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lunedì 30 settembre 2024

Napoli | La basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone

La basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone è una delle chiese basilicali di Napoli; è ubicata sulla collina di Pizzofalcone, nel centro storico della città, nel quartiere San Ferdinando.
La chiesa fu fondata dalla principessa Costanza D’Oria del Carretto che, nel 1587, donò l’area dove sarebbe poi sorta la chiesa all’Ordine dei Chierici Regolari Teatini. La posa della prima pietra si ebbe nell’anno 1600 ed i lavori si protrassero almeno fino al 1610. Il progetto architettonico fu affidato al padre teatino Francesco Grimaldi, che realizzò il grandioso invaso a croce latina. Fulcro visivo del luminoso interno è l’alta cupola in cui è raffigurata l’Incoronazione della Vergine nella Gloria del Paradiso, scena conclusiva del ciclo di affreschi dedicato alla Vita della Vergine che fu dipinto negli scomparti della volta a botte della navata centrale da Giovan Battista Beinaschi tra il 1668 e il 1675. 
Gli affreschi di Beinaschi (in controfacciata sono raffigurati: il Sogno di S. Giuseppe e la Fuga in Egitto; nella volta, a partire dall’ingresso: l’Immacolata, la Natività della Vergine, l’Annunciazione) costituiscono una significativa testimonianza della decorazione monumentale barocca a Napoli. Sono poi da ricordare le tele poste nel transetto e nell'abside: uniche opere napoletane del frate teatino laico Francesco Maria Caselli, il quale ambienta gli episodi sacri in monumentali scenografie. Notevoli anche i dipinti di Luca Giordano nella cappella del Monte dei Morti, le tele e gli affreschi di Giovanni Bernardino Azzolino nella cappella dedicata a S. Carlo Borromeo e i sepolcri di Tito Angelini nella cappella della famiglia Serra di Gerace. 
La Basilica è solo una parte del complesso più ampio che prevedeva un vasto Convento (dal 1861 adibito dallo Stato a Tribunale Militare) e l'Arciconfraternita dei Bianchi della Natività di Santa Maria a Pizzofalcone. Quest'ultima è stata importantissima per la collina di Monte di Dio e per Napoli tutta, per le personalità laiche e religiose che ne furono confratelli dal 1610, per le opere benefiche, per il culto dei morti, ma si esaurì dopo quattrocento anni alla fine del XX secolo: nel 2013 fu sciolta dalla Curia che ne dette in proprietà i vasti locali e gli arredi alla Parrocchia di San Marco di Palazzo, non visitabili dal pubblico: tuttavia dal 2021, quest'ultima organizza con il suo Comitato Cultura visite su prenotazione.  it.m.wikipedia.org -  www.campaniacrbc.it
  • Orari di ingresso alla basilica:
  • Lunedì-Sabato 07:15-11:00 / 16:30-19:30, Domenica 07:15-13:30
  • Modalità d' ingresso: libero 
 



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