Vetrina Vesuvio

venerdì 20 dicembre 2019

Mediterraneo: Keramikos 2020 Museo Duca di Martina - Villa Floridiana Napoli. 21 dicembre 2019 - 15 marzo 2020

Venerdì 20 dicembre 2019 alle ore 17.00 al Museo Duca di Martina di Napoli sarà inaugurata la mostra "mediterraneo: keramikos 2020", edizione 2020 della biennale di scultura ceramica contemporanea Keramikos.

La mostra, visitabile dal 21 dicembre 2019 al 15 marzo 2020, è a cura di Lorenzo Fiorucci e organizzata dall’Associazione culturale Magazzini della Lupa di Tuscania in collaborazione con il Polo museale della Campania, diretto da Anna Imponente, e il Museo Duca di Martina, diretto da Luisa Ambrosio. Il Mediterraneo è il filo conduttore che lega Napoli, la sua storia e la sua cultura, alla materia prima per eccellenza: la terra, con cui nei secoli l'uomo ha elaborato forme, narrato storie, impresso credenze, mescolato culture talvolta molto lontane e diverse, capaci oggi di offrire suggestioni formali, evocare itinerari, memorie di viaggi che riecheggiano anche nelle collezioni del Museo Duca di Martina.Sul tema si sono interrogati 26 artisti, suddivisi in tre ambiti: una sezione Omaggio, che rappresenta un tributo a quattro maestri della scultura del Novecento – Clara Garesio, Muky, Giuseppe Pirozzi e Franco Summa – e due sezioni che sintetizzano le modalità con cui gli artisti si sono relazionati al Mediterraneo: Memoria del Mediterraneo, con opere di Toni Bellucci, Andrea Caruso, Tonina Cecchetti, Eraldo Chiucchiù, Giorgio Crisafi, Carla Francucci, Evandro Gabrieli, Mirna Manni, Sabine Pagliarulo, Angela Palmarelli, Antonio Taschini, e Metafora del Mediterraneo, in cui espongono Rosana Antonelli, Luca Baldelli, Massimo Luccioli, Massimo Melloni, Riccardo Monachesi, Sabino de Nichilo, Marta Palmieri, Attilio Quintili, Mara Ruzza, Stefano Soddu, Alfonso Talotta.

Nata nel 2007 con l’intento di valorizzare la ceramica quale medium espressivo, la biennale Keramikos testimonia la vitalità di una tradizione scultorea antichissima e la sua sempre più assidua presenza sulla scena artistica contemporanea. Dal 2014 è ideata e organizzata dall'associazione culturale Magazzini della Lupa, che negli anni ha contribuito a diffondere, attraverso mostre e pubblicazioni, la conoscenza della scultura ceramica contemporanea. Questa edizione partenopea conferma l'impostazione data dal curatore Lorenzo Fiorucci all'edizione di Viterbo nel 2018, perfezionandone ulteriormente la proposta: non più una visione che storicizza il contemporaneo, ma all'opposto le ricerche odierne che attualizzano e riflettono attorno ad un argomento che attraversa la storia.“La mostra conferma il rapporto tra antico e contemporaneo che ha caratterizzato molti eventi espositivi del Polo museale; in particolare il Museo Duca di Martina ha già ospitato nei suoi raffinati ambienti, in occasione della rassegna ‘Trilogia della ceramica’, alcune installazioni di artisti

in dialogo con i capolavori del museo”, afferma il Direttore del Polo, Anna Imponente.“Con la mostra Keramikos 2020: Mediterraneo – dichiara il direttore del Museo Duca di Martina, Luisa Ambrosio – continua l'impegno del Museo ad accogliere nuove e diverse espressioni contemporanee dell'arte ceramica e presentarle in uno dei siti museali più antichi della città di Napoli, costituto in massima parte dal fondo di Placido de Sangro, duca di Martina (ante 1891). Dal 2014, infatti, è stato intrapreso un percorso di graduale conoscenza delle realtà ceramiche contemporanee e della produzione di design, promuovendo mostre e incontri didattici”.La mostra è corredata da un catalogo edito da Freemocco, con presentazione di Anna Imponente, introduzione di Luisa Ambrosio e testi di Valentina Fabiani, Lorenzo Fiorucci, Domenico Iaracà, Francesca Pirozzi, Marco Maria Polloniato. https://www.facebook.com/rassegnakeramikos

  • Ufficio stampa AssociazioneLuigi Tizi
  • Ufficio Promozione, Comunicazione e Stampa - Polo museale Campania
  • Simona Golia
  • Alessia Fuscone
  • Diana Savella
  • InfoDate mostra 21.12.2019 > 15.03.2020
  • Museo Duca di Martina, via Cimarosa 77 - via A. Falcone 171, 80127 Napoli
  • Orario: lun.–dom. 8.30-17.00 (ultimo ingresso ore 16.15)|martedì chiuso
  • Tel. +39.081.2294700 – 081.5788418
  • www.polomusealecampania.beniculturali.it
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giovedì 12 dicembre 2019

Napoli il 13 dicembre 2019 Libreria Ubik di via Benedetto Croce: LEGGENDE NAPOLETANE VOL.2

LEGGENDE NAPOLETANE VOL.2 si presenta a Napoli il 13 dicembre 2019 alla Libreria Ubik di via Benedetto Croce. A discutere di questo nuovo volume a fumetto, lo scrittore Maurizio de Giovanni e il disegnatore e inchiostratore di fumetti, Lorenzo Ruggiero

I misteri di Napoli non finiscono mai di stupirci. Dopo averci sorpreso con la vicenda del Munaciello, immerso in atmosfere horror con la storia segreta dei Girolamini, ed averci fatto conoscere la misteriosa fanciulla di Capodichino, LEGGENDE NAPOLETANE,della casa editrice Phoenix Publishing,torna con un secondo straordinario volume a fumetto, dove incontreremo la Strega di Port'Alba, ci addentreremo tra le mura dell’affascinante Palazzo Penne, esploreremo l’oscuro Palazzo Donn’Anna, le cui finestre celano segreti sepolti nei secoli.

Il volume sarà presentato a Napoli venerdì 13 dicembre 2019 alle ore 17,30 alla Libreria Ubik di via Benedetto Croce 28. A parlarne con gli autori Emanuele Pellecchia, Francesco Saverio Tisi e Gianluca Testaverde (che, insieme a Luigi Iannelli e Alessio Monaco, ha curato le illustrazioni), ci saranno lo scrittore Maurizio de Giovanni e Lorenzo Ruggiero, docente e direttore artistico della scuola internazionale di Comix. Modererà il giornalista Giuseppe Giorgio tra le proiezioni dei luoghi trattati nell'albo a fumetti e delle tavole disegnate a mano presenti nel libro.

«Ci sono storie che vale la pena di raccontare più volte. Di bocca in bocca, in modi e forme diversi, affinché non siano dimenticate. Soprattutto oggi, quando le distrazioni della società presente sembrano farci cancellare secoli e secoli di storia alle spalle; quando la tabula rasa di un mondo in cui tutto sembra transitorio, effimero – liquido, per dirla alla Bauman – pare privarci delle radici», spiega Marco Perillo nella prefazione al volume.

«Per rievocare queste ataviche vicende ci sono loro, i luoghi, veri e propri baluardi del tempo, le cui pietre sono depositarie di memorie. Il primo di questi è Port’Alba, dove si svolge la storia di Maria, la temuta strega dai capelli rossi, che farà una fine orribile e il cui anatema riecheggerà fino ai giorni nostri. Poi c’è il vetusto Palazzo Penne, gioiello del tardo medioevo appartenuto ad Antonio Penne, gran siniscalco del re Ladislao di Durazzo, costruito, secondo la leggenda, grazie all’aiuto del diavolo, poiché il suo proprietario voleva sorprendere la donna che amava. Amore e morte sono il motivo che ci riporta all’ultimo luogo di questo volume – e quindi all’ultima storia. Palazzo Donn’Anna è una dimora sontuosa mai ultimata lì sul mare di Posillipo. Palazzo della Sirena in origine, fu teatro della gelosia cieca della viceregina di Napoli donn’Anna Carafa della Stadera, principessa di Stigliano, capace di far sparire la nipote Mercedes Las Torres, rea di aver recitato con troppa passione, nel teatrino del palazzo, il ruolo di una schiava innamorata del suo padrone, interpretato da Gaetano di Casapesenna, giovane di rara bellezza finito nelle mire di donn’Anna. Il rumore del mare che si infrange sugli scogli sottostanti il palazzo tramanda ancora narrazioni di fantasmi, di amanti ammazzati senza pietà, di trabocchetti e di astuzie nere che forse rimandano a un’altra donna protagonista di leggende terribili, la medievale Giovanna I d’Angiò».
Comunicato stampa 

giovedì 5 dicembre 2019

#Ritratti #Storie #Ieri Gianluigi Di Franco

Gianluigi Di Franco - Luna
Keyboards [Tastiere] – Walter Afanasieff 
Percussion [Percussioni] – Rosario Iermano 
*Programmed By [Programmazione Del Computer], Keyboards [Tastiere] – Corrado Rustici 
Vocals [Voce], Backing Vocals [Cori] – Gianluigi Di Franco

Gianluigi Di Franco (Capri, 5 gennaio1953Napoli, 19 marzo2005) è stato un musicistaitaliano.
Come cantante e flautista dei Cervello, incide nel 1973Melos, uno dei dischi più rappresentativi del rock progressivo italiano, partecipando al terzo Festival d'Avanguardia della Musica e Nuove Tendenze, ma poi il gruppo si scioglie.
Nel 1982 forma con Varo Venturi un gruppo, i N.A.T.O. L'esperienza porta alla pubblicazione di un Q-disc, Logica (Die Logik), che passa inosservato.
Nel 1984 compone per Tony Esposito Kalimba de luna (sua è anche la voce solista), con i quali vince Un disco per l'estate, successo seguito l'anno successivo da una seconda vittoria con As tu as. Nel 1985 compone anche Radio Africa per Tullio De Piscopo. Nel 1988 pubblica per la Dischi Ricordi il suo unico album solista, da cui è tratto il singolo "Siren Ligheia". 
Backing Vocals [Cori] – Brunella Selo, Debra Pollock, Peppe Natale 
Bass [Basso] – Polo Jones 
Drums [Batteria] – Giorgio F. Perry 
*Guitar [Chitarra Jackson, Chitarra J. Midi - Oboe Solo], Programmed By [Programmazione Del Computer] – Corrado Rustici 
Keyboards [Tastiere] – Walter Afanasieff
 Percussion [Percussioni] – Rosario Iermano 
*Vocals [Voce], Voice [Percussione Della Voce], Backing Vocals [Cori] – Gianluigi Di Franco
Fonda a Napoli il C.R.M. Centro Ricerche di Musicoterapia, oltre ad essere il fondatore della Conf.I.A.M. Confederazione italiana delle associazioni di musicoterapia, per la quale organizza a Napoli un convegno concluso il 23 aprile 2003 con un concerto al Teatro Diana. È anche stato il direttore della rivista di settore Musicoterapia Notizie, oltre ad essere stato presidente dell’European Music Therapy Confederation e responsabile dal 1996 della Commissione per le pubblicazioni e la comunicazione della World Federation of Music Therapy. 

La provincia addormentata - Michele Prisco

La provincia addormentata è una raccolta di racconti di Michele Prisco, pubblicata nel 1949. Si tratta dell'opera di esordio di questo scrittore. Nel 1969 ne uscì la seconda edizione, riveduta ed ampliata, con un saggio introduttivo di Giorgio Petrocchi.
I racconti si svolgono tutti nella campagna napoletana, 
tra il Vesuvio e il Mar Tirreno
Marchio: Bur
Collana: Contemporanea
Prezzo: 8.20 €
Pagine: 288
Formato libro: 20.0x13.0x1.7
Tipologia: BROSSURA
Data di uscita: 28/09/2005
ISBN carta: 9788817007726
Nell'edizione del 1969 de La provincia addormentata, riveduta e ampliata, sono presenti dieci racconti:
La sorella gialla
Gli uccelli notturni
I morti moriranno
Il capriolo ferito
Le segrete consegne
Fuochi nella sera
Viaggio all'isola
Santa Locusta
Donna in poltrona
L'altalena
Risultato immagini per la provincia addormentata di michele prisco"
Rispetto alla prima edizione del 1949, sono stati aggiunti Il capriolo ferito e Le segrete consegne. Altri racconti sono stati ampliati.
Come scrive l'autore, i racconti aggiunti sono coevi di quelli dell'edizione 1949, solo, allungavano un po' il periodo della realizzazione, portando leggermente più indietro l'inizio di quest'opera.
In tutti i racconti, i protagonisti vivono in campagna, oppure vi si trovano in vacanza, ponendo un confine con l'ambiente cittadino, sentito come in lontananza. Nella città ci sono, oltre a certi affari, soprattutto i collegi dove vanno a studiare (o hanno studiato) i membri di queste famiglie agiate. Qui si preferisce ancora prendere il calessino, piuttosto che l'automobile; il telefono sembra non esistere; è invece quasi onnipresente il suono del pianoforte, suonato a buon livello da uno o più personaggi, quasi a voler sottolineare l'ovattata mondanità del luogo.
Equilibrate misure di racconto, nitidi e ricchi paesaggi, precisi e commossi ritratti dei personaggi. Giorgio Petrocchi
In netto contrasto con l'ambiente bucolico e le dimore opulente, in quasi ogni racconto c'è lo svelamento di morti volute, procurate, o anche solo desiderate, ma ben radicate nelle coscienze dei protagonisti. Il vivere pacioso e conforme a regole civili e affettuose cela nodi esistenziali complessi, incentrati sulle più varie ragioni, dall'attaccamento maniaco e cieco per persone o cose, alla diversità di amore che ci si comunica.
Poi, ogni dramma trova la sua ricomposizione, come se l'aria afosa o nebbiosa di questa provincia avesse il potere di riportare i cuori a rassegnarsi, a riassorbire il male fatto e ricevuto. Ma, poiché non si dimentica e solo ci si abitua, sul dramma compiuto cade il silenzio: non taceranno i grilli o la civetta, non smetterà di soffiare il vento tra le cime degli alberi, ma il pianoforte, come le conversazioni e le risate, resterà nel ricordo

lunedì 2 dicembre 2019

E in fondo a questa piccola catena Quella misura del tempo Che si chiama speranza. Teresa De Sio Sacco e fuoco (2007)

Due ore per guardarsi allo specchio
E accorgersi che in fondo
Alle ferite del mondo
Le tue ferite assomigliano
Un'antichissima usanza
E in fondo a questa piccola catena
Quella misura del tempo
Che si chiama speranza
Album:Sacco e fuoco (2007)
A67 Feat.Teresa De Sio - Sacco e Fuoco
Teresa De Sio (voce, chitarra acustica, tammorra)

Max Rosati (chitarra acustica, chitarra 12 corde, 
chitarra elettrica, chitarra classica)
Giuseppe De Trizio (mandolino)
Umberto Papadia (percussioni, tamorra, voce)
Vito De Lorenzi (batteria, tamorra)
Mario Guarini (basso)
Fred Casadei (basso)
Luca Trolli (batteria)
Her (violino)
Peppe Voltarelli (voce) 
Esha Tizafy (voce)