Vetrina Vesuvio

lunedì 15 settembre 2025

Con professionalità ed estrema sensibilità, Annalisa Senese dà voce ai figli e alle figlie dei detenuti nel libro “Figli cancellati”.

Con professionalità ed estrema sensibilità, Annalisa Senese dà voce ai figli e alle figlie dei detenuti nel libro “Figli cancellati”. Scritto con il giornalista Antonio Vastarelli, il libro è pubblicato dalla Giannini Editore nella collana Sorsi e sarà presentato per la prima volta mercoledì 17 settembre, alle ore 18 presso la libreria Feltrinelli di Piazza dei Martiri, Napoli. Dialogano con l’autrice: Antonio Vastarelli, Maria de Luzenberger Milnernsheim, Lucia Castellano.

“Figli cancellati” raccoglie sei storie, otto i protagonisti: Salvatore, Imma, Genny, Ciro, Enzo, Riccardo, Ambra e Anita. Bambini e bambine che crescono ai margini della libertà, osservando il mondo attraverso la lente del carcere. Costretti a confrontarsi con una realtà familiare segnata dalla detenzione, questi giovani imparano presto a convivere con l’assenza, la vergogna e l’abbandono. Figli cancellati è un’opera intensa e necessaria, che racconta l’infanzia negata e invita a riflettere sul prezzo umano dell’isolamento penale, restituendo voce e dignità a chi spesso resta invisibile: i figli dei detenuti.

Annalisa Senese è avvocata penalista, si è sempre dedicata alla tutela dei diritti umani nelle carceri, con particolare attenzione ai minori e alle donne. Già presidente della Commissione Pari Opportunità della Camera Penale di Napoli e coordinatrice della Commissione Diritto Penale del Consiglio dell’Ordine di Napoli, ha svolto attività di formazione e sensibilizzazione sul bullismo e il cyberbullismo in ambito scolastico e associativo.

Antonio Vastarelli è giornalista, ha collaborato e lavorato come redattore per il quotidiano il Mattino. È autore del romanzo giallo Dieci piccoli napoletani (Fanucci Editore, 2019), vincitore del Premio Massimo Troisi 2020, e della commedia teatrale Cause perse – Una maledetta primavera per Jack Soriano (Edizioni Mea, 2021).

domenica 14 settembre 2025

“Nel petto un Vesuvio” | Al centro Napoli, con la sua musica, i suoi luoghi, la sua energia

Al centro Napoli, con la sua musica, i suoi luoghi, la sua energia: un patrimonio da riscoprire e valorizzare, che porta la Scuola Napoletana a dialogare con le tradizioni internazionali; spazi storici e simbolici che si animano attraverso un confronto vivo tra le arti; giovani interpreti che fondono passione con esperienza.  Ensemble Mercadante

È questa la linea programmatica di “Nel petto un Vesuvio”, la nuova rassegna dell’Ensemble Mercadante, progetto fondato nel 2023 dal direttore d’orchestra italo-tedesco Benedikt Sauer. Il mese di settembre porta cinque concerti nel cuore di Napoli, affiancati da due date in tournée.

Il percorso proseguirà nei mesi successivi con una rassegna cameristica e masterclass affidate a protagonisti della scena internazionale, rafforzando il progetto come spazio di dialogo culturale e crescita artistica.

  • Inaugurazione domenica 14 settembre alle ore 19:00, a Castel Sant’Elmo, con il “Così fan tutte” di Wolfgang Amadeus Mozart: un’opera che diventa simbolo e programma, la cui eco risuona anche nel titolo della rassegna. “Nel petto un Vesuvio d’avere mi par”, canta Dorabella: un verso che si fa metafora di un’identità musicale ardente e vitale. Alla guida dell’Ensemble Mercadante vi sarà Benedikt Sauer.

Firma la regia Arianna Sorci, regista italiana dalla forte sensibilità per il teatro di ricerca e collaboratrice della compagnia napoletano-milanese B.E.A.T.

Il cast vocale vede Irene Celle e Chiara Tirotta interpretare Fiordiligi e Dorabella con, al loro fianco, Giulia Lepore nel ruolo di Despina. Saranno, invece, Ferrando e Guglielmo Andrea Calce e Guido Dazzini. Omar Kamata sarà Don Alfonso.  Partecipazione straordinaria di Antonio Somma.

I luoghi

Il progetto prosegue in alcuni dei luoghi più rappresentativi del patrimonio culturale partenopeo: dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli al Museo e Real Bosco di Capodimonte, fino alla Chiesa di San Gregorio Armeno e al Chikù di Scampia. Tappe che rappresentano occasioni per intrecciare musica, storia e arte visiva, nel segno di una Napoli che apre il suo orizzonte senza perdere la propria radice. In questa prospettiva, “Nel petto un Vesuvio” prosegue a Potenza, al Museo Archeologico Dinu Adameteanu, e a Bari, nell’ambito delle “Notti sacre”.

Il programma

Il percorso musicale proposto si snoda in un racconto che intreccia Napoli, la sua eredità e le sue risonanze europee. Il “Così fan tutte” di apertura segna il cuore simbolico della rassegna, un’opera nata in dialogo con Napoli, nel gusto, nelle ambientazioni, nelle suggestioni drammaturgiche.

Il secondo appuntamento della rassegna “Nel petto un Vesuvio” porta l’Ensemble Mercadante nella cornice barocca della Chiesa di San Gregorio Armeno. Lunedì 15 settembre, alle ore 18:00, l’Orchestra verrà diretta da Benedikt Sauer e, per la prima volta, affiancata dal Coro. Voci soliste saranno il soprano Francesca Manzo, il mezzosoprano Emanuela De Rosa, il tenore Andrea Calce e il baritono Guido Dazzini.

L’opera lirica si fa ponte verso la dimensione sacra con “Le sette ultime parole di Nostro Signore” di Saverio Mercadante, oratorio le cui parole riprendono un testo poetico di Metastasio. Raramente eseguita, l’opera è il cuore del successivo appuntamento, il 15 settembre, nella cornice barocca della Chiesa di San Gregorio Armeno. Accanto a questa pagina, vi saranno il “Salve Regina” di Franz Schubert e l’“Ave Maria” dai “Quattro pezzi sacri” di Giuseppe Verdi, in un trittico che declina il sacro attraverso sensibilità e linguaggi differenti, che si incontrano nella tensione tra lirismo intimo e forza teatrale.

  • Fa ritorno il 19 settembre, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il “Mozart napoletano”: il concerto restituisce il clima musicale della città che il compositore conobbe. Si percorrono le vie dell’opera napoletana con le ouverture e le arie di Cimarosa, Pergolesi, Vivaldi, Jommelli e Paisiello per giungere alla “Sinfonia” n. 40 di Mozart che, in questa lettura, rappresenta il compimento di un percorso teatrale.
  • Il 20 settembre, al Museo di Capodimonte, l’orizzonte si allarga con “Schubert e l’Italia”: un itinerario che accosta le sue pagine più celebri alla scrittura di Rossini e Mercadante per culminare con la “Sinfonia” n. 5, svelando profonde affinità di spirito e di stile che muovono oltre i confini geografici.

Le tournée

La rassegna si spinge oltre i confini di Napoli con due appuntamenti in tournée. La prima tappa sarà a Bari, l’8 ottobre, nell’ambito delle “Notti Sacre”: verrà riproposto il trittico in cui “Le sette ultime parole di Nostro Signore” di Mercadante dialogano con il “Salve Regina” di Schubert e l’“Ave Maria” dai “Quattro pezzi sacri” di Verdi.

Il secondo appuntamento porta il 21 settembre, presso il Museo Archeologico Dinu Adameteanu di Potenza, il concerto già applaudito lo scorso anno al MANN: un viaggio intorno al mito di Orfeo, personaggio-simbolo della nascita dell’opera lirica. Musica, arte e letteratura con, al centro, il concetto dell’attimo fatale: il momento in cui Orfeo si volta per guardare l’amata Euridice, perdendola per sempre. In programma, pagine dall’“Orfeo ed Euridice” di Gluck, l’“Orfeo” di Haydn e arie da cantate di Pergolesi e Scarlatti.

Gli interpreti

L’Ensemble Mercadante nasce con l’obiettivo di valorizzare l’immenso patrimonio musicale legato a Napoli, intrecciando la riscoperta del repertorio locale con una prospettiva internazionale. L’esperienza delle chamber orchestra nordeuropee ha spinto Benedikt Sauer, il suo fondatore, verso un lavoro su un organico ridotto, composto soprattutto da giovani professionisti del territorio, e programmi ricercati, pensati per coniugare radici e apertura.

Nel corso degli appuntamenti di “Nel petto un Vesuvio”, la compagine verrà affiancata da voci emergenti già protagoniste su palcoscenici nazionali e internazionali: oltre a Irene Celle, Chiara Tirotta, Giulia Lepore, Andrea Calce, Guido Dazzini e Omar Kamata, anche Francesca Manzo, Emanuela De Rosa, Albertina Del Bo e Barbara Massaro.

La rassegna “Nel petto un Vesuvio” è realizzata grazie al sostegno del Ministero della Cultura.

Festa di Piedigrotta 2025

A settembre e ottobre 2025, tra le strade di Piedigrotta e il mare di Mergellina, si rinnova un rito antico che unisce devozione, folklore e identità popolare: la Festa della Madonna di Piedigrotta. Non è solo una celebrazione religiosa, ma un patrimonio vivo della cultura napoletana, sopravvissuto nei secoli grazie alla forza della comunità e al legame profondo con la Vergine detta la Bella Aurora.

Per secoli, Piedigrotta è stata la festa per eccellenza dei napoletani: memorabili i cortei reali, le luminose scenografie urbane, le sfilate di carri allegorici in cartapesta che attraversavano la città, i concerti popolari e l'esplosione di suoni degli strumenti tradizionali – dal putipù al triccabballacche, dallo scetavajasse ai tamburi. Piedigrotta era festa religiosa, ma anche espressione civile, artistica e musicale: basti pensare al leggendario Festival della Canzone Napoletana che proprio qui ha trovato la sua culla. Con il tempo, la festa ha subito trasformazioni e ridimensionamenti, fino quasi a scomparire. Ma oggi, grazie all’impegno della comunità locale, molte pratiche rituali sono state recuperate e continuano a vivere, tramandate di generazione in generazione. Il culmine della festa è rappresentato dalla solenne processione sul mare e per le vie della città che si effettua a intervalli di 51 anni.

Nel corso dei secoli, la Festa di Piedigrotta è stata religiosa, militare, patriottica, e sempre profondamente popolare. Oggi rappresenta un simbolo identitario per Napoli, un rito collettivo che mette in contatto memoria e contemporaneità, anziani e bambini, sacro e profano.

Per il suo valore spirituale e antropologico, la Festa di Piedigrotta è iscritta all'Inventario del Patrimonio Immateriale della Campania, per la sua spettacolarità, per la sua autenticità e per il modo in cui racconta Napoli attraverso i gesti, le voci, le luci.

Alle ore 18.00 seguirà la Santa Messa solenne presieduta da S.E. Card. Mimmo Battaglia presso la Chiesa di Santa Lucia a Mare. Alle ore 19.05 avrà inizio la processione con la statua della Madonna che, accompagnata dalla Banda musicale dell’Arma dei Carabinieri, percorrerà via Santa Lucia fino a via Partenope. Dopo l’arrivo a Castel dell’Ovo (ore 19.45), la statua sarà imbarcata su una motovedetta della Guardia Costiera dal Borgo Marinari per la traversata fino a Mergellina, con arrivo al Molo Luise alle ore 20.30, accolta dai Bottari sulla spiaggia. Da lì partirà la processione via terra, che seguirà il percorso: via Caracciolo, via Mergellina, via Sannazaro, piazza Sannazaro e salita Piedigrotta, fino all’arrivo nella Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta alle ore 21.30, dove la Madonna sarà accolta dalle bande musicali dei giovani di Canta, Suona e Cammina. La cerimonia si concluderà alle ore 22.10.

PROGRAMMA

FESTA DI PIEDIGROTTA 2025

1 settembre — 17 ottobre

Direzione artistica di Benedetto Casillo

con Mario Maglione / Coro La Serenata / Francesco Malapena / Francesca Marini / Antonello Rondi / M° Claudio Romano / M° Franco Ponzo / Ciro Formichella / Gennaro Morrone / Enza Barra / Luciano Piccolo

  • Lunedì 1 settembre, ore 19.00

PARROCCHIA SANTA MARIA IN PORTICO A CHIAIA - Via Giuseppe Martucci, 17

  • Martedì 2 settembre, ore 19.00

PARROCCHIA SS. REDENTORE E S. CIRO M. (Fuorigrotta) - Via Carnaro, 2

  • Mercoledì 3 settembre, ore 19.00

PARROCCHIA IMMACOLATA A PIZZOFALCONE - Via Egiziaca a Pizzofalcone, 30

  • Giovedì 4 settembre, ore 19.00

PARROCCHIA SAN GIORGIO MAGGIORE - Via Duomo, 237A

  • Venerdì 5 settembre, ore 19.00

CHIESA SAN GIOVANNI BATTISTA AI FIORENTINI - Piazza degli Artisti

  • Domenica 14 settembre

CHIESA SANTA LUCIA A MARE

• Ore 10.30, Sfilata dei vestitini di carta - da Piazza del Plebiscito alt. Palazzo Reale

• Ore 18.00, Santa Messa presieduta da S.E. Card. Mimmo Battaglia

• Ore 19.30, Processione statua della Madonna: imbarco, traversata del golfo, arrivo a Mergellina, processione fino alla Chiesa di Piedigrotta

  • Lunedì 29 settembre, ore 19.00

PARROCCHIA SAN GIOVANNI MAGGIORE - Vico S. Maria dell’Aiuto, 10

  • Lunedì 6 ottobre, ore 19.00

PARROCCHIA SANTA MARIA DELLA MERCEDE in S. Orsola a Chiaia - Via Chiaia, 157

  • Lunedì 13 ottobre, ore 19.00

PARROCCHIA MADONNA RICONCILIATRICE DELLE SALETTE (Soccavo) - Via Romolo e Remo, 56

  • Venerdì 17 ottobre, ore 19.00

PARROCCHIA SAN GENNARO AL VOMERO - Via Gian Lorenzo Bernini, 55

giovedì 11 settembre 2025

Napoli | “Spinacorona, passeggiate musicali napoletane” | Quattro giorni da vivere avvolti nella grande musica nei luoghi d'arte del centro storico

Quattro giorni da vivere avvolti nella grande musica nei luoghi d'arte del centro storico: solo Napoli può offrire a tutti, cittadini e turisti, l'esperienza preziosa di un festival itinerante gratuito di altissimo livello qualitativo come “Spinacorona, passeggiate musicali napoletane”, ideato e diretto dal maestro Michele Campanella, evento promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell'ambito di Napoli Città della Musica. Con il coordinamento artistico di Giovanni Oliva, “Spinacorona” è prodotto da Artetica.

“Spinacorona non è solo un festival di qualità – dichiara il sindaco Gaetano Manfredi – ma un viaggio unico nel cuore pulsante di Napoli. Un’esperienza che parla a tutti, ai cittadini e ai viaggiatori di ogni età, svelando perle musicali e tesori d’arte. La scelta di partire quest’anno dalla storica Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato dimostra la coerenza tra questa rassegna e il lavoro di riqualificazione che stiamo portando avanti e che proprio in piazza Mercato trova un simbolo di trasformazione all’insegna della cultura e di una ritrovata identità”.

“Spinacorona rappresenta un esempio di politica culturale avanzata– aggiunge il coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli Sergio Locoratolo –, capace di coniugare alta qualità artistica, rigenerazione urbana, inclusività e valorizzazione territoriale. In un contesto storico-artistico unico al mondo come il centro antico di Napoli, la rassegna assume la funzione strategica di catalizzatore civile, contribuendo proattivamente al processo di rivitalizzazione della città storica con un'azione diffusa e sistemica di restituzione degli spazi alla pubblica fruizione. La manifestazione, promossa e finanziata dal Comune di Napoli, dimostra come la cultura possa essere una leva concreta di trasformazione urbana e sociale, riscoprendo luoghi dimenticati, riaprendo chiese, cortili e monumenti spesso inaccessibili, consegnandoli alla comunità e inserendoli in un circuito virtuoso di utilizzo gratuito e di progressiva valorizzazione. Spinacorona è, infatti, anche un gesto politico, nel senso più alto del termine: è l’affermazione di una visione in cui il centro storico non è solo patrimonio, ma spazio vivo, condiviso, attraversato da cittadini e viaggiatori, in costante dialogo con i linguaggi universali dell'arte. E proprio questa sinergia tra istituzioni, mondo  artistico e tessuto urbano dimostra quanto la politica culturale dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Gaetano Manfredi segni una svolta rispetto al passato: non più eventi isolati e autoreferenziali, ma progettualità durature e strutturate, radicate nel territorio, capaci di creare coesione e senso di appartenenza, visione. La rassegna diventa così un laboratorio di cittadinanza, dove la bellezza non è mero ornamento, ma strumento di riconnessione con la più intima essenza della città”.

“Il festival Spinacorona – evidenzia Ferdinando Tozzi, consigliere delegato del sindaco per l’industria musicale e l’audiovisivo – rappresenta in modo esemplare lo spirito di Napoli Città della Musica, che per noi è più di un progetto: è una visione. L’impegno dell’Amministrazione Manfredi è valorizzare la musica come settore strategico e come strumento di crescita culturale diffusa, supportando proposte di altissima qualità come questa, che nel dialogo tra eccellenze locali e ospiti di prestigio internazionale generano valore artistico e favoriscono un virtuoso scambio creativo. Napoli Città della Musica è anche questo: un laboratorio aperto, capace di coinvolgere pubblici diversi – cittadini, appassionati, turisti e curiosi – e di far riscoprire luoghi d’arte e tesori nascosti della nostra città, tra cui la Chiesa di Sant’Antonio delle Monache a Port’Alba, che riapre al pubblico proprio in questa occasione, dopo un lungo restauro curato dall’Università Federico II. Un luogo carico di storia e bellezza che torna a vivere anche grazie alla forza evocativa della musica”.

“La musica parla di pace: nel nostro tormentato tempo gli uomini chiedono parole innocenti e pacificatrici. Noi di Spinacorona rivestiamo la pace di bellezza”, è il messaggio del maestro Campanella alla vigilia della manifestazione.

Dal 25 al 28 settembre per la nona edizione di questa originale maratona culturale tra musica ed arte sono stati invitati numerosi artisti di fama internazionale. Ospite d'onore 2025 è il Quartetto di Cremona, confermata anche quest'anno la presenza ormai tradizionale della prestigiosa Orchestra della Toscana. Venti saranno complessivamente i concerti, programmati in meno di 100 ore, tutti in luoghi raggiungibili facilmente anche a piedi per consentire che l'intero cartellone sia interamente fruibile agli appassionati: il format ormai rodato cresce quindi anno dopo anno, sia nelle adesioni di musicisti di prestigio che nel numero dei siti coinvolti, sempre confermandosi uno degli eventi più attesi nel panorama culturale partenopeo.

  • Giovedì 25 settembre nella Chiesa di Santa Croce e Purgatorio al Mercato protagonista assoluto del prologo dedicato a Ravel, alle ore 18,00, sarà il Quartetto di Cremona (Cristiano Gualco e Paolo Andreoli violini, Simone Gramaglia viola, Giovanni Scaglione violoncello), complesso di riferimento per la musica italiana, che festeggia quest’anno un quarto di secolo di attività con concerti in tutte le più importanti città del mondo. Dopo l'anteprima, assieme a Michele Campanella, il Quartetto di Cremona inaugurerà ufficialmente, nella Basilica di Maria Santissima del Carmine Maggiore, ore 21,00 la nona edizione del Festival. In programma il secondo Quartetto di Schumann e il Quintetto di Brahms, due dei capisaldi della letteratura cameristica di tutti i tempi.

Tra i protagonisti delle giornate di 'Spinacorona' il violoncellista austriaco Florian Berner, Dominik Wollenweber (oboista dei Berliner Philharmoniker), il flautista Mario Caroli, il clarinettista Angelo Montanaro, il sassofonista Simone Bellagamba, i pianisti Katharina Kegler, Monica Leone, Fabrizio Soprano e Stefania Cafaro. Molto ampio e variegato sarà il repertorio presentato: da Mozart e Haydn fino a Jolivet e Dutilleux passando da Saint-Saëns e Poulenc ai meno 'frequentati'Vincent D’Indy André Caplet, Eugène Bozza, Joachim Andersen e Philip Gaubert.

  • Si segnalano inoltre quattro appuntamenti inusuali per i più affezionati spettatori di Spinacorona: uno con il corno delle Alpi di Carlo Torlontano ed il bayan di Massimiliano Pitocco, l'altro col trombettista jazz Gianfranco Campagnoli in duo col pianista Mario Nappi. E ancora un concerto di arie da camera di Musorgskij e Čajkovskij affidato al mezzosoprano Cristina Melis e alla pianista Enrica Ruggiero e un inedito confronto tra strumenti 'imparentati' in cui Enrico Baiano al clavicembalo e Michele Campanella al pianoforte suoneranno, alternandosi, 7 Sonate di un grande napoletano come Domenico Scarlatti

I LUOGHI TRA CONFERME E NOVITA' ASSOLUTE - Particolare cura è stata posta nella scelta dei luoghi, rinnovando come sempre i siti coinvolti. Il Festival tornerà alla Basilica del Carmine, al Museo di Mineralogia, al Gesù Vecchio, alla Biblioteca Universitaria, a Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone e a Santa Croce e Purgatorio di Piazza Mercato. Per la prima volta entrano nel circuito di Spinacorona sedi prestigiose quali il Salone degli Specchi di Palazzo Serra di Cassano, la Domus Ars, l'ex Ospedale della Pace (Lazzaretto) e la Chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta. Ma anche splendidi luoghi meno noti come la Chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone, la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e la Chiesa di San Giovanni Evangelista a Porta San Gennaro detta Gesù delle Monache. Due interessanti scoperte inoltre saranno le Officine Carpentieri (ex Sala cinematografica degli anni ’20 e poi Studio Eiar degli anni ’50 del secolo scorso) e la Chiesa di Sant'Antonio delle Monache (attigua alla Biblioteca di Area Umanistica dell’Università) appena riaperta.

La rassegna vuole essere infatti anche un invito a scoprire o riscoprire Napoli attraverso il linguaggio universale della Musica. Spinacorona non rappresenta solo un appuntamento culturale di alto livello, ma anche un omaggio alla città e alle sue inestimabili ricchezze, richiamo imperdibile per cittadini e turisti. Grazie alla sua formula coinvolgente e inclusiva, il consolidato format attrae sempre più a Napoli anche un flusso importante di turismo colto ed appassionato, sia dall'Italia che dall'estero, visitatori entusiasti e pronti ad una esperienza artistica e sensoriale unica che fonde la bellezza storico-architettonica ad una proposta originale e preziosa di musica sinfonica e cameristica eseguita da ensemble e solisti prestigiosi apprezzati nel mondo. ProgrammaSpinacorona.pdf

L’ingresso a tutti gli eventi è gratuito fino ad esaurimento posti in tutti i quindici siti coinvolti nella 'maratona' culturale.  Spinacorona 

Mostra d’Oltremare di Napoli | VEBO 2025 – Fiera Internazionale della Bomboniera, Casa, Regalo e Design |Dal 26 al 29 settembre

Si prepara a tornare VEBO, il salone internazionale che da oltre vent’anni rappresenta il punto di riferimento per l’universo della bomboniera, del regalo, del design e dell’arredamento domestico. Dal 26 al 29 settembre 2025, la Mostra d’Oltremare di Napoli ospiterà la sua 24ª edizione, accogliendo espositori e operatori provenienti dall’Italia e dall’estero in un contesto elegante e funzionale, sempre più orientato all’innovazione.

Fedele alla sua formula B2B, VEBO 2025 si conferma come luogo privilegiato di incontro tra produttori, distributori, grossisti e buyer, offrendo uno spazio di business dinamico e strategico. Una manifestazione che non si limita a rinnovarsi, ma che consolida il proprio ruolo di salone internazionale capace di interpretare con prontezza i mutamenti di un mercato in continua trasformazione.

Un’offerta espositiva ampia e selezionata

Tra i padiglioni della Mostra d’Oltremare prenderà vita un percorso ricco e articolato: dalle bomboniere classiche agli articoli per le festività, dai complementi d’arredo al design per la tavola, senza dimenticare l’home decor e le collezioni natalizie. Una vetrina che intreccia tradizione artigianale e ricerca stilistica, con una cura particolare per i dettagli.

«Siamo orgogliosi – afferma l’amministratore delegato Luciano Paulillo – di proseguire la storia di questa fiera, che nel tempo si è imposta come leader del settore. Anche per il 2025 contiamo oltre 200 aziende espositrici di alto livello, riaffermando VEBO come primo evento nazionale interamente dedicato alla bomboniera e all’oggettistica per la casa».

Design, sostenibilità e nuove visioni

L’edizione 2025 guarda al futuro, ponendo al centro della scena temi come la sostenibilità, le esperienze immersive, l’uso innovativo dei colori e il valore del business design. Stimoli e suggestioni che trasformeranno la visita in un’esperienza capace di ispirare professionisti e creativi verso una produzione più consapevole e distintiva.

«Il nostro intento – sottolinea il presidente Marco Paulillo – è offrire una vetrina commerciale di eccellenza, ma anche un’occasione di riflessione sul valore culturale e sociale del comparto. VEBO si conferma così una fiera che genera connessioni, cultura d’impresa e sviluppo economico, contribuendo concretamente anche all’indotto turistico della città di Napoli».

Un evento a misura di operatore

Pensata per rendere agevole ogni momento dell’esperienza professionale, la fiera propone numerosi servizi: navette gratuite da e per aeroporto, porto e stazione centrale, incentivi per chi viaggia in auto, treno o aereo, oltre a un’area hospitality con reception, guardaroba, deposito bagagli, personale bilingue, food court, intrattenimento per bambini e parcheggio custodito.

VEBO 2025 sarà aperta esclusivamente al pubblico professionale da venerdì 26 a domenica 28 settembre dalle 9:00 alle 19:00 e lunedì 29 settembre dalle 9:00 alle 15:30. Un’occasione unica per conoscere in anteprima le nuove collezioni, stringere relazioni strategiche e scoprire le tendenze che segneranno il mercato del futuro.

VEBO 2025 – Fiera Internazionale della Bomboniera, Casa, Regalo e Design

26 – 29 settembre 2025 | Mostra d’Oltremare – Napoli

Orari: 9:00 – 19:00 (lunedì chiusura alle 15:30)

Info e aggiornamenti: www.vebofiera.com –  info@vebofiera.com - Vebo Fiera 

Sede Operativa: Via Mergellina 4, 80122 – Napoli | Tel. 081 7111861

lunedì 8 settembre 2025

Napoli “Ccà s’ Magn e Nun s’ Pav” | 180° Rooftop Bar (presso il complesso Jemming)

Una notte di gusto e divertimento con vista mozzafiato sul Vesuvio: mercoledì 10 settembre il180° Rooftop Bar (presso il complesso Jemming) a Napoli ospita “Ccà s’ Magn e Nun s’ Pav”, l’evento gratuito ideato da Fior di Frutta ed Errico Porzio. Una serata che fonde l’arte culinaria partenopea con l’intrattenimento, in una cornice panoramica d’eccezione.

Protagonisti assoluti della serata saranno Fior di Frutta, il fruttivendolo “che non ti aspetti”, con i suoi founder Vittorio e Giovanna, simpaticissimo volto social del brand, ed Errico Porzio, celebre maestro pizzaiolo napoletano che parteciperà con uno stand dedicato alla sua pizzeria e con l’originale format Porzio…ni di Pizza.

Gli ospiti potranno vivere un vero e proprio percorso del gusto, a partire dalle pregiate mozzarelle di Caseificio dei Borboni, preparate con latte 100% di bufala. Si prosegue con le eccellenze culinarie di Cooking Around e con i primi piatti tradizionali di Fiaschetteria Agricola. Non mancheranno i gustosi panuozzi di O’ Pacchianiell e i secondi piatti firmati Ostaria Pignatelli.

Il percorso continua in dolcezza con l’angolo gelato di Corno Gelato by Scaturchio e con le irresistibili graffe d’autore di Parentesi Graffa.

E non solo cibo: tanto divertimento e spettacoli animeranno la serata con il vocal & dj set di Gigi Soriani, uno dei più amati in Italia, il cabaret esilarante di Fabio Brescia, attore e conduttore radiofonico, e il live show di Maurizio Filisdeocon ballerini e mangiafuoco, per un mix perfetto di musica, comicità ed emozioni.

Appuntamento: mercoledì 10 settembre, ore 20:00 – 180° Rooftop Bar, Napoli

Via del Serbatoio dello Scudillo, 10

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

È possibile registrarsi all’evento al seguente link: Eventbrite – “Ccà s’ Magn e Nun s’ Pav”

La proprietà si riserva il diritto di ammissione.

Benevento - 𝙎𝙖𝙡𝙫𝙖𝙩𝙤𝙧𝙚 𝘽𝙞𝙖𝙯𝙯𝙤 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙩𝙖 𝙖𝙡 𝘾𝙞𝙧𝙘𝙤𝙡𝙤 𝙇𝙖 𝙁𝙖𝙜𝙞𝙖𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙞𝙡 𝙧𝙤𝙢𝙖𝙣𝙯𝙤 𝙨𝙩𝙤𝙧𝙞𝙘𝙤 “𝙄 𝙢𝙞𝙨𝙩𝙚𝙧𝙞 𝙙𝙚𝙡 𝙘𝙝𝙞𝙢𝙞𝙘𝙤 𝙙𝙚𝙞 𝙛𝙖𝙣𝙩𝙖𝙨𝙢𝙞”

𝘓’𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘯𝘰𝘵𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘭 𝘉𝘦𝘯𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘰
Una presentazione da non perdere quella del romanzo storico “I misteri del Chimico dei Fantasmi” di Salvatore Biazzo, pubblicato dalla Giannini Editore nella collana Romanzi dai Cinque Continenti.
L’evento si terrà venerdì 12 settembre alle ore 18 presso il Circolo La Fagianella, via Cifaldi contrada San Liberatore, Benevento. Dialogano con l’autore il presidente Biagio Prisco e il giornalista Lorenzo Gambatesa.
“I misteri del Chimico dei Fantasmi”, romanzo storico ricco di suspance e informazioni scientifiche in cui i personaggi vivono vicende fascinose e paradossali tratte dalla cronaca vera del periodo della Seconda Guerra Mondiale con le sue leggi antisemite. Il protagonista principale è Oscar D’Agostino. Tra i ragazzi di via Panisperna, fu il chimico il cui contributo fu cruciale nelle ricerche nucleari e, in particolare, in quella che fu accertata essere la prima fissione nucleare. Fu, insomma, uno dei firmatari di un brevetto che costituì l’atto di nascita della bomba atomica. Il suo nome rimase poco noto al grande pubblico, oscurato dai Nobel Fermi e Segrè e dalle misteriose vicende di cui furono protagonisti Pontecorvo, espatriato in Russia, forse una spia, e Majorana, scomparso nel nulla. Lo stesso D’Agostino fu figura enigmatica. Fondamentale il suo lavoro da chimico negli esperimenti che portarono alla scoperta dei neutroni lenti, base della fissione nucleare. Il boy scout dell’Era Atomica non ottenne mai il giusto riconoscimento scientifico, e il merito di aver agevolato, sventando un’operazione della polizia politica segreta del Regime, la fuga di Enrico Fermi e della moglie ebrea Laura Capon in USA per le leggi razziali. Al Chimico dei Fantasmi, quasi un nome in codice, di copertura, si rivolsero i servizi segreti inglesi che indagavano su Bruno Pontecorvo. E lo stesso Mussolini, nel ’43, per avere l’Arma Segreta che avrebbe mutato l’esito della Guerra. Come un Fantasma D’Agostino si muove nelle ombre della storia.
Salvatore Biazzo ha lavorato cinque anni al Roma e oltre trent’anni in Rai, da inviato speciale e da capo redattore. Ha collaborato a Tutto il Calcio…, a 90° Minuto, alla Domenica Sportiva, a Uno Mattina, Cronache Italiane, Tg1 Speciale, Tg2 Dossier, Mediterraneo, a Neapolis su Tg3, di cui fu co-fondatore. Tra i suoi libri, Il mio Napoli (Rai Eri), La lingua Trasmessa e Telecomunicare (Ferraro Editore), Il Dizionario del Giornalista (Rubbettino – Collana Scientifica Università di Salerno), Come sopravvivere al concorso Rai e Diego 60 d.D (Guida Editori) e Biagio Agnes, un giornalista al Potere (Rai Eri). È stato docente a contratto alla Scuola di Giornalismo all’Università di Salerno. Tuttora opinionista in Radio e Tv.