Vetrina Vesuvio

martedì 21 ottobre 2025

"Prix Italia 2025"

Ha compiuto 77 anni e ha il blasone di chi ha ospitato in casa propria il meglio della produzione culturale mondiale, artisti e intellettuali illustri, come Samuel Beckett, Umberto Eco e Italo Calvino, registi come Ingmar Bergman, Federico Fellini e Peter Brook, e compositori come Luciano Berio e Krzysztof Penderecki. Hanno anche partecipato all’evento nomi come Eduardo De Filippo, Bertolt Brecht e Eugène Ionesco. Per rispettare la grande tradizione che l’accompagna, in questa edizione, tra i finalisti, due prodotti candidati agli Emmy International: Hell Jumpers (BBC, nella categoria TV documentari) e Ryuichi Sakamoto: Last Days (NHK, in quella TV performing arts). Il Prix Italia, il concorso internazionale per broadcaster della Rai, a Napoli dal 20 al 24 ottobre 2025, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con il Comitato Nazionale Neapolis 2500 Napoli Musa, continua anche oggi nella sua missione di intercettare il meglio della produzione televisiva, radiofonica e digitale con cuore, vista e spirito sorprendentemente giovanili: sempre vicino ai temi della stretta attualità, alle tendenze culturali del momento, alle tematiche che attraversano e coinvolgono la società civile.

E sarà così anche quest’anno a partire dal titolo “Get Real”, un’esortazione a vivere l’esperienza, a raccontare la realtà dei fatti senza filtri, nel mare insidioso di una quotidianità sempre più segnata da informazioni contraddittorie o non verificate. Nel key visual, come una polena benaugurante, la sirena Partenope ispira le onde del Golfo che si trasformano in frequenze in grado di creare connessioni tra culture e popoli, in un desiderio di conoscenza e comprensione reciproca. 238 i programmi iscritti al concorso, presentati da 89 broadcaster in rappresentanza di 60 Paesi provenienti da tutto il mondo. Un’edizione più internazionale che mai con l’istituzione della prima edizione del Global South Award, premio destinato al miglior documentario video che sappia coniugare innovazione, originalità e universalità del messaggio, riuscendo, attraverso la creatività, a superare la scarsità di mezzi e a valorizzare storie e talenti provenienti da contesti meno rappresentati. I video dei programmi finalisti in concorso saranno resi disponibili in lingua originale, sottotitolati in inglese, sulla piattaforma digitale Rai Play per due settimane a partire dal 20 ottobre. Ad aprire le giornate, Unomattina, in diretta ogni giorno su Rai 1 dal Cortile d’Onore, con la conduzione di Massimiliano Ossini e Daniela Ferolla. 

Oltre al Concorso internazionale, un programma come sempre variegato: grandi anteprime, eventi Rai aperti al pubblico e incontri con i protagonisti. Al centro sempre la visione della realtà e Napoli, con le sue ali spiegate verso il futuro. Cinque giorni di eventi, anteprime, incontri, performance e produzioni live animeranno la città partenopea, mettendo al centro la cultura, l’innovazione e il racconto del reale, in chiave nazionale e internazionale. A partire dalla Mostra Collettiva “Noi siamo Partenope” nel Cortile d’Onore di Palazzo Reale, curata da Marina Polla De Luca in collaborazione con la Scuola Italiana di Comix, un’esperienza immersiva che omaggia Napoli attraverso gli occhi e la voce di straordinarie donne partenopee, sirene e muse “pioniere della comunicazione” che meglio l’hanno raccontata nel mondo.

  • A seguire, spazio a Paparazzi, il fortunato show in lingua inglese di Rai Italia, con Filippo Solibello e Marco Ardemagni. Il racconto televisivo sarà arricchito da Andrea Bettini (RaiNews24) in una puntata speciale di Futuro24 dedicata all’innovazione a Napoli, gli speciali a cura della TgR su Rai 3 nazionale, le dirette su RaiPlay non geo bloccate. 
  • Per la Radio, il podcast live La Grande Famiglia e la satira irriverente di Un Giorno da Pecora con Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. 
  • A tessere il racconto della settimana, uno speciale su Rai 1 firmato Monica Setta e Simona Autieri. Il titolo del festival – “Get Real” – è una vera e propria wake-up call e il tema della disinformazione sarà al centro di una alleanza inedita tra aziende, università, broadcaster e creator. 
  • A parlarne, tra gli altri, il giornalista Francesco Giorgino, Direttore dell’Ufficio Studi della Rai, e il divulgatore Andrea Moccia, fondatore di Geopop, nell’incontro interattivo e multimediale dal titolo “Get Real – Uniti contro la disinformazione”, in programma il 20 ottobre al Teatro di Corte. Per l’occasione saranno presentate le anteprime della nuova serie della campagna Rai “Pillole contro la disinformazione”, per riflettere su fake news e  disordine informativo. 
  • Tra gli appuntamenti formativi spicca la masterclass “Resta indipendente. Riflessioni e strumenti per comunicare il sociale in modo creativo”, a cura di Pierluigi Colantoni in collaborazione con la Direzione RAI Comunicazione, workshop sul tema delle campagne di comunicazione sociale.
  • Numerose le anteprime, grazie alla collaborazione con Rai Cinema, Rai Fiction, Rai Documentari, Rai Cultura, la Direzione Contenuti Digitali e Transmediali, molte delle quali dedicate a Napoli e alla sua straordinaria vitalità culturale. Il 20 ottobre, al Teatro di San Carlo,  l’apertura ufficiale con “Il Commissario Ricciardi”, in un evento speciale moderato da Giorgia Cardinaletti, in occasione dei 20 anni dalla pubblicazione del primo romanzo della serie di Maurizio de Giovanni. L’evento sarà inoltre fruibile anche per i non udenti attraverso la traduzione in LIS, grazie al contributo di Rai Pubblica Utilità. Durante la serata sarà distribuito un omaggio da collezione di Sergio Bonelli Editore, con appuntamento ai fan per l’immancabile firmacopie. Massimiliano Gallo presenterà il film “La Salita”,che aprirà “Napoliwood”, una due giorni dedicata al cinema che si concluderà con l’anteprima del documentario su Elvira Notari, pioniera del cinema muto partenopeo. 
  • Per i più giovani, spazio a Il Collegio, con la partecipazione dei “prof” del noto docu-reality, e a Playing Memories, una performance dedicata alla musica partenopea messa in scena da giovani talenti  europei. 
  • La musica d’autore sarà protagonista con Via dei Matti n°0 di Stefano Bollani e Valentina Cenni, e  con l’emozionante performance live dell’Orchestra  Sanitansamble nella Cerimonia di Premiazione, che chiuderà il Prix la sera di venerdì 24.  
  • Mercoledì 22 nel Cortile D’Onore, Angelo Mellone (Direttore Intrattenimento Day Time Rai) presenta L’Italia è il set TV più bello del mondo, un evento con i conduttori storici dei programmi di territorio, per raccontare il ruolo di questi programmi nella promozione e nella valorizzazione della bellezza,  della cultura, della storia e dell’identità della nostra Italia. Con un omaggio speciale a Napoli.  
  • Il 22 ottobre il Teatro di Corte di Palazzo Reale ospiterà la presentazione di Rai Libri “Amo le triglie di scoglio. Andrea Camilleri si racconta”, in occasione del centenario della nascita di Andrea  Camilleri. Un incontro con l’autore Bruno Luverà in dialogo con il giornalista e scrittore Gaetano Savatteri. 
  • Il 23, stessa location, si terrà l’incontro “Tra le strette vie della città. Ungaretti dà le parole allo schermo”:  gli studenti delle scuole avranno l’occasione  di dialogare con i produttori della docufiction “Giuseppe Ungaretti. Vita di un uomo”, un progetto he unisce linguaggio poetico e audiovisivo. Numerosi i talent e i cast presenti, con eventi speciali  anche sui set iconici, come nel tributo a Un Posto al Sole. Nel programma anche i principali  appuntamenti dell’International Week dedicati al  dialogo mediterraneo e all’Informazione, una tavola  rotonda sul XX° anniversario della Convenzione UNESCO 2005, gli incontri delle delegazioni partner, un workshop dedicato alle coproduzioni,  i face to face con i finalisti e le giurie del Concorso,  la Cerimonia di Premiazione e la prestigiosa BBC Lecture dal titolo “Truth in a Post-Truth World”, con la presenza di Jeremy Bowen, celebre corrispondente di guerra e  International Editor di BBC News. 
  • Numerose le iniziative promosse dalla Direzione  RIAE – Relazioni Internazionali e Affari Europei – in collaborazione con importanti partner internazionali,a partire da EBU (European Broadcasting Union), nell’ambito dell’International Week, lanciata  quest’anno all’interno del Prix Italia. Aperta il 16 ottobre dall’EBU Mediterranean Leadership Summit, focalizzato sulla diplomazia culturale multimediale per promuovere una narrativa di pace, nella cornice dei Med Dialogues di Ispi, proseguirà nella settimana del Prix con gli incontri dell’EBU International Broadcasting Assembly, in cui si discuterà di come migliorare la programmazione  all’estero delle televisioni pubbliche europee con canali internazionali e dell’EBU News Assembly che porterà direttori news e media, editorial manager, docenti e direttori di scuole di giornalismo, inviati di guerra, esperti di giornalismo  investigativo e giovani giornalisti a confrontarsi  sui temi più scottanti dell’attualità.
  • 𝙒𝙀 𝘼𝙍𝙀 𝙋𝘼𝙍𝙏𝙀𝙉𝙊𝙋𝙀 ✨
  • Mostra collettiva a cura di Marina Polla de Luca
  •  In collaborazione con Scuola Italiana di Comix
  • 🗓️ Dal 24 ottobre 2025
  • Da Partenope ad oggi, un viaggio tra sirene, muse e donne che hanno dato voce a Napoli.
  • Voci che intrecciano mito e realtà, trasformando la comunicazione in un atto d’amore per la città.
  • Un canto che risuona nel tempo, tra arte, parola e memoria

Collegamenti in diretta, inviati, approfondimenti e ospiti: la #Rai racconta il Prix Italia.
Da lunedì 20 ottobre:
🔸 Unomattina su #Rai1 con Massimiliano Ossini e Daniela Ferolla
🔹 "Paparazzi" su #RaiItalia con Marco Ardemagni e Filippo Solibello
🔸 "Tgr Speciale Prix Italia" su #Rai3 con Lara Martino
🔹 "Futuro24" su #RaiNews24 con Andrea Bettini
🔸 "Un giorno da pecora" su #RaiRadio1 con Geppi Cucciari e Giorgio Lauro
🔹"Speciale Prix Italia - Appunti di un viaggio" su #Rai1 con Monica Setta e Serena Autieri

Grazie all’accordo siglato da Rai Com con il Maeci, nell’ambito delle celebrazioni per i 2500 anni dalla Fondazione della Città di Napoli, con il contributo del Comitato Neapolis 2500, quest’anno il Prix Italia, concorso internazionale per broadcaster della Rai, si svolge a Napoli.

Tutti i dettagli nel NewsRai dedicato. - Prix Italia

We Are Partenope” è dunque più di una mostra: è un viaggio collettivo nell’anima di Napoli, dove il canto delle sirene diventa linguaggio creativo e mezzo di espressione sociale, un’ode alle donne che hanno saputo raccontare la città, rendendola eterna e sempre nuova.
ARTISTI E OPERE ESPOSTE “WE ARE PARTENOPE”:
Barbara Ciardo - Sirena Partenope
Marino Guarnieri - Giulia Civita Franceschi
Alessandro Rak - Adriana Basile
Daniele Bigliardo - Titina DeFilippo
Fabiana Fiengo - Ria Rosa
Alessandra Vitelli - Elena Ferrante
Valentina Galluccio - Elvira Notari
Arianna Pennacchio - Gilda Mignonette
Alessia Vivenzio - Sofia Loren
Mario Testa Teresa - Filangieri Ravaschieri
Andrea Scoppetta - Tina Pica
Mario Teodosio - Matilde Serao
Barbara Ansaldi - Concetta Barra  - Scuola Italiana di Comix

Sala Belvedere di Palazzo Reale - "Totò e la sua Napoli" - 31 ottobre 2025 > 25 gennaio 2026.

Nell’ambito delle celebrazioni per i 2500 anni della fondazione di Napoli, il Comitato Nazionale Neapolis 2500, istituito congiuntamente dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero della Cultura, promuove la mostra "Totò e la sua Napoli" che sarà ospitata presso la Sala Belvedere di Palazzo Reale dal 31 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026.  

La mostra nasce da un’idea di Pupi Avati, membro del Comitato Nazionale Neapolis 2500, e rappresenta un’inedita esposizione che rende omaggio al legame profondo e indissolubile tra Antonio de Curtis, in arte Totò, e la città che lo ha visto nascere, crescere e diventare simbolo universale di napoletanità. 

Questa mostra rappresenta la prima tappa di un progetto internazionale che, dopo Napoli, approderà a New York, a testimonianza della forza universale dell’arte e dello spirito di Totò, ambasciatore nel mondo della cultura e dell’ironia partenopea.

"Con questa mostra – afferma il Prefetto di Napoli e Presidente del Comitato Nazionale Neapolis 2500, Michele di Bari – celebriamo non solo il genio di Totò, ma anche l’anima più autentica di Napoli. Totò è stato e rimane il volto di una città che ha saputo fare della creatività, dell’ironia e della resilienza la propria cifra distintiva. Il suo legame con Napoli è indissolubile, un dialogo d’amore che attraversa le generazioni e unisce la città al mondo intero. In occasione dei 2500 anni della fondazione di Neapolis, questo omaggio rappresenta un tributo alla storia e alla vitalità culturale della nostra città che sa sempre è di ispirazione per il mondo".

 "Totò e la sua Napoli" accompagnerà il visitatore in un viaggio emozionante attraverso la vita e la carriera dell’artista, rievocando la sua napoletanità profonda, ironica e malinconica, e il suo legame con la tradizione e la cultura popolare. Il percorso si articolerà in sezioni tematiche che ripercorrono le tappe fondamentali del suo mondo umano e artistico:

Le origini – Il Rione Sanità – Totò e le bellezze della sua Napoli – Teatro – Cinema – Poesie – Canzoni – Testimonianze – Il saluto della sua Napoli. In mostra, documenti originali, fotografie, filmati, costumi di scena, manifesti, locandine, installazioni multimediali e testimonianze permetteranno di scoprire un Totò inedito, restituendone il ritratto intimo e collettivo: quello di un uomo, di un artista e di un simbolo immortale della città. 

L’esposizione è promossa dal Comitato Nazionale Neapolis 2500, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Palazzo Reale di Napoli (Ministero della Cultura) con la partecipazione degli Eredi Totò.

Per rimanere aggiornati sulle attività e gli eventi previsti nell’ambito del programma definito dal Comitato Nazionale Neapolis 2500 è possibile consultare il sito web www.napolimusa.it.


Nuovo Teatro Sancarluccio - Il cartellone 2025/2026

Quest’anno il cartellone del Teatro Sancarluccio sarà particolarmente ricco e volto ad accontentare il gusto artistico di un pubblico trasversale infatti sarà diviso in cinque sezioni: “Sezione Scrittori a Teatro”, a cura di Gigliola de Feo ed Ersilia Soffiotti sotto l’etichetta di Scenario biondo; “Sezione Cronache Sonore”, a cura di Giuseppe Prudente;  “Sezione Stand Up”, “Sezione Prosa” e “Sezione Burlesque”.

  • Ad aprire la stagione teatrale sarà, giovedì 23 ottobre alle ore 21:00, Edoardo Albinati con lo spettacolo “29 anni in galera senza mai passarci una notte”, cui seguiranno 
  • il 24 e 25 ottobre lo spettacolo “One day” di Silvio De luca con Francesca Ciardiello, Silvio De Luca, Alessia Esposito per la regia di Angela Rosa D’Auria; 
  • l’8 e il 9 novembre “Viene cu’mme- alla ricerca della napoetanità” di Luca Gaeta e Francesco Esposito con Gennaro Calvano, Luca Gaeta, Rita Genni, Mattia Toledo, per la regia di Giuseppe Calabrese e Francesco Esposito e, 
  • dal 13 al 23 novembre “Caduta nella rete” con Gigliola de Feo, Ester Chica, Pasquale Donnarumma e Diego Consiglio, per la regia di Gigliola de Feo ed Ersilia Saffiotti.

La settimana che va dal 28 novembre al 7 dicembre sarà interamente dedicata ad un progetto speciale patrocinato dal Ministero dello Spettacolo dal Vivo, curato da Riccardo Citro dal titolo “Scarpetta in Carrozza” dedicato al celebre artista napoletano Eduardo Scarpetta in occasione del centenario della sua scomparsa. 

  • La stagione proseguirà il 4 dicembre con la presentazione del disco “Elsewhere” del trio composto da Mario Montella, Gianfranco Coppola e Giuseppe D’Alessandro cui seguiranno 
  • l’11 dicembre la presentazione del disco di Yurei, al secolo Giorgia Iappelli, dal titolo Addò So’ Nata e 
  • il 12 dicembre lo spettacolo “Battute volgari” della sezione Stand Up di e con Daniele Fabbri.
  • Il 13 e 14 dicembre Gianni De Feo sarà il protagonista dello spettacolo musicale “La fine del mondo” di Roberto Russo cui seguiranno 
  • il 17 dicembre lo spettacolo “Maledette feste” di e con Isabella Pedicini, 
  • il 18 dicembre la presentazione del disco “Homo Sensorium” di e con Valerio Virzo e 
  • dal 19 al 21 dicembre Salvatore Gisonna e Peppe Laurato in “Due di troppo” con Peppe Isaia e Lucia Giso per la regia di Angelo Belgovine.

L’anno nuovo sarà invece inaugurato il 2 gennaio da Lorenzo Marone con “Programma 101”, cui seguiranno 

  • il 3 e 4 gennaio lo spettacolo “Algoritmo: Lui e l’Ai” di Raffaello Tullo e Andrea Delfino con Martina Salvatore e Raffaello Tullo per la regia di Marco Rampoldi e 
  • dal  9 all’11 gennaio lo spettacolo “Wet Floor” di Fabio Pisano con Daniel Dwerryhouse e Federico Giaime Nonnis per la regia di Maria Assunta Calvisi.
  • Il 15 gennaio torna invece l’appuntamento con la Stand Up in cui si esibirà Monir Ghassem con lo spettacolo dal titolo “Articolo 1” mentre 
  • dal 16 al 18 gennaio andrà in scena lo spettacolo “Il sindaco scomparso” di e con Nicola Acunzo, 
  • cui seguirà lo spettacolo dal titolo “Velluto” con Raffaella Di Caprio e Rosario D’Angelo che ne cura anche la regia, in scena dal 23 al 25 gennaio.
  • Dal 30 gennaio al 1 febbraio andrà invece in scena lo spettacolo “Io è…lei” di Maria Rosaria Selo 
  • cui seguiranno Michele Lettera con “Lettera di un pastassino” in scena dal 6 all’8 febbraio, 
  • “Le Folies ‘o Sancarlucc”, quattro appuntamenti di Burlesque&Cabaret con Fanny Damour in scena il 13 febbraio, 6 marzo, 24 aprile e 8 maggio. 
  • Prosegue la sezione Stand Up il 18 e il 19 febbraio Paola Michelini con “Introversa”.

Dal 20 al 22 febbraio invece sarà il turno di Roberta Astuti che porterà in scena lo spettacolo “Idillio lagunare” scritto e diretto da Marco Sgamato 

  • cui seguiranno dal 28 febbraio al 1 marzo Nadia Terranova con “Quello che so di te” 
  • e il 7 e 8 marzo “La Confessione” di e con Gennaro Morrone.

La stagione proseguirà il 12 marzo con lo spettacolo “E poi muori tour” con Davide Rosolini 

  • cui seguiranno dal 13 al 15 marzo lo spettacolo “E arriva lei!!!” di Davide Rossetti e, 
  • “Il segreto di Shakespeare” di Marianna Iannaccone per la regia di Riccardo Citro, in scena dal 20 al 22 marzo.

Dal 27 al 29 marzo sarà il turno di Vincenza Alfano con “Il cuore nel cassetto” 

  • cui seguiranno “Gravità permanente” di Betta Cianchini con Antonio Guerriero e Luana Pantaleo in scena dal 9 al 12 aprile e 
  • il 16 aprile la presentazione dell’ultimo libro di Paolo Di Paolo, scrittore e giornalista finalista al premio Strega 2024.

La stagione si concluderà con gli spettacoli “Reel” di e con Ciro Giustiniani in scena il 17 aprile

  • “’O Panaro” con Vincenzo Vecchione e Graziano Purgante in scena il 18 e 19 aprile 
  • e “Chi sono loro” di e con Teresa Ciabatti in scena il 15 maggio. Nuovo Teatro Sancarluccio  

domenica 19 ottobre 2025

Neapolis Marathon 2025

Vincitori della Neapolis Marathon 2025
Jelagat Jeptepkeny - Gilbert Masai
Piazza del Plebiscito accoglie I vincitori della Half Marathon (21km):
Mercy Jebichii - Simon Dudi Ekidor
È un’edizione da record la quinta della Union Gas e Luce Neapolis Marathon, la prova che domenica 19 ottobre riporta nella città di Partenope la tradizionale gara sulla distanza dei 42,195 km. Maratona ma anche mezza maratona (21,097 km, la Union Gas e Luce Neapolis Half) e Neapolis Sea Run, la non competitiva su un percorso che misura complessivamente 11 km, tutte con partenza da piazza del Plebiscito alle ore 8. Il giorno precedente si terranno le camminate ludico-motorie di 6 km, racchiuse sotto la denominazione Neapolis Magic Walk, che permetteranno agli appassionati delle passeggiate di scoprire alcuni dei luoghi più belli e caratteristici del centro storico.

In tutto un numero di atleti che sfiora le 5.500 unità e che fa dell’appuntamento partenopeo un’occasione unica per vedere una Napoli libera dai veicoli, a disposizione dei podisti ma anche dei loro accompagnatori. Un programma che ha convinto in molti: le iscrizioni hanno infatti fatto registrare un autentico boom, con numeri praticamente raddoppiati rispetto al 2024 (segno del lavoro compiuto dagli organizzatori della Ssd Neapolis Marathon), tra i quali spicca il 40% di adesioni che arriva dall’estero: rappresentata quasi tutta l’Europa, con la Francia (oltre il 6%) e il Regno Unito (5,3%) le più presenti, ma spicca anche il dato degli Stati Uniti, vicino all’1,5%.
Con i campioni africani che ancora una volta proveranno a fare loro la gara, sono tre i continenti rappresentati alla Neapolis Marathon.

Da sottolineare anche la “quota rosa”: per la prima volta nella sua storia, le iscritte alla Neapolis Marathon sono quasi il 30%, a dimostrazione non solo del fascino esercitato dalla città di Napoli, ma anche dell’aspetto legato ad un tracciato che presenta pochissime asperità. Il percorso quest’anno si presenta poi ancora più agevole, senza che siano state tagliate le aree più caratteristiche: la partenza e l’arrivo sono a piazza del Plebiscito (cuore della manifestazione già da venerdì 17 ottobre, quando sarà inaugurato il Neapolis Marathon Village, dove troverà spazio non solo l’area tecnica, ma un palco con musica, balli e interviste con un ricco programma per intrattenere turisti, atleti ed accompagnatori), mentre gli atleti potranno ammirare il Golfo nel transitare sul lungomare, toccando con mano Castel dell’Ovo e godendo dello sfondo del Vesuvio. Caratteristico, inoltre, il passaggio sul molo San Vincenzo come quello a ridosso del Maschio Angioino e del Teatro San Carlo.

La quinta edizione della Union Gas e Luce Neapolis Marathon sarà poi impreziosita anche dal campionato nazionale interforze di maratona: “Un’occasione unica – spiegano gli organizzatori – per celebrare lo sport, il coraggio e il valore delle forze armate ed i corpi armati e non dello Stato”.

Attenzione alla sostenibilità e all’ambiente attraverso l’accordo con Asia, che nei giorni della maratona permetterà di diffondere messaggi legati alla corretta differenziazione dei rifiuti e alla necessità di preferire ove possibile sempre i prodotti locali. A puntare l’attenzione sull’impegno verso gli altri saranno poi la collaborazione con End Polio Now tramite il Rotary e Rotaract e l'associazione Sognoattivo.

Di grande fascino le passeggiate di sabato 18 ottobre (due le partenze, alle 14.30 e alle 17, sempre da piazza del Plebiscito), l’Expo di piazza del Plebiscito apre i battenti ufficialmente il 17 ottobre con questi orari: venerdì 14-19, sabato 10-19, domenica 7-14.

Proprio il sabato sul palco in piazza del Plebiscito sono previste la presentazione dei top-atleti e quella della squadra dei pacer, gli angeli dei podisti che segneranno il passo sia sulla maratona sia sulla mezza maratona.
Momenti unici, una maratona indimenticabile! Grazie a tutti per aver reso tutto questo possibile!

venerdì 17 ottobre 2025

Cinema Academy Astra e Arci Movie per Capability Festival

 Un film per parlare di disabilità! 

Pochi giorni all'evento che accende i riflettori sulle disabilità per parlarne in chiave contemporanea e fuori dagli stereotipi. La quarta edizione declina il tema della fragilità psicologica, in particolar modo degli adolescenti.

AstaDoc e Arci Movie collaborano al Festival organizzato dall'Assessorato al Politiche sociali del Comune di Napoli con l'appuntamento di sabato 18 ottobre alle ore 18 al Cinema Academy Astra di via Mezzocannone. Prevista la proiezione di "Ugualmente diversi" (Italia, 2024, 84') di Federika Ponnetti che interviene per presentare il film.

É la storia di Lorenzo, Andrea e Gabriele, tre camerieri che lavorano in una nota pizzeria in Italia gestita da ragazzi autistici. Le vite dei tre protagonisti si intrecciano con quelle dei ragazzi dell'ultimo anno del liceo scientifico Sacro Cuore che imparano proprio da loro il lavoro del cameriere, come ultimo capitolo di un percorso scolastico su diversità, equità e uguaglianza. Il film conduce a un inaspettato ribaltamento di ruoli e ci lascia con una domanda: "Cosa significa oggi diversità?".

 ingresso gratuito fino a esaurimento posti - Astradoc - Viaggio nel cinema del reale

mercoledì 15 ottobre 2025

Strane Coppie 2025 / Ascoltatori Selvaggi

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La storica rassegna culturale Strane Coppie, per la sua 17esima edizione, presenta Ascoltatori selvaggi, Anti-festival di sortilegi senza menzogne. Manifestazione che per la prima volta sceglie di stimolare in modo esperienziale i fruitori dell’Arte contemporanea, i lettori di romanzi e racconti, gli spettatori di cinema, piattaforme e tv in modo nuovo e immersivo, evitando ogni mediazione, riattivando le capacità di ascolto dell’opera che sempre più risulta parcellizzato, frammentato, distratto. Se l’opera diventa parte della nostra percezione e della nostra esperienza sensoriale ed emotiva la nostra capacità di ascolto e interazione col mondo verrà potenziata. Ascoltatori selvaggi è un anti-festival dove parole e letteratura, musica e suono, arti visive e cinema dialogano e si confondono, nato dall’amicizia fra artisti attivi in ogni campo e dalla collaborazione fra associazioni, ovvero Aldebaran Park – Lalineascritta Laboratori di Scrittura, theatrum phonosophicum e Opificio Puca.  - Lalineascritta - Laboratori di scrittura creativa
Un’anteprima a Milano nella Sala delle Colonne di Banco BPM e due giornate fra Napoli e Sant’Arpino, il primo al Museo Nitsch e il secondo all’Opificio Puca, tra installazioni site specific, performance, proiezioni, letture, conferenze e due spazi d’arte dal doppio senso simbolico: il centro antico di Napoli dove è incastonato, segreto, il Museo Nitsch e la periferia di Sant’Arpino, dove insiste, nel confine temporale fra campagna e industria, l’Opificio Puca.
Due eventi in cui l’espressione coniata e auspicata da Giuseppe Montesano, “ascoltatori selvaggi”, e recuperata come mission dell’anti-festival da Leopoldo Siano (theatrum phonosophicum), si declina in una serie di sortilegi senza menzogne, gioco di parole che omaggia l’Elsa Morante di Menzogna e sortilegio, di cui ricorre nel 2025 il quarantennale della morte: i sortilegi delle arti visive, del suono, della musica e le menzogne della letteratura e del cinema.
Che questo nostro tempo di false realtà e finte novità possa dedicarsi alla magia eterna dei sortilegi.
Cosa manca al nostro tempo? L’ascolto. Ascolto è tempo, è immersione totale.
Se cancelliamo il tempo dell’esperienza dell’ascolto, annulliamo la memoria della vita.
Il nostro mondo crolla poiché cancelliamo l’arte come esperienza e l’esperienza come materia profonda dell'arte.
Il nostro presente rischia di riempirsi, da un lato, di artisti che non disegnano, scrittori che non leggono, musicisti che ignorano il suono e, dall’altro, di spettatori passivi, lettori pigri, ascoltatori spaventati.
PROGRAMMA
  • Sabato 18 ottobre – Museo Nitsch
installazioni, eventi e conferenze
Ore 10: “Lo senti lo scorrere del fiume?”
Il collettivo di artisti dell’OPIFICIO PUCA presenta il progetto OH, AH, SI! sul fiume fuori rotta a cura Maria Giovanna Abbate e Francesco Capasso sul fiume Volturno con la moderazione di Leopoldo Siano

Il progetto OH, AH, SI! sul fiume fuori rotta, iniziato nel 2021 da un’idea di Maria Giovanna Abbate e Francesco Capasso, ha coinvolto attivamente 21 artisti, 10 associazioni del territorio, 3 comuni e diverse istituzioni pubbliche. Un viaggio esplorativo in un luogo fisico e non mentale, partendo dal mare e risalendo contro corrente il fiume Volturno, dall’Oasi dei Variconi di Castel Volturno, all’Oasi di Caricchiano di Cancello ed Arnone, rigorosamente a piedi e senza mai allontanarsi dall’impronta visiva dell’acqua. Gli ultimi 15 chilometri del fiume Volturno attraversano un’area una volta rurale ma ora fortemente urbanizzata tra Napoli e Caserta nota come Terra dei Fuochi, caratterizzata dalla costante presenza di incendi appiccati dai clan camorristici ai cumuli di rifiuti tossici.

L’abbandono e il degrado hanno trasformato quest’area in una sorta di no man lands, dove l’assenza dello Stato si avverte più che in ogni altro luogo della regione. Negli ultimi 30 anni l’area è diventata meta di flussi migratori incontrollati, modello fallimentare delle politiche migratorie Italiane.

Ore 12: Il cinema dei fantasmi
con Luigi Pingitore, Leopoldo Siano, Josè Vicente Quirante Rives
coordina Antonella Cilento
letture di Gea Martire
musica di Paolo Coletta

Le voci di dentro di un condominio mostrano l’intima verità di una coppia: è la tecnologia, nuovissima negli anni Cinquanta, di una radio a fare da catalizzatore mesmerico della verità nascosta di ognuno, padroni di casa e vicini…

La musica da sempre fa impazzire: un uomo assiste impotente alla follia progressiva della sua amata ossessionata dalla musica di Beethoven dopo aver acquistato un gadget, come si direbbe oggi: la maschera in gesso che riproduce il volto dell’amato artista. Poiché la ragazza non riesce più a eseguire la musica di Beethoven, acquista un fonografo ma anche quest’acquisto non le evita d’impazzire…

La moglie di un celebre attore di cinema e il suo migliore amico si amano in segreto: l’attore muore e così la relazione può emergere. Ma non cancella il senso di colpa, il tradimento commesso nei confronti dell’attore morto. Allora gli amanti andranno al cinema, per vedere i film del morto non ancora usciti ed assistere alla progressiva fuoriuscita dallo schermo dell’attore, ancora vivo…

Queste sono le trame di tre grandi racconti: Una radio straordinaria di John Cheever, La maschera di Beethoven di Massimo Bontempelli e Lo spettro di Horacio Quiroga.

Tre storie fantastiche (allucinatorie, fantasmatiche) per raccontare l’arte nell’epoca della sua riproducibilità: la radio, il fonografo, il cinema e la loro apparizione diabolica nelle nostre vite nella prime metà del Novecento.

E oggi, che siamo immersi nell’infinita moltiplicazione e parcellizzazione dell’ascolto?

Videocassette che uccidono, film che si confondono con il reale, reality che si innescano nella nostra vita, i social, i device: siamo ancora capaci di essere dei veri ascoltatori, degli ascoltatori selvaggi?

Come Warhol, prima di Warhol, in questi tre racconti l’oggetto artistico mostra la sua natura ambigua se piegato alla riproduzione commerciale: l’opera ruba l’anima o lo strumento che la riproduce a mostrarci l’abisso?

Ore 17: ASCOLTATORI SELVAGGI
Lectio magistralis di Giuseppe Montesano in dialogo con Leopoldo Siano
Cosa significa ascoltare davvero un'opera, scritta, suonata, dipinta, fotografata, scolpita o filmata? Cosa significa farsi attraversare dall'esperienza, lasciarsi sconvolgere, spostare, cambiare?
Ascoltare con gli occhi, toccare con le orecchie, gustare con le mani per vivere, come scrive Giuseppe Montesano in Lettori selvaggi: “Vivere in maniera non infame e miserabile, vivere non reprimendo e tagliando passioni e amori, ma facendo crescere e fiorire più passioni e amori. La vita vera è altrove? Allora l’altrove va cercato con ogni nostro desiderio. Vivere in tempi difficili ci costringe a cercare con la mano sinistra? E allora cerchiamo con la mano sinistra: con astuzia, con grazia, con candore. Rubiamo tempo vivo agli schermi menzogneri e alle relazioni fasulle, e leggiamo, ascoltiamo, pensiamo, sogniamo.”

Un dialogo fra uno dei più eminenti scrittori del nostro tempo e un musicologo, fondatore con Shushan Huysnunts del theatrum phonosphicum, che aspira alla sintesi delle arti, al Gesamtkunstwerk (dal teatro greco antico a Richard Wagner e alle avanguardie), all’ ascolto inteso come Seinserfahrung (‘esperienza dell’essere’) e al confronto antropologico col Suono, con i suoni nello spazio ovvero con il ‘paesaggio sonoro’ e gli archetipi acustici.

Ore 19: SORTILEGI SENZA MENZOGNE
Interventi di Antonella Cilento, Laura Bosio, Giuseppe Montesano, Marta Morazzoni.
letture di Fabio Cocifoglia, Imma Villa, Gea Martire
musica di Paolo Coletta

Questo evento è un flusso: la lettura integrale de Lo scialle andaluso di Elsa Morante s’intervalla con la musica e con l’ascolto selvaggio dell’opera di Morante realizzata in diretta con la partecipazione di Antonella Cilento, Laura Bosio, Giuseppe Montesano, Marta Morazzoni.

Ad ogni movimento del racconto corrisponde una scelta musicale d’autore, a ogni ascolto di parole e musica corrisponde un ragionamento.

Ore 10:00-20:00 – Installazioni e performance
TOO WILD TO GO (troppo selvaggio per sprecarlo) di Luigi Pingitore
Con Too Wild To Go, Luigi Pingitore trasforma lo spazio in un luogo di specchio e di voce, un’esperienza intima e collettiva al tempo stesso.
Al Museo Nitsch e all’Opificio Puca l’installazione si apre come una soglia:

Uno specchio attende lo spettatore.
Ti avvicini.
Cerchi il tuo riflesso.
Incontri una realtà esterna che ti invade.
Sei tu, e sei anche loro.

Il suono scorre, stratificato, babelico, fatto di frammenti, respiri, parole spezzate.
Lo specchio restituisce l’immagine, le voci dissolvono i confini. Un rito collettivo. Un invito a non sprecare l’ascolto selvaggio.

(Saranno distribuiti negli spazi museali e cittadini tante scatoline nere di carta con il logo del riciclo e la scritta TOO WILD TO GO. Aprendo la scatolina si trova sul fondo un qr code che collega a una pagina youtube su cui sono stati precaricati una serie di frammenti sonori: sono le voci di ideatrici e ideatori di Ascoltatori selvaggi che raccontano, narrano, sintetizzano, distorcono, spiegano quello che faranno.)
  • NADABRAHMA/ LA YURTA DEL RESPIRO di e con Iole Cilento
È uno spazio nomade, da allestire all’aperto, dedicato all’incontro col sé e alla propria capacità di rinnovamento. La struttura, ispirata ai resti del Tempio di Mercurio a Baia, ma realizzata con materiali effimeri, sfrutta la combinazione di forma concava, illuminazione puntuale e superficie liquida, per restituire echi di movimento e vibrazione attraverso il riverbero della luce al suo interno. L’ingresso e la sosta sono riservati a pochi visitatori per volta, scalzi e in silenzio, che il performer accoglie in un luogo di meditazione attiva, fatto di azioni minime e respiro profondo, abitato da tracce di suono, luce e segno, cui i visitatori saranno invitati a partecipare.

OH, AH, SI! SUL FIUME FUORI ROTTA a cura Maria Giovanna Abbate e Francesco Capasso
L’allestimento combina tra loro alcune installazioni multimediali, sculture e azioni performative realizzate da Francesco Capasso, Gaetano Fabozzi, Carlo Menale e Miho Tanaka, per il progetto Oh,Ah,Si! e ora rimodulate per gli spazi del museo.

La sperimentazione di pratiche ibride, interdisciplinari, aperte e inclusive ha guidato questi artisti nelle zone di confine lungo il fiume Volturno, ciascuno con il proprio ‘stare al mondo’ ha osservato, interagito e sperimentato pratiche di condivisione indecise, aperte e in divenire.

ALL’IMPROVVISO di Salvatore Di Vilio
Uno scambio: L’Opificio Puca viene al Museo Nitsch, e il Nitsch va all’Opificio Puca.
Questa l’idea del doppio contributo di Salvatore Di Vilio, maestro della fotografia contemporanea.

Tre scatti realizzati “all’improvviso” all’Opificio Puca vengono al Museo Nitsch: una trasposizione senza estetizzazione, che prevede un cambio di punto di vista. Abituati come siamo a scrollare immagini e ad ingrandirle con il movimento di due dita su uno schermo, abbiamo dimenticato lo sforzo di avvicinamento che la fotografia analogica ha sempre richiesto: avvicinarsi per vedere meglio. Così All’improvviso chiede allo spettatore di avvicinarsi agli scatti che troverà disposti sul pavimento, con soggetti disposti nella stessa posizione in cui sono stati sorpresi dalla macchina fotografica.

Camminare sulle foto, come se fossimo sul pavimento dell’Opificio dove gli scatti sono stati realizzati.

FRAGILI PARADOSSI di Teresa Dell’Aversana
L’installazione prende vita in un ambiente a luce soffusa, dove piccoli vetri, come pellicole protettive per schermi di cellulari sono sospesi nell’aria con fili sottilissimi, quasi invisibili. Questi elementi fluttuano nello spazio, creando un’atmosfera sospesa tra il visibile e l’invisibile. Sulla loro superficie si trovano impronte in resina trasparente: tracce delicate di elementi naturali come foglie, gocce d’acqua e piume ecc. La luce interagisce con queste superfici, creando riflessi e ombre che si trasformano con il movimento dello spettatore. La scelta del vetro protettivo per cellulari non è casuale: è un materiale nato per proteggere e schermare, una barriera sottile tra l’uomo e il mondo virtuale. Nell’installazione questo stesso vetro diventa un supporto fragile che registra tracce del mondo naturale, mentre della figura umana non c’è presenza. Un paradosso visivo e concettuale: la tecnologia, solitamente usata per isolare e mediare la realtà, qui diventa il mezzo attraverso cui il mondo si manifesta.

L’installazione non è solo visiva, ma si attiva anche sonoramente. Il passaggio dei visitatori, il loro respiro o un lieve spostamento d’aria possono far vibrare i fili e i materiali sospesi, generando suoni impercettibili, come tintinnii sottili o fruscii delicati. Ogni spettatore diventa così parte dell’opera, innescando un dialogo tra il corpo, il suono e la materia.

TUTTO PER ESISTERE DEVE ESSERE CANTATO | Maria Giovanna Abbate con Andrea Laudante, Shushan Hysnunts, Ladifatou Traore, Nare Davtyan.
a cura di Christian Taranto
in collaborazione con Tramandars per Biennale del Vesuvio.

La videoinstallazione presentata è la restituzione di un rito condiviso nato alle pendici del monte Somma. La ricerca ha intrecciato memorie collettive, ritualità popolari e legami con la terra e l’acqua, dando vita a una serie di sculture-strumento rituali in bronzo, realizzate a partire da lische di merluzzo in collaborazione con Fonderia Nolana.

Il compositore Andrea Laudante ha affiancato il progetto con un laboratorio di ascolto meditativo nella Villa Augustea, da cui è nato il tessuto sonoro che accompagna l’opera.

Il lavoro ha trovato compimento in una performance collettiva con le performer Shushan Hyusnunts, Ladifatou Traore e Nare Davtyan insieme a Laudante, nel complesso absidale della Villa Augustea.

La performance è un respiro estremo. Una bocca aperta, immobile come la paura del futuro. Un grido ancestrale nel vuoto. Un sogno cantato per non essere dimenticato.

Domenica 26 ottobre – Opificio Puca
Ore 10:00-18:00 – Installazioni e performance
PER LE SCALE (ascolto sospeso)
Con il pubblico seduto sulle scale dell’Opificio inizia questa giornata in cui l’intera struttura verrà animata da fantasmi, immagini, respiri, suoni e visioni: in cima alla scala tre attrici/attori aspettano i visitatori per condurli lungo il percorso (cicli di 40/50 min). Attrici e attori nell’attesa fra un ciclo e l’altro leggono/interpretano brani da Elsa Morante, John Cheever, Massimo Bontempelli, Horacio Quiroga

SORTILEGI SENZA SEGRETI
STANZA SONORA (durata 30’ in loop)
Una stanza dell’Opificio Puca sarà destinata all’ascolto selvaggio di musica e letteratura firmata da Giuseppe Montesano e realizzata da Luca Dell’Aversana

LIMBO
Stanza della Sibilla dove un’operatrice segna il destino degli spettatori coi tarocchi indicando le destinazioni degli spettatori lungo il percorso.

FRAGILI PARADOSSI di Teresa Dell’Aversana
Dopo il Museo Nitsch Teresa Dell’Aversana ripropone l’installazione Fragili paradossi nei caratteristici spazi dell’Opificio Puca.

NITSCH di Salvatore Di Vilio
Uno scambio: L’Opificio Puca viene al Museo Nitsch, e il Nitsch va all’Opificio Puca.
Questa l’idea del doppio contributo di Salvatore Di Vilio, maestro della fotografia contemporanea.

Esposizione degli scatti realizzati dal maestro Salvatore Di Vilio durante una performance di Hermann Nitsch del 2006.

NADABRAHMA/ LA YURTA DEL RESPIRO di e con Iole Cilento
Installazione e performance

Dopo il Museo Nitsch Iole Cilento ripropone l’installazione/performance Nadabrahma/ La yurta del respiro in un nuovo dialogo con gli spazi dell’Opificio Puca.

CI DEVE ESSERE STATO PER ARIA UN CIELO di Maria Giovanna Abbate, Francesco Capasso e Degoya (Francesco Di Cristofaro e Andrea Laudante)
“In verita` cantare è altro respiro. È un soffio in nulla.” R. M. Rilke

Una videoinstallazione multicanale che indaga il suono come vibrazione originaria, invisibile e impercettibile. L’opera invita a un ascolto intimo, a sostare nel vuoto, dove caos e armonia coincidono in un equilibrio fragile e in continuo mutamento. Un rito percettivo sulla sottile soglia della vibrazione, là dove inizia l’esperienza del mondo.

Install’Azione SEPEITHOS. Il fiume scomparso di Napoli
a cura del theatrum phonosophicum

SEPEITHOS. Il fiume scomparso di Napoli
C’era una volta un fiume a Napoli, che scomparve. Gli antichi greci lo chiamavano “Sepeithos”. Se ci si mette in uno stato di ascolto profondo, il suo suono si può sentire ancora oggi… In questa ‘lezione performativa’, seguendo un “metodo mitico” di libere associazioni, ispirato tra gli altri da James Joyce, il theatrum phonosophicum racconta di un work in progress, nato durante la residenza di ricerca al Museo Nitsch (Fondazione Morra): l’ascolto di una città per 24 ore, immergendosi nei numerosi strati e loci dell’inconscio di Napoli. Un flusso epico di field recordings, immagini sonore, sostanze, gesti e pensieri – mescolando memorie e desideri, secoli e millenni. Un paesaggio sonoro come “chaosmos” che lascia convivere gli opposti: rumori lancinanti e mistici silenzi, luce e oscurità, pienezza e vuoto. Nella consapevolezza della continua, inesorabile trasformazione di ogni cosa. L’essere è il divenire.

“Ah, straziante meravigliosa bellezza del creato!” (Così parlò Totò alla fine di Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini).

Ore 12:00 - Sala Galleria
una lecture-performance sull’ascolto epico
con Leopoldo Siano & Shushan Hyusnunts

Ore 18:30 - Sala Galleria
TOO WILD TO GO (troppo selvaggio per sprecarlo) di Luigi Pingitore
L’installazione di Luigi Pingitore chiuderà la manifestazione. L’azione sonora restituirà i frammenti raccolti dalle scatole riuniti come tessere di un mosaico.
Qui, la frammentazione diventa completezza: ciò che è stato disperso per le vie della città si trasforma in un’unica, potente testimonianza collettiva, un inno all’ascolto che non si lascia sprecare.