel ricordo

Nessun commento:

Posta un commento