Vetrina Vesuvio

giovedì 13 febbraio 2014

NaturalMente: piccoli segnali di crescita.



Rifiuti da riciclo a chilometro zero: un progetto divenuto realtà da un anno in 40 Comuni (di cui 20 in Campania),
50 scuole e 160 supermercati della Penisola che hanno adottato gli eco-compattatori, cioè raccoglitori di plastica e alluminio che rilasciano ai cittadini buoni sconto da spendere negli esercizi locali. In cambio di 50 bottiglie viene emesso uno sconto di due euro su una spesa da 20.
Oppure una riduzione del dieci per cento sul menù al ristorante, 
il cibo al supermercato (o punti fedeltà), un servizio dall’estetista o una bibita gratis al pub.
Il volume del rifiuto è ridotto di venti volte e consegnato direttamente alle aziende di riciclaggio senza passare dalla discarica, per essere separato e compresso, né dai siti di stoccaggio.
Tantomeno finisce negliinceneritori.
Il nome in codice dell’impianto è Garby
Contiene fino a mille bottiglie in plastica al giorno, pari a 500 litri. È dotato di tre bocche: una per la plastica Pet trasparente o azzurrina (bottiglie di acqua), una per quella colorata, un’altra a scelta per l’Hdpe (Polietilene ad alta densità), cioè i flaconi (di shampoo, detersivi, creme), o le lattine di alluminio, oppure entrambi a seconda delle esigenze. L’impianto è automatico e viene svuotato al massimo tre volte al giorno. In un mese risucchia dagli 800 chili a una tonnellata di materiale riciclabile. Stessi numeri per il supermercato, che induce alla buona pratica dai 90 ai 110 clienti al giorno.
Garby è ceduto in comodato d’uso a Comuni, scuole ed enti privati, dai negozi ai centri commerciali, bar e perfino benzinai. Sul posto un operatore concessionario si occupa della manutenzione e si mette in tasca l’80 per cento delle vendite dei rifiuti.
Il resto va alla ditta produttrice dell’eco-compattatore. Le attività coinvolte dagli eco-bonus devono pagare dai 30 ai 50 euro al concessionario per la pubblicità affissa sull’impianto, stampata sullo scontrino e inserita sul portale web. Coperte in pile, vestiario, giocattoli, carrelli per la spesa, occhiali da sole, cruscotti, cassette per l’agricoltura, biciclette: sono le seconde vite dei materiali in Pet, hdpe o alluminio.
Narni, 20mila abitanti in provincia di Terni, è l’esempio più virtuoso: tre impianti, di cui due già attivi da aprile 2013 vicino alle scuole, e uno nel centro storico che inizierà a funzionare fra poco, 1200 chili di plastica ritirati in più al mese che si traducono in un risparmio complessivo di 12 mila chili di spazzatura indifferenziata all’anno. “I soldi messi da parte sono investiti in altre pratiche eco-sostenibili, come la consegna gratuita di compostiere, la riduzione della tassa sui rifiuti per chi usa l’eco-compattatore oppure deposita i materiali ingombranti, come elettrodomestici, presso la nostra piattaforma ecologica” spiega l’assessore all’Ambiente Alfonso Morelli.
Solo il cinque per cento dei Comuni dotati di ecopoint però prevede uno sconto sulla Tares per i cittadini più attenti. “Una miopia e un problema che deve essere superato” si augura Luca Beghetto, uno dei responsabili del progetto Garby. Alla fine del 2014 le isole ecologichesaranno 600. “Non c’è un target dell’utente – conclude Beghetto – tutti oggi si vogliono mettere in riga. L’obiettivo dell’Italia dovrebbe essere ‘il vuoto a rendere’, come accade in Germania e in Norvegia: su ogni bibita c’è una cauzione di 20 centesimi, che il cittadino recupera se rende la bottiglia al supermercato”.
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Anche a Napoli gli orti urbani 
23 gennaio 2014 - 
“Il Consiglio Comunale ha dato il via anche a Napoli alle positive iniziative culturali e sociali degli orti urbani, approvando all’unanimità la proposta di delibera di Giunta n. 44 del 30.1.2013  - dichiarano il Capogruppo Prof.ssa Simonetta Marino,  l’Avv. Elpidio Capasso  e il Prof. Francesco Vernetti componenti del nuovo Gruppo Consiliare Per una città idealei quali hanno proposto anche una serie di emendamenti migliorativi, che sono stati approvati dal Consiglio, i quali consentiranno un maggiore coinvolgimento e partecipazione dei giovani, del mondo della cultura, della scuola e delle realtà non profit locali.

Poi in linea con le esperienze maturate in altre grandi città abbiamo proposto di poter concedere 90 giorni agli eredi e familiari del concessionario, per consentire il raccolto della semina e anche per un senso di rispetto all’impegno profuso nella cura e per le spese fronteggiate da parte anche di tutta la famiglia o le persone conviventi. – concludono i consiglieri Marino,  Capasso  e  Vernetti – che ringraziano il Vice sindaco Sodano e il tenace lavoro della Commissione Ambiente; infatti gli orti urbani promuoveranno anche un grandissimo ruolo di collante sociale e d’integrazione intergenerazionale, tra giovani, anziani, disabili, famiglie, scuola, associazioni, persone di diversa origine sociale sensibilizzando spontanee forme di prossimità e cittadinanza attiva”.

http://www.ilgazzettinovesuviano.com/2014/01/23/anche-napoli-gli-orti-urbani

13 Gennaio 2014 - 17:00
 
Ercolano si è infatti aggiudicato il premio messo in palio da Comieco, 30.000 euro da destinare al finanziamento di una borsa di studio per studenti di scuole primarie, secondarie e istituti superiori e all'acquisto di attrezzature dedicate alla raccolta differenziata per utenze commerciali.
La gara ha coinvolto circa 375.000 abitanti della Provincia, residenti nei Comuni di Acerra, Casalnuovo di Napoli, Castellammare di Stabia, Ercolano, Marano di Napoli, San Giorgio a Cremano e Torre Annunziata.  
Il Comune di Ercolano ha conquistato la vittoria registrando, nel mese di gara, un incremento del 62% sui dati di raccolta rispetto al periodo di riferimento (mese medio di raccolta maggio-settembre 2013, escluso il mese di agosto) ed effettuando una raccolta di qualità, cioè con il minor numero possibile di frazioni estranee o impurità.
Per quanto riguarda gli altri Comuni in gara, quelli che hanno registrato i miglioramenti più significativi dal punto di vista della quantità e qualità della raccolta sono stati Castellammare di Stabia, Marano di Napoli e Torre Annunziata.
fonte della notizia: http://www.alternativasostenibile.it/articolo/ad-ercolano-i-30-mila-euro-delle-cartoniadi-napoletane-.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook

Dal consorzio nazionale per la gestione dei RAEE, i consigli su come smaltire le apparecchiature elettriche non funzionanti o diventate ormai vecchie e obsolete dopo le feste.

Terminate le feste, è il momento di rimettere tutto a posto. 
E davanti al nuovo televisore che è stato trovato sotto l'albero, si pone il problema di dove poter mettere il vecchio apparecchio che magari funziona male o non funziona più del tutto; così anche per il frullatore che ha sostituito quello rotto o lo smartphone di ultima generazione che ha preso il posto del vecchio cellulare.
Ma dove mettere i RAEE? 
Ecolight, consorzio nazionale che si occupa della gestione dei rifiuti elettronici e delle pile, propone un vademecum con tre semplici regole per smaltire correttamente i RAEE preservando così l'ambiente. «È bene non dimenticare che i RAEE sono rifiuti speciali il cui conferimento è regolamentato dalla legge. Inoltre, da un loro corretto trattamento è possibile ricavare importanti materie prime seconde - come plastica, vetro e metalli - che possono essere utilizzate nella creazione di nuovi prodotti», premette Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight.

Dove mettere i RAEE?
1.Portarli in una delle 3.648 isole ecologiche attrezzate per la raccolta differenziata dei RAEE. Il rifiuto elettronico dovrà essere messo nel cassone giusto: 

R1 per i frigoriferi; 
R2 per le lavatrici e i forni; 
R3 per i televisori e i monitor; 
R4 per i piccoli elettrodomestici e l'elettronica di consumo; 
R5 per le sorgenti luminose neon e a risparmio energetico.
2.Nel caso di acquisto di una nuova apparecchiatura in sostituzione di una equivalente non più funzionante, è possibile lasciare quella vecchia direttamente in negozio al momento dell'acquisto. Secondo quanto previsto dal DM 65/2010 "Uno contro Uno", il conferimento è gratuito per il consumatore, semplicemente compilando una scheda di consegna. Il ritiro gratuito è previsto anche con la consegna al domicilio della nuova apparecchiatura elettronica.
3.Le imprese e i liberi professionisti, possono affidarsi al servizio di raccolta di Ecolight contattando direttamente il consorzio. 

Il servizio Fai Spazio è dedicato alla gestione dei rifiuti professionali e viene svolto su tutto il territorio nazionale e per ogni tipo di quantitativo.

È stato stimato che in Italia nel 2012 siano stati prodotti oltre un milione di tonnellate di RAEE, quasi 18 kg per abitante (fonte: "Solving the e-waste problem" dell'Onu http://step-initiative.org/index.php/Overview_Italy.html). 

Secondo questi dati, meno di tre RAEE su dieci hanno però seguito una corretta gestione: la raccolta infatti negli ultimi anni si è attestata intorno ai 4 kg pro capite; ben lontani sono gli obiettivi di raccolta stabiliti dalla nuova direttiva comunitaria, circa 12 kg/abitante, indicati per il 2019. Conclude il direttore generale di Ecolight: «Un piccolo sforzo può dare molto all'ambiente: in media i RAEE, dalle lavatrici alle aspirapolvere fino alle lampadine a risparmio energetico, sono riciclabili per oltre il 90 per cento del loro peso. Non sono quindi un rifiuto, ma rappresentano una risorsa che deve seguire la corretta strada di raccolta e trattamento».  
Fonte della notizia: http://www.alternativasostenibile.it/articolo/rifiuti-elettronici-il-vademecum-di-ecolight-per-smaltirli-bene-.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook 

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